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lettere, messaggi, comunicazioni spirituali e preghiere, pensieri e riflessioni, tutto ciò che ci può aprire la mente, insegnare ad amare e ad essere più sereni e felici.

SANTI E BEATI DI GIUGNO

SANTI E BEATI DI GIUGNO

santi di giugno1Una raccolta dei santi, beati e servi di Dio proposti da Maria Regina dell’Universo con video e filmati, preghiere e miracoli, profezie e insegnamenti, durante il mese di giugno.

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Indice 

01.06 SAN GIUSTINO – B. GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI

02.06 San Nicola il Pellegrino

03.06 S. CARLO LWANGA & c.Santa Clotilde

04.06 San Francesco Caracciolo – Serva di Dio Maria Vieira da Silva

05.06 SAN BONIFACIO

06.06 SAN NORBERTO

07.06 B. ANNA DI SAN BARTOLOMEO

08.06 B. Nicola da Gesturi

09.06 SAN EFREM

10.06 B. Enrico da Bolzano

11.06 SAN BARNABA – Beata Maria del Sacro Cuore di Gesù

12.06 Santa Lutgarda – Sant’Onofrio

13.06 SANT’ANTONIO DI PADOVA – Beata Marianna Biernacka

14.06 San Metodio di Costantinopoli – Beata Francisca de Paula De Jesus

15.06 Santa Germana di Pibrac, Vito, Modesto e Crescenzia;

Beata Albertina Berkenbrock

16.06 SANTA LUTGARDA – Beati Martiri Irlandesi

17.06 San Ranieri di Pisa

18.06 Sant’Amando di BordeauxBEATA OSANNA DA MANTOVA

19.06 B. Madre Elena AielloS. GIULIANA FALCONIERI

20.06 Sant’Albano

21.06 SAN LUIGI GONZAGA – Beato Tommaso da Orvieto

22.06 San Tommaso Moro

23.06 Beata Maria di OigniesSAN GIUSEPPE CAFASSO

24.06 San Bartolomeo di Farne

25.06 VEN. MOISÉS LIRA SERAFINSAN GUGLIELMO DA VERCELLI

26.06 San Giuseppe Maria Escrivà de BalaguerB. Maddalena Fontaine e consorelle

27.06 B. Luisa Teresa de Montaignac de Chauvance

28.06 Sant’Ireneo di LioneSan Giovanni Southworth

29.06 SANTI PIETRO E PAOLOBeato Raimondo Lullo

30.06 PROTOMARTIRI ROMANI sotto Nerone

BREVE DESCRIZIONE

san giustinoSAN GIUSTINO

martire (ca. 100-165) 1 giugno

Greco della Samaria divenuto cristiano. Coi libri che ci ha lasciato, ma più ancora col suo eroico sacrificio, egli proclama anche oggi che gli uomini non vengono salvati dalla loro saggezza, né dall’ostentazione di segni straordinari. Vengono salvati dalla Croce, follia e scandalo per gli uomini, potenza e sapienza di Dio.

La storia e la video-storia su https://biscobreak.altervista.org/2017/05/san-giustino/

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B. Giovanni Battista ScalabriniB. GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI

vescovo fondatore ( 1839-1905) 1 giugno 

Definito padre di tutti i migranti Giovanni Battista Scalabrini fu anche un grande vescovo nella conduzione pastorale della vasta diocesi di Piacenza e mirabile educatore. Divenne  profetanell’intravedere l’apporto che le migrazioni avrebbero dato all’evolversi delle grandi trasformazioni demografiche.

In briciole di luce la storia e  il video su https://biscobreak.altervista.org/2013/05/beato-giovanni-battista-scalabrini/

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San Nicola il Pellegrinos. nicola

 (1094) 2 giugno

C’è chi lo ha definito pazzo, chi indemoniato, sembra che l’unico suo vizio fosse quello di gridare continuamente Kyrie Eleison, ma ciò fu sufficiente ad emarginarlo dal nostro mondo per elevarlo nell’altro.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-nicola-il-pellegrino/

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S. CARLO LWANGA & c.

martiri dell’Uganda (1886) 3 giugno

Questi santi, tra i quali Giuseppe Mkasa e Carlo Lwanga sono i più conosciuti, sono venerati come i protomartiri dell’Africa Nera. La notorietà che fece seguito al ritrovamento del missionario scozzese David Livingstone a Ujiji nel 1871 da parte di Stanley, spinse all’invio di missioni dall’Europa per venire incontro alle necessità del “continente nero“.

La storia e un video della festa su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-carlo-lwanga/

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SANTA CLOTILDE 

Regina dei Franchi (474-545) 3 giugno

Orfana, andrà in sposa a Clodoveo re dei Franchi pagano che riuscirà a convertire, anche se sembra più una mossa politica per avere l’appoggio della Chiesa. Per sanare la guerra fratricida scoppiata alla morte del marito, la regina si affiderà con la preghiera a san Martino di Tours.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2019/06/santa-clotilde/

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San Francesco CaraccioloSan-Francesco-Caracciolo

fondatore (1563-1608) 4 giugno

Il santo dei cuochi italiani. Si distinse soprattutto per una intensa spiritualità Eucaristica. L’adorazione davanti al Tabernacolo fu la sua vita, ad essa dedicava il maggior tempo possibile.

In briciole di luce la storia e la video-storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-francesco-caracciolo/

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Serva di Dio Maria Vieira da Silva

Vergine e martire ( 1926-1940) 4 giugno

Membro della Crociata Eucaristica dei fanciulli, trascorse la sua breve esistenza nell’isola di Terceira, parte dell’arcipelago delle Azzorre. Assalita da un uomo, resistette e riuscita a tonare a casa, seppur in fin di vita, perdonò l’aggressore. Aveva 13 anni.

La storia e la preghiera su https://biscobreak.altervista.org/2017/06/serva-di-dio-maria-vieira-da-silva/

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SAN BONIFACIO5 SAN BONIFACIO

vescovo e martire (ca. 675-754) 5 giugno

La Renania e la Baviera erano divenute cristiane prima dell’arrivo di Bonifacio e missionari isolati erano penetrati in altre zone del paese, ma si deve a lui la sistematica opera di evangelizzazione e civilizzazione delle grandi regioni centrali della Germania, l’erezione di una Chiesa organizzata e l’inizio delle relazioni con la Santa Sede.

Su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-bonifacio/

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San NorbertoSAN NORBERTO

vescovo e fondatore [1080-1134] 6 giugno

Ricco signorotto ebbe la sua conversione, similmente a San Paolodopo una caduta da cavallo. È dalla sua fede nell’Eucaristia e dalla sua  devozione delicata e filiale per Maria, Vergine e Madre, che attinge il suo fervore, la sua passione per la Chiesa e per la salvezza delle persone. 

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-norberto/

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B. ANNA DI SAN BARTOLOMEOB. ANNA DI SAN BARTOLOMEO

carmelitana (1626) 7 giugno

Speciale compagna di santa Teresa D’Avila le fu vicina fino alla morte quando il 4 ottobre 1582, spirò tra le sue braccia.

La storia e la preghiera su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beata-anna-di-san-bartolomeo/

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B. Nicola da GesturiBeato Nicola da Gesturi4

Frate cappuccino(1882-1958) 8 giugno

Uomo del silenzio, portò con sé, per coloro che lo incontravano, un forte richiamo all’assoluto. “Frate Silenzio“, così veniva affettuosamente chiamato dalla gente per il suo atteggiamento: liberato dal superfluo e alla ricerca dell’essenziale, non si lasciava distrarre dalle cose inutili o dannose, vera testimonianza della presenza del Verbo Incarnato accanto a ogni uomo.

In briciole di luce la storia e alcuni video su  https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beato-nicola-da-gesturi/ 

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SAN EFREM.3

SAN EFREM

dottore della Chiesa (ca. 300-373) 9 giugno 

Durante la sua vita divenne famoso come abile oratore, maestro, poeta, commentatore e difensore della fede. Efrem è l’unico padre siriaco ad aver ricevuto il titolo di dottore della Chiesa. I siriaci, sia cattolici che ortodossi, gli hanno dato l’appellativo di “arpa dello Spirito Santo“, e utilizzano i suoi inni e le sue composizioni poetiche nella liturgia.

In briciole di luce la video-storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-efrem/ 

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B. Enrico di TrevisoB. Enrico da Bolzano

(1315) 10 giugno

Alla morte della moglie e del figlio  si abbandonò  completamente alla provvidenza non mantenendo ne denaro ne cibo per il giorno seguente, per donare ai più poveri di lui,mortificando corpo e spirito con digiuni e penitenze. Scelse la povertà, ma la sua ricchezza di spirito diede più di 270 miracoli subito dopo la sua morte. 

In briciole di luce  la storia e video-storia con immagini del suo sangue ancora allo stato liquido su  https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beato-enrico-da-bolzano/

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SAN BARNABAS. BARNABA

 apostolo (I sec) 11 giugno 

Barnaba non era nel numero originale degli apostoli, ma sia S. Luca che i Padri  apostolici lo designarono con questo titolo per la sua opera apostolica e per l’incarico speciale a lui affidato di portare l’annuncio della fede fuori da Gerusalemme.

In briciole di luce la storia, la video-storia e la leggenda milanese su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-barnaba/

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Beata Maria del Sacro Cuore di Gesù

 (Maria Schininà Arezzo) Fondatrice – 11 giugno

La beata di oggi era una nobile che condusse una vita signorile fino a quando – morto il padre e sposatisi tutti i fratelli – rimase sola con la madre. Iniziò così il cammino verso i poveri, abbattendo le barriere non solo di censo, ma soprattutto culturali, ai tempi fortissime. Nel 1889 fondò le Suore del Sacro Cuore, che furono molto attive nel terremoto di Messina.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2018/06/beata-maria-del-sacro-cuore-di-gesu/

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Santa_LutgardaSanta Lutgarda

Monaca e mistica (1182-1246) 12 giugno

Devota al Sacro Cuore che le concesse apparizioni e incontri commoventi. Si sottopose a un regime di austerità per la conversione degli albigesi, di alcuni signori della regione e dei poveri peccatori dei dintorni. Avrebbe ottenuto guarigioni miracolose per intercessione delle anime del Purgatorio e beneficiato di premonizioni. 

In Briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/santa-lutgarda/

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SANT’ONOFRIO

Eremita – 12 giugno

Monaco anacoreta visse nel deserto coperto solo della sua lunga barba, dei capelli e dei suoi peli da cavernicolo, che assunsero una particolare venerazione tra le donne palermitane desiderose di maritarsi.

La storia e la sua devozione con un video su https://biscobreak.altervista.org/2017/06/santonofrio/

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SANT’ANTONIO DI PADOVAsan-antonio-padova

dottore della Chiesa  (1195-1231 ) 13 giugno

Sant’Antonio è il santo più noto e amato nel mondo. Milioni di pellegrini e devoti, visitano ogni anno la sua Basilica a Padova. Non vi è chiesa al mondo che non abbia un altare, un dipinto, una statua, un affresco, una nicchia dedicati a sant’Antonio.

La storia, la video-storia, la canzone, il film, la preghiera alla Beata Vergine Maria creata da Sant’Antonio su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/sant-antonio-di-padova/

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BEATA MARIANNA BIERNACKA

Martire (1888-1943) 13 giugno

Nel giorno della festa di sant’Antonio da Padova, ricordiamo una figura del nostro tempo. Una dei 108 martiri polacchi del nazismo la cui storia ricorda quella del francescano Massimiliano Kolbe. Vedova ortodossa poi convertita si offrì al posto di sua nuora, che era incinta.

La storia della martire polacca su https://biscobreak.altervista.org/2018/06/beata-marianna-biernacka/

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San Metodio di CostantinopoliSan Metodio di Costantinopoli

patriarca (847) 14 giugno

Metodio gode presso i greci di grande venerazione per il ruolo coraggioso che ebbe nella sconfitta finale dell’iconocastia e per la forza di sopportazione mostrata durante la prigionia. E spesso chiamato il Confessore o il Grande. 

In briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-metodio-di-costantinopoli/

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Beata Francisca de Paula De Jesus

“Nhà Chica” Laica (1810-1895) 14 giugno

Nhà Chica”, cioè zia Francesca: così in Brasile la conoscevano in vita e così la conoscono adesso, a quasi 120 anni dalla morte. E c’è da giurarci che continueranno a chiamarla così anche quando sarà elevata alla gloria degli altari, tanta è la confidenza dei brasiliani verso questa umile donna, figlia di una schiava e di padre ignoto.

La storia e la video-storia su  https://biscobreak.altervista.org/2018/06/beata-francisca-de-paula-de-jesus/

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Santa Germana di Pibrac, Vito, Modesto e Crescenzia

 s. germana(ca. 1579-1601) / martiri (? 300) 15 giugno

Tanto belle entrambe le storie di questi due giovani: Germana e Vito che ho pensato di pubblicarle entrambe. La prima ricorda molto la fiaba di Cenerentola, ma altrettanto famoso è il tanto temuto “ballo” di San Vito. Famoso si, ma sappiamo davvero per quale motivo si chiama così?  

In briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/santa-germana-di-pibrac-vito-modesto-e-crescenzia/

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Beata Albertina Berkenbrock15 - Beata Albertina Berkenbrock

Vergine e martire (1919-1931) 15 giugno

Albertina Berkenbrock resistette ad un tentativo di violenza da parte di uno dei collaboratori del padre, il quale non riuscendo nel suo vile progetto, le tagliò la gola con un coltello.

In briciole di luce la storia, la video-storia, un cortometraggio e la preghiera su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beata-albertina-berkenbrock/

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Santa_Lutgarda-GoyaSANTA LUTGARDA

Monaca e mistica (1182-1246) 16 giugno

Devota al Sacro Cuore che le concesse apparizioni e incontri commoventi. Si sottopose a un regime di austerità per la conversione degli albigesi, di alcuni signori della regione e dei poveri peccatori dei dintorni. Avrebbe ottenuto guarigioni miracolose per intercessione delle anime del Purgatorio e beneficiato di premonizioni. 

In briciole di luce la storia e un video su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/santa-lutgarda/ 

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SanRanieriSan Ranieri di Pisa

(1117-ca. 1161) 17 giugno

Di famiglia agiata trascorre la giovinezza in modo frivolo e dissipato e gli ci vorranno ben più di una chiamata da parte del Signore e della Vergine Maria per far nascere in lui una vocazione vera e sincera, tanto da portarlo a compiere miracoli e ad avere frequenti visioni.

In briciole di luce la storia e la video-storia. Su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-ranieri-di-pisa/

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Sant’Amando di BordeauxSan Amando di Bordeaux1

vescovo (ca. 431) 18 giugno

Ciò che sappiamo della vita del vescovo Amando ci viene  dall’epistolario di Paolino di Nola. Paolino, convertito alla fede cristiana dalla moglie, era di origine spagnola: fu educato nella fede e preparato al battesimo da Amando; tra i due si creò un’amicizia che durò tutta la vita. Paolino scrisse al vescovo molte lettere ed è evidente, da quelle a noi pervenute, l’alta stima che aveva della sua santità e sapienza.

In briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/santamando-di-bordeaux/

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BEATA OSANNA DA MANTOVA
Osanna andreasi3

Vergine domenicana (1449-1505) 18 giugno

Iddio si compiacque di ricolmarla di grandi doni come lo sposalizio mistico, l‘incoronazione di spine, le stimmate, visibili, però, come semplice turgore e non accompagnate da lacerazione di tessuti, infine la trafittura del cuore che divenne il suo emblema iconografico.

Su Briciole di luce la storia,la video-storia e le sue esperienze mistiche su https://biscobreak.altervista.org/2015/06/beata-osanna-da-mantova/

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Beata Madre Elena AielloBeata Madre Elena Aiello1

fondatrice e mistica calabrese (1895-1961) 19 giugno

Circa trentamila i fedeli presenti per la sua beatificazione. Labeata Madre Elena Aiello era conosciuta come la “monaca santa”, votata alla sofferenza per la salvezza delle anime. Non poteva sopportare i peccati ma aveva grande compassione per i peccatori. Ricevette numerosi doni mistici, come stigmate e rivelazioni. 

In briciole di luce la storia la storia, i video, il canto creato dai suoi bambini e le rivelazioni su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beata-madre-elena-aiello

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SANTA GIULIANA FALCONIERISanta_Juliana_Falconieri

fondatrice (1270-1341) 19 giugno

Ricca, bella, forse anche un po’ viziata, ma il suo unico grande amore era il SS. Sacramento che le lascerà sul petto il segno dell’amore di Cristo Eucarestia, in un miracolo che diverrà il simbolo delle “Mantellate

In briciole di luce la storia e la video-storia in spagnolo su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/santa-giuliana-falconieri/

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AlbanSant’Albano

martire [inizi III sec ] 20 giugno

Albano è il protomartire dell’Inghilterra: la sua morte è il caso più antico di condanna, in questo paese, per l’accusa di essere cristiano; lungo i secoli molto è stato scritto su di lui benché i fatti accertati storicamente, arrivati fino a noi, siano pochi.

In briciole di luce la storia del suo martirio su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-albano/

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BEATI MARTIRI IRLANDESI

XVI-XVII secolo – 20 giugno

Il 27 settembre 1992 papa Giovanni Paolo II beatificò diciassette martiri irlandesi uccisi dai protestanti tra il 1579 e il 1654. Naturalmente, l’elenco sarebbe molto lungo, dal momento che la persecuzione anticattolica nell’arcipelago britannico, dallo scisma di Enrico VIII in poi, provocò circa settantamila vittime.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2018/06/beati-martiri-irlandesi/

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san-luigi-gonzaga-in-spagnaSAN LUIGI GONZAGA

(1568-1591) 21 giugno

La vita di Luigi Gonzaga per molto tempo è stata additata come esempio di pietà e totale dedizione alla vita religiosa, benché il suo direttore spirituale, il futuro cardinal Bellarmino, disse che era un modello così estremo che non si doveva incoraggiare altri a seguirlo.

In briciole di luce la storia e la video-storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-luigi-gonzaga/

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Beato Tommaso da Orvieto

Religioso (1300 circa – 1343) 21 giugno

Il comune di Orvieto, come risulta da antichi documenti del 1463 conservati nell’Archivio di Stato della città, offriva ogni anno, il 21 giugno, un cero per l’altare in cui erano venerate le spoglie del beato Tommaso dei Servi di Maria.

La storia, i miracoli e la preghiera su https://biscobreak.altervista.org/2018/06/beato-tommaso-da-orvieto/

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ritratto-di-tommaso-moroSan Tommaso Moro

martire (1478–1535) 22 giugno

Sia Giovanni Fisher, studioso e sacerdote, che Tommaso Moro, uomo di stato e consigliere del re, furono messi a morte perché ostacolarono le ambizioni dinastiche di un monarca assoluto, determinato a piegare alla sua volontà le coscienze più deboli, spaventandole con tali condanne capitali.

In briciole di luce la storia, e la sua preghiera per il buon umore su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-tommaso-moro/

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B. Maria di OigniesBeata Maria di Oignies

Fondatrice del movimento delle Beghine (ca. 1175-1213) 23 giugno

Obbligata a sposarsi convinse il suo sposo a condividere i suoi ideali e a vivere in castità  trasformando la loro casa in un ospizio per lebbrosi. Con l’aiuto di un futuro cardinale formerà il movimento delle Beghine e dei Begardi.

Favorita del dono delle lacrime divenne la protettrice delle gestanti su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beata-maria-di-oignies/

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16-San-Giuseppe-CafassoSAN GIUSEPPE CAFASSO

sacerdote (1811-1860) 23 giugno

Soprannominato per la sua missione «prete della forca», era un insegnate di vita e santità sacerdotale. Direttore spirituale e amico intimo di Don Bosco. Quanti avevano la grazia di stargli vicino ne erano trasformati in altrettanti buoni pastori e in validi confessori.Indicava con chiarezza a tutti i sacerdoti la santità da raggiungere proprio nel ministero pastorale.

In briciole di luce a storia e i video su https://biscobreak.altervista.org/2015/06/san-giuseppe-cafasso/

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San Bartolomeo di Farne5 manostritto tratto dalla vita di san Cutberto

Sacerdote, monaco, eremita (1193) 24 giugno

 Nonostante il carattere tranquillo sembra che il Signore lo abbia messo alla prova più volte proprio sulla convivenza ch’egli stesso desiderava tanto evitare. Il suo esempio fu sempre San Cutberto. Ricevette l’abito monastico a Durham, la cui Cattedrale, oggi patrimonio dell’UNESCO, è stata utilizzata per un famoso film.

In briciole di luce la storia del santo e la Cattedrale di Durham su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-bartolomeo-di-farne/

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VEN. MOISÉS LIRA SERAFINVen. Moses Lira Serafin3

Sacerdote fondatore (1893-1950) 25 giugno

Fondatore della Congregazione delle Missionarie della Carità di Maria Immacolata. Vive i suoi primi anni di ministero durante la persecuzione cattolica in Messico continuando a visitare gli ammalati e i carcerati, portando la consolazione di Gesù Eucaristia a rischio della sua stessa vita. 

La storia e la video-storia su https://biscobreak.altervista.org/2016/06/ven-moises-lira-serafin/

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SAN GUGLIELMO DA VERCELLISAN GUGLIELMO DA VERCELLI

Abate (1085-1142) 25 giugno

Fin da bambino sente il desiderio di abbandonarsi ad una vita di penitenza e di preghiera. Numerosi sono i prodigi che lo vedono protagonista, la sua forza veniva proprio dalla grande unione con la volontà di Dio e il suo desiderio di espiazione.

In briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-guglielmo-da-vercelli/

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San Giuseppe Maria Escrivà de Balaguer

fondatore dell’Opus Dei (1902–1975) 26 giugno S. Giuseppe Maria Escrivà de Balaguer

Uno dei personaggi più discussi del secolo scorso,  il fondatore dell’Opus Dei non hafatto nulla di straordinario, se non … rendere straordinario ogni giorno mettendo nelle mani di Dio ogni sua opera. 

In briciole di luce la storia, alcuni video e la preghiera su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-giuseppe-maria-escriva-de-balaguer/

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FontaineealtrefdcB. Maddalena Fontaine e consorelle 

vergini e martiri (1794) 26 giugno

Note come martiri di Cambrai, in quanto al tempo della rivoluzione francese coronarono con il martirio in questa città, il 26 giugno 1794, il loro servizio dei poveri.

In briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/beata-maddalena-fontaine-e-consorelle/

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B. LUISA TERESA DE MONTAIGNAC DE CHAUVANCE

Fondatrice (1820 – 1885) 27 giugno

La sua famiglia era imparentata con i reali di Francia e tra i suoi avi troviamo numerosi Crociati oltre al santo abate Amabile. Fondò la Pia Unione delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2017/06/b-luisa-teresa-de-montaignac-de-chauvance/

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IreneoSant’Ireneo di Lione

 vescovo [ca. 125–202] 28 giugno

Scrisse contro lo gnosticismo: “«Appena un uomo è conquistato alla loro causa si gonfia talmente d’orgoglio e di vanità da pensare di non appartenere più né alla terra né al cielo ma di essere già nel Flemma (l’invisibile mondo spirituale), e con l’aria maestosa di un gallo incede tronfio, come se avesse sottobraccio il suo angelo»

In briciole di luce la storia su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-ireneo-di-lione

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San Giovanni Southworth

Sacerdote e martire (1592-1654) 28 giugno

Sacerdote e martire, che, esercitando il suo sacerdozio in Inghilterra, patì più volte il carcere e l’esilio; condannato, infine, a morte sotto il governo di Oliver Cromwell, mentre fissava con gli occhi il laccio preparato per lui a Tyburn, proclamò che il patibolo era per lui come la croce di Cristo.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2017/06/san-giovanni-southworth/

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SANTI PIETRO E PAOLO

SS. PIETRO E PAOLOapostoli e martiri (? 64 o 67) 29 giugno

Per quale motivo questi due santi sono celebrati lo stesso giorno? Cosa li accomuna e cosa li ha fatti dividere? Ecco tutto quello che sappiamo su di loro.

La storia, la catechesi di Papa Francesco e Benedetto XVI, i film di San Pietro e di San Paolo su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/santi-pietro-e-paolo/

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Beato Raimondo Lullo

Terziario francescano, martire (1235 – 1316) 29 giugno

Intorno ai trent’anni lascia tutto x entrare nell’Ordine francescano dedicandosi allo studio e a viaggi di conoscenza, con lo scopo diffondere il cristianesimo soprattutto tra i musulmani. Fonda un collegio per far studiare l’arabo ai francescani.

La storia su https://biscobreak.altervista.org/2017/06/beato-raimondo-lullo/

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PROTOMARTIRI ROMANI sotto Nerone

PROTOMARTIRI1 [64-68] 30 giugno

Nerone fu il primo imperatore romano a scatenare una persecuzione contro i cristiani, la stessa nella quale videro la morte Pietro e PaoloLo storico Tacito ci racconta dettagliatamente i fatti, ma sembra che in realtà abbia solo acceso un acuto dibattito.

Le origini della festa, parte del film “Quo Vadis” e il film del 2004 su https://biscobreak.altervista.org/2013/06/protomartiri-romani-sotto-nerone/

Venerabile Maria di Gesù di Agreda

Venerabile Maria di Gesù di Agreda 

Religiosa, mistica (1602 – 1665) 24 maggio

Venerabile Maria di Gesù di AgredaMaria Coronel, singolarissima figura di donna, religiosa, mistica, scrittrice, della Spagna del XVII secolo, la cui fama ha superato i secoli e i continenti. Soprannominata a causa delle sue bilocazioni nel continente americano la “The Lady in blue”.

Maria Coronel, nacque il 2 aprile 1602 ad Agreda, centro della Spagna, nella Vecchia Castiglia, in provincia di Soria; ai piedi della Sierra del Moncayo. E in questo antico paese di frontiera tra la Castiglia e l’Aragona, visse tutti i suoi 63 anni di vita, senza mai allontanarsene.

Per una singolare grazia divina, la sua famiglia composta dai genitori e quattro figli, due maschi e due femmine, col tempo si consacrò completamente a Dio, tra i figli di San FrancescoInfatti quando i due figli maschi ormai giovani, entrarono tra i Francescani, anche il padre Francesco Fernandez Coronel, d’accordo con la moglie, entrò nell’Ordine di S. Francesco.

Venerabile Maria di Gesù di Agreda7Ciò facilitò l’ideale della sposa e madre Caterina Araña, che favorita da doni celesti, pensò di trasformare la sua casa in un convento, dove sia lei, che le due figlie Maria e Girolama, potevano consacrarsi a Dio. Le due figlie aspiravano da tempo di farsi suore, in particolare Maria che già all’età di otto anni, aveva consacrato la sua verginità al Signore.

L’8 dicembre 1618 (Maria aveva 12 anni), veniva inaugurato il monastero dedicato all’Immacolata Concezione, con l’arrivo da Burgos di tre suore Francescane Scalze Concezioniste, appartenenti all’Ordine delle Clarisse e il 13 gennaio 1619, facevano il solenne ingresso, dopo aver pubblicamente preso il velo, Maria con il nome di Maria di Gesù, sua madre col nome di Caterina del S.mo Sacramento, e la sorella minore con il nome di Girolama della SS. Trinità. Furono poi seguite dopo qualche tempo, da altre giovani di Agreda. Dopo il noviziato, Maria di Gesù e la madre, il 2 febbraio 1620 emisero la professione religiosa, la sorella dovette ancora attendere a causa dell’età troppo giovane; alla cerimonia fu presente il padre già francescano, con il nome di Francesco del S.mo Sacramento.

Maria di Gesù, pur essendo una giovane suora, continuò ad avere prove fisiche e morali, che si susseguivano in lei con tale intensità che, come essa stessa confessò, per oltre 40 anni provò dolori di morte ma senza morirne. Non le mancarono però i doni straordinari che la confortarono nelle sue pene, specialmente la visione di Gesù pieno di piaghe, che l’incitava a soffrire per amor suo. Ma lei aspirava ad una vita di unione con Dio sempre più nascosta, e per non essere sotto lo sguardo di estranei curiosi, chiese ed ottenne di non aver più estasi sensibili, di cui era notoriamente favorita. Infatti il Signore continuò a comunicare ed operare in lei più segretamente, elevandola ad uno stato superiore di contemplazione, senza risentimenti corporali.

Venerabile Maria di Gesù di Agreda 1Essendo afflitta da numerosi e invalidanti mali, che le impedivano di seguire le attività della Comunità, per intercessione della Beata Vergine ne fu miracolosamente guarita. Tuttavia continuò in lei l’amore per la sofferenza, che si rivelò attraverso le sue volontarie penitenze; si flagellava a sangue, portava sul corpo, cilizi, pesanti funi e catene, digiunava e si nutriva solo per tre giorni la settimana con pane e acqua, dormiva sulla nuda terra per non più di due ore a notte.

Nel 1627 la Madonna stessa, disse a suor Maria che sarebbe diventata badessa del convento fondato dalla madre; oltre le visioni della Madonna col Bambino Gesù, suor Maria godette di altri straordinari favori divini; sentiva un soave gusto nel ricevere l’Ostia santa; vedeva il Santissimo circondato di vivo splendore; ebbe il dono della bilocazione, grazie alla quale apparve numerose volte nel lontano Continente Americano. Il fenomeno delle sue bilocazioni, costituisce una delle vicende più incredibili, e al contempo più storicamente attestate, dell’intera storia cristiana.

Bisogna dire che questi eventi, insieme ad altri fenomeni, furono posti all’esame della famosa Inquisizione Spagnola, che con i suoi drastici metodi, capaci di smantellare psicologicamente, qualsiasi simulatore, sottopose la suora per settimane e per dieci ore al giorno, agli interrogatori; ma alla fine i severi inquisitori dovettero arrendersi, concludendo che i fatti straordinari erano veri.

Venerabile Maria di Gesù di Agreda6Gli straordinari fenomeni di bilocazione 

All’inizio del Seicento, i missionari francescani già presenti in Messico, decisero di avanzare nel nord della regione, nell’attuale Texas, per fondare nuove missioni; e poi anche in Arizona, California e Nuovo Messico, ma furono massacrati dalle bellicose tribù locali, i famosi e leggendari Navajos, Apaches, Comanches.

Nel 1622 una nuova spedizione di francescani, guidati da padre Alonso de Benavides, raggiunse di nuovo il Texas e il New Mexico, dove impiantarono una missione fortificata e lì dopo un po’, i francescani cominciarono a ricevere le visite inaspettate dei capi degli Xamanas, una delle tribù più grandi ed aggressive fra gli ‘indiani ‘ d’America.

Essi chiedevano agli sbalorditi missionari di inviare tra loro qualche sacerdote, che amministrasse il battesimo e gli altri Sacramenti; alle domande che venivano poste loro, essi rispondevano che da tempo fra le tribù di quelle regioni, c’era una giovane signora vestita d’azzurro, che compariva fra loro predicando il regno di Gesù Cristo e insegnando le verità della fede; parlava nella loro lingua, compiva prodigi e li esortava a chiamare i missionari; poi scompariva di nuovo, senza rilevare la sua provenienza.

Convinti dalle suppliche degli Xumanas, i francescani si unirono a loro nel viaggio di ritorno, fino ai loro accampamenti; numerose relazioni dell’epoca, raccontano che i missionari francescani, furono accolti da una grande folla disposta in processione e con enormi croci adornate da fiori della prateria; i meravigliati missionari poterono constatare, che quegli indigeni, mai contattati da alcun europeo, Venerabile Maria di Gesù di Agreda 2possedevano una completa formazione dottrinale e chiedevano solo i sacramenti.

Anche in altri luoghi, in Arizona e California, i missionari trovarono tribù indigene sconosciute, già catechizzate da quella che gli storici americani chiameranno “The Lady in blue”.

I francescani cominciarono a pensare a Maria di Gesù di Agreda, identificandola nella giovane “signora in blù” (all’epoca suor Maria aveva venti anni e l’abito della Congregazione era azzurro); perché l’arcivescovo di Città del Messico, reduce da una visita in Spagna, aveva parlato loro di una giovane monaca di Castiglia, che, pur non essendosi mai mossa dal suo convento, descriveva minuziosamente in certe sue lettere, l’America come se le fosse familiare.

Nel 1631 padre Alonso de Benavides, capo della spedizione francescana in Texas, rientrò in Spagna e raggiunse Agreda in Castiglia, a far visita a suor Maria de Jesus. La ventinovenne suora, non ebbe difficoltà ad ammettere di essere stata esaudita nel suo desiderio missionario; Dio le aveva concesso di raggiungere l’America centinaia di volte, non sapendo però “se senza o con il corpo”.

Aggiunse allo sbalordito padre Alonso, che ne scrisse poi la dettagliata relazione, i nomi di tutti i confratelli missionari, ricordò episodi e avventure missionarie, che lui stesso aveva dimenticato, confermò di avere catechizzato oltre gli Xamanas anche molte altre tribù.

Venerabile Maria di Gesù di Agreda5Ancora nel 1699, cioè ben 34 anni dopo la morte di suor Maria, furono scoperte per la prima volta tribù che professavano un cristianesimo senza sacerdoti, perché non ne avevano mai trovato uno; anche questi indigeni raccontarono che molti anni prima, una misteriosa signora con abito lungo azzurro, si era presentata a loro, che ne provarono spavento, tanto che la bersagliarono con le frecce, senza però colpirla, alla fine si tranquillizzarono e presero ad ascoltarla.

Recentemente nel 2003, un gruppo di Università texane, ha organizzato un convegno sulla figura della venerabile suora spagnola, che riempì della sua fama la Spagna e le Colonie di re Filippo IV, il quale scambiò con lei centinaia di lettere, chiedendole consigli e pareri.

I suoi scritti e la “Mistica Città di Dio”

La mistica suora di Agreda, lasciò numerosi scritti di cui molti già editi, fra autobiografie, lettere, trattati di perfezione religiosa, meditazioni e scritti spirituali, dei quali una decina furono e sono ancora pubblicati ai giorni nostri. Ma la sua opera principale, che suscitò gravi polemiche in campo cattolico, resta la “Mística Ciudad de Dios”, la “Mistica Città di Dio”, composta secondo la venerabile, sotto speciale ispirazione celeste, edita per la prima volta nel 1670 a Madrid e poi nel 1681 e 1684 a Lisbona.[…] Questa sorta di biografia della Madonna, densa di istruzioni spirituali, che la stessa Vergine viene man mano impartendo alla scrittrice, fu diffusa in milioni di copie, in ogni lingua, ancora oggi continuamente ristampata, suscitando per secoli nella Chiesa, ammiratori entusiasti e accaniti denigratori.

Venerabile Maria di Gesù di Agreda 3E proprio quest’opera di grande profondità spirituale, sembra essere l’ostacolo che sinora ha impedito che suor Maria de Jesus di Agreda, salga agli onori degli altari come beata.

La “Mistica Città di Dio”, fu iniziata a scrivere nel 1637 dalla trentacinquenne badessa di Agreda, il cui piano era stato ideato da lei già dieci anni prima, quando era diventata badessa, del monastero della Concezione.

Pur ricevendo il plauso di re Filippo IV di Spagna e dei teologi da lui interpellati, l’opera in parte già scritta, per ordine di un temporaneo confessore, fu da lei bruciata nel 1645 insieme ad altri scritti; ma nel 1650, passata sotto la direzione spirituale di un altro confessore, padre Andrea de Fuenmayor, questi le ordinò di riscrivere la vita della Madonna e anche la sua personale biografia, con la descrizione delle singolari grazie ricevute da Dio; l’opera fu completata nel 1660 e approvata poi nel 1686 dall’Inquisizione spagnola, proprio grazie al suo rigore teologico ed ai suoi edificanti contenuti; avendo poi come già detto, una grandiosa diffusione.

La morte e il culto

Madre Maria di Gesù, morì nel suo convento di Agreda, il giorno di Pentecoste, 24 maggio 1665, in concetto di santità e di mistica eccezionale; il suo corpo rimase inalterato nei secoli, ci furono ben 14 ricognizioni ufficiali, che nel tempo constatarono lo straordinario fenomeno, l’ultima si ebbe il 20 maggio 1989, quando il corpo fu collocato nella Chiesa della Concezione ed esposto al pubblico.

Venerabile Maria di Gesù di Agreda4La causa per la sua beatificazione fu introdotta il 28 gennaio 1673; ed ebbe vari gradi d’indagine e giudizio, ma dal 1773 e 1774, fu imposto il ‘silenzio’ all’intera pratica e nonostante i vari solleciti pervenuti da più parti, compresi quelli delle Suore Confezioniste del II Ordine Francescano, essa è rimasta bloccata fino ai nostri tempi; ma c’è oggi in atto tutto un movimento di ripresa della Causa, tanto che nel 1990 è stato nominato un nuovo relatore.

Alla venerabile (titolo concesso sin dall’introduzione della Causa), sono attribuiti per sua intercessione vari miracoli, operati dopo la sua morte; quello più rilevante e a suo tempo approvato dalla Sacra Congregazione dei Riti, fu la guarigione istantanea di una suora della stessa Congregazione, da una mortale malattia, evento verificatosi nel febbraio 1867, nella diocesi di Mechelen.

Autore: Antonio Borrelli

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/92987

 

Beata Colomba di Rieti

BEATA COLOMBA DI RIETI

(1467-1501) 20 maggio

Beata Colomba da RietiChiamata Colomba, perché al fonte battesimale le si avvicinò proprio una colomba, a dodici anni rifiutò le nozze ottenendo, dopo aver superato l’ostilità dei familiari, di vestire l’abito domenicano.

Angiolella Guadagnoli, fu chiamata Colomba, perché al fonte battesimale si vide una misteriosa colomba scendere sul suo capo, simbolo, forse, di quella profusione di grazie che lo Spirito Santo avrebbe versato nella sua anima. Come il glorioso Padre Domenico, essa, fin dalla culla, rivolse il cuore a Dio, e iniziò, con passo deciso, l’ascesa verso la santità.

Ancora in fasce si privava del latte materno. A tre, a sette, a dieci anni le sue penitenze uguagliarono quelle dei più rigidi anacoreti. Il cielo non solo la favori di altissima contemplazione, ma l’arricchì di doni straordinari, come la profezia, la scrutazione dei cuori e i miracoli.

Beata Colomba da Rieti3A dieci anni consacrò a Dio la sua verginità, e, per perseverare nel suo proposito e vincere le opposizioni dei genitori, si recise la bella chioma.

Nella domenica delle Palme del 1486 vestì l’Abito del Terz’Ordine. Quindi per divina ispirazione lasciò la nativa Rieti, e si recò a Perugia dove fondò un Monastero Domenicano del Terz’Ordine, per l’educazione delle fanciulle nobili che fu detto delle “Colombe”.

Anche fuori del Chiostro svolse un fecondissimo apostolato. Soccorse tutte le miserie dell’anima e del corpo, pacificò gli animi dei cittadini divisi da partiti e da lotte fratricide, stornò con le sue preghiere e con le sue suppliche i divini castighi, pronti a scagliarsi sulla città colpevole.

Beata Colomba da Rieti1Essa fu per i perugini l’Angelo inviato da Dio, troppo presto, però, tolto a loro, perché volò al premio, il 20 maggio 1501, a soli 33 anni. Papa Urbano VIII il 25 febbraio 1627 ha riconosciuto il culto.

Fontehttp://www.santiebeati.it/dettaglio/90257

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BEATA LUCIA DI NARNI

 

San Filippo di Agira

SAN FILIPPO DI AGIRA

Sacerdote esorcista (VII-VIII) 12 maggio

san filippo di agira1Dopo aver ricevuto da Dio il dono del miracolo e la forza di vincere le forze del male, svolse principalmente la sua missione ad Agira, cittadina siciliana. San Giovanni Paolo II disse di lui, che in mezzo a difficoltà e persecuzioni aveva «vissuto in semplicità ed integralità il Vangelo»

La vita di questo santo è stata scritta da un monaco di nome Eusebio, che si dice compagno di Filippo.

Nacque in Tracia, regione sud-orientale della penisola balcanica allora provincia romana, ai tempi di Arcadio imperatore romano d’Oriente (395-408) per un miracolo concesso ai suoi genitori che avevano perduto i tre figli nella piena del fiume Sagarino, mentre ritornavano a casa con il loro gregge. Venne offerto dal padre e dalla madre a Dio.

Fu istruito nelle discipline ecclesiastiche e anche nella lingua siriaca. All’età di ventuno anni venne a Roma, insieme al monaco Eusebio, ottenendo san filippo di agira3lungo il viaggio da Dio la fine della tempesta che minacciava di fare affondare la nave. A Roma, dopo avere ricevuto miracolosamente la facoltà di parlare in latino, venne consacrato presbitero.

Dopo essere stato ordinato sacerdote, ebbe l’incarico di evangelizzare la Sicilia centro-occidentale, dove gli abitanti, terrorizzati dall’attività eruttiva dell’Etna, continuavano a vedere nel vulcano una manifestazione del demonio, quindi si recò nell’isola stabilendosi ad Agira, in provincia di Enna, sempre in compagnia del fedele monaco Eusebio. Qui trovò riparo in una grotta fuori dall’abitato ov’erano tre colonne e tre gradini, tagliati da pietre perfette; là stava seduto, secondo l’abitudine.

Svolse con fervore apostolico il suo ministero sacerdotale fra le popolazioni siciliane, diventando celebre per i numerosi miracoli che operava, specialmente liberando gli ossessi dal demonio. L’agiografia del IX sec. ne descrive venti in vita e in morte tra i quali la guarigione di uno storpio, di una emorroissa, la resurrezione di un giovane presso la fontana Maimone di Agira, morto per un san filippo di agira2sortilegio del demonio, la liberazione di una giovane dalla possessione del demonio, e quella di dodici cittadini di Agrigenti da una condanna ingiusta. Uno dei più noti miracoli è la nascita del suo discepolo San Filippo diacono palermitano, venerato ad Agira come compatrono.

La lotta, le sfide e lo scontro anche fisico con il demonio sono nota caratterizzante nella iconografia. La tradizione leggendaria narra tra l’altro che San Filippo, legato dal diavolo da pesantissime catene se ne sia immediatamente liberato, mentre satana legato con i  suoi capelli o alcuni fili della sua barba, sia ricorso all’aiuto dei fratelli demoni dell’inferno, dove San Filippo li ha cacciati, ritornando nero per la fuliggine.

La tradizione ad Agira narra anche che dopo una lotta fisica in una grotta durata tutta una notte, il demonio sconfitto fuggi provocando un buco nella roccia che, pertanto, viene detta rutta pirciata (grotta bucata). Si narra altresì ad Agira che San Filippo vinse il diavolo nel lancio più lontano della roccia che ora si trova nella cappella detta Pietra di San Filippo. Lo storico Tommaso Fazello recatosi san filippo di agiraad Agira nel 1541 testimonia di avere assistito nella sua chiesa, nella giornata del 12 maggio, alla liberazione contemporaneamente di ben duecento indemoniati per lo più di sesso femminile.

Morì un 12 maggio del V secolo, l’anno non ci è noto ma va dal 453 al 457, aveva 63 anni.

Secondo la tradizione, fu sepolto ad Agira, dove le sue ossa hanno riposato per secoli. Sulla tomba fu costruita una chiesa a forma di croce su precisa indicazione del Santo da un suo nobile devoto della regione di nome Belisario. Il modello di vita di San Filippo fu assunto come esempio e praticato dai monaci che, secondo la loro tradizione, costruirono un convento accanto alla chiesa che custodiva le sue reliquie.

IL VIDEO DEI FESTEGGIAMENTI

san filippo di agira-processioneIl suo culto, fortemente radicato, è caratterizzato da intensa e profonda fede con manifestazioni particolarissime: ad Agira (viaggi dei devoti scalzi con grossi ceri votivi nella Processione del Perdono) a Calatabiano (discesa e salita di corsa dal castello, ‘a calata e ‘a cchianata); a Limina (il santo corre per circa 6 km e fa i “giri”/balla). Ma in tutta la Sicilia non esiste provincia che non abbia una chiesa dedicata a San Filippo di Agira. Gli altari o le cappelle a lui dedicati non si contano. Numerose sono le processioni e le manifestazioni devozionali, come l’offerta dei ceri durante la processione del 12 maggio, fatta dai fedeli che ritengono di avere ricevuto delle grazie.

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/91317

 

 

Beato Nicolò Albergati

BEATO NICOLÒ ALBERGATI

Vescovo (1375-1443) 10 maggio

BEATO NICOLÒ ALBERGATI 1Impresa impossibile quella di Nicolò che dall’età di 18 anni era diventato monaco certosino, presiedere un concilio della Chiesa come legato papale, superando ogni più rosea aspettativa. Divenne Vescovo di Bologna nel 1417.

Nato a Bologna in una famiglia agiata studiò legge nella famosa università della stessa città e all’età di vent’anni si fece monaco certosino.

Una leggenda narra che il giovane laureando Albergati, una notte a causa di un violento temporale fu costretto a ripararsi presso il convento certosino di San Girolamo di Casara, dove trascorse la notte. Nel sentire il suono delle campane che annunciavano il Mattutino, egli incuriosito si recò in chiesa rimanendo estasiato dall’atmosfera emanata dal soave canto dei monaci nel buio della notte, al punto tale che decise di voler intraprendere la vita monastica.

Entrò nell’ordine più austero e solitario della Chiesa, una famiglia religiosa che, con l’enfasi data alla contemplazione e all’austerità, interrogava nel profondo gli uomini del tardo Medio Evo. Dopo alcuni anni fu eletto priore, compito che svolse in varie certose. Nel 1417, grazie ai suoi sforzi, si raggiunse la riunificazione dell’ordine precedente, diviso in due “obbedienze” da un grande scisma.

Visse in tempi difficili per a Chiesa, non solo a causa della corruzione diffusa ma anche perché essa era stata profondamente divisa dal movimento conciliare, per non parlare del lungo scisma d’Oriente. Nicolò diede però prova di essere un autentico riformatore.

BEATO NICOLÒ ALBERGATI2Cominciò dal capitolo della cattedrale, poi continuò con varie congregazioni religiose, operando in modo effettivo nel campo dell’educazione e delle opere sociali. Benché Bologna si fosse ribellata allo Stato Pontificio, papa Martino V scelse Nicolò per importanti missioni diplomatiche in Francia, a Milano, a Firenze e a Venezia, e nel 1426 gli diede la berretta cardinalizia. L’aver mediato nelle dispute aperte in diverse corti straniere e città-stato italiane gli valse l’appellativo di “Angelo di pace”.

Anche papa Eugenio IV lo stimò molto, prima nominandolo suo penitenziere maggiore e poi, incarico ancor più importante, legato pontificio per l’apertura del concilio di Ferrara-Firenze.

Questo concilio segnò la riconciliazione con le Chiese orientali, i cui rappresentanti accettarono la dottrina del primato papale, del purgatorio, dell’eucarestia e anche del filioque (elemento aggiunto alla formulazione del credo niceno). Inoltre la maggior parte dei partecipanti al concilio scismatico di Basilea l’abbandonarono per unirsi a quello di Firenze.

Il pontificato di Eugenio si risolse così in un trionfo del papato sui conciliaristi; l’accordo con i greci fu però respinto in patria dal BEATO NICOLÒ ALBERGATIclero orientale, che non aveva partecipato al concilio: ciò non era però colpa di Nicolò, ma esempio di come i delegati non sempre soddisfino coloro che devono rappresentare.

Un’altra qualità – meno famosa – di Nicolò fu quella di scrittore e protettore di scrittori; se fosse vissuto in tempi meno perigliosi tale aspetto sarebbe stato certamente più conosciuto.

Il cardinale Albergati dopo tanti anni di intensa attività diplomatica, e fiaccato da una lunga malattia, il mal di pietra(calcoli renali) si spense a Siena il 9 maggio del 1443, mentre accompagnava il pontefice Eugenio IV in un viaggio. Si narra che di ritorno da Arras, in Francia, dove il 21 settembre 1435 era stato firmato il trattato che decretava la fine della sanguinosa Guerra dei Cent’anni, Albergati tra i principali artefici di tale accordo lo mostrò al papa. Questi compiaciuto, del risultato ottenuto voleva ricompensare il suo cardinale, che ebbe modo di chiedere umilmente di essere dispensato da ogni dignità terrena e di poter ritornare nella pace e nel silenzio della sua certosa. Purtroppo però questo suo desiderio non si verificò mai.

Alla sua morte, il suo corpo fu trasferito dal pontefice nella sua Bologna, e dopo essersi svolti solenni Beato Nicolò Albergatifunerali a cui prese parte personalmente Eugenio IV, il corpo fu sotterrato successivamente nel cimitero della certosa di Firenze dove egli stesso aveva scelto di essere seppellito. Le spoglie mortali furono poi esumate nel 1633, per ordine del pontefice Urbano VIII, per essere raccolte in una nuova urna, in questa circostanza il cervello del beato certosino che risultò prodigiosamente incorrotto, fu donato alla certosa bolognese.

Poi il 30 settembre del 1678 vi fu nuovamente una sistemazione dei resti del cardinale, con un ulteriore distribuzione alle varie certose di frammenti di reliquie. Poi infine, a seguito della conferma del culto, autorizzato nel 1744 da Benedetto XIV il quale definì Albergati “Cardinalis Pacis”, le reliquie del beato, emananti un soave profumo, vennero definitivamente sistemate in un luogo più consono alla devozione. Nel corso dei secoli numerose guarigioni, e prodigiose apparizioni svilupparono il culto verso questo beato cardinale certosino, che viene commemorato il 9 maggio.

Fonti: Il grande libro dei santi di Alban Butler;  http://www.santiebeati.it/dettaglio/52500

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Beata Anna Rosa Gattorno

Beata Anna Rosa Gattorno

Terziaria francescana (1831 – 1900) 6 maggio

Ana Rosa GattornoMadre di famiglia, rimasta vedova, si consacrò interamente al Signore e al prossimo e istituì le Figlie di Sant’Anna Madre di Maria Immacolata, adoperandosi in tutti i modi per i malati, gli infermi e l’infanzia abbandonata, nel volto dei quali contemplava Cristo povero.

Nata a Genova nel 1831 da famiglia agiata, a 21 anni si sposò e si trasferì a Marsiglia. Una serie di tracolli economici e disgrazie, culminate con la morte del marito, la segnarono profondamente. Così si fece strada una nuova vocazione. Sotto la guida del confessore, don Giuseppe Firpo, emise i voti come terziaria francescana. Si dedicò ai poveri e ai figli delle operaie, mantenendo con sé anche i propri. A Piacenza iniziò una nuova famiglia religiosa, la Figlie di Sant’Anna, che subito (1878) andarono anche in missione. Collaborò con il vescovo Scalabrini nell’assistenza alle sordomute. Morì a Roma nel 1900.(Avvenire)

Nacque a Genova, il 14 ottobre 1831, da una famiglia di agiate condizioni economiche, di buon nome sociale e di profonda BATTESIMOformazione cristiana. Fu battezzata lo stesso giorno, nella parrocchia di S. Donato, con i nomi di Rosa Maria Benedetta. Giovinetta, le fu impartita l’istruzione in casa, come era d’uso nelle famiglie fortunate del tempo.

A 21 anni (5 novembre 1852), sposò il cugino Gerolamo Custo, e si trasferì a Marsiglia. Un imprevisto dissesto finanziario turbò ben presto la felicità della novella famiglia, costretta a far ritorno a Genova nel segno della povertà. Disgrazie ancor più gravi incombevano: la primogenita Carlotta, colpita da un improvviso malore, rimase sordomuta per sempre; il tentativo di Gerolamo di far fortuna all’estero si concluse con un ritorno, aggravato da ferale malattia; la gioia degli altri due figli fu profondamente turbata dalla scomparsa del marito, che la lasciò vedova a meno di sei anni dalle nozze (9 marzo 1858) e, dopo qualche mese, dalla perdita dell’ultimo figlioletto.

L’incalzare di tante tristi vicende segnò, nella sua vita, un cambiamento radicale che lei chiamerà la sua “conversione all’offerta totale di sé al Signore, al suo amore e all’amore del prossimo. Purificata dalle prove, e resa forte nello spirito, comprese il vero senso del dolore, e si radicò nella certezza della sua nuova vocazione.

ana-rosa-gattornoSotto la guida del confessore don Giuseppe Firpo, emise i voti privati perpetui di castità e di obbedienza nella festa dell’Immacolata 1858; in seguito anche di povertà (1861), nello spirito del Poverello di Assisi, quale terziaria francescana. Nel 1862 ricevette il dono delle stimmate occulte, percepito più intensamente nei giorni di venerdì.

Già sposa fedele e madre esemplare, senza nulla sottrarre ai suoi figli – sempre teneramente amati e seguiti – in una maggiore disponibilità imparò a condividire le sofferenze degli altri, prodigandosi in apostolica carità: “mi dedicai con più fervore alle opere pie e a frequentare gli ospedali e i poveri infermi a domicilio, soccorrendoli con sovvenirli quanto potevo e servirli in tutto“.

Le Associazioni cattoliche in Genova se la contesero. Nel timore d’essere costretta ad abbandonare i figli, prega, fa penitenza, chiede consiglio.

Santa Rosa Gattorno 2S. Francesco da Camporosso, cappuccino laico, pur mostrandosi trepidante per le gravi tribolazioni che le si profilano, la sostiene, incoraggiandola; similmente il Confessore e l’Arcivescovo di Genova. Avvertendo però sempre più insistenti i suoi doveri di madre, volle l’autorevole conferma dalla parola stessa di Pio IX, nella segreta speranza di essere sollevata. Il Pontefice, nell’udienza del 3 gennaio 1866, le ingiunse invece di iniziare subito la fondazione. Accettò dunque di compiere la volontà del Signore.

Superate inoltre le resistenze dei parenti e abbandonate le opere di Genova, non senza dispiacere del suo Vescovo, diede inizio a Piacenza, alla nuova famiglia religiosa, che denominò definitivamente “Figlie di Sant’Anna Madre di Maria Immacolata” (8 dicembre 1866). Vestì l’abito religioso il 26 luglio 1867, e l’8 aprile 1870 emise la professione religiosa insieme a 12 Consorelle. Collaborò con mons. Scalabrini ora beato, nell’assistenza alle sordomute.

P. Giovanni Battista Tornatore scrisse le Regole e fu ritenuto Cofondatore dell’Istituto. Nel 1878 andarono anche in missione e collaborò con Mons. Scalabrini ora beato, nell’assistenza alle sordomute.

Serve dei poveri e ministre di misericordia” chiamava le sue figlie; e le esortava ad accogliere come segno di predilezione del Signore il servizio ai fratelli, compiendolo con amore e umiltà: “Siate Beata Anna Rosa Gattorno2umili …, pensate che siete le ultime e le più miserabili di tutte le creature che prestano alla Chiesa il loro servizio …, e hanno la grazia di farne parte“.

Affidata totalmente alla Provvidenza divina racconta il 17 giugno 1890: “Mentre pagavo i conti che erano molti, mi commuovevo, perché il denaro mi aumentava tra le mani; davo sempre e questo si moltiplicava… […] Mi dovetti fare violenza perché le altre non si accorgessero di ciò che provavo”.

Colpita da una grave influenza, peggiorò rapidamente: il suo fisico, messo a dura prova da penitenze, frequenti estenuanti viaggi, fitta corrispondenza epistolare, preoccupazioni e grandi dispiaceri, non resse più. Il 4 maggio ricevette il Sacramento degli infermi, e due giorni dopo, il 6 maggio, alle ore 9, compiuto il suo pellegrinaggio terreno, si spense santamente nella Casa generalizia.

Alla sua morte, aveva fondato 368 Case nelle quali svolgevano la loro missione 3500 Suore.

FONTIhttp://www.santiebeati.it/dettaglio/90016http://biscobreak.altervista.org/2015/06/i-santi-e-la-provvidenza/

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LA DIVINA PROVVIDENZA 

Beato Giovanni Martino Moye

Beato Giovanni Martino Moye

fondatore (1730-1793) 4 maggio

Beato Giovanni Martino MoyeMissionario in Cina e fondatore di due congregazioni di suore, che soppresse a causa della rivoluzione francese crebbero vigorosamente solo dopo la sua morte.

Giovanni nacque a Cutting (Mosella), sesto di tredici figli di una famiglia contadina assai religiosa. Studiò presso i gesuiti a Strasburgo, entrò nel seminario di Metz e fu ordinato prete nel 1754.

Era conosciuto per la sua pietà e austerità di vita, ma anche per una certa durezza di carattere. Possiamo dividere la sua vita in tre periodi: ministero parrocchiale dal 1754 al 1767, apostolato in cina dal 1771 al 1783, e di nuovo ministero parrocchiale dal 1788 fino alla morte, avvenuta nel 1793.

In un primo tempo operò come curato in molte parrocchie di Metz, trovando anche il tempo per scrivere un Trattato sulla Grazia in polemica con i protestanti. Per venire in qualche modo in soccorso alle necessità, assai trascurate, dei cattolici che vivevano nelle zone rurali, fondò due scuole, dove impiegò le Suore della Divina Provvidenza (da lui fondate nel 1762) che avevano tra i loro scopi l’educazione dei poveri. Per sostenere quest’impresa scrisse un libro sulle scuole e il ruolo delle religiose, al quale fece seguito una vigorosa campagna a favore del battesimo degli infanti. Non avendo fondato la sua opera su rendite fisse credevano che fosse necessariamente votata al fallimento.

Beato Giovanni Martino Moye1Nella direzione spirituale egli insisteva soprattutto sull’abbandono alla Provvidenza, la semplicità, la povertà e la carità. Si rendeva conto che, il vivere senza rendite fisse, poteva sembrare una follia per molti, ma diceva: “O questo progetto è secondo la volontà di Dio o no; se è secondo la sua volontà, essendo onnipotente, Egli ha mille mezzi per condurlo a termine; se non è conforme al beneplacito di Dio, ci rinuncio fin da questo momento“. Alle suore insegnava: “Non dobbiamo ostinarci in niente, ma conservarci nella santa indifferenza, non volendo né una cosa né l’altra fino a tanto che non avremo modo di conoscere il beneplacito di Dio

Nel 1767 subì una denuncia presso il vescovo che gli proibì di aprire altre scuole, ma quando vide che Dio benediceva l’impresa di lui gli restituì la libertà d’azione. Nel 1771, tuttavia, si offrì volontario per le Missioni Estere e partì per Macao.

Partì alla volta di Se-Tchuen (Cina) affidando le sue Suore alla Provvidenza. Scrisse loro da Parigi: “Abbiate fiducia in essa ed ella non vi abbandonerà mai. Amate la povertà; rallegratevi nelle pene e nelle persecuzioni; amatevi le une le altre; siate sottomesse alle vostre superiore, sempre pronte ad andare dove esse vi manderanno. Se dovete scegliere, preferite i posti più difficili, i più umilianti e i meno lucrativi… Insegnate suore della provvidenzagratuitamente, e non aspettatevi per salario che disprezzi e rimproveri. Aspettatevi di essere considerate come delle insensate; così sarete crocifisse al mondo e il mondo sarà crocifisso per voi. Nelle vostre pene cercate la consolazione presso il SS. Sacramento e ai piedi della croce“.

Incontrò varie difficoltà nell’adattamento a cibi e abiti diversi e nell’apprendimento della nuova lingua. Per facilitare ai fedeli la preghiera, compose egli stesso in cinese diverse raccolte di orazioni. Anche là pensò di creare scuole adatte alle condizioni locali e fondò l’istituto delle Vergini Cristiane per la cura dei malati e l’assistenza domiciliare di madri e figli. Una volta ancora si batté per il battesimo degli infanti, perché fosse amministrato non appena possibile; anche qui si levarono proteste contro i suoi metodi.

Beato Giovanni Martino Moye2La sua accortezza e le attenzioni dei cristiani che lo ospitavano per la celebrazione notturna della Messa, non riuscirono a impedirgli di cadere almeno due volte nelle mani dei persecutori, dalle quali fu sottratto quasi miracolosamente dal Signore dopo schiaffi e bastonate. Lieto di essere ritenuto “criminale di Gesù Cristo”

A causa della deficiente alimentazione il Moye non era in grado di praticare i digiuni o di macerare il proprio corpo con flagelli e cilici come aveva fatto nella Lorena. Allora verso sera, credendosi non visto, s’inoltrava tra i canneti ed i cespugli degli acquitrini, ed esponeva le proprie spalle ai morsi delle zanzare fino a sanguinarne. Il desiderio di prendere parte alle sofferenze del Figlio di Dio era in lui veemente. Scriveva difatti: “La Passione del Signore è il mio tesoro. La mia più grande devozione è ripassarne ogni giorno i misteri… Ero così commosso delle sofferenze di nostro Signore, soprattutto il venerdì, che fin dal mio risveglio mi sentivo Beato Giovanni Martino Moyepenetrato da uno di questi misteri dolorosi o da una circostanza particolare della Passione. …”

Ritornò a casa in uno stato di completo esaurimento nel 1784.

Ritornò a lavorare in Lorena dedicandosi al sostegno dei preti e di altre persone travagliate dalla Rivoluzione francese. Trasferì le sue suore a Treviri nel 1791 ma la congregazione fu soppressa dalle armate francesi nel 1792.

L’anno dopo Giovanni morì di tifo. Dopo la sua morte la congregazione femminile fu ripristinata (1861), e crebbe fino a raggiungere il numero di 116 conventi nel 1900, con una fondazione anche a S. Antonio (Texas) nel 1866.

Il successo della congregazione probabilmente contribuì al progresso della sua causa di beatificazione, che fu introdotta nel 1891. Nel 1945 fu riconosciuta l’eroicità delle sue virtù e nel 1954 Pio XII lo dichiarò beato.

Fonti: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler ; http://www.santiebeati.it/dettaglio/51790

SANTI E BEATI DI APRILE

SANTI E BEATI DI APRILE

aprileRaccolta dei santi, beati e servi di Dio proposti da Maria Regina dell’Universo con video e filmati, preghiere e miracoli, profezie e insegnamenti, durante il mese di aprile.

Indice 

01.04 Santa Maria Egiziaca

02.04 S. Francesco di Paola – 147 STUDENTI MARTIRI KENIOTI

03.04 San Riccardo di Chichester

04.04 SAN ISIDORO di SIVIGLIA – Beato Francesco Marto – Serva di Dio Maria Domenica Lazzeri

05.04 San Vincenzo Ferrer 

06.04 Beato Michele Rua – Beata Pierina Morosini

07.04 San Giovanni Battista de la Salle

08.04 SANTA GIULIA BILLIART

09.04 BEATO TOMMASO DI TOLENTINO

10.04 SANTA MADDALENA DI CANOSSA

11.04 S. STANISLAO – B. ELENA GUERRA – S. GEMMA GALGANI

12.04 S. GIUSEPPE MOSCATI – S. Teresa di Gesù di Los Andes  

13.04 BEATA MARGHERITA DI CITTÀ DI CASTELLO

14.04 BEATA LIDUINA

15.04 S. DAMIANO DE VEUSTER – SERVA DI DIO ANNE LOUISE LATEAU

16.04 SANTA BERNADETTE SOUBIROUS

17.04 Beata Chiara da Pisa

18.04 Beata Maria dell’Incarnazione

19.04 Beato Corrado di Ascoli Piceno – Sant’Espedito

20.04 Sant’Agnese da Montepulciano

21.04 Sant’Apollonio

22.04 San Teodoro il Siceota

23.04 SAN GIORGIO

24.04 SAN BENEDETTO MENNI

25.04 SAN MARCO EVANGELISTA – San Pietro di Betancurt

26.04 San Giovanni Battista Piamarta

27.04 SANTA ZITA

28.04 S. LUIGI M. GRIGNION de MONTFORT – S. Gianna Beretta Molla – Serva di Dio Maria Costanza Zauli

29.04 SANTA CATERINA DA SIENA – Beata Itala Mela

30.04 San Giuseppe Benedetto Cottolengo

BREVE DESCRIZIONE

4S. Maria EgiziacaSanta Maria Egiziaca

(? V sec.) 1 aprile

Meretrice pubblica ad Alessandria d’Egitto, spinta non dal bisogno, ma come lei stessa ammise da pura depravazione, fin quando il fuoco del desiderio carnale si tramutò in amore per Dio. 

La storia e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santa-maria-egiziaca/

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s. francesco di paolaSan Francesco di Paola

Francescano fondatore (1416-1507) 2 aprile

Considerava il digiuno il mezzo principale della conquista di , e sperava che potesse essere uno strumento attraverso cui poter riparare alla tiepidezza di tanti cristiani, tanto che lo inserì come quarta regola del suo ordine. 

La storia e alcuni video su  http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-francesco-di-paola/

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147 STUDENTI MARTIRI KENIOTIstrage-di-garissa_2015

Gaissa, 2 aprile 2015

I giovani cristiani vittime dell’Islam, nel Giovedì santo 2015 dai soldati di Allah. I martiri del campus universitario di Garissa, si aggiungono alla innumerevole legione di testimoni della fede massacrati negli ultimi due secoli dai persecutori della Chiesa.

La storia dell’attentato e la testimonianza dei sopravvissuti su  http://biscobreak.altervista.org/2016/04/147-studenti-martiri-kenioti/

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San Riccardo di Chichester3. San Riccardo di Chichester

vescovo (ca. 1197-1253) 3 aprile

Vescovo riformatore che con la sua costanza riuscì a farsi rispettare da un re che non voleva riconoscerlo e ad educare un clero lassista che sembrava aver dimenticato il vero significato della Santa Messa. 

La storia, la video-storia e la sua preghiera  su  http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-riccardo-di-chichester

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SAN ISIDORO DI SIVIGLIAs.isidoro

vescovo e dottore della Chiesa (ca. 565-636) 4 aprile

Meritò la reputazione di uomo più sapiente del suo tempo.Papa Giovanni XXIII fu ispirato dal ritratto del vescovo ideale fatto da Isidoro, il quale  affermava:”Ogni vescovo dovrebbe essere contraddistinto tanto dalla sua umiltà quanto dalla sua autorità. 

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-isidoro-di-siviglia/

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1francesco martoBeato Francesco Marto

(1908-1919) 4 aprile 

Francesco Marto è uno dei due pastorelli veggenti di Fatima morti come preannunciato dalla Madonna in tenera età. Ma come si sono svolti i fatti, che ruolo hanno avuto in queste apparizioni e che collegamenti vi sono stati con le altre apparizioni mariane? 

La storia, i film e i video che narrano delle apparizioni, e il confronto con le altre apparizioni mariane su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beati-francesco-e-giacinta-marto/

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Serva di Dio Maria Domenica Lazzeri

Mistica (1815 – 1848) 4 aprile 

Questa mistica trentina visse 14 anni immobile nel suo letto di dolore, senza bere né mangiare, stimmatizzata, morì a 33 anni. Tutti i venerdì sanguinava copiosamente dalle ferite delle mani, dei piedi, del costato e dai 40 e più fori della testa.

La storia della mistica trentina, la Serva di Dio Maria Domenica Lazzeri e i suoi doni mistici su http://biscobreak.altervista.org/2017/04/serva-di-dio-maria-domenica-lazzeri/

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SAN VINCENZO FERRER

5SAN VINCENZO FERRERIsacerdote domenicano (ca1350–1419 ) 5 aprile

Si racconta che la madre di S. Vincenzo, prima di metterlo alla luce, udì, come la  madre di S. Domenico “latrati di cagnoletto” nel grembo. Molti i miracoli tra i quali quello di un giovane muratore rimasto sospeso a mezz’aria fino a quando non ricevette autorizzazione dal suo superiore di poterlo salvare.

La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-vincenzo-ferrer/

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michele rua1Beato Michele Rua

(1837-1910) 6 aprile

Primo successore di Don Bosco, di cui era stato a lungo segretario . A 26 anni fonda il primo centro salesiano “esterno” a Mirabello Monferrato. Diviene vicario nel 1884, assumendo la guida della congregazione dopo la morte di Don Bosco.

La storia con video e filmati su http://biscobreak.altervista.org/2016/04/beato-michele-rua

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225px-Pierina_MorosiniBeata Pierina Morosini

martire (1931-1957) 6 aprile

Uno stupro, violento e brutale, tanto più non riuscito, che scatena l’ira del bruto che uccide a colpi di pietra la vittima predestinata e ribelle. Ma sarebbe solo un fatto di cronaca se non si collocasse come coronamento di una vita tutta dedita all’apostolato e alla purezza fisica e interiore.

La storia, la video-storia e la lettera di perdono della madre su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beata-pierina-morosini/

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San Giovanni Battista de la SalleSan Giovanni Battista de La Salle

fondatore (1651-1719) 7 aprile

Riuscì a passare dalla vita comoda e agiata del benestante  canonico alle mani della provvidenza attraverso un abbandono totale ed un ubbidienza dettata dalla preghiera e  dalla  meditazione. Completando la sua vita con queste parole: «Adoro in tutte le cose il santo volere di Dio su di me»

La storia e la video storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-giovanni-battista-de-la-salle/

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5Santa GIULIA BILLIARTSANTA GIULIA BILLIART

fondatrice (1751-1816) 8 aprile

Un voto privato di castitàa 14 anni, uno spavento che la rende immobile fino a che non comprende quale sia la sua missione e una novena al Sacro Cuore che le ridà l’uso delle gambe; questo e una capacità di parlare di cose spirituali come un teologo ne segnano il cammino.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-giulia-billiart/

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BEATO TOMMASO DI TOLENTINOB. Tommaso di Tolentino

frate martire (ca. 1260-1321) 9 aprile

Tra i più accesisostenitori dell’ideale di povertà in conformità della Regola, fu per questo motivo imprigionato due volte e all’ultimo processo, per averattaccato l’Islam e Maometto,venne decapitato. 

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beato-tommaso-di-tolentino/

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4Santa Maddalena di CanossaS. Maddalena di Canossa

fondatrice (1774-1835) 10 Aprile

Giovane donna attraente che non sceglie la via del matrimonio facoltoso ma del servizio a Dio attraverso l’insegnamento e la cura dei poveri. Le sue suore canossiane saranno le prime in Italia, ad occuparsi delle giovani sordomute.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-maddalena-di-canossa/

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santa gemma galganiS. GEMMA GALGANI

Mistica (1878-1903) 11 aprile

Giovane mistica dagli occhi di cielo che decise di nascondere sotto una falda di cappello. Desiderava la vita claustrale che non gli fu concessa, nonostante il suo più grande interlocutore fosse lo stesso Cristo Crocifisso che sgorgante sangue le diceva: “Il soffrire insegna ad amare.”

La storia, i video e la preghiera da lei composta su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-gemma-galgani/

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BEATA ELENA GUERRAelena guerra3

Vergine, scrittrice,teologa,apostola(1835-1914) 11 aprile

Istituì la Congregazione delle Oblate dello Spirito Santo per l’educazione della gioventù femminile,  prodigandosi per la diffusione della devozione allo Spirito Santo con innumerevoli preghiere.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2015/04/beata-elena-guerra/

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stanislao vescovoSAN STANISLAO

vescovo e martire (ca. 1030-1079) 11 aprile

E’ il patrono della Polonia, dove vi sono numerose chiese a lui dedicate, così come ve ne sono anche negli Stati Uniti nei luoghi in cui si sono stabiliti immigrati polacchi. Nominato vescovo di Cracovia,predicatore acuto e protettore dei poveri.

 La storia su http://biscobreak.altervista.org/2016/04/san-stanislao

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SAN GIUSEPPE MOSCATIMOSCATI

Medico (1880-1927) 12 aprile

Anche ai tempi di Moscati  una concezione pseudoscientifica allontanava molti da Dio, ma egli seppe unire la fede alla scienza. Pur potendo diventare ricco scelse la strada della povera carità  vedendo in ogni malato il volto sofferente di Cristo.

La storia, la video-storia e il film. su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/s-giuseppe-moscati/

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Santa Teresa di Gesù di Los Andes3Santa Teresa di Gesù di Los Andes

Vergine carmelitana scalza (1900-1920) 12 aprile

Prima santa cilena, Teresa è una prova indiscutibile di quanto la chiamata di Cristo alla santità sia attuale, possibile e vera. Con il linguaggio della sua intensa vita, ci assicura che Dio esiste, che Dio è amore e gioia, che Dio è il nostro tutto.

La storia della quarta carmelitana santa con il nome di Teresa su http://biscobreak.altervista.org/2016/04/santa-teresa-di-gesu-di-los-andes/

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B. MARGHERITA DI CITTÀ DI CASTELLOBeata_Margherita_da_Citta_di_Castello

(ca 1286-1320) 13 aprile

Abbandonata in tenera età dai ricchi genitori, che la ritenevano una vergogna poiché cieca e storpia. Dopo la morte le furono trovate nel cuore tre perle, sulle quali erano scolpite l’immagine di Gesù, della Madonna e di S. Giuseppe.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beata-margherita-di-citta-di-castello/

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BEATA LIDUINAbeata Liduina

vergine (1380 – 1433) 14 aprile

Un incidente mentre pattinala rende invalida a 15 anni. Grazie ai consigli di un sacerdote locale diventerà un’anima vittima in grado di sopravvivere con la sola Eucarestia e numerosi doni effusi dallo Spirito Santo.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beata-liduina/

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SERVA DI DIO ANNE LOUISE LATEAU

Anne_Louise_Lateaumistica (1850-1883) Apparizioni di BOIS D’HAINE (BELGIO)

La Madonna le apparve la prima volta il 15 aprile 1868.Dichiarata ufficialmente “Serva di Dio”, la sua causa di beatificazione è stata aperta a Roma nel 1991. Stigmatizzata e privilegiata da altre numerose grazie mistiche quali la visione di Gesù Cristo, della Santa Vergine, degli Angeli e dei Santi,  Anne Louise Lateau visse senza alcuna alimentazione dal 1871. 

La storia della mistica e delle apparizioni su http://biscobreak.altervista.org/2016/04/anne-louise-lateau/

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SAN DAMIANO DE VEUSTER

religioso (1840-1889) 15 aprileBeato DAMIANO de VEUSTER

Entrato nella comunità dei Sacri Cuori dedicherà la sua intera vita alla cura dei lebbrosi sull’isola di Molokai, fino al momento in cui egli stesso contrarrà la malattia. Una storia commovente che ha toccato il cuore di molti, cambiandolo definitivamente.

La storia e il film in italiano e in spagnolo su http://biscobreak.altervista.org/2016/04/san-damiano-de-veuster/

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SANTA BERNADETTE SOUBIROUS

Santa Bernadette,(1844-1879) 16 aprile

Una ragazza che non si potrebbe definire nemmeno normale tanto veniva considerata da tutti poca cosa, ma che proprio per la sua innata semplicità venne predestinata per dare un esempio grandioso di umiltà ed obbedienza.

La storia, la video-storia, un documentario e il film su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-bernadette-soubirous/

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beata Chiara Gambacorta e Gesù BambinoBeata Chiara da Pisa

religiosa (1362–1419) 17 aprile

Un matrimonio contratto in giovane età una famiglia molto importante alle spalle non le impediranno di diventare, grazie all’aiuto fornitole da santa Caterina da Siena una sostenitrice e riformatrice dell’ordine domenicano.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beata-chiara-da-pisa/

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Beata Maria dell’IncarnazioneBeata Maria dell’Incarnazione

Barbara Avrillot Acarie (1618) 18 aprile 

Moglie prima, suora poi, è considerata la “madre e fondatrice del Carmelo in Francia” perché ha contribuito a diffondere più di tutti la riforma carmelitana di s. Teresa d’Avila.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beata-maria-dellincarnazione/

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Beato Corrado di Ascoli Picenobeato corrado

francescano (1234-1289) 19 aprile 

Frate mite e penitente, dotato di grande sapienza, stimato insegnante in cattedre prestigiose, instancabile predicatore, zelante missionario, paziente mediatore di pace, apostolo della SS. Trinità

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beato-corrado-di-ascoli-piceno/

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SANT’ESPEDITO DI MELITENE

19 aprile

Patrono delle cause urgenti e disperate. Mostra la Croce sulla quale sta scritto: Hodie (oggi) e schiaccia la testa ad un corvo che col suo gracchiare dice: Cras (domani) per insegnarci che non dobbiamo mai dubitare della Onnipotenza di Dio, né aspettare il domani per pregare con fiducia e fervore. E’ il Santo dell’undicesima ora, che non è mai invocato troppo tardi, sempre però come intercessore presso la Santissima Vergine.

La storia con preghiere e suppliche anche da ascoltare su http://biscobreak.altervista.org/2018/04/santespedito-di-melitene/ 

Mentre la novena su http://biscobreak.altervista.org/2014/04/novena-santespedito-martire/

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Sant’Agnese da Montepulciano

vergine e monaca (ca.1270-1317) 20 aprile

I segni straordinari si videro già alla sua nascita, ma tutta la sua  vita ne fu colma: estasi, levitazioni e miracoli si susseguirono, pur non cambiando la sua devozione per la preghiera, la penitenza e in totale umiltà.

La storia e la video-storia  su  http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santagnese-da-montepulciano/

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Sant’ApollonioSant’Apollonio

martire (185) 21 aprile

Martirizzato a Roma nel 185, sotto l’impero di Commodo. Durante gli interrogatori seppe mostrare la superiorità morale del cristianesimo rispetto al paganesimo. Festeggiato erroneamente il 18 aprile è passato al 21.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santapollonio/

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San Teodoro il Siceota

4San Teodoro il SiceotaVescovo esorcista(613) 22 aprile

Sua madre e sua zia gestivano un albergo che fungeva anche da postribolo, fino a quando arrivò un cuoco tanto bravo nell’attrarre i clienti che le donne non ebbero più bisogno di guadagnare il denaro prostituendosi e fu proprio questo cuoco che portò san Teodoro al cristianesimo.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-teodoro-il-siceota/

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SAN GIORGIO

san giorgio3martire (ca. 303) 23 aprile

 Santo cavaliere che come nelle più belle favole arriva al momento giusto per salvare la principessa e sconfiggere il drago. Ma quanto c’è di storico in tutto ciò che si dice di questo santo tanto amato dagli inglesi?

La storia, la video-storia e l’inno su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-giorgio/

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S. Benedetto MenniSAN BENEDETTO MENNI

fondatore (1841-1914) 24 Aprile

Ispirato da una devozione intensa al Sacro Cuore e alla Madonna sotto il titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, scrisse: «Dobbiamo diffidare di noi stessi, avere fiducia in Gesùe gettarci tra le sue braccia», poiché, diceva spesso, «noi nulla siamo e nulla possiamo fare senza l’aiuto di Dio».

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-benedetto-menni/

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SAN MARCO EVANGELISTA4bronzino-san-marco

evangelista (i sec.) 25 aprile

Cosa si sa dell’evangelista Marco? Era il segretario di San Pietro oppure il suo nemico? Quando venne scritto e a chi era indirizzato il suo Vangelo? Fu veramente martirizzato e che fine hanno fatto le sue spoglie?

La storia, video-storia e l’analisi del suo Vangelo su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-marco-evangelista/

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5betancurSan Pietro di Betancurt

Fondatore della Congr. Betlemita (1619-1667) 25 aprile

Una delle devozioni che il beato propagò con maggior zelo fu la recita o il canto del rosario che si faceva in processione ogni sabato nei diversi sobborghi di Guatemala. Come pure l’istituzione delle Quarantore, a partire dalla mezzanotte del Natale, con l’esposizione del SS. Sacramento sotto un tronetto di paglia.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-pietro-di-betancour

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Padre Giovanni Battista PiamartaSan Giovanni Battista Piamarta

Sacerdote (1841-1913) 26 aprile 

Nella celebrazione della Santa Messa «si trasfigurava»: è una testimonianza frequentissima. Ardente sostenitore della devozione al Sacro Cuore e un «innamorato della Vergine Maria», specie della Immacolata Concezione, fu soprannominato “don Argento vivo”.

La storia, il video-racconto, la preghiera e il film in spagnolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-giovanni-battista-piamarta/

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SANTA ZITAsanta zita

vergine (ca. 1218-1278) 27 aprile

A Lucca grande festa per la loro patrona! Santa Zita è  la  serva  di  casa,  umile e ubbidiente, che moltiplica quel che riesce a risparmiare per darlo ai poveri, che con la sua pazienza e dedizione riesce a cambiare il cuore di chi inizialmente la criticava

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-zita/

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S. LUIGI M. GRIGNION de MONTFORTmontfort

sacerdote fondatore (1673-1716) 28 aprile

Luigi Maria porta i suoi verso Maria, per condurli più facilmente a Gesù. «Vi sono diverse devozioni a MariaLa prima consiste nel compiere i doveri di cristiano…, la seconda consiste nel nutrire per la Madonna sentimenti di stima, amore e confidenza… la terza… consiste nel darsi a Maria in una dipendenza totale ispirata dall’amore… e per Suo mezzo a Gesù. »

La storia, la video-storia e altri video su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-luigi-maria-grignion-de-montfort/

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Santa Gianna Beretta Mollasanta_gianna_beretta_molla

mamma coraggio (1922-1962) 28 aprile

Gianna Beretta Molla era una madre, straordinaria nell’ordinario. Non solo perchè ha preferito salvare la vita della sua nascitura perdendo la sua, ma per un modo di vivere che l’aveva avvicinata al cielo ancor prima di quel tragico 28 aprile.

La storia, i video, i commenti, le testimonianze e il miracolo per la sua canonizzazione su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-gianna-beretta-molla/

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SERVA DI DIO MARIA COSTANZA ZAULI

Fondatrice (1886 – 1954) 28 aprile

Già dalla Prima Comunione ella si considerò come “fidanzata” con Gesù e dopo un lungo periodo di malattia promise al Signore che se fosse guarita avrebbe fondato un istituto di perpetua adorazione e così avvenne con le “Ancelle Adoratrici del Ss. Sacramento”.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2017/04/serva-di-dio-maria-costanza-zauli/

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4Santa_Caterina_1SANTA CATERINA DA SIENA

dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa[1347-1380] 29 aprile

Si lasciava ispirare dallo Spirito Santo: “più conosciamo e comprendiamo Dio, più vediamo come sia «pazzo d’amore per noi», e più desideriamo ricambiare il suo amore…”Rimproverò apertamente e aspramente la lussuria e la rilassatezza della Chiesa, e imitando il suo amato Gesù dette tutta se stessa per lei.

La storia, la video-storia e il film su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/santa-caterina-da-siena/

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BEATA IMELDA MELA

Oblata benedettina (1904-1957) 29 aprile

Dopo la morte del fratellino di 9 anni la disperazione sembra prendere il sopravvento, ma in seguito a una misteriosa scossa interiore, comincia una nuova vita all’insegna del motto: «Signore, se ci sei, fatti conoscere». E’ il punto di partenza di un percorso mistico con al centro il mistero della Trinità.

La storia e il misticismo trinitario della Beata Itala Mela su  http://biscobreak.altervista.org/2017/04/beata-itala-mela/

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San Giuseppe Benedetto CottolengoSan Giuseppe Benedetto Cottolengo2

sacerdote fondatore (1786-1842) 30 aprile

Amato e invocato da chiunque si abbandoni alla provvidenza. Si definì povero tra i poveri vestiva e mangiava infatti come loro. Particolarmente devoto alla Madonna la scelse come patrona dei suoi istituti.

La storia due video e il film su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-giuseppe-benedetto-cottolengo/

SAN DAMIANO DE VEUSTER

SAN DAMIANO DE VEUSTER

religioso (1840-1889) 15 Aprile 

Entrato nella comunità dei Sacri Cuori dedicherà la sua intera Beato DAMIANO de VEUSTERvita alla cura dei lebbrosi sull’isola di Molokai, fino al momento in cui egli stesso contrarrà la malattia. Una storia commovente che ha toccato il cuore di molti, cambiandolo definitivamente.

Giuseppe De Veuster nacque il 3 gennaio 1840 nel piccolo paese di Tremelo, vicino a Malines, in Belgio, settimo degli otto figli di Franz e Catherine Wouters, agricoltori di condizione modesta. Era una famiglia piadue sorelle di Giuseppe de Veuster divennero suore e un fratello nel 1857 entrò nei padri dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria o Società di Picpus). Le lettere scritte dal giovane Giuseppe mostrano una consapevolezza insolita dei valori religiosi (espressi talora, va detto, in maniera piuttosto sentenziosa) e una ferrea determinazione a seguire la volontà divina qualsiasi fosse; avvenne così che, quando i suoi genitori inizialmente si opposero al suo proposito di farsi monaco, egli reagì con una lettera rispettosa ma molto ferma in cui ribadiva la certezza che si trattasse di una chiamata di Dio.

IL FILM IN ITALIANO DEL 1959 

IL FILM IN LINGUA SPAGNOLA 

 

Beato DAMIANO de VEUSTER6Aveva pensato all’inizio di entrare nei trappisti, ma il fratello lo convinse a entrare nella comunità dei Sacri Cuori; era il 1859, a Lovanio, e Giuseppe assunse il nome religioso di Damiano, venendo accolto dai superiori solo come fratello secolare, per la poca istruzione. Egli fu molto deluso di tale limitazione, ma suo fratello iniziò a insegnargli il latino e, qualche mese più tardi, Damiano potè essere ammesso tra coloro che studiavano per il sacerdozio. Invece di incidere sul banco il proprio nome, come era abitudine tra gli studenti, egli vi scrisse tre parole: «Silenzio. Raccoglimento. Preghiera».

Professò i voti a Parigi nel 1860 e là intraprese anche gli studi filosofici, trasferendosi poi a Lovanio nel 1862 per iniziare teologia. Secondo i professori le sue qualità lo predisponevano all’insegnamento. Un anno più tardi, suo fratello fu destinato alla missione della congregazione nelle isole Hawaii ma si ammalò di tifo poco prima della partenza. Sembrava che il progetto dovesse essere abbandonato e la cosa spinse Damiano a offrirsi come sostituto del fratello e nel novembre 1863 navigava alla volta di Honolulu. Scrisse ai suoi genitori:

«Non preoccupatevi affatto per noi. Siamo nelle mani del buon Dio, che ci ha preso sotto la sua protezione. Tutto ciò che vi chiedo è di pregare […] [che ci sia dato] coraggio sempre e ovunque di compiere sempre il suo santo volere, poiché questa è la nostra intera vita».

Arrivò a Honolulu dopo un avventuroso viaggio di cinque mesi e, dopo essere stato ordinato sacerdote nel maggio 1864, prestò servizio sull’isola per nove anni in due missioni. Nel 1873 il vescovo locale richiese dei volontari per lavorare a Molokai, un’isola divenuta colonia per malati di lebbra; egli intendeva organizzare là un gruppo di missionari che si occupassero a turno dell’assistenza ai malati, in modo che nessun sacerdote dovesse lavorare per più di tre settimane di seguito, ma Damiano si offrì per andarvi da solo e dedicarsi interamente al compito e l’offerta fu accettata. QualcheBeato DAMIANO de VEUSTER1 tempo dopo scrisse al fratello:

«Al mio arrivo a Molokai ho affidato la mia salute al Signore, a sua Madre e a S. Giuseppe. Hanno il compito di preservarmi da questa terribile malattia».

All’epoca non esisteva cura per la lebbra, malattia che faceva orrore, e coloro che la contraevano erano isolati da ogni contatto umano. Molokai era chiamata “l’isola del diavolo“, o anche “il paradiso del diavolo”, poiché si credeva che i suoi abitanti vivessero una vita dissoluta senza alcun riguardo per le leggi umane o divine. Sebbene Damiano fosse motivato da un amore senza limiti per il prossimo e da uno spirito di sacrificio totale, non tutti (anche tra i suoi superiori) lo comprendevano: venne accusato di non tenere fede al suo voto di obbedienza con l’ostinata permanenza a Molokai, di essere troppo interessato alle cose materiali per le ampie raccolte di fondi destinati ai lebbrosi e, cosa più grave di tutte, di non mantenere fede al voto di castità.

Quest’ultima accusa sorse quando Damiano si ammalò e nasceva dalla convinzione dell’epoca che la lebbra fosse trasmessa più comunemente attraverso il contatto sessuale; in seguito a quest’infamia, per ordine dei suoi superiori dovette subire tre umilianti esami medici. Essendogli anche proibito di abbandonare l’isola, per mesi venne impossibilitato a confessarsi; scrisse in un’occasione:

«Se non avessi la presenza continua del Signore divino nella mia povera cappella non potrei perseverare nella decisione di condividere tutto con i lebbrosi […]. Sono felice e non ho nulla di cui lamentarmi: mentre devo aspettare che venga un confessore, mi confesso davanti al SS. Sacramento».

Le sue lettere rivelano una vita interiore insolitamente intensa e una profonda semplicità, tipica di coloro che sono costantemente consapevoli della presenza di Dio (Geenen).

Beato DAMIANO de VEUSTER5Quando nel maggio 1873 Damiano arrivò a Molokai c’erano circa ottocento  lebbrosi; ai quali si aggiungevano continuamente i nuovi arrivati dalle altre isole; erano confinati in una zona in cui era stato costruito un ospedale specifico e dove erano visitati, di quando in quando, da un medico nominato dal governo. Non avevano nulla da fare e Damiano vide che passavano la maggior parte del tempo giocando a carte e ubriacandosi con la birra locale, dando così fondamento alla scarsa stima comune dei loro valori morali. Le condizioni di vita erano atroci e le morti così numerose che Damiano definì il posto «un cimitero vivente». Nonostante questa situazione, Damiano vedeva in ognuno dei nuovi parrocchiani

«un’anima redenta dal sangue adorabile del nostro Salvatore divino […]. Se non posso curarli come ha fatto lui, almeno posso dare loro conforto e attraverso il santo ministero che egli nella sua misericordia mi ha donato, spero che molti di loro, curati dalla lebbra dell’anima, si possano presentare al tribunale celeste pronti per entrare nella società dei beati».

In una delle prime lettere inviate a casa scrisse:

«Mi faccio lebbroso tra i Beato_Damiano_de_Veuster_Jlebbrosi, per conquistare tutti a Gesù Cristo» (cfr. 1 Cor 9,20).

Visitava i malati regolarmente nelle loro capanne, amministrando i sacramenti al maggior numero possibile di essi; si preoccupò anche per le loro condizioni di vita e cercò di introdurre semplici regole igieniche per ridurre gli effetti della malattia. Tornò a Honolulu per chiedere dei vestiti, raccogliendone per trecento persone, e ottenne che le suore gli spedissero regolarmente dei pacchi con indumenti pesanti. Quando si diffusero notizie sul suo operato, la gente cominciò a raccogliere denaro: un sacerdote anglicano organizzò tre sottoscrizioni tramite The Times e inviò a Damiano oltre duemila sterline. Nel momento in cui la fama dell’opera si estese al di fuori dell’isola (nonostante la sua ritrosia), Damiano si guadagnò immediato riconoscimento in tutto il mondo; la repulsione per la lebbra era tale che tutti coloro che operavano con i malati venivano considerati eroi ma la risposta del futuro santo a un benefattore che lo lodava fu:

«Sono un sacerdote povero e semplice che compie soltanto i doveri dettati dalla sua vocazione».

Teneva la casa aperta ai lebbrosi, condivideva i pasti con loro e si divertiva a giocare con i bambini; aiutava a riparare le case e anche a somministrare le medicine più comuni quando non vi erano medici disponibili (ma, dopo otto anni, disse di essere ormai diventato più capace di alcuni medici veri in visita all’isola). Nelle sue lettere chiedeva costantemente medicine, nuove cure e soldi, e, nel tentativo di proteggere le giovani orfane dagli abusi, organizzò anche un orfanatrofio.

Beato DAMIANO de VEUSTER2Damiano de Veuster fu anche coinvolto in progetti per il miglioramento delle strade e del porto, diede suggerimenti per il miglioramento della fornitura d’acqua, e si assunse il compito di ampliare l’ospedale così che si potesse introdurre un nuovo metodo curativo giapponese che prevedeva bagni caldi. La lista delle sue attività sembra infinita a testimonianza della totale dedizione ai bisogni spirituali della sua gente e del suo approccio “imprenditoriale” alle loro necessità materiali.

Desiderava aiutare tutti i lebbrosi concretamente, anche coloro che rifiutavano il suo ministero spirituale; il suo ideale era la creazione di una comunità laddove aveva trovato “una giungla umana”. Si deve riconoscere, nello stesso tempo, che la dura vita e le difficoltà superate lo resero anche dispotico e presuntuoso, non riuscendo sempre gradito a coloro che cercavano di aiutarlo. Pensava di conoscere ogni volta il meglio per la sua gente ma non aveva sempre ragione e spesso, ad esempio, polemizzava ingiustamente con coloro che avendo effettive conoscenze mediche sollevavano problemi. Il livello d’igiene in cui vivevano lui e la comunità era molto basso e ad alcuni visitatori dell’isola egli apparve sgarbato e scortese.

Da alcuni resoconti si ha l’impressione che Damiano lavorasse a Molokai da solo, ma ciò non corrisponde a verità: dal 1878 lavorò con lui Andrea Nolander (che aveva studiato medicina) che dopo due anni fu sostituito da Alberto Montiton, un missionario esperto del Pacifico. Fino a quando non contrasse la lebbra, egli si recava a Honolulu per fare i ritiri spirituali insieme ai suoi confratelli. Inoltre, dal 1880 il governo hawaiano iniziò a fare di più per i lebbrosi, provvedendo alla maggior parte delle loro necessità materiali e stipendiando due insegnanti di scuola perché lavorassero a Molokai. La lebbra fu definitivamente diagnosticata a Damiano nel gennaio 1885; continuò a essere attivo come sempre, mentre la sua vita spirituale progredì e divenne più profonda. All’inizio passò un periodo di desolazione, spaventato com’era, molto umanamente, di ciò che gli sarebbe capitato e domandandosi perché fosse venuta a mancare la speciale protezione chiesta a Gesù, Giuseppe e Maria.Beato DAMIANO de VEUSTER7

Inoltre, nel momento in cui necessitava davvero di consolazione umana era solo: Montiton partì dopo pochi mesi per un’altra missione e a Damiano fu vietato di lasciare l’isola per qualunque ragione; una volta poi che si diffuse la notizia della sua malattia, i visitatori smisero di recarsi là e, come detto, non poteva nemmeno essere sicuro di vedere un sacerdote per una confessione mensile.

Nello stesso periodo i superiori cominciarono a nutrire dubbi sul suo operato e a lamentarsi per il suo supposto assorbimento nelle cose materiali: il loro atteggiamento in parte derivava dal timore di una reazione del governo hawaiano all’attenzione e ai commenti del mondo sulla colonia di lebbrosi e dalla paura che si generasse una ritorsione contro i missionari cattolici in generale; in parte, invece, era dovuta al fatto che Damiano riusciva a raccogliere grandi quantità di denaro per la sua piccola missione, mentre altri confratelli non riuscivano a trovare fondi per progetti più grandi e ritenuti più importanti.

Nell’ottobre 1885 Damiano aveva ormai superato i sentimenti iniziali di paura e desolazione, e poteva parlare della sua serena rassegnazione al volere divino:

«Il buon Dio sa cosa è meglio per la mia santificazione e pronuncio un onesto fiat voluntas tua ogni giorno».

Nel 1887 scrisse che credeva di essere il «missionario più felice del mondo », tali erano la gioia e la contentezza che i Sacri Cuori di Gesù e Maria gli profondevano. L’unica paura che gli restava era che la malattia gli impedisse di celebrare Messa, un «privilegio che è la più grande consolazione mia […] e di tanti sfortunati compagni che ogni domenica riempiono le mie due chiese». Improvvisamente le cose migliorarono: potè trascorrere una settimana in ospedale a Honolulu e, dopo tanto tempo di  isolamento sull’isola,ricevette la visita del re, del primo ministro e del vescovodenaro e offerte di preghiere arrivarono dall’Europa e dagli Stati Uniti.Beato DAMIANO de VEUSTER4

Nel maggio 1886 un laico americano, Joseph Dutton, si unì a lui come assistente (e sarebbe rimasto a Molokai per più di quarant’anni) e nel 1888 arrivò anche Lambert Conrardy, seguito nello stesso anno da tre suore francescane che si sarebbero prese cura degli orfani. Già nel marzo 1889 comprese dal progredire della sua malattia che la morte non era lontana ma, come disse, l’opera per i lebbrosi era ora sicura e non vi era più bisogno di lui. Spirò il 15 aprile, a quarantanove anni. Le discussioni sul suo operato e sul suo modo di vita non cessarono alla sua morte e un attacco particolarmente violento di un sacerdote protestante di Honolulu provocò in risposta il famoso scritto di Robert Louis Stevenson a difesa della vita e dei frutti di Damiano. Le spoglie di Damiano furono trasferite da Molokai a Lovanio nel 1936 e seppellite nella cappella della Congregazione dei Sacri Cuori, poi una nuova tomba fu appositamente costruita nel 1962 nella cripta della nuova chiesa; è stato beatificato nel 1995. Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Bruxelles nel 1995, continuando l’iter iniziato da Paolo VI nel 1967 su richiesta di 33 mila lebbrosi e concluso da Benedetto XVI che lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l’11 ottobre 2009.

«La sua fiducia nella provvidenza divina era rimasta intatta: aveva accettato la malattia come qualcosa inviata da Dio per aiutarlo a crescere nella santità. La sua relazione con Cristo fu arricchita da una nuova unione: attraverso la lebbra, Damiano si unì al suo maestro sulla via del Calvario» (Brion). La sua vocazione era stata davvero «un’opzione per i poveri».

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler 

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NOSTRA SIGNORA DELLA PACE DI HONOLULU
BEATA MADRE TERESA DI CALCUTTA

(Decide di vivere in mezzo ai poveri e ai lebbrosi di Calcutta)

BEATA MARIA DI IGNIES

(Sposa casta trasforma la casa in un ospizio per lebbrosi)

ANNE LOUISE LATEAU

ANNE LOUISE LATEAU

serva di dio, mistica (1850-1883) 

Apparizioni di BOIS D’HAINE (BELGIO) 15 aprile 1868

Anne_Louise_LateauLa Madonna le apparve la prima volta il 15 aprile 1868. Dichiarata ufficialmente “Serva di Dio”, la sua causa di beatificazione è stata aperta a Roma nel 1991. Stigmatizzata e privilegiata da altre numerose grazie mistiche quali la visione di Gesù Cristo, della Santa Vergine, degli Angeli e dei Santi,  Anne Louise Lateau visse senza alcuna alimentazione dal 1871.

Louise Lateau (1850-1883) è nata il 29 gennaio 1850 a Bois-d’Haine vicino a La Louviere ( Belgio ) ed è morta il 25 agosto 1883 a Bois-d’Haine.  Terza di una povera famiglia, Louise Lateau conosce la fame e la miseria fin dall’infanzia. Suo padre, Gregory  operaio impiegato presso una fonderia contrae il vaiolo e muore il 17 aprile 1850, tre mesi dopo la nascita di Louise, lasciando sole la madre Adele (Pissens) Lateau con le sue due giovani sorelle. La figlia maggiore, Vosine, aveva appena tre anni e  Adeline, poco più di due.

Sua madre quasi morta di parto dovette stare a letto circa due anni e mezzo. Abbandonati da tutti che temevano di contrarre la malattia mortale per i primi giorni sarà la piccola Vosine di tre anni a prendersi cura della famiglia finchè un semplice contadino,  Francesco Delalieu preoccupato non si reca da loro e rendendosi conto della situazione riesce ad intervenire.

Louise LateauA undici anni fa la prima comunione e va a vivere con una zia paterna. La donna inferma morì 2 anni dopo e Louise Lateau, che l’aveva servita in quel periodo con notevole zelo e devozione, va a servizio presso una signora a Bruxelles. Qui si ammala ed è costretta a tornare a casa. Guarita andrà a lavorare presso un piccolo agricoltore fino a quando richiamata dalla madre rimane al suo paese per il resto della sua vita, dedicandosi interamente al ricamo e alle faccende domestiche.

Nel 1866, il terribile colera porta la morte in Belgio, arrivando anche a Bois d’Haine. Su richiesta del parroco, Louise Lateau assiste i pazienti con dedizione e senza timore di contagio, anche quando si tratta di seppellire i morti. Entra nel Terzo Ordine Francescano nel mese di dicembre 1867

La sua salute peggiora a tal punto che si teme per la sua vita: riceve gli ultimi sacramenti il 15 aprile 1868. Il Venerdì, 24 aprile 1868, compare il primo segno delle Stimmate. Questo fenomeno si ripeterà senza causa apparente ogni giovedì notte fino alla sera del venerdì, per tutto il resto della sua vita. Nonostante tutte Louise Lateau continua a lavorare sodo per la sua famiglia tentando di nascondere il più possibile questo fenomeno a lei incontrollabile.

Le sue Stigmate furono esaminate scrupolosamente da medici ed autorità ecclesiastiche, infine vennero dichiarate indefinibili. Papa Leone XII il 23 aprile 1873 dichiarerà che si tratta di un “evento straordinario”  che “la scienza medica non sarà mai in grado di spiegare “ Si arrivò al punto in cui non si poteva più mantenere il segreto e la notizia si diffuse anche all’estero. Folle di curiosi si accalcavano intorno alla casa di sua madre.

Louise Lateau godeva anche di frequenti estasi ed era in grado di sentire la presenza dell’ostia consacrata. Durante l’estasi, era completamente assente, non aveva la minima percezione degli eventi che accadono intorno a lui. Poteva rimanere per ore in contemplazione insensibile al dolore. Louise rivelava Louise_Lateau_1al suo parroco quello che vedeva durante le apparizioni: la passione di Cristo, la Vergine Maria e i santi. Anche questi fenomeni di estasi durarono tutta la vita.

Dal 1871, cessa di mangiare, bere e dormire L’unico cibo che riesce ad assumere è la Santa Eucarestia durante la Messa quotidiana.

Alla fine dell’anno 1868 il vescovo di Tournai , Gaspar Joseph Labis apre un’inchiesta canonica. La commissione composta di chierici, un laico (il ministro di stato Adolphe Dechamps ) e un medico (Dr. Lefebvre della Università di Lovanio ) riconosce la sincerità della persona e l’autenticità dei fatti e si conclude che la scienza può trovare alcuna spiegazione razionale.

Morì dopo una lunga malattia il 25 agosto 1883. Dal giorno della sua morte la tomba è diventata meta di pellegrinaggio. Vi sono state prove di miracoli, ma nonostante questo la Chiesa ha preso il suo tempo per aprire un’indagine preliminare che potrebbe portare alla beatificazione. Nel 1990 il vescovo Huard, vescovo di Tournai apre ufficialmente la ‘causa’ di Louise Lateau. Il 5 marzo 2009 il Vaticano ha dato una risposta negativa alla prosecuzione del caso.

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TERESA NEUMANN

(Stigmatizzata si nutrì della sola eucarestia per 36 anni) 

Beata Liduina

(anima vittima in grado di sopravvivere con la sola Eucarestia)

MARTHE ROBIN

(Stigmatizzata visse di Eucarestia una volta a settimana per cinquant’anni, senza nemmeno ingoiarla, perché svaniva tra le sue labbra)

ANNA CATERINA EMMERICK

(Stigmatizzata si nutre di sola eucarestia per 10 anni) 

Santa Giuliana Falconieri 

(anima vittima in grado di sopravvivere con la sola Eucarestia)

LUISA PICCARRETA 

(Partecipa alla passione di Cristo e arriva a rigettare ogni tipo di cibo che la obbligano ad ingerire, perfettamente intatto e profumato) 

BEATA MADRE ELENA AIELLO

(stigmatizzata)

MARIE JULIE JAHENNY

Fonti: http://www.unpodituttopertutti.it/index_file/apparizionimariane16.htm; http://fr.wikipedia.org/wiki/Bois-d’Haine; http://fr.wikipedia.org/wiki/Louise_Lateau; http://www.mysticsofthechurch.com/2009/12/anne-louise-lateau.html#sthash.03HtlFI6.dpuf

San Giuseppe Moscati

SAN GIUSEPPE MOSCATI

Medico (1880-1927) 12 Aprile

Anche ai tempi di Moscati una concezione pseudoscientifica MOSCATIallontanava molti da Dio, ma egli seppe unire la fede alla scienza. Pur potendo diventare ricco scelse la strada della povera  carità vedendo in ogni malato il volto sofferente di Cristo.

Giuseppe Moscati nacque in un’antica famiglia aristocratica di Benevento, il 25 luglio 1880; suo padre Francesco era giudice e presidente del tribunale cittadino. Durante la prima infanzia di Giuseppe la famiglia si trasferì ad Ancona e poi a Napoli, in seguito alle promozioni del padre. Nonostante queste interruzioni, Giuseppe si dimostrò un ottimo scolaro e nel 1897, anno della morte del padre, si iscrisse alla facoltà di medicina dell’università di Napoli, all’epoca percorsa dalle dispute tra le facoltà che avevano adottato un approccio positivista e materialista e quelle che seguivano invece un approccio più religioso, di stampo tomista; Giuseppe riuscì in ogni caso a evitare le trappole ideologiche e mantenne salda la propria fede.

Moscati era un medico povero. Sembra un controsenso parlare di povertà nella vita di un uomo che per le capacità, l’ingegno, la fama e la posizione sociale avrebbe potuto avere tutti i beni materiali che poteva desiderare. Eppure è così: Moscati era povero. Lo affermano tutti coloro che l’hanno conosciuto, citando particolari di questa povertà. Non solo non era attaccato al denaro, ma dava ai poveri ciò che aveva; vestiva modestamente ed era la sorella Nina a interessarsi del suo vestiario. Parco nel cibo, rifuggiva ogni ricercatezza; non aveva carrozze, cavalli, né automobili, come i suoi colleghi.

IL FILM1a parte 2a parte

S. Giuseppe Moscati1Nel 1903 ottenne la laurea con lode e diritto di pubblicazione. Terminati gli studi, fu assunto in un ospedale locale, ma nel 1904 si trasferì al S. Maria del Popolo, l’ospedale detto degli “Incurabili“. Qui, mentre organizzava la terapia per i malati di rabbia, comprese il senso della sua vita. La medicina era per lui una vocazione, una forma di sacerdozio, e praticava un tipo di  medicina olistica quando ancora era una pratica sconosciuta: prima di fare una diagnosi, unitamente ai loro sintomi fisici, considerava sempre lo stato mentale e spirituale dei suoi pazienti. Aveva un profondo senso di responsabilità nei loro confronti e quando nel 1906 il Vesuvio eruttò, si precipitò a Torre del Greco, alle pendici del vulcano, dove si trovava un distaccamento degli Incurabili, scoprendo che gran parte del personale era già fuggito,  lavorò instancabilmente con il rimanente personale per evacuare l’ospedale. Non appena ebbero portato fuori l’ultimo dei pazienti, il tetto crollò sotto il peso della cenere. Anche in occasione di un’epidemia di colera scoppiata nel 1911 mostrò la  stessa devozione verso i suoi malati.

Nel 1911 Giuseppe conseguì la libera docenza in chimica fisiologica, incarico che comportava un notevole impegno nell’insegnamento e nella ricerca; durame la sua eccezionale, anche se relativamente breve, carriera accademica, pubblicò circa trentadue studi. Nella primavera del 1911 fu promosso direttore dell’ospedale degli Incurabili, pur rimanendo ancora direttamente responsabile di alcuni reparti. Al centro di una vita tanto impegnata e faticosa c’era il suo rapporto con Dio: riceveva la comunione quotidianamente e viveva il suo lavoro come una forma di preghiera. Non volle arricchirsi e, anzi visitava sempre gratuitamente i suoi pazienti più poveri, a volte pagando le medicine di cui avevano bisogno.Mosc_23p

Un episodio particolarmente rappresentativo della considerazione che aveva del proprio ruolo avvenne a una conferenza nel febbraio 1927: uno dei relatori principali era l’anziano professor L. Bianchi, famose per la brillante carriera di medico e politico e noto massone anticristiano; mentre il pubblico applaudiva il suo intervento, egli fu colto da malore e cadde sul palco e Giuseppe Moscati, che aveva deciso di partecipare alla conferenza solo perché si era sentito trascinato da una forza esterna, si precipitò ad aiutare l’uomo agonizzante. Bianchi, che aveva conosciuto Giuseppe da studente e conosceva i suoi saldi princìpi religiosi, gli permise di prendergli la mano, e mostrò il suo assenso alle parole di contrizione e fiducia in Dio di Giuseppe Moscati, stringendola, prima di morire.

Giuseppe Moscati morì il 27 aprile 1927 in seguito a una breve malattia, soltanto quarantasettenne, dopo essere stato a Messa e avere fatto visita ai suoi genitori come d’abitudine. Al funerale parteciparono moltissime persone, i cui sentimenti furono così riassunti da un uomo anziano nel registro delle firme, posto nell’ingresso della casa: “Non hai voluto fiori e nemmeno lacrime: ma noi piangiamo, perché il mondo ha perduto un santo, Napoli un esemplare di tutte le virtù, i malati poveri hanno perduto tutto!” La risposta pubblica alla morte del “dottore buono” fu talmente grande che il 16 novembre le sue spoglie furono trasferite dal cimitero alla chiesa di Gesù Nuovo, dentro la città. È stato canonizzato da papa Giovanni Paolo II il 25 ottobre 1987.

S. Giuseppe Moscati2Due guarigioni improvvise attribuite a MoscatiUn maresciallo degli agenti di custodia, Costantino Nazzaro, affetto dal morbo di Addisone, conosciuto nella chiesa del Gesù Nuovo il Servo di Dio Giuseppe Moscati, lo pregò insieme alla sua famiglia e vi ritornò ogni quindici giorni. Una notte vide in sogno che Moscati lo operava, e svegliatosi si trovò perfettamente guarito. Il secondo miracolo  approvato dalla Congregazione per le Cause dei Santi è quello di Raffaele Perrotta guarito da meningite cerebrospinale meningococcica. Quando già i familiari avevano preparato per lui l’abito per la sepoltura, ecco che tra il 7 e l’8 febbraio 1941 si ebbe una istantanea e definitiva guarigione.

LA PREGHIERA

O S. Giuseppe Moscati, abbi pietà di …., è in una profonda tristezza, ma se tu vuoi puoi intercedere per guarirlo dalla malattia. Rendi efficaci le cure e gli interventi per liberarlo dalle cause dell’infermità. Puoi dargli forza per reagire e ti prego di alleviare le sue pene. O S. Giuseppe Moscati, sia fatta la santa volontà di Dio in tutto. Se tu vuoi puoi pregare perchè guarisca, ma se la volontà di Dio è diversa fa’ che continui a portare con coraggio la sua croce.

FonteIl primo grande dizionario dei santi di Alban Butler / http://www.moscati.it/

Santa Teresa di Gesù di Los Andes

Santa Teresa di Gesù di Los Andes

Vergine carmelitana scalza (1900-1920) 12 aprile

Santa Teresa di Gesù di Los Andes3Prima santa cilena, Teresa è una prova indiscutibile di quanto la chiamata di Cristo alla santità sia attuale, possibile e vera. Con il linguaggio della sua intensa vita, ci assicura che Dio esiste, che Dio è amore e gioia, che Dio è il nostro tutto.

Nacque a Santiago del Cile il 13 luglio 1900. Al fonte battesimale venne chiamata Juana Enriqueta Josefina de los Sagrados Corazones Fernandez Solar. Familiarmente era chiamata, e ancora oggi è conosciuta con il nome di Juanita. Visse la sua infanzia nella normalità in seno alla famiglia: i genitori, Michele Fernández e Lucia Solar; tre fratelli e due sorelle; il nonno materno, zii, zie e cugini.

La famiglia godeva una buona posizione economica e conservava autenticamente la fede cristiana, vivendola con sincerità e perseveranza. Juana ricevette la sua formazione scolastica nel collegio delle Suore del Sacro Cuore. La sua breve ma intensa storia si svolse tra la vita collegiale e quella familiare.

Santa Teresa di Gesù di Los AndesElla fin da piccola venne chiamata alla vita della grazia. Afferma che a sei anni attratta da Dio cominciò a riversare il suo affetto totalmente in Lui. ” Gesù cominciò a prendere il mio cuore per Sé, poco dopo il terremoto nell’anno 1906 ” (Diario, n. 3, p. 25), Juanita possedeva un’enorme capacità di amare e di essere amata insieme ad una straordinaria intelligenza. Dio le fece sperimentare la sua presenza, la imprigionò con la sua conoscenza e la fece sua attraverso le esigenze della croce. Conoscendolo, lo amò; amandolo, si abbandonò perdutamente in Lui.

Ancora bambina capì che per essere di Dio era necessario morire a se stessa e a tutto quello che non fosse Lui. Quello che ella fece, a differenza di noi, fu dichiarare accanita battaglia contro qualsiasi impulso che non nascesse dall’amore.

A 10 anni era una creatura nuova. Il motivo immediato era stata la preparazione alla prima Comunione che stava per ricevere. Sapendo che proprio Dio andava ad abitare in lei, s’impegnò per acquistare tutte le virtù che l’avrebbero fatta meno indegna di questa grazia, giungendo in brevissimo tempo a trasformare completamente il suo carattere.

Santa-Teresa-de-los-Andes-first-Communion1Nel ricevere il sacramento dell’Eucaristia ebbe da Dio grazie mistiche di locuzioni interiori che poi si mantennero durante la sua vita. Quattro anni dopo, Gesù le disse che la voleva carmelitana e che la sua meta doveva essere la santità. Con l’abbondante grazia di Dio e con la generosità di giovane innamorata si dette all’orazione, all’acquisto delle virtù e alla pratica della vita evangelica, in modo tale che in pochi anni raggiunse un alto grado di unione con Dio.

A 14 anni, ispirata da Dio, decise di consacrarsi a Lui come religiosa, e precisamente, come carmelitana scalza. Il suo desiderio si realizzò il 7 maggio 1919, quando entrò nel piccolo monastero dello Spirito Santo, a Los Andes, a circa 90 km. da Santiago. Il 14 ottobre dello stesso anno vestì l’abito di carmelitana, iniziando il suo noviziato con il nome di Teresa di Gesù. Da molto tempo sapeva che sarebbe morta giovane: il Signore glielo aveva rivelato. Ella stessa lo disse al suo confessore un mese prima di morire.

Accolse questa realtà con gioia, serenità e confidenza, sicura che nell’eternità avrebbe continuato la sua missione: far conoscere ed amare Dio. Dopo molte sofferenze interiori ed indicibili patimenti fisici, causati da un violento attacco di tifo che consumò la sua vita, Santa Teresa di Gesù di Los Andes4passò da questo mondo al Padre, la sera del 12 aprile 1920. Aveva ricevuto con grande fervore i sacramenti ed il 7 aprile aveva emesso la professione religiosa ” in articulo mortis “. Le mancavano ancora 3 mesi per compiere 20 anni e 6 mesi per terminare il suo noviziato canonico e poter pronunciare la professione religiosa. Morì come novizia carmelitana scalza.

È stata beatificata a Santiago del Cile da Sua Santità Giovanni Paolo 11, il 3 aprile 1987. I suoi resti sono venerati nel Santuario di Auco-Rinconada de Los Andes da migliaia di pellegrini che cercano e trovano in lei consolazione, luce e via sicura verso Dio. Santa Teresa di Gesù de Los Andes è la prima Santa cilena, la prima Santa carmelitana scalza fuori le frontiere d’Europa e la quarta Santa Teresa del Carmelo dopo le Sante Terese di Avila, di Firenze e di LisieuxLa Chiesa la ricorda il 12 Aprile, mentre i Carmelitani Scalzi ne fanno memoria il 13 Luglio.

Fontehttp://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_19930321_teresa-de-jesus_it.html

 

SAN STANISLAO

SAN STANISLAO

vescovo e martire (ca. 1030-1079) 11 aprile

stanislao vescovo1E’ il patrono della Polonia, dove vi sono numerose chiese a lui dedicate, così come ve ne sono anche negli Stati Uniti nei luoghi in cui si sono stabiliti immigrati polacchi. Nominato vescovo di Cracovia, predicatore acuto e protettore dei poveri.

Stanislao nacque a Szczepanowo in Polonia intorno al 1030, da genitori appartenenti alla classe sociale dei cavalieri. Fu educato a Gnesen e probabilmente, a Liegi prima di essere ordinato sacerdote e diventare canonico della cattedrale di Cracovia; fu nominato vescovo della stessa città nel 1072 dimostrandosi un valido riformatore del clero, un acuto predicatore e un generoso protettore dei poveri della città.  

Godette inizialmente del sostegno del re Boleslao II l’Ardito, ma fu poi coinvolto in una disputa con lui di cui non sono chiare le ragioni, che lo condusse alla morte. Secondo alcuni storici del IX secolo, il stanislao vescovovescovo fu colpevole di tradimento nei confronti del re e la sua conseguente morte fu un’esecuzione politica e non un martirio; tale lettura non sembra però essere corretta.

La versione più tradizionale vuole Stanislao impegnato nel contestare al re il suo comportamento immorale e a far cessare l’ingiusto trattamento che riservava ai suoi sudditi; di fronte all’ostentazione del sovrano, Stanislao emise la scomunica, suscitando l’ira del re che decise di sbarazarsi dello scomodo vescovo e ordinò alle sue guardie di ucciderlo.

Il vescovo si rifugiò nella cappella di S. Michele fuori della città e, dato che le guardie si rifiutarono di entrarvi, Boleslao stesso decise di entrarvi e ucciderlo. Papa S. Gregorio VII (25 maggio), per stanislao vescovo3reazione, mise l’intera nazione sotto interdetto e costrinse il re ad abbandonare il potere sotto la pressione popolare.

Le reliquie di Stanislao furono trasferite nel 1088 nella cattedrale di Cracovia e il suo culto si diffuse subito fortemente in Polonia e nei paesi vicini; fu canonizzato nel 1253.

E’ il patrono della Polonia, dove vi sono numerose chiese a lui dedicate, così come ve ne sono anche negli Stati Uniti nei luoghi in cui si sono stabiliti immigrati polacchi.

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler

BEATO MICHELE RUA

BEATO MICHELE RUA

(1837-1910) 6 aprile

michele rua1Primo successore di Don Bosco, di cui era stato a lungo segretario . A 26 anni fonda il primo centro salesiano “esterno” a Mirabello Monferrato. Diviene vicario nel 1884, assumendo la guida della congregazione dopo la morte di Don Bosco.

Michele nacque a Torino nel giugno del 1837 da Giovanni e Giovanna Ferrero. Suo padre morì nel 1845 mentre ancora Michele frequentava la scuola elementare presso i fratelli delle Scuole Cristiane, dove entrò in contatto con il cappellano, S.Giovanni Bosco (31 gen), che frequentò il ginnasio locale per due anni, dal 1850 al 1852, per poi entrare all’oratorio di Valdocco a Torino, come convittore, cominciando ad indossare l’abito da chierico.

Oratorio è il nome usato per indicare il complesso delle attività cresciute attorno all’originale attività giovanile fondata dal santo. Ai tempi di Michele, l’oratorio era usato per le classi serali, aveva anche una piccola cappella e lì don Bosco viveva; con lo stesso nome oggi i salesiani indicano i centri giovanili gestiti insieme alle parrocchie o alle scuole, dove spesso vi è residente una comunità salesiana.

michele rua e don boscoNel 1854, Michele fu uno dei primi ad operare con don Bosco per la fondazione della congregazione salesiana, dedicata alla “carità pratica verso il nostro prossimo” e ispirata alla dolce cordialità del suo protettore, S. Francesco di Sales (24 gen). L’anno seguente pronunciò i voti religiosi. Durante l’epidemia di colera del 1855, si prese cura dei malati nelle zone più degradate della città, lavorò per un certo periodo come catechista e accompagnò S. Giovanni Bosco nel suo primo viaggio a Roma. Nonostante fosse ancora solo suddiacono, fu nominato primo direttore spirituale dei salesiani; nel 1860 fu ordinato sacerdote e da allora in poi fu sempre a fianco di don Bosco, diventando nel 1865 suo vicario ufficiale nell’opera di diffondere e guidare la nuova fondazione.

-Beato-Michele-RuaNel frattempo, nel 1863, aveva ottenuto un diploma di professore di ginnasio all’università di Torino e tali erano le sue capacità che l’illustre abate Rayneri disse: “Se avessi sei uomini come don Rua, aprirei un’università.” Era talmente efficiente nel suo ruolo di vicario che don Bosco fece la mossa inusuale di chiedere al papa, nel 1884, di dichiarare Michele suo successore alla guida dell’ordine e non soltanto in considerazione delle sue capacità di amministratore; in un’occasione il santo disse pure: “Se anche Dio mi avesse detto:Immagina un giovane adorno di tutte le virtù e abilità maggiori che tu potresti desiderare, chiedimelo ed io te lo darò“, io non sarei mai arrivato a immaginare don Rua“. Nel 1888, in occasione della morte di don Bosco, il papa confermò Michiele rettore maggiore dei salesiani.

All’epoca la congregazione aveva sessantaquattro case e settecentosessantotto membri dichiarati; quando Michele morì, nel 1910, si contavano trecentoquarantuno case e poco più di quattromila membri. Fu responsabile della loro fondazione in ventitrè paesi, dalla svizzera al Messico, alla Cina e al Sudafrica; fu particolarmente attento a sviluppare il lato missionario dell’attività della congregazione e fu un michele rua in preghieraviaggiatore instancabile non solo in Europa, ma anche in Egitto, Nord Africa e Palestina. Dopo uno di questi viaggi disse: “Ho visto la povertà ovunque ma grazie a Dio, nonostante ciò, ho visto anche migliaia di bambini tolti dalle strade e trasformati in onesti cittadini e buoni cristiani“.

I figli dei poveri rappresentavano la priorità nella sua missione e semplice era secondo lui il modo di aiutarli:

Se desiderate salvare un quartiere povero, aprite un oratorio. Anche senza campi ed edifici, se siete veri salesiani, l’oratorio sarà dentro di voi“. La sua rigorosa fedeltà alla costituzione dell’istituto e ai voleri del suo fondatore gli guadagnò il soprannome di “regola vivente”. Trascorse gran parte della sua vita sacerdotale nell’amministrazione e talora sembrava che non riuscisse ad avere una visione ampia delle cose a causa della sua esitazione, della scrupolosità ansiosa, dell’atteggiamento perfezionista verso ogni cosa, che lo portavano a essere severo con i suoi sacerdoti; nonostante ciò era un uomo portato alla progettazione e all’innovazione educativa. Aprì dei gymnasia (scuole superiori) e organizzò circoli sociali negli oratori, sviluppò piani di studi specifici per le scuole professionali, introdusse corsi tecnici e commerciali e fondò ostelli. Don Bosco aveva detto a Michele: “Avrai molto lavoro da fare e molto da soffrire” e infatti durante gli anni trascorsi come superiore dovette affrontare varie prove.

michele ruaNel 1896 i suoi membri furono cacciati dall’Ecuador da un governo anticlericale, così come accadde in Francia nel 1902; nel 1907 a Varazze, in Liguria, esplose una violenta campagna stampa contro i salesiani, ai quali furono mosse gravi accuse diffuse nell’opinione pubblica a cui si dovette rispondere per vie legali.

Quando il caso si sgonfiò, coloro che lo avevano pilotato preferirono riparare all’estero. Si ritiene che tale affare abbia gravemente compromesso la salute di Michele e inoltre una nuova disgrazia lo afflisse nel 1908, quando un terremoto in Sicilia uccise nove sacerdoti salesiani e trenta loro alunni. Non venne mai meno la sua devozione a Maria Ausiliatrice, alla quale fu legato per tutta la vita. Nel febbraio 1910 Michele si ammalò gravemente e morì d’infarto il 6 aprile all’età di 73 anni.

Fu sepolto a Torino al fianco di don Bosco e sulla sua tomba fu scritto: “Il secondo padre della famiglia Salesiana“. In occasione della sua beatificazione, avvenuta il 29 ottobre 1972, Paolo VI dichiarò: “La famiglia Salesiana pone le su origini in don Bosco e la sua continuazione in don Rua. Ha attinto tutto il proprio magistero dagli insegnamenti dal santo, ha plasmato in profondità il comportamento sulla sua regola e ha fatto della sua santità un modello da seguire. Don Rua ha istituito una tradizione genuina.

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler

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SAN GIOVANNI BOSCO
MARIA AUSILIATRICE

147 STUDENTI MARTIRI KENIOTI

147 STUDENTI MARTIRI KENIOTI

Gaissa, 2 aprile 2015

strage-di-garissa_2015I giovani cristiani vittime dell’Islam, nel Giovedì santo 2015 dai soldati di Allah. I martiri del campus universitario di Garissa, si aggiungono alla innumerevole legione di testimoni della fede massacrati negli ultimi due secoli dai persecutori della Chiesa.

Con 24 ore d’anticipo gli studenti cristiani all’Università di Garissa in Kenya hanno vissuto il loro Venerdì Santo. Un commando di Shabaab somali è penetrato nel campus alle 5,30 del mattino, ha ucciso due guardie di sorveglianza e si è diretto verso i dormitori, armato di mitra.  Gli 815 studenti del campus sono stati buttati giù dai loro letti, radunati in gradi aule e separati secondo la fede ATTENTATO GARISSAdi appartenenza: i musulmani che sapevano recitare versetti del Corano sono stati liberati, i cristiani che non sapevano farlo sono stati uccisi o presi in ostaggio. Un primo bilancio ufficiale parla di 147 morti accertati. Circa 500 studenti sono stati rintracciati, ma ne mancano all’appello ancora trecento.

Le forze di polizia keniote, dopo uno scontro a fuoco prolungatosi sino alle 21.30 circa, sono riusciti a impossessarsi del campus. Tra le persone sospettate  di aver a che fare con la strage due lavoravano all’interno del campus. Lo riferironono le autorità di Nairobi sottolineando che uno dei due è un guardiano “keniano di origini somale” e l‘altro è un tanzaniano, il quale aveva nascosto nel soffitto dell’università delle bombe. Il Kenya sotto shock versa lacrime di lutto che si mescolano a rabbia, sdegno e polemiche.

Alcuni testimoni hanno raccontato di cadaveri decapitati: «Abbiamo visto molti corpi senza testa mentre fuggivamo, hanno ucciso molte persone», hanno dichiarato ai media africani. Il portavoce degli garissaShabaab, gli jihadisti somali, Sheikh Ali Mohamud Rage, ha rivendicato l’attacco alle “North-Eastern Garissa University” con una telefonata all’agenzia Afp nella quale ha confermato che «i musulmani sono stati separati dagli altri e lasciati andare», giustificando il blitz con il fatto che «il Kenya è in guerra con la Somalia e dunque la nostra gente ha la missione di uccidere chiunque è contro gli Shabaab». Gli Shabaab appartengono alla rete di Al Qaeda in Africa Orientale.

Guardiamoli i volti di questi giovani assassinati in Kenya, lasciamoci interpellare dai loro sguardi. L’appello che si alza da questi volti è uno solo: non guardateci come numeri, non accorpateci come un mucchio indistinto, non fate di noi una statistica. Ciascuno di noi è un nome e una storia, una vita e dei sentimenti, delle speranze e delle relazioni. E ciascuno di noi vi rende presenti altri volti e altri nomi, altre storie, più vicine a voi, più simili al vostro quotidiano, volti e storie che magari non volete guardare in faccia.

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/96659

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PERSECUZIONI AI CRISTIANI

 

SANTI E BEATI DI MARZO

SANTI E BEATI DI MARZO

 

santi di marzoUna raccolta dei santi, beati e servi di Dio proposti da Maria Regina dell’Universo con video e filmati, preghiere e miracoli, profezie e insegnamenti, durante il mese di marzo.

Indice 

01.03 S. Davide del Galles – B. Giovanna Maria Bonomo

02.03 S. Agnese di Boemia – S. Angela della Croce

03.03 Ven. Conchita Cabrera de Armida  – S. Teresa Verzeri 

04.03 B. Placida Viel

05.03 San Giovanni Giuseppe della Croce

06.03 Santa Coletta di Corbie

07.03 SANTE PERPETUA E FELICITA

08.03 SAN GIOVANNI DI DIO

09.03 SAN DOMENICO SAVIO – SANTA CATERINA DA BOLOGNA 

10.03 S. Giovanni Ogilvie – Ven. Rachelina Ambrosini – S. Maria Eugenia di Gesù

11.03 Sant’Eulogio e Co.

12.03 SAN LUIGI ORIONE

13.03 San Leandro di SivigliaServa di Dio Anfrosina Bernardi 

14.03 S. Matilde;

15.03 B. Placido RiccardiServa di Dio Santa Scorese

16.03 SAN GIOVANNI DE BRÉBEUF

17.03 SAN PATRIZIO – Ven. Serafina di Dio

18.03 San Cirillo di Gerusalemme

19.03 SAN GIUSEPPE

20.03 Santa Maria Josefa del Corazon

21.03 S. Benedetta Frassinello

22.03 San Nicola Owen

23.03 San Giuseppe Oriol – Santa Rebecca ar-Rayyas da Himláya

24.03 S. CATERINA DI SVEZIA – B. Maria Serafina del Sacro Cuore

25.03 Santa Margherita Clitherow

26.03 San Ludgero di MùnsterVen. Giovanna Maria della Croce

27.03 B. Francesco Faà di Bruno – Serva di Dio Angela Iacobellis – Serva di Dio Maria Concetta Pantusa

28.03 Sant’Esichio di Gerusalemme – Beata Giovanna de Mail

29.03 Santi Giona e Barakiso

30.03 Beata Restituta Kafka – San Leonardo Murialdo

31.03 San Secondo

BREVE DESCRIZIONE

SAN DAVIDE DEL GALLESsan davide del galles

vescovo (?589) 1 marzo

San Davide sarebbe stato il frutto di una violenza subita da Non (o forse solo nun che in inglese significa suora), sorella di santa Wenna e secondo l’agiografo lo partorì su una scogliera, nel mezzo di una violenta tempesta.

La storia, la video-storia del santo e della festa gallese su http://biscobreak.altervista.org/2015/02/san-davide-del-galles/

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BEATA GIOVANNA MARIA BONOMO

badessa e mistica (16o6-1670) 1 marzo

I blessed-giovanna-maria-bonomo-01contemporanei la chiamavano “la monaca dei buoni consigli“. Lo straordinario l’avvolgeva, e un amore incondizionato per il Signore la faceva passare dalla passione per le stigmate alle estasi mistiche, dalla bilocazione al dono delle lingue.

La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-giovanna-maria-bonomo/

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SANTA AGNESE DI BOEMIAS. Agnese di Boemia

badessa (1211-1282) 2 marzo

Agnese di Boemia (o di Praga), che venne definita da S. Chiara “la mia metà” e che fondò il primo convento di Clarisse a nord delle Alpi, dopo che tutti i pretendenti alla sua mano dall’età di tre anni non riuscirono ad averla. Canonizzata da Papa Giovanni Paolo IInel 1989, circa sette secoli dopo la sua morte, proprio nel periodo in cui i cechi si sono liberati dal giogo del comunismo.

La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-agnese-di-boemia/ 

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SANTA ANGELA DELLA CROCEangela della croce

fondatrice (1846-1932) 2 marzo

Nella sua esperienza di preghiera vide una croce vuota davanti a quella di Cristo crocifisso e ricevette l’ispirazione di immolarsi insieme a Lui per la salvezza delle anime. Visse fortissime esperienze spirituali e fondò la Congregazione delle Suore della Croce. 

La storia  e la video storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santa-angela-della-croce/

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VEN. CONCHITA CABRERA DE ARMIDAconchita3

Venerabile Concepcion Cabrera de Armida 

mistica (1862-1937) 3 marzo 

Moglie e madre Conchita soffre le pene di questa terra attingendo forza  direttamente dal Signore: ” Voglio, figlia mia, che si introduca la comunione domenicale offerta allo Spirito Santo per le mani di Maria, in favore della Chiesa e dei miei sacerdoti. Si istituisca questa pratica nelle cinque Opere della Croce.

La storia, la video-storia, la preghiera e le promesse di Gesù suhttp://biscobreak.altervista.org/2015/03/conchita-cabrera-de-armida/

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S. Teresa Verzeri

Fondatrice  delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù –religiosa (1801-1852) 3 marzoTeresa Verzeri

Teresa Verzeri è una donna coraggiosa, forte e decisa. Nel suo cammino di fede aprì il suo cuore all’amore del Padre e alla fedeltà alla divina volontà. Innamorata di Gesù Cristo e del Suo progetto di Vita. Sensibile alla sofferenza ed alla povertà, assieme ad alcune giovani diede inizio alla Congregazione delle Figlie del S. Cuore di Gesù.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-teresa-verzeri/

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BEATA PLACIDA VIELbeata placida viel.1

(1815-1877) 4 marzo

Quando le viene dato il compito di fare la questua, timida e giovane ha un attimo di debolezza, ma la madre superiora mettendola davanti al Santissimo Sacramento le farà acquistare una forza che non le verrà mai più meno.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/beata-placida-viel/

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San Giovanni Giuseppe della CroceS. Giovanni Giuseppe della croce

frate francescano ( 1654-1734) 5 marzo

Il Signore gli donò vari carismi, come la bilocazione, la profezia, la lettura dei cuori,la levitazioneapparizioni della Madonna e di Gesù Bambino, i miracoli come quello della resurrezione del marchesino Gennaro Spada. Fu anche visto passare per le strade di Napoli sollevato di un palmo da terra in completa estasi.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-giovanni-giuseppe-della-croce/

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Santa Coletta di Corbie

2_7_St. Colette of Corbiebadessa (1381-1447) 6 marzo 

Si fece murare viva all’età di 22 anni. Poteva comunicare solo attraverso una finestrella. Da eremita verrà poi invitata direttamente da San Francesco e dalla Vergine Maria a riformare l’ordine francescano. Dotata di doni mistici scrutava i cuori e si dice comprendesse il linguaggio degli uccelli.

La storia ed il video con le immagini dei luoghi da lei frequentati su http://biscobreak.altervista.org/2014/03/santa-coletta-di-corbie/

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SANTE PERPETUA E FELICITA

perpetuamartiri (203) 7 marzo

Il racconto della cattura, della prigionia e della morte di queste due martiri più gli altri cinque compagni scritto direttamente dalle mani di Perpetua madre di un bambino appena nato e di Felicita all’ottavo mese di gravidanza che partorirà in carcere è qualcosa di veramente sconvolgente.

Il racconto della cattura, della prigionia, della morte e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/sante-perpetua-e-felicita/

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SAN GIOVANNI DI DIO

1Giovanni di Dio2fondatore (1495-1550) 8 marzo

Rapito a otto anni da un prete adottato da un conte, passa dal gregge all’esercito e viceversa non senza miracoli improvvisi. Conoscerà il manicomio e da questa esperienza imparerà a trattare con i malati e i poveri. Ci mise quarantatre anni per scoprire la propria vocazione ma solo tredici per raggiungere il massimo della santità nel seguire la chiamata a servire nostro Signore Gesù Cristo.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-giovanni-di-dio/

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SAN DOMENICO SAVIO

2s. domenico savio(1842-1857) 9 marzo

La Chiesa ha fatto santi numerosi martiri bambini, ma il caso di Domenico Savio, che morìdi cause naturali all’età di soli quindici anni, sembra unico. Poco prima di morire disse: “Vedo delle cose meravigliose

La storia, le testimonianze di don Bosco, i video, parte del film con le preghiere su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-domenico-savio/

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SANTA CATERINA DA BOLOGNA

santa caterina da bo1

Badessa (1413-1463) 9 marzo 

Provata da grandi tentazioni, ma sicura di se stessa, era talmente temeraria da credersi invincibile. Si immaginava mentre sfidava il diavolo:«Sappi che non puoi tentarmi senza che io non ti smascheri subito».

La storia, la video-storia e le testimonianze su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-caterina-da-bologna/

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SAN GIOVANNI OGILVIE1S. GIOVANNI OGILVIE

gesuita martire (1580-1615) 10 marzo

San Giovanni Ogilvie, padre gesuita ebbe un martirio piuttosto lungo. Venne sottoposto a torture sfinenti per l’anima ed il corpo, ma non perse mai la simpatia e il buon umore fino a convertire i cuori più induriti e ostinati.

La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-giovanni-ogilvie/

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VEN. RACHELINA AMBROSINI

Rachelina2Studentessa e scrittrice (1925-1941) 10 marzo

 Rachelina morta in odore di santità a soli 16 anni, riceve spesso l’apparizione della Madonna e di Sant’Antonio, che le preannunzierà la data della sua morte. Molte sono le testimonianze di persone che hanno che hanno beneficiato della sua intercessione verso l’Altissimo.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2015/03/venerabile-rachelina-ambrosini/

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Santa Madre Eugenia di GesùSanta Maria Eugenia de Jesus Milleret de Brou

(Anna Milleret de Brou) Fondatrice (1817-1898) 10 marzo

Santa Maria Eugenia è stata una donna che ha precorso i tempi,profeta della società moderna, dove le donne possono far sentire la loro voce, ed ha sperato ed agito affinché le donne potessero essere istruite e formate.

La storia e il miracolo che l’ha resa santa su http://biscobreak.altervista.org/2016/03/santa-maria-eugenia-di-gesu

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san eulogio2SANT’EULOGIO E COMPAGNI

MARTIRI DI CORDOVA

sacerdote martire (tra l’822 e l’859) 11 marzo

Cosa significa vivere sotto il dominio mussulmano? Quali i pro e i contro nello scontro religioso. Attraverso la  testimonianza di S. Eulogio e i suoi martiri ne abbiamo un effettivo riscontro.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santeulogio-e-compagni/

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SAN LUIGI ORIONE

2san luigi orionesacerdote fondatore (1872-1940) 12 marzo 

Fiero, ribelle, indipendente, impaziente Orione, perfino esplosivo, acutamente intelligente e dinamico, fin da bambino e già da allora la madre pregava affinché queste qualità potessero essere messe al servizio di Dio. Divenne così una delle figure più eminenti del cattolicesimo moderno.

La storia, alcuni video e il miracolo che lo rese santo su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-luigi-orione/

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3San_Leandro1San Leandro di Siviglia

vescovo (ca. 600) 13 marzo

Leandro, vescovo di Siviglia, con la forza della fede e della  saggezza, fu in grado di risolvere alcuni dei conflitti interni e di portare alla Spagna un periodo di pace durante il quale il cattolicesimo potè radicarsi più in profondità e fiorire.

La storia e la video-storia del santo e delle famose “yemas de San Leandro” su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-leandro-di-siviglia/

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Serva di Dio Anfrosina Berardi

Fanciulla (1920 – 1933) 13 marzo

Morta dopo un attacco di appendice degenerato in occlusione intestinale all’età di 11 anni.  Cercò di sopportare i dolori che aveva, certa che il Signore aveva sofferto ben più di lei. Devotissima alla Vergine Maria, affermava di vederla spesso e di aver ricevuto da lei doni particolari, come il preannuncio del giorno della sua morte.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2017/03/serva-di-dio-anfrosina-berardi/

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SANTA MATILDEsantamatilderegina356x6

regina di Germania (ca. 895-968) 14 marzo

Da lei discende la casta che conterà quattro imperatori: la famosa dinastia sassone. Sa leggere e scrivere, un fatto non frequentissimo nelle grandi casate del tempo, e non si mantiene estranea alle vicende della politica. Ricca soprattutto di generosità ma anche di grazia con il dono della profezia. 

La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santa-matilde-regina-di-germania/

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placidoriccardiB. Placido Riccardi

monaco benedettino (1844-1915) 15 marzo

Aveva continuamente fra le mani la Storia della Passione del Signore secondo le contemplazioni di Anna Caterina Emmerich. Nella gioventù aveva cominciato ad imparare musica e talora accompagnava all’organo i canti monastici della messa conventuale, ma in età più adulta non volle toccare strumenti musicali, benché fosse esortato a farlo per svago o per necessità.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/beato-placido-riccardi/

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Serva di Dio Santa Scorese

Giovane laica (1968 – 1991) 15 marzo

Santa Scorese, nativa di Bari, intenta a capire come aiutare chi soffre e mettendo Dio come unico punto fermo della propria esistenza venne uccisa con 14 coltellate da un maniaco che la perseguitava.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2017/03/serva-di-dio-santa-scorese/

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SAN GIOVANNI DE BRÉBEUFS. Giovanni De Brebeuf

Sacerdote e martire [1593-1649] 16 marzo

Padre gesuita, sopportò in Canada le più grandi difficoltà fisiche che un uomo possa immaginare per venire poi martirizzato dopo aver subito torture di una crudeltà indicibile. Più volte a salvargli la vita fu comunque, il suo indomito coraggio.

La storia e il martirio su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-giovanni-de-brebeuf/

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SAN PATRIZIOsan-patrizio

vescovo (v sec.) 17 marzo

Non aveva ancora sedici anni quando una banda di pirati irlandesi invase la proprietà e lo rapì con alcuni degli schiavi del padre. Il livello di privazioni al quale venne sottoposto lo portarono a diventare un docile strumento nelle mani di Dio. 

La storia, la video-storia, le usanze e le tante curiosità legate a questo santo con un video folcloristico su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-patrizio/

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VEN. SERAFINA DI DIOserafina

Fondatrice (1621-1699) 17 marzo

In una società che obbligava le figlie al chiostro a favore del patrimonio da destinare interamente al primogenito, a scapito della sincerità delle vocazioni, madre Serafina con il suo misticismo, carisma e fede, aprì nuove vie e nuovi indirizzi alla vocazione religiosa e alla santità.

La storia di una “bizocca”, anche chiamata “Monaca di casa” e la sua perseveranza nella fede su http://biscobreak.altervista.org/2016/03/venerabile-serafina-di-dio/

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San Cirillo di Gerusalemme2 San_Cirillo_dAlessandria_A

vescovo e dottore della Chiesa (ca. 315-386) 18 marzo

Esiliato per ben tre volte, esperto conoscitore della Parola di  Dio ci ha lasciato le sue catechesi e altre opere molto importanti che testimoniano i rituali e gli insegnamenti della Chiesa alla metà del IV secolo oltre alla descrizione del suo stile di vita sobrio e pacifico.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-cirillo-di-gerusalemme/

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SAN GIUSEPPE

SPOSO DELLA BEATA VERGINE MARIAgiuseppe7

19 marzo – Già da domenica in molte parrocchie si festeggia San Giuseppe, ma forse non tutti sanno che la devozione al padre terreno di nostro Signore Gesù Cristo si deve ad alcuni scritti apocrifi,  quindi non affidabili storicamente, ma che influenzarono sia l’Oriente sia l’Occidente nel Medio Evo.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-giuseppe/

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Santa Maria Josefa del Corazon3 S. Maria Josefa

Fondatrice (1842-1912) 20 marzo

Fondò 43 case religiose delle Serve di Gesù, cui affidò la missione di mostrare il volto misericordioso di Dio a quanti soffrono, contribuendo ad alleviare le loro sofferenze con l’assistenza generosa a domicilio e negli ospedali. Il suo profilo spirituale rivela la sua generosità e la sua dedizione nell’accogliere le parole del Signore, «ero malato e mi avete visitato». Canonizzata da Giovanni Paolo II l ’1 ottobre 2000.

La storia, alcuni suoi scritti, il film ed un suo breve filmato su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-maria-josefa-del-corazon/

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S. BENEDETTA FRASSINELLO S. BENEDETTA FRASSIMELLO

fondatrice (1791 -1858) 21 marzo

 Vissuta ai tempi di Napoleone Bonaparte ha un carattere altrettanto forte e deciso che però la spinge a cercare Dio nella solitudine di una cavità rocciosa ma Dio le stava preparando un cammino di coppia molto speciale per aiutare i giovani e particolarmente le ragazze esposte al pericolo della prostituzione a causa della povertà.

La storia della fondatrice delle benedettine su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santa-benedetta-frassinello/ 

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San Nicola Owensan Nicola Owen

martire gesuita (1606) 22 marzo

Fa parte dei quaranta martiri d’Inghilterra e Galles. Ospitato nelle case dei cattolici costruiva di notte rifugi geniali ed introvabili per i preti missionari ricercati. 

La storia di questo martire gesuita su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-nicola-owen/

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SAN GIUSEPPE ORIOLS. Giuseppe Orìol3

sacerdote ( 1650 – 1702 ) 23 marzo

Dopo che per tre volte a tavola una forza invisibile gli impedì di prendere cibo capì che il suo scopo nella vita doveva diventare quello di staccarsi completamente da tutto ciò che non era Dio per attaccarsi a Lui con tutte le sue forze.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-giuseppe-oriol/

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S. Rebecca ar-Rayyas da Himláya

(Rafqa Pietra Choboq)

Vergine ( 1832 – 1914) 23 marzo

Nasce in Libano e il suo nome di battesimo in arabo è Boutroussyeh, che corrisponde all’italiano Pierina. Fattasi religiosa soffre dolori tremendi alla testa e agli occhi, dovuti anche a un’operazione sbagliata, ma sa accettare e offrire in unione alla passione del Signore.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2017/03/santa-rebecca-ar-rayyas-da-himlaya/

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SANTA CATERINA DI Caterina_di_SveziaSVEZIA

 Badessa (ca. 1331 – 1381) 24 marzo

La sua intera esistenza venne assorbita dalla vocazione della madre (Santa Brigida), ma proprio per questo abbiamo un esempio di cosa voglia dire essere figlia di una santa tanto importante e impegnata nella vigna del Signore.

La storia e la video-storia della figlia di santa Brigida su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santa-caterina-di-svezia/

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Beata Maria Serafina del Sacro Cuore suo-maria-serafina

(Clotilde Micheli) Fondatrice – 24 marzo

È l’esempio di come sia la volontà di ognuno di noi ad avere l’ultima parola sul progetto di Dioper noi. Suor Maria Serafina tra le tante visioni vedrà anche Martin Lutero all’inferno. 

La storia e il video della sua beatificazione su http://biscobreak.altervista.org/2014/03/beata-maria-serafina-sacro-cuore/

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Santa Margherita ClitherowSanta Margherita Clitherow

martire (1586) 25 marzo

Non so davvero chi sia in grado di trattenere le lacrime leggendo il racconto di questa donna che ricorda tanto le più famose figure femminili della Bibbia per la semplicità  della sua vita, ma allo stesso tempo, la fermezza, la fede, e il servizio in famiglia come fuori.

La storia, la condanna, il martirio su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santa-margherita-clitherow/

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San Ludgero di Mùnster4720010

Vescovo (ca. 742 – 809) 26 marzo

Evangelizzatore della Germania transrenana ai tempi di Carlo Magno, al quale rispose senza mezzi termini: “«Credevo che il servizio a Dio fosse più importante di quello a te o a qualsiasi altro uomo.  …”A lui si deve anche la fondazione del monastero benedettino di Werden, dove è sepolto.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-ludgero-di-munster/

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VEN. GIOVANNA MARIA DELLA CROCE

Bernardina Floriani

Clarissa e fondatrice (1603-1673) 26 marzo

Davvero intensa la sua vita spirituale: stigmate, transverberazione (trafittura del cuore da parte di una creatura angelica come santa Teresa d’Avila) e matrimonio mistico con Cristo. Ebbe corrispondenza con numerose persone influenti del tempo e fondò un monastero di Clarisse dopo la visione di Santa Chiara.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2017/03/ven-giovanna-maria-della-croce/

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Beato Francesco Faà di Bruno

Sacerdote e fondatore (1825-1888) 27 marzo B. Franceco faa di Bruno

Francesco visse in uno dei periodi più turbolenti della storia italiana, quando le forze liberali laiche, che avevano acquistato potere con l’Illuminismo e la Rivoluzione francese, cercavano di contrastare il papato e il potere temporale, di combattere la supremazia della Chiesa nel campo dell’educazione e di abolire i privilegi ecclesiastici.

L’articolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/beat-francesco-faa-di-bruno/

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Serva di Dio Angela IacobellisAngela

(1948 – 1961) 27 marzo

Una bambina morta di leucemia il cui corpo è rimasto incorrotto e il processo di beatificazione è in atto. Questo piccolo angelo tanto speciale riuscì ad avere Padre Pio come direttore spirituale e a far compiere a Dio per sua intercessione miracoli prodigiosi. 

La storia, la fede, i miracoli e le video testimonianze su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/angela-iacobellis/

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Serva di Dio Maria Concetta Pantusasuor-concetta

mistica e stigmatizzata (1894-1953) 27 marzo

Una vita di sofferenza ricca però di grandi consolazioni e grazie, come levitazioni, profezie e stigmate.  Le immagini in casa sua grondavano sangue, mentre petali e profumo di rose la inondava. Gesù stesso disse: “Questa casa, ovunque volgete lo sguardo è bagnata dal mio sangue“.

Su  http://biscobreak.altervista.org/2015/03/maria-concetta-pantusa/

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Sant’Esichio di Gerusalemmesanti (1)

sacerdote (ca. 450) 28 marzo

Esichio, presbitero di Gerusalemme, viene descritto come un «testimone quasi anonimo della tradizione cristiana», tanta era la sua modestia e la sua prudenza. Inoltre, per le vicende storiche, ci è arrivata solo una parte della sua opera. 

La storia e i suoi insegnamenti su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santesichio-di-gerusalemme/

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Beata Giovanna de Mailléb- giovanna

Terziaria francescana [ 1332 – 1414] 28 marzo

Un matrimonio casto, un marito salvato grazie alle sue preghiere quando era bambina, una vita di sofferenze e disprezzi, ma ricca di carità e amore. Chi la considerava una santa, chi la credeva una pazza o addirittura una strega, ma molte conversioni e miracoli sono legati alla sua intercessione.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/beata-giovanna-de-maille/

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Santi Giona e Barakiso

 monaci martiri (326/327) 29 marzo

Mentre i cristiani dell’impero romano trovarono pace sotto Costantino, quelli in Persia continuarono a essere soggetti a una crudele persecuzione nella quale diciottomila fedeli trovarono la morte, tra questi due monaci: Giona e Barakiso.

La storia di questi martiri cristiani al tempo di Costantino su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/ss-giona-e-barakiso/

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Beata Restituta Kafka

B. RESTITUTA KAFKA1suora e martire antinazista (1894-1943) 30 marzo

Figlia di un calzolaio, cominciano a chiamarla “suor Resoluta”, per i modi cordiali e decisi, tanto che quando i nazisti tolgono il Crocifisso anche dagli ospedali, lei tranquillamente lo va a rimettere, a testa alta, sfidando comandi e comandanti i quali non potendola piegare, decidono di sopprimerla.

La storia e i video su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/beata-restituta-kafka/

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Sao Leonardo MurialdoSan Leonardo Murialdo

Sacerdote fondatore (1828-1900) 30 marzo

Leonardo Murialdo fondò la Congregazione di San Giuseppe. Lavorò a lungo con San Giovanni Bosco a favore della gioventù torinese. Diverse città gli hanno dedicato vie e una chiesa. 

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2014/03/san-leonardo-murialdo/ 

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San_Secondo_di_Asti_ASAN SECONDO

martire (? 119) 31 marzo

Iniziato al Cristianesimo da Calogero (che era detenuto nelle carceri astigiane), partì poi con Saprizio per un viaggio verso Tortona e proprio durante il tragitto accaddero prodigi eccezionali.  

La video-storia e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-secondo/

Venerabile Serafina di Dio

VENERABILE SERAFINA DI DIO

Fondatrice (1621-1699) 17 marzo

serafina In una società che obbligava le figlie al chiostro a favore del patrimonio da destinare interamente al primogenito, a scapito della sincerità delle vocazioni, madre Serafina con il suo misticismo, carisma e fede, aprì nuove vie e nuovi indirizzi alla vocazione religiosa e alla santità.

Prudenza Pisa, detta familiarmente Tenza, nacque il 24 ottobre 1621 in una Napoli soggetta al Vicereame spagnolo, appena un anno dopo la nascita del rivoltoso popolare Tommaso Aniello, conosciuto poi come Masaniello, che tanta parte avrà negli sconvolgimenti politici e popolari della prima metà del secolo XVII.

Ma se nacque a Napoli buona parte della sua vita la trascorse nella bellissima Isola di Capri, di cui erano nativi i suoi genitori da antica discendenza, la famiglia della madre Giustina Strina era già presente nell’isola nel 1202, mentre quella del padre Colantonio Pisa, compare a Capri nei primi anni del Quattrocento.

capriL’infanzia e l’adolescenza di Prudenza trascorsero nella serenità e nell’incontaminata bellezza dell’isola, fino ai 15 anni, quando il padre secondo le consuetudini dell’epoca, le propose un matrimonio, ma Tenza rifiutò e nel giorno della sua risposta definitiva, si presentò ai genitori con i capelli tagliati e vestita con la tonaca di ‘bizzoca’, fornitale da un’amica.

Il termine ‘bizzoca’ aveva antiche origini e si riferiva a donne che non potendo o non volendo abbracciare la vita monastica, rimanevano nella propria casa e ambiente a vivere una particolare esperienza religiosa, a volte spontanea, a volte guidata dagli Ordini mendicanti, nei quali si inserivano come Terziarie.

In particolare nelle regioni Meridionali e soprattutto nel Napoletano, vi furono figure di donne magnifiche e nel contempo silenziose e nascoste, che fino a tutto l’800, consacrarono la loro vita a Dio, rimanendo a pregare, soffrire ed operare nella loro casa, irradiando nel rione o quartiere, una spiritualità che attirava fedeli in abbondanza.

icona-serafinaIl popolo le chiamò “Monache di casa”, a questa schiera appartennero citandone qualcuna: Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, terziaria alcantarina, la ‘santa dei Quartieri Spagnoli’; la serva di Dio Anastasia Ilario, terziaria domenicana “la santarella di Posillipo”; la serva di Dio Maria di Gesù Landi, terziaria francescana, fondatrice del Tempio e Opere dell’Incoronata a Capodimonte; la venerabile Genoveffa De Troia, terziaria francescana a Foggia; la serva di Dio Maria Angela Crocifissa (Maria Giuda) del quartiere Mercato a Napoli, ecc.

Ritornando a Prudenza Pisa, il padre non accettò la decisione della figlia e la costrinse con privazioni e insistenze a recarsi a Napoli presso dei ricchi cugini, con l’intento che le attrazioni della capitale del Vicereame, l’avrebbero distratta dalle sue idee.

Ma così non fu, dopo qualche anno Tenza ritornò a Capri e si mise sotto la guida spirituale dello zio materno Marcello, parroco nell’isola, vittima poi della peste del 1656. Insieme cercarono di attuare un progetto di don Marcello Strina, quello di far sorgere nell’isola un conservatorio per accogliere ragazze senza dote, né titoli nobiliari; ma colpiti da malvagità e calunnie, il progetto fallì, il parroco fu deposto e Prudenza obbligata a deporre l’abito di terziaria domenicana.

ven. serafina di DioQuando la peste cominciò ad infuriare nel 1656, decimando la popolazione di tutto il vicereame, lei si trovò a Napoli e qui dovette subire una vertenza giudiziaria per appropriazione di denaro, che invece era stato affidato ad un cugino gesuita, morto pure lui contagiato. Riconosciuta innocente, poté dedicarsi a realizzare il progetto ideato dallo zio don Marcello, il quale presagendo la sua morte, il 10 agosto 1656 con testamento, elargiva i mezzi finanziari per la fondazione, stabilendo che doveva sorgere entro dieci anni, sotto la Regola di S. Teresa e con il titolo del SS. Salvatore.

Fu un periodo di grosse difficoltà per Prudenza, la quale rimasta sola superò varie difficoltà per ottenere i dovuti permessi, finché il 19 maggio 1661 partiva da Napoli imbarcata su due feluche, con le nuove aderenti, il 25 settembre entrarono in possesso della Casa. Occorsero più di venti anni per vedere finita la costruzione del grandioso convento del Salvatore, che sorse su un antica cappella, su progetto di Dionisio Lazzari del 1666; la chiesa fu consacrata dal cardinale arcivescovo di Benevento Vincenzo Maria Orsini, futuro papa Benedetto XIII, il quale al pari di altri prelati era in corrispondenza epistolare e spirituale con la fondatrice.

L’Istituzione cominciò con quattro ‘bizzoche’ tre di Napoli ed una di Capri, crescendo poi di numero, fino a 60 nell’anno 1700, essa si trasformò in Carmelo sotto la Regola di s. Teresa come aveva desiderato don Marcello; l’attivismo di Prudenza, diventata suor Serafina di Dio, si concretizzò nella fondazione di altri Carmeli, ben sette; il primo a Capri nel 1661 nel convento del Salvatore; nel 1675 a Fisciano intitolato a S. Giuseppe; nel 1675 a Vico Equense dedicato alla serafinaSS. Trinità; nel 1677 a Massa Lubrense e un altro nel 1689; nel 1681 a Torre del Greco con il titolo dell’Immacolata Concezione; nel 1683 ad Anacapri sotto il titolo di S. Michele. Altre case furono aperte da sue allieve e discepole nel 1715 a Marigliano e Scala; sotto la Regola della suora di Capri furono posti i Conservatori di Pagani e Frasso Telesino.

Suor Serafina di Dio fu una grande mistica e scrittrice di trattati di teologia ascetica e dogmatica, raccolti poi in 22 volumi e migliaia di lettere, se ne contarono 2167, andate quasi tutte perdute; nei suoi scritti trattò della Trinità e della Provvidenza, dei sacramenti e delle virtù, della vocazione religiosa, delle estasi, delle visioni e dei miracoli.

Accusata di essere quietista dal Sant’Uffizio; divenne il bersaglio dei suoi nemici che esultavano, venne additata come fattucchiera, calvinista; il processo durò sei anni, con madre Serafina di Dio rinchiusa per alcuni anni nella sua cella – prigione; tutto finì agli inizi del 1692 con la sua assoluzione.

Madre Serafina morì a Capri il 17 marzo 1699 a 77 anni e 6 mesi, i suoi funerali si svolsero con una grande partecipazione di popolo e clero durata più giorni, come di solito avveniva, per chi in vita aveva goduto grande popolarità e per la sua santità. Il suo corpo riposa nella ex cattedrale di S. Stefano a Capri.

La Causa per la sua beatificazione fu introdotta nel 1742.

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/91388

 

SANTA MARIA EUGENIA DI GESÙ

SANTA MARIA EUGENIA DI GESÙ

(Anna Milleret de Brou)

Fondatrice (1817-1898) 10 marzo

Santa Maria Eugenia de Jesus Milleret de BrouSanta Maria Eugenia è stata una donna che ha precorso i tempi, profeta della società moderna, dove le donne possono far sentire la loro voce, ed ha sperato ed agito affinché le donne potessero essere istruite e formate.

Anna Milleret de Brou, nata a Metz (Francia) il 25 agosto 1817, crebbe in una famiglia di origine italiana, penultima di cinque figli, il padre, un liberale proprietario di tre banche, uomo freddo e severo, probabilmente iscritto alla massoneria; la madre invece profondamente religiosa, che riuscì comunque ad educare la figlia secondo i principi cristiani.

Verso i 13 anni una grave malattia la costrinse ad interrompere gli studi, che dovette poi proseguire da sola. Seguirà il fallimento del padre, la separazione dei genitori, la morte per colera della mamma quando lei ha appena 15 anni. Prima la affidano ad un’amica di mamma, una donna ricca e mondana, poi ad una cugina fin troppo pia.

SANTA MARIA EUGENIA DI GESÙLe disgrazie subite, le ristrettezze economiche, la scarsa frequenza alle pratiche religiose della famiglia in cui andò a vivere, la portarono su una strada fatta di frivolezza, mancanza di pietà e senso religioso, ma con nell’animo una profonda insoddisfazione.

A soli 22 anni, insieme ad altre tre compagne radunate dall’abate Combalot, diede vita a Parigi, alla nuova Congregazione “Istituto dell’Assunzione di Maria” dedicandosi all’educazione delle fanciulle dell’aristocrazia e borghesia liberale piuttosto ostili alla religione. A Natale del 1844 le prime quattro suore più una conversa emisero i voti perpetui e Anna Milleret prese il nome di Maria Eugenia di Gesù, assumendo in pieno la conduzione dell’Opera.

Suor Maria Eugenia tirò fuori tutta la sua grinta, la sua capacità organizzativa e il suo coraggio per far crescere il nuovo istituto, in mezzo a persecuzioni, incomprensioni, e difficoltà create anche dall’Autorità religiosa. Oggi le Suore dell’Assunzione sono 1800, sparse in più di 200 comunità, che continuano ad amare e servire la Chiesa educando la gioventù, nello spirito di suor Maria Eugenia, che si è spenta a 81 anni, il 10 marzo 1898, ed è stata santa eugenia-de-jesusproclamata beata da Paolo VI nel 1975 e santa il 3 giugno 2007 da Giovanni Paolo II.

Santa Maria Eugenia è stata una donna che ha precorso i tempi, profeta della società moderna, dove le donne possono far sentire la loro voce, ed ha sperato ed agito affinché le donne potessero essere istruite e formate per avere un ruolo in prima linea all’estensione del Regno di Dio nel mondo. Sono state le sue suore ad essere testimoni dell’evento miracoloso che ha offerto la possibilità di invocare Maria Eugenia Milleret come Santa.

Maria Carmela Teresa Eugenia, chiamata “Risa”, una neonata filippina, fu adottata dai coniugi francesi Bondoc nel 1993, ma dopo poco tempo, un controllo medico accurato diagnosticò gravi patologie dovute a malformazioni congenite cerebrali (la parte sinistra del cervello era poco sviluppata), che l’avevano condannata alla cecità, al mutismo e all’impossibilità di deambulare. I genitori l’affidarono al Signore attraverso l’intercessione della Beata Maria Eugenia di Gesù. Le Suore, nella casa generalizia a Parigi, posarono la bimba sulla tomba della Santa Fondatrice per chiederne la guarigioneOggi Risa è una bambina che cresce normalmente come le altre bimbe della sua età.

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/44400;

 

SANTI E BEATI DI FEBBRAIO

SANTI E BEATI DI FEBBRAIO

santi febbraioUna raccolta dei santi, beati e servi di Dio proposti da Maria Regina dell’Universo con video e filmati, preghiere e miracoli, profezie e insegnamenti, durante il mese di febbraio.

Indice 

01.02 SANTA BRIGIDA KILDARE

02.02 SANTA CATERINA DE’ RICCI

03.02 SAN BIAGIO Santa Vereburga 

04.02 S. GIOVANNA DI FRANCIA – Servo di Dio Giuseppe Ottone

05.02 B. ELISABETTA CANORI MORA – SANT’AGATA

06.02 SAN PAOLO MIKI E CO. – San Matteo Correa Magallanes

07.02 BEATA MARIA DELLA PROVVIDENZA – Serva di Dio Arcangela Filippelli

08.02 S. GIROLAMO EMILIANI – S. GIUSEPPINA BAKHITA – B. MADRE SPERANZA DI GESÙ

09.02 S. MICHELE FEBRES CORDERO – B. ANNA CATERINA EMMERICH

10.02 S. SCOLASTICA B. José Sanchez Del Rio

11.02 SAN CAEDMON – S. Marguerite d’Oingt

12.02 B. SACERDOTI MARTIRI INGLESISan Gaslino

13.02 B. EUSTOCHIO DI PADOVA

14.02 SANTI CIRILLO E METODIO – SAN VALENTINO 

15.02 SAN CLAUDIO DE LA COLOMBIÉRE 

16.02 BEATO GIUSEPPE ALLAMANO – B. FILIPPA MARERI

17.02 S. 7 FOND. DELL’ORDINE DEI SERVI DELLA BVM – Beata Elisabetta Sanna

18.02 B. GIOVANNI DI FIESOLE

19.02 S. CORRADO DA PIACENZA – S. BARBATO DI BENEVENTO

20.02 S. ELEUTERIO DI TOURNAI – B. GIACINTA MARTO

21.02 S. ROBERTO SOUTHWELL S. PIER DAMIANI

22.02 S. MARGHERITA DA CORTONA – Servo di Dio Luigi Giussani

23.02 SAN POLICARPO – SERVA DI DIO SUOR BLANDINA

24.02 BEATO TOMMASO MARIA FUSCO

25.02 S. SEBASTIANO DI APARICIO – SANTI LUIGI VERSIGLIA E CALLISTO CARAVARIO

26.02 S. PORFIRIO DI GAZA

27.02 SAN GABRIELE DELL’ADDOLORATA – VEN. SERGIO BERNARDINI E DOMENICA

28.02 BEATA ANTONIA DI FIRENZE

29.02 Sant’ Augusto Chapdelaine

BREVE DESCRIZIONE

Santa Brigida di Kildare

Santa Brigida di Kildare4badessa (ca. 452 – ca. 524) 1 febbraio

Affascinante figura di santa, a cavallo tra mito e leggenda,druidi e fuochi eterni. Si dice che torni ogni venti notti in convento e che il suo ritorno in carne ed ossa avrà un particolarissimo scopo. Famosa la sua Croce, quanto i miracoli che videro addirittura riunificazioni familiari alquanto improbabili. Ma vediamo chi era davvero Santa Brigida di Kildare.

La storia e le curiosità su http://biscobreak.altervista.org/2013/01/santa-brigida-di-kildare/

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Santa Caterina de’ Ricci

(1522-1590) 2 febbraio katerina_de_ricci

Una vita caratterizzata da rapimenti estatici in cui riviveva la passione di Cristo, stigmate che emanavano una luce fortissima,  le sue meditazioni sulla Passione di Cristo erano talmente profonde da cominciare a sanguinare, come frustata, miracoli ed episodi di bilocazione  attestati e documentati. Come segno delle “nozze mistiche” un anello di corallo donatole da Cristo che le appariva al dito nei momenti di intensa preghiera.

La storia e video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santa-caterina-de-ricci/

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SAN BIAGIO1SAN BIAGIO

vescovo e martire [? 316] 03 febbraio 

Uno dei Quattordici Santi Protettori della Germania, molto noto anche in Francia, la quale ne vanta il maggior numero di reliquie. Ma cosa ha portato la tradizione a collegare San Biagio con la benedizione delle gole? E come viene festeggiato in Italia e in Europa?

La storia, la video-storia, le leggende e le usanze durante questa festa, come il rito della benedizione delle gole su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-biagio/

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SANTA VEREBURGA

Badessa (650 – 700 circa) 3 febbraio

Questa santa principessa, dal nome per noi quasi impronunciabile, discendeva da una famiglia di santi. La tradizione vuole che riportando in vita un’oca selvatica salvò un villaggio.

Le leggende e la storia su http://biscobreak.altervista.org/2018/02/santa-vereburga/

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Santa Giovanna di Francia3 S. Giovanna di Francia

fondatrice (1464-1505)04 febbraio 

Una regina nata con malformazioni fisiche, promessa sposa a soli 8 giorni, tenuta reclusa per via del suo aspetto fisico, obbligata a divorziare afferma: “Dio aveva permesso ciò affinché io potessi fare del bene, come avevo tanto desiderato.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santa-giovanna-di-francia/

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GIUSEPPE ORTONEServo di Dio Giuseppe Ottone

Adolescente (1928 – 1941) 4 febbraio

Nato in seguito ad una relazione extraconiugale venne accolto appena nato nel Brefotrofio di Benevento per poi essere adottato a otto mesi. Fece voto di donare la propria vita in cambio di quella della madre malata. Da quel momento cadde a terra e non si riprese mai più.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2017/02/servo-di-dio-giuseppe-ottone/

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BEATA ELISABETTA CANORI MORA 1 Beata_Elisabetta_Canori_Mora_A

mistica (1774-1825) 5 febbraio

La sua è la storia di una donna tradita che non smette di amare per redimere. E Dio la ricompensò oltremodo con il dono delle guarigioni e delle profezie, mentre sul suo corpo il segno delle stigmate ne testimoniava la sua appartenenza.

La storia, il diario, le profezie su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-elisabetta-canori-mora/

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agataSANT’AGATA

martire (235?) 5 febbraio

Santa particolarmente venerata da tutti i siciliani  che più volte hanno giovato della sua potente intercessione: dall’eruzione dell’Etna  ai terremoti, dalla peste alle invasioni.Catania in particolar modo ha per lei una devozione tutta speciale e una  processione che viene segnalata anche sulle guide turistiche tanto è famosa e spettacolare.

La storia della santa e i video documentari dei luoghi del suo martirio e della spettacolare festa catanese su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santagata/

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SAN PAOLO MIKI e co.

martìri del Giappone 6 febbraiosanti-martiri-del-giappone

In tutto il mondo l’opera missionaria si accompagnò ai viaggi di scoperta e di conquista intrapresi per la prima volta da spagnoli e portoghesi, dal 1492 in avanti. Il Giappone stesso venne conosciuto dagli europei solo per caso, quando una nave portoghese diretta in Tailandia fu portata fuori rotta da un tifone e approdò infine in Giappone.

La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-paolo-miki-e-co/

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San Matteo Correa Magallanes

Sacerdote e martire (1866-1927) 6 febbraio

Questo sacerdote messicano fu ucciso per non aver voluto violare il segreto della confessione fatta da alcuni prigionieri. Il generale che lo aveva indotto a confessare solo per sapere i segreti dei carcerati lo fece fucilare.

La storia e il martirio su http://biscobreak.altervista.org/2017/02/san-matteo-correa-magallanes/

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Beata Maria della Provvidenza

1B. Maria della Provvidenza

(Eugenia Smet)

fondatrice (1825-1871 ) 7 febbraio

Per Maria della Provvidenza il purgatorio andava e va trovato in terra, dove molti di quelli che vi abitano stanno in realtà vivendo nella morte, ed è amando queste persone che ella trovò il modo giusto di amare Gesù. Un’ausiliatrice cinese le scrisse: «Tu ami il fuoco di Dio e lo accendi negli altri».

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-maria-della-provvidenza/

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Serva di Dio Arcangela Filippelli

Vergine e martire (1853 –1869) 7 febbraio

Insidiata da un giovane che intendeva usarle violenza, opponendosi vivamente venne uccisa a colpi di scure. I suoi resti mortali, dapprima sepolti nel cimitero della sua città vennero successivamente traslati nella Chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola.

La storia della giovane su http://biscobreak.altervista.org/2017/02/serva-di-dio-arcangela-filippelli/

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San Girolamo EmilianiSan Girolamo Emiliani

Fondatore ( 1486-1537)  8 febbraio

Girolamo Emiliani, o Miani, è stato un religioso fondatore dell’ordine dei Chierici Regolari di Somasca.  Nominato da Pio XI nel 1928 “patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata” . Vive nel periodo della Riforma protestante e della  Controriforma cattolica e il suo scopo sarà: “riportare in vita lo stato di santità dei tempi apostolici”. 

La storia e la videostoria del fondatore dei Padri Somaschi su http://biscobreak.altervista.org/2014/02/san-girolamo-emiliani/

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SANTA GIUSEPPINA BAKHITA

Santa_Giuseppina_Bakhita(ca. 1868-1947) 08 febbraio

Fiore africano, che conobbe le angosce del rapimento e della schiavitù, fu catturata all’età di quasi dieci anni da alcuni mercanti arabi di schiavi, che la tennero prigioniera per qualche anno a El Obeid nel Kardofan per poi aprirsi mirabilmente alla grazia, accanto alle Figlie di S. Maddalena di Canossa.

La storia e il film su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santa-giuseppina-bakhita/ 

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B. MADRE SPERANZA DI GESÙ

Religiosa, mistica e fondatrice (1893-1983) 8 febbraio 

Speranza_di_Gesù_Alhama_Valera_1Madre Speranza di Gesù, al secolo María Josefa Alhama Valera è la fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso. Nel Santuario da lei voluto, insieme al Crocifisso si venera la Madonna con il titolo di Maria Mediatrice  e qui sembra sgorgare un’acqua miracolosa che ha trasformato Collevalenza nella Lourdes italiana.

La storia e la nascita del santuario con i video e le testimonianze su http://biscobreak.altervista.org/2016/02/madre-speranza-di-gesu/

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S. Michele Febres Cordero2S. Michele Febres Cordero

(1854-1910) 9 febbraio 

Insegnante d’eccezione riconosciuto anche in Europa arrivò a scrivere con il proprio sangue una lettera d’amore a Gesù.  Le sue difficoltà fisiche non furono per lui un impedimento, ma un trampolino per la santità che si manifestò con miracoli che accompagnarono il corteo con le sue spoglie a Quinto.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/s-michele-febres-cordero/

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BEATA ANNA CATERINA EMMERICH
anna caterina emmerich

mistica religiosa (1774-1824) 9 febbraio

Di lei si dice che sapesse distinguere glioggetti sacri da quelli profani, che potesse  leggere nel pensiero delle persone e che avesse  visioni di fatti che avvenivano nel mondo: vide per esempio dettagli della rivoluzione francese.  Previde la caduta di Napoleone, dodici anni prima che avvenisse. Le sue esperienze mistiche erano spesso accompagnate da fenomeni di levitazione e bilocazione. 

La storia e un video commento su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-anna-caterina-emmerich/

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SANTA SCOLASTICA

(547) 10 febbraio

… ma ella rispose: «Ho chiesto un favore a te e tu me l’hai negato. L’ho chiesto a Dio, e lui me l’ha concesso».

La storia e la video-storia  su  http://biscobreak.altervista.org/2013/02/s-scolastica/ 

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Beato José Sanchez Del Riojlsanchez

Martire (1913 – 1928) 10 febbraio

Il quattordicenne messicano José Sanchez Del Rio, visitando la tomba del beato martire Anacleto González Flores, chiese a Dio di poter morire in difesa della fede. Fu ucciso il 10 febbraio 1928, gridando: “Viva Cristo Re! Viva la Vergine di Guadalupe!”.

La commovente storia del giovane Beato José Sanchez Del Rio con video racconti su http://biscobreak.altervista.org/2016/02/beato-jose-sanchez-del-rio/

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San Caedmoncaedmon_f

(680) 11 febbraio

Per quanto alcuni suoi poemi si fecero poi risalire a tempi posteriori, Caedmon è e rimane “il padre della poesia sacra inglese“. Ma è la nascita di questo suo talento che rende assai misterioso il dono a lui assegnato da Dio.

La storia del “padre della poesia sacra inglese” su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/s-caedmon/

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SANTA MARGHERITA D’OINGT 

SANTA MARGHERITA D’OINGTmistica religiosa dell’Ordine certosino (1240 –1310) 11 febbraio

Marguerite d’Oingt è una delle prime poetesse delle quali si abbia traccia in Francia. Benedetto XVI di lei disse: « Margherita ci invita a meditare la vita di dolore e amore di Gesù e di Maria e a dare così un senso alla nostra esistenza », ovvero « mettere la nostra vita al servizio di Dio e degli altri »

La storia di Santa Margherita D’Oingt, l’omelia di Benedetto XVI e i suoi scritti su http://biscobreak.altervista.org/2016/02/santa-margherita-doingt/

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BEATI SACERDOTI MARTIRI INGLESI

piconasanti16Beati Tommaso Hemerford, Giacomo Fenn, Giovanni Munden, Giovanni Nutter e Giorgio Haydock

martiri (1584) 12 febbraio

Questi giovani sacerdoti sono morti squartati vivi perché credevano nel loro ministero. E’ doveroso per noi ricordarli e ricordare che i ministri di Dio ci donano il corpo di Cristo vivo e vero nella SS. Eucarestia e per questo hanno fatto sacrifici, rinunce e a volte, come in questo caso hanno dato la loro stessa vita. La storia del loro martirio.

Le loro storie su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beati-sacerdoti-martiri-inglesi/

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San Goslino (Gozzelino)

Abate di S. Solutore 12 febbraio 1053

Nato da una famiglia nobile divenne abate di San Solutore. Le sue reliquie vennero traslate nella chiesa dei santi martiri Solutore, Ottavio e Avventore, in seguito all’occupazione francese  di Torino.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2018/02/san-goslino-gozzelino/

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BEATA EUSTOCHIO DI PADOVAbeata eustochio

(1433-1459) 13 febbraio

Si può dire che ella ebbe poca fortuna fin dall’inizio: nacque infatti da una suora. Accusata poi di essere indemoniata e di stregoneria, rischiò di essere bruciata viva.  Ma ancora più straordinari sono i fenomeni che la resero un caso unico.

La storia e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-eustochio-di-padova/ 

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2 S. CIRILLO e S. METODIOSANTI CIRILLO E METODIO

monaco (827-869) e Vescovo (815-884) 14 febbraio  

Fratelli uniti nella fede e negli ideali, nominati da Giovanni Paolo II patroni d’Europa e dell’Ecumenismo. Hanno lavorato instancabilmente per permettere al popolo slavo di comprendere meglio la liturgia con traduzioni e riti prima proibiti dalla Chiesa se non nelle tre lingue ufficiali.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santi-cirillo-e-metodio/

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SAN VALENTINO e le sue leggende3St.-Valentine

Martire (?) 14 febbraio 

Perché San Valentino è diventato il patrono degli innamorati? E da quali leggende scaturiscono le usanze di questo romantico giorno?

L’articolo del santo più famoso e allo stesso tempo meno conosciuto su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-valentino-e-le-sue-leggende/

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San Claudio de la Colombières claude_la_colombiere

(1641-1682) 15 febbraio – … e, mentre il sacerdote dirigeva alle religiose brevi parole di incentivo alla pratica della virtù eroica, una di loro, Suor Margherita Maria Alacoque, sentì una voce interiore che le diceva: “Ecco chi ti mando!”. S. Claudio de la Colombière istituì la festa del Sacro Cuore e ne inaugurò la devozione.

La storia e la video-storia su   http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-claudio-de-la-colombiere/

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BEATO GIUSEPPE ALLAMANOB. GIUSEPPE ALLAMANO

fondatore (1851-1926) 16 febbraio

Giuseppe Allamano è stato un presbitero italiano, fondatore delle congregazioni dei Missionari e delle Missionarie della Consolata. Ebbe san Giovanni Bosco come insegnante e san Giuseppe Cafasso per zio. Nel 1990 è stato proclamato beato da papa Giovanni Paolo II.

La storia, gli scritti e la canzone del Beato Giuseppe Allamano su http://biscobreak.altervista.org/2016/02/beato-giuseppe-allamano/

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s. filippa mareriBEATA FILIPPA MARERI

(1236) 16 febbraio

Con la stessa determinazione che distinseSanta Chiara,si preservò per il suo sposo Gesù Cristo, ottenendo in cambio uncuore integro anche dopo la sua morte e conservato in un reliquiario.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-filippa-mareri/

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S. SETTE FONDATORI DELL’ORDINE SETTE FONDATORI DELL’ORDINEDEI SERVI DELLA B.V.M

[XIII sec] 17 febbraio

Sviluppatosi nel 1233 in seno a una comunità laica fiorentina, l’ordine dei Servi della B. V. M. (o serviti), ebbe come fondatori sette giovani provenienti dalle classi nobili e mercantili che, nel diffuso clima cittadino di ostilità, decadenza morale e inoltre intriso di catarismo, si erano dati a una vita di preghiera e carità.

La storia e la video-storia e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/ss-sette-fondatori-dellordine-dei-servi-della-b-v-m/ 

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BEATA ELISABETTA SANNA

Vedova, Terziaria francescana, membro dell’Unione dell’Apostolato Cattolico (1788 – 1857) 17 febbraio

A tre mesi perdette la capacità di sollevare le braccia, ma riuscì comunque a sposarsi ed allevare cinque figli.Vedovafece voto di castità; diventa la madre spirituale delle ragazze e delle donne della sua terra. …

La storia e il suo apostolato al fianco di San Vincenzo Pallotti su http://biscobreak.altervista.org/2017/02/beata-elisabetta-sanna/

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Beato Giovanni di FiesoleBeato Angelico 

Beato Angelico (ca. 1400-1455) 18 febbraio 

Il pittore fiorentino noto come Beato Angelico è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982, e dichiarato protettore degli artisti cristiani. 

La storia e la video-storia con la descrizione di alcune sue opere su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/b-giovanni-di-fiesole-beato-angelico/

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SAN CORRADO DA PIACENZAbeato corrado

(1290-1351) 19 febbraio

Per una leggerezza compiuta in gioventù, da uomo nobile del mondo si trasformerà in convertito e penitente.. Famoso il ripetersi del miracolo del pane al quale una volta assistette anche un vescovo.

La storia e i miracoli su  http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-corrado-da-piacenza/

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SAN BARBATO DI BENEVENTOsan barbato2

Vescovo (610c.a-682) 19 febbraio

Nel 663 la vergine, invocata da San Barbato vescovo di Benevento,sarebbe apparsa sulle mura, obbligando l’imperatore Costante II a togliere l’assedio che da tempo stava cingendo alla città. Il santo era dotato di poteri taumaturgici:cacciava i demoni e guariva i malati con abluzioni dopo la Santa Messa.

La storia del Santo e l’apparizione della vergine su http://biscobreak.altervista.org/2014/02/san-barbato-di-benevento/

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1 sant'eleuterioSANT’ELEUTERIO DI TOURNAI

vescovo (456-532) 20 febbraio

Molto popolare nel nord Europa. Una leggenda narra che una giovane innamorata di lui cadde a terra morta dopo avergli esternato il suo amore. Ma San Eleuterio riuscì a riportarla in vita.

La storia e la video-storia in spagnolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santeleuterio-di-tournai/

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BEATA GIACINTA MARTO1 francesco e giacinta

(1910-1920) 20 febbraio

Francesco e Giacinta Marto sono i due pastorelli veggenti di Fatimamorti come preannunciato dalla Madonna in tenera età. Ma come si sono svolti i fatti, che ruolo hanno avuto in queste apparizioni e che collegamenti vi sono stati con le altre apparizioni mariane?

La storia, i film e i video che narrano delle apparizioni, e il confronto con le altre apparizioni mariane su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beati-francesco-e-giacinta-marto/

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SAN ROBERTO SOUTHWELLSAN ROBERTO SOUTHWELL

Poeta-sacerdote-martire (ca. 1561-1595) 21 febbraio

La sua arte apparteneva al genere letterario allora in auge, eppure la sua opera sgorgava direttamente dalle circostanze e dall’ispirazione che guidava tutta la vita di Roberto, cioè dal sacerdozio e dal martirio. 

La storia e il suo martirio su  http://biscobreak.altervista.org/2015/02/san-roberto-southwell/

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SAN PIER DAMIANIS. PIER DAMIANI 4

vescovo e dottore della Chiesa (1007-1072) 21 febbraio

Figura profetica della chiesa medievale, poeta, scrittore di prosa e  grande riformatore, attivo in un periodo di particolare crisi (“tempi di calamità” li definisce la nuova stesura del Martirologio Romano), dottore della Chiesa in considerazione del valore della sua predicazione e dei suoi scritti a favore del rinnovamento della vita ecclesiale.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-pier-damiani/

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SANTA MARGHERITA DA CORTONA

margherita da cortona3terziaria francescana (1247-1297) 22 febbraio 

Al pari di Isabella di Francia, ricordata in questo stesso giorno, Margherita è un’altra figura caratterizzata da pratiche estreme di penitenza, suscitate nel suo caso dalla conversione da una vita non di lusso ma di “peccati della carne“. Una caratteristica è presente in tutta la sua vita: l’essere stata sempre innamorata, l’esser vissuta sempre di amore totale.

La storia, la video-storia e un video che parla della lettera inviata al figlio e ne svela i misteri su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santa-margherita-da-cortona/

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SERVO DI DIO LUIGI GIUSSANI

Mons. Luigi Giovanni Giussani

Fondatore (1922 – 2005) 22 febbraio

Fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Ecco cosa disse l’allora Cardinale Joseph Ratzinger alle sue esequie  “… Lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, attraverso di lui, un Movimento, … che testimoniasse la bellezza di essere cristiani in un’epoca in cui andava diffondendosi l’opinione che il cristianesimo fosse qualcosa di faticoso e di opprimente da vivere. …” 

L’articolo e i video su http://biscobreak.altervista.org/2017/02/servo-di-dio-luigi-giussani/

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SAN POLICARPO

S.Policarpo

vescovo e martire (ca. 69 – ca. 155) 23 febbraio 

Molto probabilmente discepolo di san Giovanni Evangelista. Attraverso una lettera scritta dalla Chiesa di Smirne in cui si racconta il martirio di Policarpo abbiamo la prima prova certa del culto delle reliquie e la sua preghiera in punto di morte.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-policarpo

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SERVA DI DIO SUOR BLANDINAsuor-blandina-segale

ROSA MARIA SEGALE – religiosa e missionaria (1850-1941) 23 febbraio

Suor Blandina, soprannominata “la suora più veloce del West”riuscì a tenere a bada Billy the Kid,convincendolo a non fare una strage, e fondò in New Mexico scuole e ospedali. 

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2015/02/suor-blandina/

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BEATO TOMMASO MARIA FUSCO

fondatore (1831-1891) 24 febbraio

Padre_Maria_FuscoRimasto orfano in tenera età, don Tommaso Maria aprì nella sua casa una Scuola di Teologia morale per i sacerdoti. Profondamente colpito dalla disgrazia di un’orfana, vittima della strada, fondò la congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue. Beato Tommaso Maria Fusco, la storia e  la preghiera. Una testimonianza di guarigione per intercessione del Beato Tommaso Maria Fusco.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beato-tommaso-maria-fusco/

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SAN SEBASTIANO DI APARICIO

san sebastiano dell'apparizioneFrancescano (1502 – 1600) 25 febbraio

Gli animali gli obbedivano anche al suo più piccolo sussurro si diceva che avesse su di essi poteri miracolosi e che gli angeli lo accompagnassero nei suoi viaggi.

La storia e la preghiera su  http://biscobreak.altervista.org/2015/02/beato-sebastiano-di-aparicio/

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San Luigi Versiglia e San Callisto Caravario1 Luigi e Callisto1

Vescovo e martire Luigi (1873-1930); sacerdote e  martire Callisto(1903-1930) 25 febbraio

Sono i primi martiri in Cina dell’ordine dei salesiani di don Bosco, appartengono a un periodo successivo rispetto ai martiri della Cina ricordati il 17 febbraio. Morirono in un periodo contrassegnato dalle incessanti ostilità tra i “signori della guerra” locali e dalla nascita del partito comunista cinese. La beatificazione avvenne per opera di Giovanni Paolo II.  

La storia e la video-storia. su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-luigi-versiglia-e-san-callisto-caravario

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San Porfirio di Gaza

san Porfirio1vescovo (353-421) 26 febbraio 

All’età di venticinque anni decide di abbandonare il mondo per  diventare  asceta, finchè una paralisi improvvisa lo obbliga a tornare a Gerusalemme, ma la grazia divina gli mostra ben altra strada…

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-porfirio-di-gaza/

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SAN GABRIELE DELL’ADDOLORATA

27_san_gabrielePassionista (1838-1862) 27 febbraio

Il santo dei giovani, il santo dei miracoli, il santo del sorriso:con questi tre appellativi è conosciuto San Gabriele dell’Addolorata. Ripeteva spesso: “Dio non guarda il quanto ma il come; la nostra perfezione non consiste nel fare le cose straordinarie ma nel fare bene le ordinarie“.

La storia e la video-storia e i miracoli su  http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-gabriele-delladdolorata/

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Ven. Sergio Bernardini e Domenica

Sposi, Terziari francescani e Cooperatori Paolini – 27 febbraio 
Sergio(1882-1966) / Domenica:(1889 – 1971)

SergioBernardini_DomenicaBedonniFino alla fine hanno raccomandato ai figli di farsi santi. Nei loro cinquantadue anni di matrimonio hanno testimoniato come si possa crescere nella fede e nella vita interiore, testimoniando la fedeltà e la coerenza cristiana.

La storia e la video-storia su http://biscobreak.altervista.org/2016/02/ven-sergio-bernardini-e-domenica/

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BEATA ANTONIA DI FIRENZE

Antonia_Maria_VernaClarissa (1400-1472 ca) 28 febbraio

Di lei si disse: “Taceva ma la sua fama gridava.” Seppe vivere l’austera povertà con letizia evangelica e il suo trapasso fu segnato da miracoli, ma ancor prima si parla di fenomeni di levitazione e luce infuocata attorno al capo.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-antonia-di-firenze/

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Sant’ Augusto ChapdelaineSant' Augusto Chapdelaine.4

Martire in Cina (1814-1856) 29 febbraio

Di origini francesi Augusto Chapdelaine fu mandato in Cina come sacerdote missionario, ma a causa della libidine di un uomo corrotto fu torturato e condannato a morte.  

La storia e il suo martirio su http://biscobreak.altervista.org/2016/02/sant-augusto-chapdelaine

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Sant’ Augusto Chapdelaine

Sant’ Augusto Chapdelaine

Martire in Cina (1814-1856) 29 febbraio

Sant' Augusto Chapdelaine.4Di origini francesi Augusto Chapdelaine fu mandato in Cina come sacerdote missionario, ma a causa della libidine di un uomo corrotto fu torturato e condannato a morte.   

La storia dell’evangelizzazione della Cina è costellata da innumerevoli martiri, missionari europei, clero locale, catechisti cinesi, fedeli convertiti, che donarono la loro vita, durante le ricorrenti persecuzioni, che si alternarono a periodi di pace e di proficua evangelizzazione, scatenate o sobillate da bonzi invidiosi, fanatici ‘boxer’, crudeli mandarini e imperatori, soldataglia avida di sangue e saccheggi. In questa eroica schiera di martiri caduti negli ultimi quattro secoli, è compreso s. Augusto Chapdelaine, missionario dell’Istituto delle Missioni Estere di Parigi.

Nacque a La Rochelle (diocesi di Coutances) in Francia, il 6 gennaio 1814; di famiglia contadina, coltivò con i fratelli, fino ai 20 anni, gli ampi poderi agricoli presi in affitto; ma dopo la morte di due di essi e la riduzione della Sant' Augusto Chapdelaine1superficie dei terreni, lasciò l’azienda e si dedicò alla desiderata carriera ecclesiastica.

Frequentò il Seminario diocesano e fu ordinato sacerdote nel 1843; ebbe il compito, prima di vicario e poi di parroco del villaggio di Boucey. Ma il suo desiderio era quello di essere missionario, quindi nel 1851 passò al seminario – noviziato dell’Istituto delle Missioni Estere di Parigi e il 29 aprile 1852 s’imbarcò ad Anversa, diretto alla missione cinese del Kuang-Si; ma si fermò a Ta-Chan vicino alla frontiera, per ambientarsi, imparare la lingua e aspettare il momento propizio, perché il Kuang-Si era stato per più di un secolo senza la presenza di un missionario e quindi non si era più certi dell’accoglienza dei suoi abitanti.

Trascorsero quasi tre anni, poi nel 1855 poté entrare nello Kuang-Si, dove si mise subito a fare apostolato, percorrendo il territorio in lungo e in largo; in breve tempo i neofiti divennero circa duecento e Sant' Augusto Chapdelaineulteriori conversioni erano prossime, quando un certo Pé-San, uomo di costumi corrotti, avendo saputo che una donna da lui sedotta, si era convertita al cristianesimo, denunciò la presenza del missionario al mandarino di Sy-Lin-Hien, acerrimo nemico dei cristiani, accusandolo di sobillare il popolo, fomentando disordini.

Il mandarino allora inviò le sue guardie a Yan-Chan, dov’era padre Augusto Chapdelaine per arrestarlo, ma questi avvertito in tempo, sfuggì alla cattura rifugiandosi in casa di un letterato cristiano a Sy-Lin-Hien.

Il 25 febbraio 1856, la casa venne circondata dalle guardie e perquisita; padre Chapdelaine fu fatto prigioniero insieme a quattro fedeli cristiani che l’avevano accompagnato e il secondo figlio dell’ospite.

La retata di cristiani produsse a sera 25 prigionieri, che furono bastonati a colpi di bambù, incatenati e con la ‘ganga’ al collo (tipica gogna dei Paese asiatici).

Il 26 febbraio il missionario fu interrogato e accusato; ricevé per punizione centinaia di colpi di bambù Sant' Augusto Chapdelaine2che lo resero tutto una piaga. Il giorno dopo fu incatenato con le ginocchia piegate e strette sopra delle catene di ferro e così rimase in quella dolorosissima posizione fino al 28, in attesa di un ingente riscatto da parte dei cristiani, che comunque erano nascosti ed impauriti.

Fu condannato a morire nella gabbia e il 29 febbraio 1856, con il collo entro un foro del coperchio superiore e il corpo, tolto il fondo della gabbia, sospeso, il missionario morì come fosse impiccato.

Padre Augusto Chapdelaine fu beatificato il 27 maggio 1900 da papa Leone XIII e proclamato santo il 1° ottobre 2000, da papa Giovanni Paolo II.

Fontehttp://www.santiebeati.it/dettaglio/92019