SANTA GIOVANNA DI FRANCIA

Santa Giovanna di Francia

fondatrice (1464-1505) 04 febbraio 

3 S. Giovanna di Francia

Una regina nata con malformazioni fisiche, promessa sposa a soli 8 giorni, tenuta reclusa per via del suo aspetto fisico, obbligata a divorziare afferma: “Dio aveva permesso ciò affinché io potessi fare del bene, come avevo tanto desiderato.” 

Conosciuta anche come Giovanna di Valois, questa santa era figlia del re Luigi XI (che regnò dal 1461 al 1483) e di Carlotta di Savoia e nacque con malformazioni fisiche: era forse gobba o più probabilmente nana (anche se le descrizioni offerte al riguardo, non essendo molto precise, potrebbero essere semplicemente accentuazioni di una taglia fisica minuta e poco attraente). A causa del suo aspetto fisico il padre non riuscì a nutrire per lei nessun affetto, giungendo al punto di tentare di ucciderla. Promessa sposa a soli otto giorni (semplice pegno in intrighi dinastici).

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Deforme e claudicante, a cinque anni è relegata a Linières (Berry) dove il suo maggior piacere è di conversare con la “benedetta Vergine“. A sei anni, invitata dal re a scegliersi un confessore, si mette a 2.S. Giovanna di Franciapregare e ode una voce: “Per le piaghe di mio Figlio tu avrai la Madre“. Scelse il francescano Giovanni de la Fontaine. A sette anni si sente investita di una missione mariana: “Prima di morire fonderai una Religione in mio onore. E così facendo mi darai gran piacere e mi renderai un servizio“.

Sposò nel 1476 il cugino del padre. Luigi, duca di Orléans. Il trattamento riservatole dal marito non si rivelò migliore di quello del padre, la tenne sempre in disparte e per tre anni prigioniera. Alla morte del re, il fratello della santa salì al trono e regnò come Carlo VIII dal 1483 al 1498; tentò anche di far giustiziare Luigi per aver organizzato una rivolta contro la sua persona, ma l’intervento di Giovanna a favore del marito riuscì a salvargli la vita.

Fu proprio lui a succedere a Carlo sul trono, regnando dal 1498 al 1515 con il nome di Luigi XII e divenendo famoso come “padre del popolo”. La sua supposta benevolenza non venne tuttavia estesa alla moglie: giunse infatti a cercare di annullare il matrimonio con il pretesto di essere stato costretto da suo cugino a contrarlo contro la propria volontà, per potere essere quindi libero di sposare la vedova di Carlo VIII, Anna, che avrebbe portato la Bretagna in eredità alla corona francese. Su sua richiesta papa Alessandro VI inviò alcuni commissari ad esaminare il caso. Vi è tra la sua testimonianza e quella del re una contraddizione: secondo quanto ella dichiara il matrimonio è stato consumato, mentre suo marito afferma il contrario. Si deciderà comunque in favore del re: nel 1498 il matrimonio con Giovanna fu annullato, anche se la motivazione addotta fu la consanguineità piuttosto che il difetto di intenzione.5S. Giovanna di Francia

Giovanna, che aveva già cercato il conforto della religione per i duri trattamenti a lei riservati dal marito, non sollevò obiezioni all’annullamento e come ricompensa per il suo consenso Luigi le fece dono del  ducato di Berry, della città di Pontoise e di altri possedimenti. Giovanna confiderà piú tardi al suo confessore:

In quel momento nostro Signore mi fece la grazia che quando udii la notizia, mi mise nel cuore il convincimento che Dio aveva permesso ciò affinché io potessi fare del bene, come avevo tanto desiderato. Ho considerato che ero rimasta con il re mio marito per ventidue anni, durante i quali non avevo potuto fare gran che di bene, né alcuna di quelle cose che avevo desiderio di fare; ora però potrò prendermi la rivincita e varrà la pena di vivere virtuosamente visto che sono sottratta alla soggezione di un uomo”.

Stabilitasi a Bourges, ella consacrò completamente la propria vita alla preghiera e alle opere di carità. Inizia una vita di mortificazioni corporali e di generosità senza limiti, amministrando il suo ducato con saggezza e facendo regnare la giustizia. La peste scoppiata nel 1499 e 1500 le permise di dare la misura della sua carità. Il suo confessore, un frate francescano che sarebbe stato beatificato come Gabriele Maria (27 ago.), o “Gabriele ab Ave Maria”, come lo soprannominò papa Leone X, la aiutò a fondare un convento nella città, dedicato alle “dieci virtù di Maria”; si presentano nuove vocazioni e alcuni miracoli facilitano la costruzione le prime postulanti furono undici 1 S. Giovanna di Franciaragazze provenienti da una scuola locale e alcune di esse non avevano ancora dieci anni. Il frate redasse per loro una regola che ricevette infine l’approvazione papale e la congregazione prese il nome di Ordine dell’Annunziata di Bourges. Per la festa di Pentecoste del 1504 a Giovanna fu concesso di fare la propria professione nel nuovo ordine senza il normale periodo di noviziato.

La cerimonia si svolse in maniera abbastanza insolita: tradizionalmente in quel giorno la nobiltà si radunava per renderle omaggio in quanto  duchessa di Berry ed ella ricevette gli ospiti offrendo un sontuoso banchetto; quindi, indossate le insegne reali, si recò in chiesa e rinunciò al proprio titolo e a tutte le proprietà. Dopo meno di un anno dalla professione Giovanna morì; venne canonizzata da papa Pio XII nell’anno santo del 1950. Sotto la guida dei francescani l’ordine è giunto fino al XX secolo.

È INVOCATA: – come protettrice dei paralitici

Fonti: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler/ http://www.katieking.it/