Beati Sacerdoti Martiri inglesi

BEATI SACERDOTI MARTIRI INGLESI

Beati Tommaso Hemerford, Giacomo Fenn, Giovanni Munden, Giovanni Nutter e Giorgio Haydock

martiri (1584) 12 febbraio

piconasanti16Questi giovani sacerdoti sono morti squartati vivi perché credevano nel loro ministero. E’ doveroso per noi ricordarli e ricordare che i ministri di Dio ci donano il corpo di Cristo vivo e vero nella SS Eucaristia e per questo hanno fatto sacrifici, rinunce e a volte, come in questo caso hanno dato la loro stessa vita.

[Il nome di Tommaso Hemerford è il primo dell’elenco perché esso identificava il gruppo di sacerdoti martiri inglesi beatificati nel 1929; Giorgio Haydock compare per ultimo perché è stato beatificato solo nel 1987.]

giovanni

Tommaso Hemerford nacque nel Dorset nel 1554, figlio di Edoardo e Olivia Hemerford. Istruito a Hart Hall e al St John’s College di Oxford, dove si laureò nel 1575, si recò a Reims per studiare da prete nel luglio 1580 e il mese successivo fu inviato nel Collegio inglese di RomaOrdinato nel marzo del 1583, lasciò Roma diretto in Inghilterra in aprile, fermandosi a Reims lungo la strada e giungendo a destinazione in giugno. Prima della fine dell’anno fu catturato e imprigionato a Marshalsea. Il 5 febbraio 1584 fu accusato, insieme ad altri tredici, di essere sacerdote cattolico, e quindi imprigionato nella Torre di Londra. Per ragioni che rimangono sconosciute, solo cinque dei quattordici imputati furono condannati a morte e quindi giustiziati a Tyburn il 12 febbraio, venendo impiccati, sventrati e squartati. Tommaso è descritto come «un uomo basso con barba nera, dall’aspetto severo ma dal carattere dolce e molto piacevole, esemplare nella conversazione».

Giacomo Fenn, nato intorno al 1540 e originario di Montacute nel Somerset, aveva due fratelli, Giovanni e Roberto, anch’essi divenuti preti ma sfuggiti all’esecuzione (Roberto, arrestato il giorno stesso in cui Giacomo fu giustiziato, venne poi costretto all’esilio). Corista a Oxford, Giacomo era entrato nel Corpus Christi College nel 1554, dal quale fu espulso nel 1560 per non aver voluto pronunciare il giuramento di supremazia. Divenne in seguito tutor al Gloucester Hall emagister nel Somerset. Sposatosi, ebbe due figli, Francesca e s. giacomoGiovanni, ma alla morte della moglie(1579) si recò a Reims per prepararsi al sacerdozio. Ordinato a Chalons l’anno successivo, giunse in Inghilterra  in maggio. Fu subito catturato, a Brimpton nel Somerset, e imprigionato dapprima nella vicina Ilchester e poi a Marshalsea. Qui trascorse due anni, durante i quali svolse il proprio ministero a favore dei compagni di prigionia, cattolici e non, riconciliando almeno un criminale con la Chiesa. Posto sul banco degli imputati insieme a Giorgio Haydock, fu accusato di aver cospirato con lui a Roma (dove non era mai stato) per uccidere la regina, nonostante i due non si fossero mai incontrati prima, e furono entrambi condannati. Successivamente il procuratore generale visitò Fenn in prigione offrendogli una sospensione della pena se avesse riconosciuto la regina come capo della Chiesa, ma di fronte al suo rifiuto, lo fece caricare sullo squallido carro dei condannati e condurre a Tyburn per l’esecuzioneLa figlia Francesca, presente alla sua morte, gli chiese un’ultima benedizione prima che fosse ucciso.

Giovanni Munden, nato nel 1543 a Mapperton nel Dorset, aveva studiato alla giovanni mundenWinchester School e al New College di Oxford, divenendone membro nel 1562. Anch’egli era stato espulso dal collegio nel 1566, probabilmente per motivi di fede e, stando alla testimonianza data nel 1582 da un altro sacerdote, Giovanni Chapman, era stato maestro «a Dorchester e in altre diverse località di quella contea [Dorset]; essendo ritenuto un papista, aveva avuto problemi dottrinali durante la sua permanenza in questi luoghi». Giovanni si recò a Reims nell’ottobre del 1580, dove  ricevette gli ordini minori; l’anno successivo fu inviato a Roma, donde fece ritorno a Reims  nel luglio 1582, probabilmente già sacerdotePartito per l’Inghilterra il 6 agosto 1582, fu arrestato subito dopo lo sbarco a Dover. Il pagamento di quindici sterline gli assicurò una temporanea libertà, ma fu nuovamente arrestato mentre viaggiava da Winchester a Londra nel febbraio del 1583, venendo consegnato alle autorità da un avvocato di nome Hammond. Munden fu quindi rinchiuso nella Torre. Al processo fu accusato di aver complottato all’estero per uccidere la regina, un’accusa arbitraria e rivolta contro tutti gli imputati, cui faceva seguito un’apparentemente altrettanto arbitraria sentenza di morte o di esilio. Munden si mostrò così tranquillo quando fu emesso il verdetto che i presenti pensarono che fosse stato assolto. Fu l’ultimo dei cinque a morire.

santiGiovanni Nutter, nato a Clitheroe, vicino a Burnley nel Lancashire, aveva un fratello più giovane, Roberto, che dopo essere stato a Reims con lui, avrebbe più tardi patito ugualmente il martirio, nel 1600 (26 lug.). Nutter studiò al St John’s College di Cambridge, laureandosi intorno al 1576; giunse con Roberto a Reims il 23 agosto 1579 e, dopo due anni, fu inviato a Verdun a insegnare ai più giovani, ritardando di un anno l’ordinazione. Divenuto sacerdote nel settembre del 1582, Giovanni giunse in Inghilterra due mesi dopo, sbarcando a Dunwich nel Suffolk, ma qui rimase confinato a causa di una febbre alta fino al 15 gennaio 1583, giorno in cui fu arrestato. I suoi tentativi di farsi passare per un mercante di York erano falliti: la sua valigia conteneva 500 catechismi e 15 copie del Nuovo Testamento recentemente stampato a Reims! Fu quindi mandato a Londra, rinchiuso a Marshalsea e, dopo il processo e la sentenza di morte, imprigionato nella Torre. Ritrovò così il fratello Roberto, arrestato a Oxford cinque giorni prima.

Giorgio Haydock apparteneva a una nota famiglia del Lancashire. Anche il fratello Roberto era divenuto prete, insieme al loro padre Viviano, vedovo, ma entrambi sfuggirono alla persecuzione e morirono di morte naturale, rispettivamente nel 1605 e nel 1581. Suo zio era Guglielmo Allen (1532-1594), fondatore dei collegi inglesi a Douai, Roma e Valladolid, ispiratore della traduzione della Bibbia a Douai e in seguito cardinale. Giorgio giunse a  Douai nel 1574, trasferendosi insieme al collegio nella nuova sede di Reims nell’aprile del 1578,santi3 recandosi poi a Roma circa tre mesi dopo. Ordinato diacono, dovette fare ritorno a Reims a causa dellacattiva salute e qui fu ordinato, insieme a Roberto Nutter, il 23 dic. 1581.Giunti in Inghilterra il mese successivo, seppe a Londra, da amici del Lancashire cui aveva fatto visita, della morte del padre. Arrestato il mese seguente, fu  imprigionato nella Gatehouse, dopo essere stato spogliato dai famigerati “cacciatori di preti” Norris e Sledd di gran parte del poco denaro che possedeva. Prima di essere processato e condannato Giorgio trascorse due anni in prigione. Era solo ventisettenne quando morì; l’anno precedente era stato descritto così: “Non avendo la barba, pare ancora più giovane”. Egli fu il primo a morire e si pensava di trattarlo con crudeltà maggiore, a monito per gli altri;l’esecuzione però fu eseguita “male”, e morì prima di essere sventrato, a differenza dei quattro suoi compagni, squartati ancora in vita.   

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler

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