IL PARADISO

IL PARADISO

paradisoDa Rosario Toscano il veggente di Belpasso a Santa Caterina Rivas, dalla veggente di Medjugorje Vicka alla mistica Maria Valtorta, tutti affermano di aver avuto una visione ben chiara del Paradiso. In questo articolo le loro testimonianze.

La Madonna ha mostrato a Rosario Toscano il Paradiso.

rosario toscano1Ecco la descrizione che ne dà il veggente di Belpasso: “In alto, nel cielo, sopra la testa della Madonna, vidi tante anime tutte vestite di bianco candido e splendente, i loro volti emanavano luce ed erano gioiosi. Tutti cantavano la lode e la gloria a Dio. Sopra queste liete anime, vi era un’immensa luce che cadeva su di loro e si rifletteva tra loro. Quella era la luce di Dio. Tutto poi svanì.

La Madonna disse: «Sono le anime del paradiso, sono coloro che hanno realmente meritato la vista del Signore, purtroppo poche anime vanno in paradiso»”. (1 febbraio 1987, il veggente Rosario Toscano, Belpasso)

La Madonna ha portato due dei veggenti di Medjugorje (Vicka e Jakov) a visitare il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio.

Ecco come Vicka descrive il Paradiso:

paradiso“C’è una porta di legno…Grande… Era chiusa, ma la Madonna l’ha aperta e noi vi siamo entrati… A destra della porta c’era S. Pietro… Ho capito subito che era lui. Con una chiave, piuttosto piccolo, con la barba, un po’ tarchiato, con i capelli. E’ rimasto uguale… Appena entrati, siamo andati avanti, camminando, forse tre, quattro metri. Non abbiamo visitato tutto il Paradiso, ma la Madonna ce lo ha spiegato. Abbiamo visto un grande spazio avvolto da una luce che non esiste qui sulla terra. Abbiamo visto le persone che sono né grasse, né magre, ma tutte uguali e hanno vesti di tre colori: il grigio, il giallo e il rosso. Le persone camminano, cantano, pregano. Ci sono anche dei piccoli Angeli che volano“. Vicka aggiunge che gli angeli sono come dei piccoli bambini, indossano delle tuniche corte e hanno le ali ”e volano al di sopra delle persone che sono in Paradiso”. Anche le persone indossavano delle tuniche: “Erano lunghe e arrivavano fino in fondo… erano di color grigio, giallo e rosso… in quel momento [la Madonna] non ci ha spiegato perché hanno le tuniche di tre diversi colori…”.

VIDEO-TESTIMONIANZA VICKA

“La Madonna ci ha detto: «Guardate quanto sono felici e contente le persone che si rovano qui in Paradiso». E’ una gioia che non si può descrivere e che qui sulla terra non esiste“. (Testimonianza della veggente di MedjugorjeVicka Ivankovic)

CATALINA RIVAS – Bolivia

paradiso3“…Nel Cielo, una è la Volontà che dirige e sazia tutti gli spiriti beati, i quali, per amore libero e puro, vogliono solamente ciò che fa piacere a Me, e questo perché il loro volere coincide esattamente col Mio: nessuna divergenza, ma al contrario perfetta e pacifica armonia di voleri. Essi conoscono ciò che Io voglio perché Io glielo manifesto e liberamente ma ardentemente essi si dedicano a compiere ciò che Mi fa piacere. Poiché Io sono l’amore che essi amano, Io sono colui nel quale hanno dissolto le loro facoltà e sé stessi interamente. Pertanto non si può dire che ci siano molte volontà, sebbene concordanti, ma una sola Volontà perché l’amore è uno.[…] Ora pensate a queste cose e riflettete sul fatto che potreste essere come i beati, o altrimenti, come i dannati. Per essere beato è necessario camminare per la strada della sottomissione; per essere dannati bisogna percorrere il cammino dell’indipendenza assoluta, vale a dire, della ribellione...”.  (19 gennaio 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia)

angeli Inmaculada_ConcepciónNel Cielo con c’è morte né timore di morire; non c’è dolore né malattia, né povertà, né caldoC’è solo un giorno eterno sempre sereno, una primavera perennemente fiorita e deliziosa perché tutti si amano teneramente e ciascuno gioisce del bene dell’altro come se fosse il suo. Nel Cielo non c’è timore di perdersi, perché l’anima, confermata nella grazia divina, non può né peccare né perdersi. Là si trova tutto quanto si possa desiderare, figli Miei… Tutto è nuovo: le bellezze, le gioie, tutto sazierà i vostri desideri. Sarà saziata la vista vedendo quella città così magnifica, così bella. Vedrete che la bellezza dei sui abitanti dà un nuovo rilievo alla bellezza della città perché tutti vestono come re, sono re. Che piacere avrete nel vedere Mia Madre che si lascia contemplare, più bella di tutti! Sentirla cantare lodando il Suo Dio!…Tutte queste sono le felicità minori che ci sono nel Cielo. La vostra delizia principale sarà di vederci viso a viso. Il premio che vi viene promesso non è solo la bellezza, l’armonia, e gli altri beni, ma sono Io stesso che Mi faccio vedere dai beati. Così le gioie dello spirito superano le gioie dei sensi. Amarmi in questa vita non è una cosa dolce? Immagina quanta dolcezza produrrà il godere di Me. Quanta dolcezza sperimenta un’anima alla quale nella preghiera Mio Padre manifesta la Sua bontà, la Sua Misericordia e specialmente l’amore che vi dimostrai nella Mia Passione. Che succederà allora, quando vi leverete questo velo e potrete vederci viso a viso? Contemplerete tutta la Nostra bellezza, la Nostra potenza, la Nostra perfezione, tutto l’amore che abbiamo per voi”. (30 ottobre 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, , Bolivia)

Ottavio_Mons__Michelini

MONS. OTTAVIO MICHELINI 

“…Il Paradiso è cosa così grande che voi viandanti sulla terra non potete capire. In Paradiso non vi è possibilità né di crescita né di diminuzione della propria felicità che non consiste, come voi siete tentati di pensare, in una pur felice ma immobile situazione di contemplazione di Dio e di tutte le bellezze dell’Universo che in Lui si riflettono. In Paradiso la vita non è immobilità stagnante, anche se soprannaturalmente meravigliosa. In Paradiso la felicità si rinnova in quell’istante, senza passato e senza futuro, che si chiama eternità, e che è sempre infinitamente nuovo…”. (13 febbraio 1976, messaggio delle anime del paradiso a Mons. Ottavio Michelini)

 MARIA VALTORTA

Maria_Valtorta1p“Per prima cosa, dunque, ieri sera ho visto come una immensa rosa. Dico “rosa” per dare il concetto di questi cerchi di luce festante che sempre più si accentravano intorno ad un punto di un insostenibile fulgore. Una rosa senza confini! La sua luce era quella che riceveva dallo Spirito Santo. […] non distinguevo santi o angeli. […] E vidi Dio Padre: Splendore nello splendore del Paradiso. Linee di luce splendidissima, candidissima, incandescente. […] Di fronte al Padre Iddio era Dio FiglioNella veste del suo Corpo glorificato su cui splendeva l’abito regale che ne copriva le Membra Ss. senza celarne la bellezza superindescrivibile. Maestà e Bontà si fondevano a questa sua Bellezza. I carbonchi delle sue cinque Piaghe saettavano cinque spade di luce su tutto il Paradiso […] Un poco più in basso di Lui, ma di ben poco, quanto può esserlo un comune gradino di scala, era la Ss. Vergine. Bella come lo è in Cielo, ossia con la sua perfetta bellezza umana glorificata a bellezza celeste. Stava fra il Padre e il Figlio che erano lontani tra loro qualche metro. […] tutto il suo sguardo era voce di adorazione e preghiera e canto. Non era in ginocchio. Ma il suo sguardo la faceva più prostrata che nella più profonda genuflessione, tanto era adorante. Ella diceva: “Sanctus!”, diceva: “Adoro Te!” unicamente col suo sguardo.

Scala_Giacobbe_santinoEcco gli angeli. Più in alto dei beati, cerchi intorno al Fulcro del Cielo che è Dio Uno e Trino con la Gemma verginale di Maria per cuore. Essi hanno somiglianza più viva con Dio Padre. Spiriti perfetti ed eterni, essi sono tratti di luce, inferiore unicamente a quella di Dio Padre, di una forma di bellezza indescrivibile. […] Più sotto, i beati. Questi, nei loro aspetti spiritualizzati, hanno più somiglianza col Figlio e con Maria. Sono più compatti, direi sensibili all’occhio e ‑ fa impressione ‑ al tatto, degli angeli. Ma sono sempre immateriali. Però in essi sono più marcati i tratti fisici, che differiscono in uno dall’altro. Per cui capisco se uno è adulto o bambino, uomo o donna. Vecchi, nel senso di decrepitezza, non ne vedo. Sembra che anche quando i corpi spiritualizzati appartengono ad uno morto in tarda età, lassù cessino i segni dello sfacimento della nostra carne. Vi è maggior imponenza in un anziano che in un giovane. Ma non quello squallore di rughe, di calvizie, di bocche sdentate e schiene curvate proprie negli umani. Sembra che il massimo dell’età sia di 40, 45 anni. Ossia virilità fiorente anche se lo sguardo e l’aspetto sono di dignità patriarcale.[…] Il Paradiso è Amore. ” (Tratto dai Quaderni di Maria Valtorta(Mistica) (Quaderno 22) Edizioni CEV ) 

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