Beata Maria di Oignies

BEATA MARIA DI OIGNIES

Fondatrice del movimento delle Beghine (ca. 1175-1213) 23 giugno

Obbligata a sposarsi convinse il suo sposo a condividere i suoi ideali e a vivere inB. Maria di Oignies castità  trasformando la loro casa in un ospizio per lebbrosi. Con l’aiuto di un futuro cardinale formerà il movimento delle Beghine e dei Begardi. Favorita del dono delle lacrime divenne la protettrice delle gestanti.

Tra il XII e i l XIII secolo nei Paesi Bassi un buon numero di sante donne anticiparono con la loro condotta di vita la semplicità e l’austerità del movimento francescano: Maria di Oignies fu una di queste. Il futuro cardinale Giacomo de Vitry, suo amico, discepolo e forse anche confessore, protettore del movimento delle beghine, ha scritto una biografia con l’elogio delle sue virtùavvertendo però il lettore che le sue pratiche spirituali erano troppo estreme. 

Maria di Oignies proveniva da una famiglia facoltosa di Nivelles nel Brabante e da bambina era così seria che non si univa mai agli altri suoi coetanei nei giochinon permetteva che le facessero i riccioli nei capelli o che le facessero indossare abiti alla moda. Annunziò ai suoi genitori che desiderava abbracciare la vita religiosa. Essi però erano infastiditi da questo suo comportamento diverso dalle altre fanciulle, la irrisero e quando ebbe quattordici anni la dettero in sposa a un giovane che godeva di ottima posizione. Maria di Oignies però era così determinata che convinse il suo sposo a condividere i suoi ideali e a vivere in castità  trasformando la loro casa in un ospizio per lebbrosi. I due giovani sposi curavano gli ammalati personalmente, talvolta vegliandoli tutta la notte, e si misero a distribuire i loro beni in elemosina in modo così indiscriminato da mettere in allarme il parentado. Dormivano su assi ed erano oggetto di derisione e scherno. Maria faceva vita di grande austerità indossando una rozza corda attorno ai fianchi, digiunando e negandosi il sonno per assoggettare il proprio corpo.

B. Maria di Oignies1Durante un inverno molto rigido trascorse tutte le notti in chiesa dalla festa di S. Martino a Pasqua, sdraiandosi per terra senza coprirsi con mantelli o coperte. Maria di Oignies, possedeva quello che è chiamato «il dono delle lacrime»: spesso, infatti, le sgorgavano lacrime quando pregava o meditava sui divini misteri. Se il fenomeno potrebbe essere spiegato come reazione fisica alla tensione prodotta da una vita così fuori dalla norma, il suo biografo, e molti altri, considerarono le lacrime come un’autentica grazia spirituale (nel Messale Romano c’è una raccolta di collette prò petitione lacrymarum,per chiedere le lacrime). In un frammento del suo diario, che ci è pervenuto, S. Ignazio di Loyola (31 lug.) considera un tempo di desolazione i giorni nei quali non versava lacrime mentre assisteva alla Messa, poiché, dice, Dio nascondeva il suo volto.

Maria di Oignies, piangeva così copiosamente che, come scrive il de Vitry, «le lacrime da lei versate segnavano il suo passaggio sul pavimento della chiesa». Guardando il crocifisso, o parlando della passione di Cristo, oppure sentendone parlare, spesso sveniva; aveva una devozione particolare per la Presenza reale, trascorrendo molte ore in chiesa in adorazione del SS. Sacramento. Mentre la fama di Maria di Oignies attraeva folle di visitatori che si rivolgevano a lei per consigli e ispirazione spirituale, ella sentì, a pochi anni dalla morte, il bisogno di una vita solitaria e, con il consenso del marito, si trasferì in una cella presso il monastero agostiniano che sorgeva nei pressi di Oignies, dove trascorreva le giornate in preghiera e meditazione.

In questi cinque anni di vita da reclusa il de Vitry la visitò spesso e in seguito la definì B. Maria di Oignies2« la mia madre spirituale». La aiutò a fondare la sua comunità autosufficiente di beghine e begardi. Nonostante le accuse di eresia che sarebbero state mosse al movimento negli anni successivi, Maria di Oignies fu sempre molto ortodossa nelle sue convinzioni, tant’è che appoggiò con entusiasmo la Crociata contro i catari del 1209.

Maria pregava moltissimo per lui e lo aiutava spiritualmente. Il rapporto spirituale con il futuro cardinale era, per lei, una risposta alle sue preghiere: poiché in quanto donna non poteva avere un insegnamento pubblico per i fedeli e condurli a Dio, così egli fungeva in sua vece ed era il suo speciale “predicatore“; de Vitry si sentì molto onorato di questo titolo, rimanendole sempre fedele e scrivendone subito dopo la morte, avvenuta all’età di trentotto anni, una Vita (a quel tempo egli non era ancora cardinale). Maria di Oignies influenzò anche la fondazione, nel 1211, dei Canonici Regolari della Santa Croce (crocigeri) da parte di Teodoro di Celles a Clair-Lieu, vicino a Huy. Nel 1212 si racconta che Maria di Oignies avesse ricevuto le stimmate, ben 12 anni prima di San Francesco.

E’ INVOCATA: – come protettrice delle gestanti

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler /http://www.istitutoaveta.it/B.Maria%20di%20Oignies.htm

ARTICOLI COLLEGATI

BEATA MADRE TERESA DI CALCUTTA

(Decide di vivere in mezzo ai poveri e ai lebbrosi di Calcutta)

SAN DAMIANO DE VEUSTER

(Sacerdote che dedica la vita ai lebbrosi dell’isola di Molokai)