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SUOR MARIA DELLA TRINITÀ

SUOR MARIA DELLA TRINITÀ

(Maria Jacques) mistica, profetessa, clarissa (1901-1943) 25 giugno 

SUOR MARIA DELLA TRINITÀLa sera del febbraio 1926 arrivò alla conclusione che Dio non esisteva e la vita non valeva la pena di essere vissuta. Ma il Signore era vicino al suo dolore e precisamente da quella sera, per una serie di circostanze provvidenziali, incominciò quel lavorio interiore della grazia che doveva condurla a convertirsi al Cattolicesimo e dopo una serie di prove e delusioni di ogni specie, a morire Clarissa a Gerusalemme. 

Una ragazza passando davanti alla chiesa del “Corpus Domini” a Milano viene colpita dall’iscrizione “Corpus Domini” sulla porta e tornando a casa, presso la signora che la ospita, le domanda: “Che cosa significano queste strane parole?”. È rapita da qualcosa di misterioso, di grande. La signora è sì, cattolica, ma non praticante da anni e non sa risponderle. La ragazza però, da qualche tempo, ha letto la vita di Maggy Lekeux, l’eroica maestrina belga, testimone e apostola di Gesù, e ha già provato un grandissimo desiderio di conoscere il Cattolicesimo. Ma come fare?

SUOR MARIA DELLA TRINITÀ3
Luisa a 10 mesi con la zia Alice

Questa ragazza si chiama Maria Jacques ed è nata il 26 aprile 1901 a Pretoria nel Transvaal da genitori protestanti. La sua mamma era morta dandola alla luce; il padre missionario protestante la conduce in Svizzera, dove viene educata da una zia e cresce come una ragazza indipendente, senza alcuna formazione religiosa. La giovinezza di Maria fu senza affetti e senza gioia. Dopo una lunga sequela di “sacrifici e di lotte inutili”; le ripetute delusioni nel lavoro, la relazione fallita con un uomo sposato e la grande solitudine dovuta alla lontananza dai familiari tanto amati la conducono a venticinque anni a non comprendere piú il senso della vita e a pronunciare quell’amara sentenza: Dio non c’è. Ma fu proprio in quella notte che nella disperazione era entrata una luce: la percezione di una presenza che la visitava, di una religiosa vestita di bruno scuro con una corda come cintura. Il Signore stesso le riveló il senso del lungo cammino: Tu stessa dovevi, da sola, spogliandoti di te, scoprire la mia Voce.

Non avevo alcuna conoscenza dei Misteri della fede; non credevo che Gesù Cristo fosse Dio, tuttavia era per me la più grande figura umana che mi fosse dato di contemplare. Anche il nostro Salvatore? Oh, mio Dio, come comprenderlo, quando non si è mai tenuto in mano una croce e Colui che vi fu inchiodato, quando non si è mai meditato il dramma della Passione, come comprenderlo davvero senza aver ricevuto il suo supremo dono che è Lui stesso nell’Eucaristia?

Maria, non trovando lavoro in Svizzera, accetta un posto di istitutrice a Milano. Il bambino affidatole è a scuola dalle otto del mattino alle quattro del pomeriggio ed ella ne approfitta per visitare le chiese della città, che hanno su di lei una singolare attrattiva. Un sera, entra nella basilica della Madonna delle Grazie e si trova affascinata SUOR MARIA DELLA TRINITÀ2dall’“Ultima Cena” di Leonardo da Vinci, ma quando fermandosi in fondo, vede molta gente inginocchiata che prega davanti a un altare colmo di fiori e di candele accese attorno a uno (per lei) strano oggetto a forma di sole (l’ostensorio) ed infine vede il prete alzarlo a benedire i presenti, è profondamente segnata dentro, sconvolta, avvinta…

Luisa  a 5 anni con le sorelle

Non sa che cos’è il SS.mo Sacramento né che cosa sono i Sacramenti. Sente che nelle chiese dei cattolici c’è come una Presenza, la Presenza di Qualcuno, che l’attira irresistibilmente. Quell’anno, Maria trascorre le vacanze estive sulle Alpi, con un gruppo di amiche, conosciute a Milano. Una di queste una mattina la invita a pregare e le spiega: “Lui, Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo per noi… Lui, così grande, si fa piccolo per venire a noi, sotto le specie del pane, per aiutarci, per stare con noi… Oh, se tu sapessi… Lo possiamo anche ricevere!”.

Maria intuisce che i cattolici hanno una Realtà meravigliosa: Dio così buono e bello, così vicino, sull’altare, nel Tabernacolo. Le viene voglia di andare anche lei a riceverlo nella Comunione. L’amica le ha detto che prima deve confessarsi, anzi deve farsi cattolica. Allora si reca in duomo a Milano e cammina alquanto, finché si inginocchia in un confessionale e apre la sua anima al sacerdote. Il quale, la manda da alcune suore: “Là vi istruiranno nella fede cattolica. Vi spiegheranno tutto, poi entrerete nella Chiesa Cattolica, potrete fare la Comunione. Io pregherò molto per voi”.

SUOR MARIA DELLA TRINITÀVa subito a bussare alla porta delle “Suore del Cenacolo”. Si trova in parlatorio davanti a una piccola suora, Madre Reggio, che la scolta, assai materna, e la invita a venire ogni giorno. Così, ai primi di novembre 1927, Maria comincia il suo cammino verso il Cattolicesimo. È una scoperta meravigliosa – tutto è bello e grande – ma “Gesù, Gesù che cosa c’è di più bello di Gesù? Che meraviglia – annota – Come il Signore Gesù parla dentro di noi quando lo si ascolta!”. Recupera la bellezza e la gioia della vita: “I problemi che tanto mi avevano affaticato nella giovinezza, trovano in Gesù la loro soluzione. Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi siamo? Tutto si mette in ordine nel mio cuore e non mi sento delusa da Cristo: non lo sarei mai stata!”.

Finalmente le viene fissato il Battesimo per il 18 marzo 1928. Per quella data, sembra che il diavolo le crei tutti gli ostacoli del mondo per impedirle il passo definitivo. Ma ecco, giunge il grande giorno: “Faccio abiura… ricevo il santo Battesimo… finalmente Gesù nella Comunione, unita al suo Sacrificio nella Messa. Gesù era entrato nella mia vita e ciò mi bastava”. Alcune settimane dopo riceve la Cresima. Prende ad accostarsi alla Comunione con frequenza e regolarità: “Come se fosse entrato in me il sole! Un fuoco, una chiarezza, un calore che mi penetravano tutta. Mi sono aggrappata all’Eucaristia (e alla Madonna). Io credo che solo Gesù Eucaristico mi aiuterà a morire!”.

Per Maria Jacques, convertirsi e decidere di consacrarsi per sempre a Gesù Cristo è la stessa cosa: non vivrà più che per Lui solo. Ma, così fragile di salute, chi l’accetterà in convento? Fa domanda alle Suore dell’Assunzione, le quali la mandano a Parigi in ritiro. Lì è assalita dalla febbre. Le dicono subito che l’Ordine non è per lei. Ritorna a Milano e bussa alle Francescane presso l’antica Certosa, dove fissa l’ingresso per il 15 ottobre. Il medico le dice che nonSUOR MARIA DELLA TRINITÀ5 resisterà. “Ebbene – risponde – entrerò per offrirvi la vita e morire sposa di Cristo”. Quindici giorno dopo, ha una forte emottisi ed è dimessa in gran fretta.

Un buon prete le consiglia di recarsi dai suoi cari a Joannesburg, in Sud-Africa, poi si vedrà. Maria parte: dopo un lungo viaggio, riabbraccia il suo papà al quale narra la sua conversione al Cattolicesimo e il suo desiderio di consacrazione. Lì ci sono soltanto le Carmelitane e le Cappuccine, mentre lei sente un forte richiamo per le Clarisse, l’Ordine femminile uscito dal cuore di S. Francesco e S. Chiara d’Assisi, con la pratica della povertà assoluta, con Gesù come unico Tesoro che basta. Un sacerdote le dà l’indirizzo della Madre Amandina, monastero di Notre Dame de Sion a Gerusalemme. Maria lo comunica a suo padre: “Farai un pellegrinaggio a Gerusalemme – commenta papà – poi tornerai da me”.

Il 21 maggio 1938, Maria parte per la Città santa, dove giunge il 24 giugno. Si reca subito a pregare nella chiesetta delle Clarisse: vede il SS.mo Sacramento esposto sull’altare e ricorda la fortissima avvincente emozione provata alle “Grazie” di Milano. Ora Gesù Eucaristico la conquista per sempre. Mentre prega, suor Angela le si avvicina e le domanda: “Volete farvi Clarissa?”. Risponde: “Avete ancora posto?”. “Il monastero è stato fatto per 51, siamo solo in venti. Volete venire?”. Accetta e il 30 giugno è già accolta come postulante. Ora brucia le tappe e diventa, vestendo il santo abito, suor Maria delle Trinità, perché conquistata da Gesù solo, vive soltanto più per i Tre che sono Uno: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

SUOR MARIA DELLA TRINITÀ1
Sr. Marie nel 1940 foto del passaporto

Qui veramente bruciò le tappe del suo perfezionamento: da quel carattere estremamente indipendente che essa era, si fece la più obbediente e la più docile della comunità; caritatevolmente moderò quel mordente interiore, quel fuoco di neo-convertita che avrebbe voluto trascinare tutto e tutti a bruciare della sua medesima fiamma.

Dio le concede solo poco più di tre anni di vita religiosa: brucianti di amore a Lui, di espiazione per il mondo in un meraviglioso Colloquio interiore. In obbedienza al suo padre spirituale scrive questi suoi “Appunti” – ció che la Voce le suggeriva, piccole gocce di sapienza evangelica – che, insieme al “Racconto della conversione e vocazione” vengono pubblicati e tradotti in cinque lingue (ed. it.  Suor Maria della Trinità, “Colloquio interiore”, Franciscan Printing Press, Gerusalemme, 9^ ed. 2004). Nella Prefazione Hans Urs von Balthasar sottolinea l’attualità dei tratti dominanti della sua spiritualità: l’ascolto interiore della Voce del Signore, la profonda consapevolezza della libertà che Dio lascia alle sue creature nel risponderGli, il ‘voto di vittima’ inteso come ‘sommo grado di disponibilità e di non-resistenza a tutte le decisioni di Dio’ in un atteggiamento di fondo profondamente eucaristico.

Suor Maria, infatti, non fa altro che annotarvi e mediarci ciò che ascolta personalmente dal suo Diletto e Maestro interiore, i “messaggi” di Lui (n. 173,514). Le sue lezioni spirituali non sono che echi fedeli della Parola salvifica e normativa del Signore. (n. 34, 179, 367). Per cui leggendo o ascoltando lei, si rimane alla scuola di Colui che è “il Maestro” unico (Mt. 23,8) e che, solo, ha “parole di vita eterna” (Gv. 6,68). Si spiega così il fascino crescente che l’umile clarissa di Gerusalemme esercita sulle anime. In suor Maria della Trinità sono evidenti le tre dimensioni essenziali della santità cristiana: bibilicità, cristicità-marianità, ecclesialità.SUOR MARIA DELLA TRINITÀ4

Quando la morte, preannunziata dalla singolare voce, si presentò il 2 giugno 1942, le andò incontro serena, chè il capolavoro della sua anima era compiuto ed ella non aveva altro desiderio che di offrirlo a colui che l’aveva chiamata da tanto lontano e che tanto l’aveva prediletta.

Il 23 giugno 1943, annota: “Mio Dio, quanto sei buono!”. Sente che Gesù le dice: “Bisogna che le anime si offrano vittime a me. È così che la società si ricostruirà. Essere vittima significa imitare la mia vita eucaristica. Tu soffri molto, ma io sono con te e verrà a cercarti di un colpo”.

Due giorni dopo, il 25 giungo 1943, in seguito ad una febbre che le ha provocato una crisi di tisi, muore serenamente a  41 anni, lasciando dietro di sé una silenziosa ma luminosa testimonianza di vita cristiana. Nel piccolo cimitero dove è sepolta, sulla sua tomba fiorita c’è solo una croce di legno con il suo nome. La sua storia è uno dei più sorprendenti miracoli del Cristo Eucaristico nel nostro secolo, proprio come Egli aveva profetizzato: “Quando sarò innalzato da terra (sulla croce, nel Sacramento dell’altare) attirerò tutti a me” (Gv, 12,32)

Fontihttp://www.santiebeati.it/dettaglio/95097http://monasteresteclaire.blogspot.it/p/sr-marie-de-la-trinite.html; Colloquio interiore di Suor Maria della Trinità 

 

JULIA KIM

JULIA KIM

MISTICA COREANA

julia kim2Forse non tutti la conoscono, ma in molti ancora ricordano il sorprendente miracolo dell’ostia consacrata che Papa Giovanni Paolo II le mise in bocca e immediatamente si tramutò in carne e sangue.

Julia Kim è nata il 3 Marzo 1947 in Naju (Corea) ed è la primogenita di una povera famiglia colpita dalla Guerra di Corea che le ha porta via il padre, il nonno e la sorellina più piccola. Rimasta sola con la mamma impara presto cosa significa la parola sacrificio. Non riuscirà a terminare le scuole superiori proprio a causa della sua situazione precaria. Ma questo racconterà Julia, è comunque stato il periodo migliore della sua vita, perché una sofferenza ben più grande l’aspettava.

MIRACOLO EUCARISTICO IN VATICANO

(Il 28 febbraio 2010 l’ostia data dal celebrante a Julia si strasforma in carne e sangue)

julia kim
Julia e la miracolosa statua della Vergine di Naju

Nel 1972, si sposa con Julio Kim, e diventa madre di quattro figli, due maschi e due femmine. Con la terza gravidanza cominciarono i primi problemi di emorragie e operazioni che invece di migliorare la situazione la peggiorano, infatti le vengono addirittura lasciate delle garze nel ventre che facendo infezione le producono dolori insopportabili. Le viene anche diagnosticato un cancro.

La sua famiglia non può permettersi cure costose e distrutta dal dolore non sa più come aiutarla. Tutti si domandano come possa essere ancora in vita e lei stessa comincia a pensare al suicidio non solo per non soffrire più, ma anche per dare sollievo ai suoi cari. Prepara del cianuro e sette lettere: per la madre, per i 4 figli, per il marito e per la sua futura moglie.

Ma questo suo piano omicida viene stravolto dalla proposta del marito che rincasa prima del previsto dal lavoro proponendole di visitare una chiesa cattolica a Naju. Al sacerdote che li accoglie, Julia esprime tutta l’amarezza che la vita le ha riservato, e la convinzione che Dio sia davvero crudele, quando al contrario lei si reputa una brava donna, che aiuta il prossimo, una donna buona ed onesta. Ma il sacerdote le fa capire che le sofferenze sono un dono di espiazione e le chiede di credere in questo. A questo punto Julia si sforza di accettare con un “Amen” quello che le è appena stato detto.

naju - julia kim
Julia Kim e la miracolosa statua della Vergine di Naju

Nel medesimo istante in cui con tutto il cuore pronuncia queste parole ottiene la guarigione parziale per mezzo dello Spirito Santo attraverso le mani del sacerdote stesso.

Julia inizia così il suo cammino di conversione, diventa cattolica lei e tutta la sua famiglia, scopre così la gioia e la forza della preghiera. Ma i doni del Signore non sono terminati con una prima guarigione, e Julia dopo tre giorni sente la voce di Gesù che la invita a prendere in mano la Bibbia. Vi legge alcuni passi che le ricordano la sua storia di sofferenza, come la donna affetta da perdite di sangue e la risurrezione della figlia di Jairo e abbandonandosi con fiduciosa speranza, risponde il suo secondoAmendal più profondo del cuore a Cristo, che le dona in cambio, la guarigione dal Cancro e da tutte le altre malattie che la tormentavano.

La sua vita da quel momento viene nuovamente stravolta. Inizia ad andare regolarmente in chiesa, apre un salone di bellezza, anche se per poco tempo, e si unisce ad un movimento carismatico con un grande affetto per laVergine Maria. Finalmente la sua vita si riempie di gioia e di amore.

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Miracolo Eucaristico di Julia Kim filmato in una cappella privata in Vaticano

Era dicembre di 1980 quando nel corso di una riunione di preghiera viene pervasa dallo Spirito Santo, Julia Kim rivede la sua vita, le persone che l’hanno ferita, umiliata, oltraggiata a causa della sua povertà, della mancanza del padre, della malattia e comprende ancora meglio come tutto ciò le è stato utile per rafforzarsi spiritualmente, sotto questo profilo tutto diventa più chiaro e chiede perdono per loro, perché sono stati per lei una fonte di grazia inesauribile. Il sacerdote invitava a chiedere a Dio nella preghiera e Julia non smette di chiedere a Dio di elevarsi spiritualmente per diventare un Suo strumento d’amore.

Video di Julia mentre rivive la passione di Cristo durante la Via Crucis 

Riceve quindi una visione, vede un grande cancello in cielo che si apre improvvisamente inondandola di luce e più la sua preghiera si fa umile e contrita, più il cancello si apre. La convinzione di essere stata una “brava donna” lasciava il posto alla consapevolezza di essere una grande peccatrice. L’orgoglio era stato schiacciato dall’umiltà e dalla contrizione. Il suo corpo si era nel frattempo indurito tanto che dovettero aiutarla per ritornare a casa: “Signore, se vivo o muoio, io mi affido a Te.”

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Vergine di Naju e Miracolo Eucaristico di Julia Kim

Da questa esperienza Julia ne esce ulteriormente cambiata. Riceve locuzioni interiori dal Signore che le mostra che nulla è impossibile. Le dona la grazia di poter leggere nei cuori, capire la natura delle malattie. Si rese conto che coloro che maggiormente soffrono sono i più cari al Signore, e quella sofferenza è di grande utilità, per questo comincia a pregare con grande passione proprio per i malati e si dona come anima vittima per la conversione dei peccatori, in uno stato di nascondimento e di silenzio.

Il 30 giugno 1985, la statua della Madonna nella stanza di Julia  lacrima per la prima volta. Il 18 luglio, la Vergine stessa le darà il primo di numerosi messaggi e il 19 ottobre 1986 le lacrime si trasformano in sangue umano tipo AB (autenticato dopo le opportune indagini scientifiche) Si sono verificati anche miracoli eucaristici quali apparizioni di Ostie Consacrate che sembrano cadere dal soffitto o che sanguinano.

Julia rivive nel suo corpo la passione del Signore. Oltre alla lacrime la Statua di Maria SS secerne un olio che profuma di rosa in grado di curare malattie incurabili dalla medicina tradizionale.
julia kim2La Santa Eucarestia si trasforma a contatto con la sua lingua in Carne e Sangue.

Il miracolo della trasformazione dell’Eucarestia, il 31 ottobre 1995, è stato testimoniato dal Papa Giovanni Paolo II, durante la Messa nella Cappella a lui riservata in Vaticano. Il Vescovo Roman Danylak di Toronto, (Canada) e il Vescovo Dominic Su di Sibu, (Malesia), hanno testimoniato l’autenticità dei miracoli a Naju e a Sibu.

Altrettanto numerosi sono stati i miracoli di conversioni e su questo in particolare vale la pena di fermarci, in quanto è questo il miracolo più grande la conversione del cuore!

Da una visione di Julia Kim del 18 Aprile 2014:
vergine di julia kim
Lacrimazione di Sangue della Vergine di Naju

[…] L`Angelo: “Quando le persone che sono state purificate con il sangue dell’Agnello sono perfettamente armate con le cinque spiritualità e vivono secondo le Parole di Dio, si fanno produrre i frutti sull’Albero della Vita e i loro nomi saranno registrati sul Libro della Vita. Ciò significa che vivranno in Paradiso.

D’altra parte, tutti i peccati di coloro che hanno violato i Dieci Comandamenti, hanno abortito o commesso omicidi, e soprattutto quelli che giudicano i loro vicini, calunniano, causando discordia con menzogne, e influenzano gli altri a commettere peccati sono registrati nel libri dei peccati. Quando il Signore li giudicherá l’ultimo giorno, Egli annuncerà punizioni secondo i peccati registrati sul libro senza tralasciare nemmeno uno. L’unico posto che occuperanno è il mare di fuoco e zolfo fiammeggiante dove i vermi abbondano.

(L’angelo mi mostrò un altro luogo e disse) Dio è Amore, e aprirà la porta della misericordia ampiamente cosi il peccatore più terribile se si pente, portá entrare. Ma coloro che rifiutano di entrare per la porta largamente aperta di misericordia fino all’ultimo momento dovranno passare attraverso la porta della giustizia“. […]

Per saperne di più visita il sito:   http://www.najumary.or.kr/Italy/index.htm

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SUOR BRIEGE MCKENNA

SUOR BRIEGE MCKENNA

religiosa e mistica

sisterbriegeSuor Briege McKenna è una suora irlandese dotata di doni particolari: lettura dei cuori, guarigioni, bilocazione, profezia. Con l’approvazione della Chiesa viaggia per rimettere al centro del cuore dei sacerdoti e dei fedeli, l’Eucarestia. (come faceva il Padre Emiliano Tardif) .

Sr. Briege McKenna, è nata in Irlanda ed è entrata nelle Suore di Santa Chiara, all’età di 15 anni e prese i voti. Per tre anni soffrì molto a causa di artriti reumatoidi e per questo motivo la trasferirono nella comunità di Tampa, in Florida, con il ruolo di insegnante, nella speranza che il clima più mite potesse procurarle sollievo. Ma ne la zona, ne le cure riuscirono a procurare alcun miglioramento, anzi dovette sottoporsi ad un intervento di amputazione che la costrinse a rimanere sulla sedia a rotelle. All’età di ventiquattro anni, però viene miracolosamente ed istantaneamente guarita durante una celebrazione eucaristica. Dopo qualche tempo riceve nella preghiera un dono che la renderà famosa in tutto il mondo: il carisma delle guarigioni.

VIDEO-TESTIMONIANZA

Sr.-Briege-Picture-Original-High-Resolution-300dpi1Nel 1974, durante la preghiera riceve una visione di Gesù che le affida i suoi sacerdoti chiedendole di riaccendere nei loro cuori la fede viva e palpitante per l’Eucarestia.

Gesù ha parlato al mio cuore e mi ha dettoVai a parlare ai preti ed ai Vescovi’ . La mia risposta fu:Signore, non ci pensare neppure, io sono una semplice insegnante alle elementari!Qualche mese più tardi ho incontrato un gesuita che mi ha detto:Sai Briege, il Signore ha messo qualche cosa nel mio cuore, di invitarti a tenere un ritiro ai sacerdoti.’ Gli ho risposto: ‘Non si tratta di me, avete sicuramente capito male; io insegno alle elementari.’ ‘Non ti preoccupare, mi ha risposto, perché questi preti sono come dei bambini, sono molto aperti e carismatici’. Ho dovuto animare questo ritiro per circa 60 preti senza di lui, perché il giorno dopo l’inizio del ritiro, entrò in ospedale. …”

[…]il Padre trappista responsabile, mi confidò: ‘ In questo ritiro ci sono 50 parroci, ma che non vogliono essere qui, il loro vescovo li ha obbligati a venire e sono molto seccati che sia una buona suora che viene a predicare e vi faranno a pezzi.’

Suor Briege McKenna

Allora ho avuto un combattimento interiore ed ho detto a Gesù:Non sono stata io che mi sono autoinvitata qui, sei stato Tu che mi ci hai portato, fai qualcosa!’[…]Ricordandomi che c’era una statua di Santa Teresina nella grotta del giardino della università, ho comprato per lei la più grossa candela che ho potuto trovare e sono andata a pregarla:Ascolta Santa Teresa, animare questo ritiro è per me peggio che andare nell’arena dei leoni! Per favore vieni con me e aiutami a parlare a questi preti!Quando sono entrata nella sala della conferenza tutti i preti avevano le braccia conserte. Il loro atteggiamento dimostrava che non erano affatto contenti di essere lì. Che importa, ho iniziato la prima conferenza. Ho tenuto tre conferenze quel giorno ed ho compreso che li avevo conquistati perché si poteva notare in loro una trasformazione.

Sr. Briege McKenna, O.S.C. and Fr. Kevin Scallon

Dopo cena sono ritornata alla grotta con un’altra candela che ho accesa davanti a Santa Teresa:Vorrei proprio ringraziarti per essere stata con me oggi’ le ho detto. Un po’ più tardi ho incontrato un “monsignore” irlandese che mi ha detto: ‘Mai in vita mia mi sono seduto per ascoltare una monaca, ero pieno di risentimento. Sai, stamattina ci hai detto di chiudere gli occhi, ma io non li ho Suor Briege McKennachiusi; ho abbassato la testa per un momento, poi ho alzato gli occhi per vedere quello che facevi’. Poi il monsignore mi ha chiesto:Hai forse una devozione particolare per Santa Teresina? Sai, io non sono il tipo da avere delle visioni, ma Santa Teresa stava accanto a te, davanti a noi, quando tu ci parlavi, ed ho realizzato che era lì per aiutarti.

Questo mi ha insegnato molto sui santi! Racconto spesso questa storia ai genitori quando devono scegliere un nome per un loro figlio. Dico loro:Domandate a questo Santo di dare a vostro figlio i suoi propri doni, cosicché vostro figlio possa continuare a glorificare Gesù come lo ha glorificato questo santo. (Racconto tratto da http://biscobreak.altervista.org/2013/10/les-enfants-de-medjugorje-10/)

Da allora, vescovi e sacerdoti in molte parti del mondo, l’hanno invitata a parlare ai loro ritiri e alle loro conferenze. Il suo libro, “I miracoli accadono” è stato tradotto in molte lingue e venduto in tutto il mondo.

VIDEO-TESTIMONIANZA IN SPAGNOLO

Padre Kevin Scallon e suor Briege MacKenna

Dal 1985, la sorella Briege è diventata ministrante dei sacerdoti, in collaborazione con Padre Kevin Scallon. Suor Briege appartiene ad una reale congregazione religiosa della Chiesa Cattolica, e ha sempre avuto il riconoscimento e l’ autorizzazione a svolgere il suo ministero dai vescovi diocesani da cui dipende e dalla madre superiore del suo istituto religioso. Il carisma di suor Briege è riconosciuto anche dalla Congregazione per il Clero che ne autorizza il ministero e ne richiede addirittura la collaborazione.

Sr Briege McKenna partecipa ai ritiri mondiali per sacerdoti sotto il patrocinio della Congregazione per il Clero ed ha partecipato alle cerimonie ed iniziative di apertura dell’Anno Sacerdotale in Vaticano per invito della stessa Congregazione.

VIDEO-TESTIMONIANZA IN INGLESE DEL 2015

Quello che colpisce è che suor Briege agisce e parla con una sicurezza ed una autorità che sembra quasi mettere in soggezione i suoi interlocutori, ma, nello stesso tempo, trasmette una forte sensazione di serenità.

Figuereido, Presidente della Repubblica del Brasile
Figuereido, Presidente della Repubblica del Brasile

Suor Bridge è diventata la guida spirituale non solo di religiosi e religiose, ma anche di persone più o meno importanti come Figuereido, Presidente della Repubblica del Brasile, il quale una notte si dibatteva in un grave problema di Stato che al tempo stesso era un suo problema personale. Improvvisamente, la sua segretaria gli telefonò per comunicargli che una religiosa si era presentata spontaneamente e si diceva certa di conoscere la soluzione del suo problema. Il Presidente la ricevette subito. Suor Briege non poteva sapere…..ma gli disse tutto proponendo la sua soluzione, che si rivelò essere quella giusta, e il Presidente annunciò pubblicamente che l’ incontro con suor Briege gli aveva cambiato la vita.

Molto forti sono anche le testimonianze delle bilocazioni, persone che non conoscono suor Briege e che la vedono improvvisamente davanti a loro magari nella propria stanza per essere invitati, per esempio, alla conversione e a recarsi ad un certa Chiesa dove c’è un incontro di preghiera. Queste persone si recano in quella Chiesa indicata dove c’è una catechesi e si ritrovano davanti proprio quella suora che avevano visto in bilocazione.

E’ ovvio inoltre che non tutti coloro per i quali prego guariscono, in quanto soltanto Gesù guariva tutti e io non sono Lui: io mi limito appunto a intercedere presso di Lui, a chiedere a Lui le grazie“.

briege mckennaSuor Briege spiega che per alcuni vi è una guarigione istantanea, per altri il miglioramento progressivo, in quanto costoro necessitano di un rafforzamento nella fede, mentre per altri le sue preghiere non hanno portato alla guarigione, ma sono servite comunque a donare la fede e la pace ai familiari e alla persona malata.

Ora, la fede nella vita eterna ci fa vedere questa vita come un seno materno, un luogo che ci prepara insomma a una vita nuova. Spesso, proprio come fanno i neonati che preferirebbero restare nel corpo materno, noi siamo recalcitanti a tale salto nell’ignoto. Eppure, tutti coloro che hanno varcato la soglia e si trovano in compagnia del Signore mai e poi mai vorrebbero tornare indietro.

Insomma, guarigione o non guarigione, chi vive in grazia di Dio ha comunque davanti a sè un futuro di luce.

Il suo sito in inglese è: www.sisterbriege.com

Fonti varie

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LA FEDE AIUTA, PROTEGGE, SALVA E GUARISCE
Padre James Manjackal

RIPOSO NELLO SPIRITO

RIPOSO NELLO SPIRITO

SPIRITO1Si ha quando una persona viene sopraffatta dalla potenza dello Spirito Santo e cade a terra priva di forze, pur percependo rumori ed odori esterni. Alcuni santi hanno parlato e descritto questa particolare esperienza mistica.

Il Riposo nello Spirito è un carisma relativamente nuovo. Nella Chiesa Cattolica ha fatto la sua comparsa dopo il Concilio Vaticano II, nonostante nella Bibbia vi siano diversi episodi che sembrano ricondurre a questo fenomeno, da Abramo al profeta Ezechiele, dal profeta Davide a san Giuseppe. (“Mentre stava pensando a queste cose, gli apparve in sogno un Angelo.”[Mt 1,20] Alcune interpretazioni dicono che non si tratta di un sogno, perché, se Giuseppe sta pensando, è sveglio si tratta quindi di Riposo nello Spirito) Anche durante la trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor Pietro, Giacomo e Giovanni nell’udire la voce di Dio, cadono con la faccia a terra; tuttò ciò ancora una vota può far pensare a questa particolare esperienza del Signore.

spiritoIl Riposo nello Spirito consiste dunque nell’abbandono alla potenza dello Spirito Santo che priva momentaneamente delle forze fisiche colui che la sperimenta ed agisce a livello interiore.

…Tale mi apparve l’aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.” (Ezechiele 1, 28)

Nei suoi scritti Teresa d’Avila descrive molto dettagliatamente i vari gradi di unione mistica dell’anima con Dio e le manifestazioni ad essi legati. Sembra in particolare che il fenomeno del riposo nello Spirio possa essere accomunato a quello che lei classifica come “sonno delle potenze”. Per potenze si intendono il moto e l’operazione, l’intelletto, la volontà, la memoria… A tal riguardo troviamo scritto:

S. TERESA d’AVILA1
Santa Teresa d’Avila

Mi pare che questo modo di orazione sia una manifesta unione di tutta l’anima con Dio, durante la quale sembra che il Signore voglia permettere alle potenze di capire e godere quanto Egli va in esse operando. […] Si ha come un sonno delle potenze, le quali, pur senza perdersi del tutto, non riescono a capire come agiscono. Il piacere, la soavità, le delizie che qui si godono sono incomparabilmente più grandi che in passato, perché qui l’acqua della grazia arriva alla gola, tanto che l’anima non può, né sa come avanzare, né come tornare in dietro, soltanto bramosa di quella grandissima gioia. Benché vedessi che era molto più intima della precedente, tuttavia capivo che non era un’unione piena di tutte le potenze, e confesso che non riuscivo a discernere né a comprendere dove ne fosse la differenza. […] Mi ero trovata molte volte come fuori di me e quasi ebbra d’amor di Dio, ma non avevo mai compreso come ciò avvenisse. Capivo che era un’operazione di Dio, ma non avevo mai compreso come Egli operasse, perché, quantunque le potenze gli fossero unite quasi del tutto, non erano però così assorte da non poter operare.[…] Qui le potenze non possono far altro che occuparsi in Dio. Sembra che nessuna ardisca muoversi, e nemmeno potremmo muoverle noi, a meno che volessimo distrarci. Tuttavia ci vorrebbe molta forza, e non sempre si riuscirebbe del tutto” (Teresa di Gesù s., Libro della Vita, cap. 16, 1-3)

ezechiele profetacaddi con la faccia a terra. Allora uno spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse: […] Ti farò aderire la lingua al palato e resterai muto; così non sarai più per loro uno che li rimprovera, perché sono una genìa di ribelli. Ma quando poi ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu riferirai loro: Dice il Signore Dio: chi vuole ascoltare, ascolti e chi non vuole, non ascolti; perché sono una genìa di ribelli.- (Ezechiele 3, 23; 3,26-27)

Santa Brigida ne parla così: “Mio Signore, è strano quello che tu mi fai, perché tu poni il mio corpo a dormire e la mia anima risvegli, perché veda, oda e senta le cose dello Spirito. Quando a te piace, tu mandi il mio corpo a dormire, non con un sonno corporale, ma con il Riposo dello Spirito e tu svegli la mia anima da un trans, per vedere, udire e sentire con i poteri dello Spirito.

1SantaBrigida
Santa Brigida di Svezia

Le persone che hanno sperimentato il riposo nello Spirito riferiscono di essersi sentite leggere come una piuma nel cadere e di aver provato una grande pace e senso di potenza di Dio mentre giacevano a terra. Al contrario, chi assiste al fenomeno, nota la persona cadere a terra rapidamente come se fosse svenuta. Chi non conosce il fenomeno può spaventarsi, ma in realtà colui che cade nel riposo non sente alcun dolore e non sbatte la testa contro gli ostacoli presenti. Anche nel caso in cui urtasse violentemente contro oggetti spigolosi, non riporterà alcun dolore e danno.

“Udii il suono delle sue parole, ma, appena udito il suono delle sue parole, caddi stordito con la faccia a terra. Ed ecco, una mano mi toccò e tutto tremante mi fece alzare sulle ginocchia, appoggiato sulla palma delle mani. Poi egli mi disse: -Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato mandato da te.- Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tutto tremante.” (Daniele 10, 9-11)

E’ importante chiarire che il riposo nello Spirito non ha niente a che vedere con gli stati di trance medianica tipici dei fenomeni di occultismo, in cui la persona perde completamente il controllo del proprio corpo e della propria psiche in quanto posseduta da qualche spirito Maligno. Nel caso più comune colui che sperimenta l’autentico riposo nello Spirito rimane infatti vigile, sente i rumori intorno a se, gli odori ed ogni contatto esterno con il suo corpo. preghiera10La persona è soltanto privata momentaneamente delle forze fisiche. Il Signore opera nello spirito della persona, amandolo, confortandolo, guarendolo, consolandolo e facendogli sperimentare un profondo senso di pace.

Il riposo nello Spirito si verifica in momenti particolarmente intensi in cui si invoca lo Spirito Santo, con o senza l’imposizione delle mani da parte di altre persone. Si verifica molto spesso durante gli incontri di preghiera dei gruppi del Rinnovamento nello Spirito ed in occasione delle loro adorazioni eucaristiche. Anche in luoghi dove la presenza del Signore è molto forte (es. Medjugorje) non è raro vedere persone che cadono nel riposo in seguito all’imposizione delle mani da parte di qualche Sacerdote.
Ciò che principalmente conta è l’apertura del cuore e la disponibilità ad abbandonarsi nelle mani del Signore.

“Vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. Tutti cademmo a terra e io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? (Atti 26,13)

ragazza che prega con gesùIn alcuni casi può verificarsi la caduta nel riposo anche a casa propria, qualora si riesca a creare un adeguato clima di preghiera e lode a Dio. La lode, infatti, aumenta considerevolmente la probabilità che si verifichi il fenomeno in quanto rappresenta la situazione più vicina al clima di adorazione tipico degli Angeli e dei Santi in Paradiso. Quando non c’è davvero tempo di parlare e di pregare come si vorrebbe, specialmente quando si è in presenza di molta gente. Se una persona cade nel riposo, il Signore può guarirla o liberarla più velocemente. Purtroppo sono tante le persone che rimangono deluse quando le loro aspettative non si realizzano immediatamente.

Per quanto riguarda l’elemento tempo, il riposo nello Spirito può durare da pochi secondi fino a diverse ore. Quando dura a lungo, generalmente il Signore ha deciso di operare più a fondo nella vita interiore della persona. E’ importante ricordare che le persone che hanno sperimentato tale fenomeno non sono necessariamente sante, ma si tratta di doni che Dio concede anche ai deboli per attirarli a sé.

GIUDA BACIO…Appena disse – Sono io -, indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: – Chi cercate?- Risposero: – Gesù, il Nazareno.”- (Giovanni 18, 3-6)

Generalmente il riposo nello Spirito avviene sempre in modo tranquillo e ordinato. I casi in cui la persona urla o si assiste a qualche sorta di sfogo emotivo, portano a credere che la potenza dello Spirito abbia toccato in quella persona qualche area che necessita di guarigione interiore o di liberazione. Il bisogno di guarigione interiore di solito trova sfogo nelle lacrime che spesso sono state represse per molti anni. Talvolta, quando sono presenti spiriti maligni, la potenza dello Spirito li scuote; essi non possono sopportare la sua presenza e così si rivelano. D’altra parte, quando ciò accade, è consigliabile condurre la persona in un luogo dove si possa disporre della privacy necessaria per pregare e portare a termine la liberazione. In breve, tutto quanto non avviene in modo semplice e pacifico non è azione diretta dello Spirito, ma è la reazione di una natura umana ferita o delle forze del male.

filippoSpesso, quando le persone cominciano a cadere a destra e a sinistra, l’esito che ne deriva è quello di un’atmosfera circense, che disturba qualunque cristiano equilibrato ma Dio desidera che andiamo oltre la nostra razionalità. Dio non è una nozione da comprendere. Vi sono alcuni tipi di persone che sembrano frenare questa esperienza, in particolare coloro che riescono a controllare le loro emozioni.

Santa Teresa d’Avila spiega che quanto più si abituava alla potenza di Dio tanto minori erano le manifestazioni fisiche, mentre la sua vita di preghiera s’intensificava. Sembra quindi che le persone abituate alle esperienze spirituali siano meno portate ad andare nel riposo nello Spirito.

Fonti: “Il Riposo nello Spirito”, Padre Robert De Grandis, Edizioni San Michele / http://www.nostrasignoradelsacrocuore.it/public/catechesicarismi/16%20-%20Carisma%20del%20riposo%20nello%20spirito.pdf

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COMUNIONE SPIRITUALE

COMUNIONE SPIRITUALE

ragazza che prega con gesùPoco conosciuta e praticata la comunione spirituale è in realtà una sorgente di grazie inesauribile, ma proposta ai divorziati risposati ha creato una certa confusione. Vediamo dunque come è stata vissuta dai santi, dai padri del deserto e cosa ne pensa la Chiesa.

«Essa è per se stessa, una delle più grandi potenze della terra». «Per mezzo di essa, » scrive S. Leonardo da Porto Maurizio, «molte anime arrivarono a grande perfezione».

La Comunione spirituale unisce l’anima alla Trinità attraverso la promessa del Signore: “…se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora apostolipresso di lui” (Gv 14,23). Gli Apostoli hanno inteso che davvero
ci si poteva unire personalmente al Signore dall’interno del proprio cuore
. Perciò san Pietro scriveva: “adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori” (1 Pt 3,15).

Richiamandoci agli insegnamenti dei Padri del Deserto, il Concilio di Trento oltre a dare grande importanza alla comunione spirituale e ad esortarne la pratica spiega così la triplice distinzione nella ricezione della santa comunione:
“[Alcuni la ricevono] solo sacramentalmente perché sono peccatori. Altri la ricevono solo spiritualmente; e sono quelli che, ricevendo nel desiderio il pane celeste messo davanti a loro, con una fede vivente ‘attraverso l’amore’ (Gal. 5:6), godono i suoi frutti e ne beneficiano. Un terzo gruppo la riceve sia sacramentalmente che spiritualmente (can. 8); e sono quelli che si esaminano e si preparano in anticipo ad avvicinarsi a questa mensa divina, vestiti con l’abito nuziale (cfr. Mt. 22, 11s)”.

eucarestiaNel capitolo appena prima di questo insegnamento sulla ricezione eucaristica il Concilio ribadisce che la santa eucaristia può essere ricevuta solo degnamente. […] Il canone 11 dello stesso Concilio è ancora più esplicito:

Se qualcuno dice che la sola fede è preparazione sufficiente per ricevere il sacramento della santa eucaristia, sia anatema. E per timore che un sacramento così grande vada ricevuto indegnamente e quindi a morte e condanna questo santo Concilio definisce e decreta che coloro la cui coscienza è gravata di peccato mortale, non importa quanto contriti possono pensare che siano, in primo luogo devono necessariamente fare una confessione sacramentale se un confessore è disponibile. Se qualcuno pretende di insegnare o predicare od ostinatamente mantenere o difendere in disputa pubblica l’opposto di ciò, egli sarà per questo fatto stesso scomunicato“. […]

La comunione spirituale si chiama anche interiore, del cuore, invisibile e mistica, poichè avviene internamente e mentalmente, senz’alcun atto materiale e corporale. Ci unisce a Gesù in modo misterioso e nascosto. Si chiama finalmente comunione virtuale, perché ha la virtù di farci partecipare ai frutti dell’Eucaristia.

preghiera (3)Bisogna formulare espressamente il desiderio di comunicarsi: perché questo desiderio sia sincero, bisogna essere disposti a comunicarsi sacramentalmente, se fosse possibile. Un semplice desiderio, se è vero e profondo, per quanto breve e rapido, basta a realizzare la comunione spirituale. Evidentemente quanto più il desiderio sarà prolungato, tanto più la comunione sarà fruttuosa. Con un semplice slancio del cuore verso Gesù nell’Eucaristia si fa la comunione spirituale e si partecipa alle grazie della comunione sacramentale.

Il domenicano Padre Angelo ci ha detto: “La Comunione spirituale può essere fatta ovunque, anche se per godere frutti più abbondanti è necessario un certo raccoglimento e stabilire una vera comunione di pensieri e di affetti col Signore. È vero che si può fare anche in un istante e quante volte si vuole, ma in ogni caso deve essere vera Comunione, vale a dire fusione del nostro io con suo, dei nostri pensieri e dei nostri affetti con i suoi. Deve essere un momento santificante e non un fatto magico.
Ottimo metodo di fare la Comunione spirituale è quello di unirla all’ascolto della Parola del Signore, e cioè nella meditazione. Ma nella meditazione e soprattutto nella contemplazione si attua la Comunione spirituale senza esprimere delle formule particolari. La si vive senza pensare di porre l’atto. Molti fanno la Comunione spirituale quando ricevono la benedizione eucaristica.

abbraccio12«Io ardo di desiderio di darmi a te – diceva Gesù a Giovanna Maria della Crocee quanto più mi do, tanto più desidero darmi nuovamente. Io sono, dopo ciascuna delle tue comunioni, come il pellegrino divorato dalla sete, al quale si dà una goccia d’acqua e dopo è più assetato ancora. Così io desidero continuamente di darmi a te».

Gesù rivolge queste medesime parole a ciascuno di noi. Egli vorrebbe venire ogni giorno nel nostro cuore con la comunione sacramentale, ma non gli basta ancora: vorrebbe venire in noi continuamente. Questo desiderio divino si compie con la comunione spirituale. «Tutte le volte che tu mi desideri, diceva Gesù a Santa Matilde, tu mi attiri in te. Un desiderio, un sospiro, basta per mettermi in tuo possesso». Nostro Signore spesso rivelò a innumerevoli anime sante e in maniere diverse, il desiderio ardente che ha di unirsi a noi.

Ecco due esempi di comunione spirituale:

Gesù mio,  io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già unito a me, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi separi mai da te, mio Signore e mio Dio.

comunione spirituale1Questa invece è forse più conosciuta in quanto utilizzata giornalmente da Padre Livio durante le sue trasmissioni radiofoniche su Radio Maria al momento della Comunione Eucaristica in ogni Santa Messa:

Gesù mio,  io credo che sei realmente presente  nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia. Poiché ora non posso riceverti  sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te. Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo  in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

Quanto sia stata amata dai Santi la Comunione spirituale non ci vuole molto ad intuirlo. Essa soddisfa almeno in parte quell’ansia ardente di essere sempre “un solo spirito” con chi si ama. Gesù stesso ha detto: “Rimanete in Me e io rimarrò in voi” (Gv 15, 4).

San Tommaso d’Acquino insegna che la comunione Spirituale consiste in un desiderio ardente di ricevere Gesù Eucarestia e in un abbraccio amoroso come se già fosse stato ricevuto.

comunione spirituale2La Comunione spirituale aiuta a restare uniti a Gesù, sebbene lontani dalla sua dimora. Altro mezzo non c’è per placare gli aneliti di amore che consumano i cuori santi. “Come una cerva anela ai corsi delle acque, così la mia anima anela a Te, o Dio” (Salmo 41, 2).

«O Sposo mio diletto – esclama S. Caterina da Genovaio desidero talmente la gioia di stare con te, che, mi pare, se fossi morta risusciterei per riceverti nella Comunione».

E la B. Agata della Croce faceva la comunione spirituale anche duecento volte al giorno  fino a provare un così acuto desiderio di vivere sempre unita a Gesù Eucaristico, che ebbe a dire: «Se il confessore non mi avesse insegnato a fare la Comunione spirituale, non avrei potuto vivere».

Padre Pietro Fabro, primo compagno di Sant’Ignazio, sosteneva che per fare bene la comunione sacramentale è molto utile comunicarsi anche spiritualmente. 

Quanto sia preziosa la Comunione spirituale lo disse Gesù stesso a S. Caterina da Siena in una visione. La Santa temeva che la Comunione spirituale non avesse nessun valore rispetto alla Comunione sacramentale. Gesù in visione le apparve con due calici in mano, e le disse: «In questo calice d’oro metto le tue Comunioni sacramentali; in questo calice d’argento metto le tue Comunioni spirituali. Questi due calici mi sono tanto graditi».

comunione spirituale3La beata Giovanna della Croce ne ha sottolineato i vantaggi dicendo che si può fare senza essere osservati, senza premettere digiuno e senza alcun permesso del direttore spirituale. Insomma possiamo praticarla quando vogliamo purchè sia un vero atto di amore.

Per S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe, ugualmente, la Comunione spirituale era l’unico sollievo al dolore acuto che provava nello stare chiusa in casa, lontana dal suo Amore, specialmente quando non le era concesso di fare la Comunione sacramentale. Allora saliva sul terrazzo della casa e guardando la Chiesa sospirava: «Beati coloro che oggi ti hanno ricevuto nel Sacramento, mio Gesù. Fortunate le mura della Chiesa che custodiscono il mio Gesù. Beati i Sacerdoti che sono sempre vicini a Gesù amabilissimo». Solo nella Comunione spirituale si placava il suo desiderio.

San Pio da Pietrelcina dava a una sua figlia spirituale questo consiglio: «Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, chiama Gesù, con gemito rassegnato dell’anima, ed egli verrà e resterà sempre unito con la tua anima mediante la sua grazia e il suo santo amore. Vola con lo spirito dinanzi al Tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente».

ANGELA MERICI6
Santa Angela Merici

Santa Angela Merici aveva la passione amorosa della Comunione Spirituale. Non soltanto la faceva spesso ed esortava a farla, ma arrivò a lasciarla come “eredità” alle sue figlie perché la praticassero perpetuamente.

La vita di S. Francesco di Sales fu tutta una catena di Comunioni spirituali. Era suo proposito fare una Comunione spirituale almeno ogni quarto d’ora. Lo stesso proposito l’aveva fatto il San Massimiliano M. Kolbe fin da giovane.

E il Servo di Dio Andrea Beltrami ci ha lasciato una breve pagina del suo diario intimo che è un piccolo programma di vita vissuta in Comunione spirituale ininterrotta con Gesù Eucaristico. Ecco le sue parole: «Ovunque mi trovi, penserò sovente a Gesù in Sacramento. Fisserò il mio pensiero al S. Tabernacolo anche quando mi svegliassi di notte, adorandolo da dove mi trovo, chiamando Gesù in Sacramento, offrendogli l’azione che sto facendo. Stabilirò un filo telegrafico dallo studio alla Chiesa, un altro dalla camera, un terzo dal refettorio; e manderò più sovente che mi sarà possibile dei dispacci d’amore a Gesù in Sacramento».

Di queste e simili sante attenzioni i Santi si sono serviti per dare sfogo alla piena del loro cuore che non si saziava mai d’amare Gesù. S. Rocco da Montpellier passò cinque anni carcerato perché ritenuto un pericoloso vagabondo. Nel carcere stava sempre con gli occhi fissi al finestrino, pregando. Il carceriere gli chiese: «Che guardi?». Il Santo gli rispose: «Guardo il campanile della Parrocchia». Era il richiamo di una Chiesa, di un Tabernacolo, di Gesù Eucaristico suo indivisibile amore.

GIOVANNI MARIA VIANNEY
S. Giovanni Maria Vianney anche conosciuto come Curato d’Ars

Anche il S. Curato d’Ars diceva ai fedeli: «Alla vista di un campanile voi potete dire: là è Gesù, perché là un Sacerdote ha celebrato la Messa».

E il San Luigi Guanella, quando accompagnava in treno i pellegrinaggi ai Santuari, raccomandava sempre ai pellegrini di rivolgere il pensiero e il cuore a Gesù ogni volta che vedevano un campanile dal finestrino del treno. «Ogni campanile – diceva – ci richiama a una Chiesa, nella quale è un Tabernacolo, si celebra la Messa, sta Gesù».

Impariamo dai Santi, ma mettiamoci anche noi all’opera, facendo molte Comunioni spirituali, specialmente nei momenti più impegnativi della giornata. Allora anche in noi avverrà presto l’incendio d’amore, perché è consolantissimo quel che ci assicura S. Leonardo da Porto Maurizio: «Se voi praticate parecchie volte al giorno il santo esercizio della Comunione spirituale, vi do un mese di tempo per vedere il vostro cuore tutto cambiato». Appena un mese: inteso?

A S. Margherita Maria Gesù disse: «Il tuo desiderio di ricevermi ha toccato così dolcemente il mio cuore, che se non avessi istituito questo Sacramento, lo avrei fatto in questo momento, per unirmi a te».

eucarestiaNostro Signore incaricava S. Margherita da Cortona di ricordare ad un religioso le parole di Sant’ Agostino: «Credi, e tu avrai mangiato»; cioè, fai un atto di fede e di desiderio verso l’Eucaristia, e tu sarai nutrito da questo alimento divino.

Alla B. Ida da Lovanio, durante una messa in cui essa non aveva potuto comunicarsi, Gesù diceva: «Chiamami, e io verrò!»; «Venite, o Gesù!» esclamò la santa, e si sentì riempire di felicità come se realmente si fosse comunicata.

Questo desiderio di Gesù, di unirsi a noi, è infinito e onnipotente: non conosce altro ostacolo che la nostra libertà.

Approfittiamo anche noi di questo grande dono. Specialmente nei momenti di prova o di abbandono, che cosa ci può essere di più prezioso dell’unione con Gesù Crocifisso e Risorto, realmente presente nel Santissimo Sacramento, mediante la Comunione Spirituale? Questo santo esercizio può riempirci le giornate di amore, può farci vivere con Gesù in un abbraccio d’amore che dipende solo da noi rinnovare spesso fino a non interromperlo più.

Fonti: http://apologetica-cattolica.net/teologia/teologia-sacramentaria/item/95-comunione-spiritualehttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350958http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=348 

 

SAN DAVIDE DEL GALLES

SAN DAVIDE DEL GALLES

vescovo (?589) 1 marzo

san davide del gallesSan Davide sarebbe stato il frutto di una violenza subita da Non (o forse solo nun che in inglese significa suora), sorella di santa Wenna e secondo l’agiografo lo partorì su una scogliera, nel mezzo di una violenta tempesta.

Davide patrono del Galles è uno dei santi britannici più popolari, ma purtroppo su di lui non si hanno dati precisi che risalgano alla sua epoca. Tutte le notizie di cui si dispone si basano su una sola biografia, quella di Rhygyfarch, figlio di Julien vescovo della diocesi di S. Davide scritta attorno al 1090. Rhygyfarch sostiene di essersi basato su antiche fonti scritte, ma anche se ciò corrispondesse alla realtà senz’altro egli ha aggiunto parti completamente inventate.

Davide sarebbe stato il frutto di una violenza subita da Non (o forse solo nun che in inglese significa suora), sorella di santa Wennae figlia di Cynyr, signore di Caer Goch (nel Pembrokeshire), che secondo l’agiografo lo partorì su una scogliera, nel mezzo di una violenta tempesta. E’ probabile che sia nato attorno al 520. “Il
luogo dove il santo Davide è stato istruito
, ” dice Rhygyfarch “si chiamava Vetus Rubus [in gaelico Henfynyw, Vecchia Menevia], egli cresceva pieno di grazia ed era una gioia vederlo. Fu là che il santo San davide del Galles3Davide imparò l’alfabeto, i salmi , le pericopi bibliche di tutto l’anno e l’ufficio divino e fu che i suoi discepoli videro una colomba dal becco dorato giocare con le sue labbra e insegnargli a cantare le lodi di Dio.

Davide venne ordinato prete, dopodiché passò diversi anni studiando sotto la guida del gallese S. Paolino. Il suo biografo dice che fondò dodici monasteri in luoghi diversi, tra i quali Menevia e, forse, Glastonbury; egli stesso si stabilì definitivamente a Menevia, dove aveva fondato la sua abbazia più importante e dove la sua comunità  viveva secondo uno stile di vita estremamente austero, mutuato da quello degli eremiti della Tebaide: Ogni membro della comunità doveva dedicarsi a un duro lavoro manuale, come tirare l’aratro senza l’ausilio di alcun animale; non poteva parlare agli altri se non per stretta necessità; non potevano inoltre avere alcuna proprietà. I monaci vivevano di pane, verdure e sale; bevevano solo acqua, che qualche volta mescolavano a un po’ di latte -ciò valse al santo il soprannome di Aquaticus, o uomo dell’acqua, ispiratore di quei frati gallesi ai quali Gildas rimproverava di essere più interessati all’astinenza che al cristianesimo. Chi voleva entrare doveva aspettare davanti al portone per dieci giorni ed essere sottoposto ad un duro trattamento prima di essere ammesso; dal venerdì sera fino all’alba della domenica si faceva una dura veglia, che non prevedeva soste se non per un’ora di riposo dopo il mattutino del sabato.

san davide del galles2Secondo Guglielmo di Malmesbury, Davide visitò Glastonbury con l’intenzione di consacrare l’abbazia e di donare un altare mobile, che comprendeva un grande zaffiro. Avrebbe però avuto una visione in cui Gesù gli diceva che la chiesa era stata dedicata molto tempo prima da lui stesso a sua madre e che non era decoroso che venisse riconsacrata da mani umane. Allora Davide avrebbe preferito commissionare un’estensione dell’abbazia, ad est della vecchia chiesa (le dimensioni di questa estensione sono state verificate archeologicamente nel 1921). Un manoscritto indica che uno zaffiro era tra gli oggetti che Enrico VIII d’Inghilterra confiscò all’abbazia. Ci sono indicazioni inverificabili che lo zaffiro si troverebbe ora fra i gioielli della corona.

Giraldo del Galles (Giraldus Cambrensis), che scrisse una parafrasi della Vita di Rhygyfarch, dice che S. Davide è stato il grande esempio della sua epoca e che continuò a governare la propria diocesi anche ad età molto avanzata. Davide sarebbe vissuto più di 100 anni e sarebbe morto un martedì, il 1º marzo o del 589 o, più probabilmente, del 590. Secondo la tradizione, il monastero si sarebbe riempito di angeli, mentre Cristo avrebbe accolto la sua anima. Secondo Goffredo di Monmouth, egli morì nel san davide del galles1monastero di Menevia e secondo Rhigyfarch, la domenica precedente la morte, nel corso di un sermone avrebbe pronunciato le seguenti parole: “Siate felice, fratelli e sorelle. Abbiate fede e continuate a fare quelle piccole cose che avete sentito e visto da me.”

La venerazione di S. Davide venne approvata da Callisto II nel 1120, ma egli veniva già citato dal Catalogo dei Santi d’Irlanda (Catalogus Sanctorum Hiberniae, ca. 730) e dal Martirologio Irlandese di Tallaght, che dovrebbe essere precedente all’800 e che lo ricorda l’1 marzo, giorno in cui tradizionalmente si commemora la sua morte. La cattedrale di San Davide si trova sul territorio del monastero da lui fondato in una remota area del Pembrokeshire

Egli è nominato anche dal calendario di Leofrico, che venne compilato a Glastonbury attorno al 970. Calendari successivi testimoniano la diffusione del suo culto ad altre regioni del sud, anche oltre i confini del Galles; si può trovare il suo nome anche nella litania dei santi di un salterio di Salisburgo del X secolo. A partire dal Medio Evo la devozione per S. Davide era ben diffusa anche al sud e al centro dell’Inghilterra, anche se rimane estremamente popolare nel suo paese d’origine, dove nel periodo precedente la Riforma gli erano state dedicate più di cinquanta chiese.Jesus_Chapel_St_David

Nelle opere d’arte, S. Davide è rappresentato in piedi su un monte con una colomba sulla spalla – allusione alla leggenda secondo la quale, mentre egli parlava a un sinodo tenutosi a Brevi, una colomba bianca si sarebbe posata sulla sua spalla e contemporaneamente il terreno su cui egli era in piedi si sarebbe innalzato andando a formare un monte che permise a tutta l’assemblea di udire la sua voce.

Questa giornata di orgoglio nazionale per i gallesi viene celebrata indossando un fiore di narciso o un fiore di porro, entrambi simboli nazionali del Galles.

E’ INVOCATO: come protettore dei neonati.

Fonti: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler; http://www.santiebeati.it/dettaglio/43425http://it.wikipedia.org/wiki/Davide_di_Menevia

 

 

BEATO SEBASTIANO DI APARICIO

BEATO SEBASTIANO DI APARICIO

Francescano (1502 – 1600) 25 febbraio

san sebastiano dell'apparizione.1Gli animali gli obbedivano anche al suo più piccolo sussurro si diceva che avesse su di essi poteri miracolosi e che gli angeli lo accompagnassero nei suoi viaggi. 

Durante il secolo d’oro della sua spiritualità e della sua letteratura, la Spagna fu anche edificata da quattro santi fratelli laici appartenenti all’Ordine Francescano dei Frati Minori: San Pasquale Baylón (1540-1592), il Beato Andrea Hibernon (1534-1602), il Beato Giuliano di Sant’Agostino (1553-1606) ed il Beato Sebastiano di Aparicio (1502-1600). Quest’ultimo, commemorato in data odierna dal Martyrologium Romanum, spartì in realtà la sua lunga vita tra due continenti.

Umile contadino della provincia spagnola della Galizia, proveniva da una povera famiglia e trascorse la sua fanciullezza pascolando greggi. All’età di quindici anni i suoi genitori preferirono mandarlo nella più prosperosa Castiglia al servizio di una vedova, che pare tentò di sedurlo. Sebastiano allora fuggì, trovando una nuova occupazione quale cameriere personale di un facoltoso gentiluomo di Salamanca. Tuttavia il suo cuore era a tal punto legato alla vita campestre, che l’anno seguente preferì tornare a casa per pascolare le pecore. Dopo otto anni di lavoro aveva già accumulato una cospicua fortuna, tanto da finanziare la dote san sebastiano dell'apparizione2delle sorelle. Sebbene le sue agiate condizioni finanziarie lo avessero reso un ottimo partito, Sebastiano abbandonò la prospettiva matrimoniale per salpare alla volta dell’America.

Giunse così in Messico e si stabilì a Puebla degli Angeli (divenuta famosa in tutto il mondo cattolico con la Terza conferenza generale dei vescovi latino-americani del 1979). Iniziò l’attività di bracciante agricolo, ma la sua spiccata imprenditorialità gli consentì di mettersi in proprio ed effettuare trasporti vari tra Zacatecas e Città del Messico. Notando la forte necessità di vie di comunicazione più agevoli, non esitò a provvedere personalmente alla loro realizzazione, arricchendosi così ulteriormente. Tra le principali strade da lui inaugurate si ricorda quella tra le due città suddette, tuttora attiva. Nonostante l’agiatezza raggiunta, Sebastiano preferì uno stila di vita austero, destinando piuttosto le proprie ricchezze ad opere di carità ed a prestiti senza interessi. La sua ottima reputazione crebbe sia tra gli ispanici che tra gli indigeni ed era cosa frequente che si ricorresse a lui per risolvere le più svariate controversie. Ritiratosi dagli affari nel 1552, Sebastiano comperò allora una tenuta agricola vicino a Città del Messico, ove si dedicò all’allevamento del bestiame.

All’età di ben sessant’anni pensò finalmente di sposarsi, ormai conscio di non rischiare di cedere alle tentazioni della carne. La prima moglie, una povera ragazza la cui famiglia lo aveva supplicato di sposarla, morì dopo breve tempo, e così avvenne anche con la seconda. Entrambi i matrimoni, con mutuo consenso, non vennero consumati.

san sebastiano dell'apparizione.3A settantadue anni fu colpito da una grave malattia, ma ripresosi inaspettatamente, non gli restò che interpretare la sua guarigione come una grazia divina meritevole di essere contraccambiata. Donò allora tutti i suoi beni alle clarisse e, fattosi terziario
francescano, entrò nel noviziato dei francescani osservanti di Città del Messico
. Successivamente fu mandato a Tecali ed in un secondo momento a Puebla, ove era presente una grande comunità. Il fervore, l’umiltà e l’obbedienza, che lo animarono abitualmente nonostante la sua età ormai avanzata, furono esemplari per tutti i suoi confratelli. Visse così gli ultimi ventisei anni della sua vita peregrinando per le campagne su un carro trainato dai buoi e chiedendo l’elemosina.

Similmente alle leggende sorte sul conto di San Francesco d’Assisi, anche il beato Sebastiano godette di poteri miracolosi nei confronti degli animali, che ubbidivano ad ogni suo minimo cenno, anche un sussurro: si diceva che avesse su di essi poteri miracolosi e che gli angeli lo accompagnassero abitualmente nei suoi viaggi.

san sebastiano dell'apparizioneMorì quasi centenario il 25 febbraio 1600, compianto dall’affetto generale. La fama di santità da cui era circondato, portò alla sua beatificazione il 17 maggio 1789 da parte del pontefice Pio VI. Il corpo del Beato Sebastiano di Aparicio ancora oggi conservato in una tomba di vetro, adiacente alla chiesa francescana di Puebla.

PREGHIERA

O Signore fa che per l’intercessione dei Tuoi santi, l’umanità ritorni alla pratica della fede cristiana per una nuova evangelizzazione di questo terzo millennio a lode e gloria del Tuo nome ed il trionfo della Chiesa. Amen

 

Fonti: Il primo grande libro dei Santi di Alban Butler;  http://www.santiebeati.it/dettaglio/92675

 

 

SAN ROBERTO SOUTHWELL

SAN ROBERTO SOUTHWELL

Poeta-sacerdote-martire (ca. 1561-1595) 21 febbraio

SAN ROBERTO SOUTHWELLLa sua arte apparteneva al genere letterario allora in auge, eppure la sua opera sgorgava direttamente dalle circostanze e dall’ispirazione che guidava tutta la vita di Roberto, cioè dal sacerdozio e dal martirio.

Nato nel villaggio di Horshow Saint Faith (contea di Norfolk), imparentato per parte materna con gli Schelleys del Sussex, dove trascorse parte della sua infanzia, Roberto fu mandato a scuola a Douai. Qui, sotto la guida del gesuita Leonardo Lessius, iniziò un brillante percorso scolastico, prendendo i primi contatti con la CompagniaTrasferitosi a Parigi, studiò sotto la guida di Tommaso Darbyshaire, che era stato arcidiacono nella contea di Essex al tempo della regina Maria. Quanto alla sua vocazione sembra che fosse indeciso tra il diventare gesuita  o entrare nei certosini (stili di vita molto diversi), ma all’età di soli diciassette anni, (o forse anche meno) rese nota la sua intenzione di entrare nella Compagnia di Gesù. Inizialmente fu rifiutato a causa della giovane età: il dolore per questo rifiuto gli ispirò il primo degli scritti.

La sua esclusione era comunque solo una questione di mesi: nell’ottobre del 1578 fu ammesso infatti al noviziato gesuita di S. Andrea a Roma. Si sono conservati anche alcuni scritti del periodo del SAN ROBERTO SOUTHWELL1noviziato, che mostrano un lucido apprezzamento della vita e dei compiti ai quali si stava preparando: “Quale eccezionale perfezione è richiesta ad un religioso della Compagnia, che dovrà essere sempre pronto ad andare in una qualsiasi parte del mondo, tra qualsiasi tipo di gente: eretici, turchi pagani o barbari”. Ordinato sacerdote nel 1584 e nominato preside del Collegio inglese, fu inviato due anni dopo nella missione inglese insieme al suo compagno gesuita Enrico Garnet. Quando giunsero in patria era in vigore già da un anno il decreto che sanciva che qualsiasi prete formato all’estero in uno dei nuovi seminari, tornando in Inghilterra poteva essere accusato di alto tradimento. Anche solo dare ospitalità a tali persone era reato e Roberto doveva essere ben consapevole del probabile esito della sua missione, avendo letto la descrizione dell’esecuzione di Edmondo Campion (1 dic. 1581) – il primo gesuita martirizzato in Inghilterra – resa da testimoni oculari.

Poco dopo il suo arrivo in Inghilterra partecipò a un’importante riunione a Hurleyford House nella valle del Tamigi, in cui si pianificò una nuova strategia per la sopravvivenza del cattolicesimo in Inghilterra. Durante la festa di S. Maria Maddalena (22 lug.), a cui partecipò Guglielmo Byrd, compositore di corte, i presenti cantarono una Missa Solemnis.  Qualche tempo dopo Roberto tenne un sermone ai cattolici della prigione di Marshalsea a Londra sulla conversione di Maddalena (identificandola, come era solito a quei tempi, con la peccatrice penitente di Luca 7). Svolse quindi questo tema in un opuscolo, Le lacrime funebri di Maria Maddalena, che riuscì a far pubblicare e che ebbe un forte effetto sui costumi del tempo.San_Roberto_Southwell_C

Tra i cattolici presenti a Marshalsea c’era Dorothy Arundel, che raccomandò Southwell ad Anna Dacre, sua parente e contessa di Arundel e del Surrey, come sacerdote adatto ad amministrarle occasionalmente i sacramenti. Essa era moglie di Filippo Howard (19 ott.) allora prigioniero nella Torre; Roberto riuscì a fargli visita (scrisse per lui Trionfi sulla morte, al fine di consolarlo della morte della sorellastra, Margaret Sackville). Tra Roberto e Anna nacque una profonda amicizia, ed egli cominciò quello straordinario servizio destinato a durare sei anni, vivendo in una piccola stanza in un’ala remota della casa degli Arundel, comportandosi in modo così discreto che solo un piccolo numero di servitori fidati era a conoscenza della sua presenza. Trascorreva i giorni pregando e scrivendo, uscendo solo di notte per amministrare i sacramenti ai cattolici.

Roberto esercitò il suo ministero anche fuori Londra: a Badessey Cinton (Warwickshire) sfuggì per miracolo ad alcuni “cacciatori di preti” giunti mentre si apprestava a celebrare al Messa alle cinque del mattino: fece infatti in tempo a nascondere i paramenti e a entrare in un rifugio segreto costruito per i sacerdoti.

I missionari cattolici cercavano solitamente non tanto di convertire i veri protestanti quanto di riconciliare alla loro fede originaria i cattolici che l’avevano rinnegata, Southwelll seguì questa strategia, unendola alla tendenza gesuita di concentrarsi sull’aristocrazia e sulle figure di rilievo, categorie alle quali Robert_Southwellappartenevano sia Southwell che Shakespeare (tuttavia non esiste alcuna prova, nonostante i numerosi tentativi di dimostrare il contrario, che Shkespeare abbia mai abbracciato il cattolicesimo o che si sia riconciliato con esso).

Pare che per alcuni anni Southwell abbia condotto una vita tranquilla nel centro di Londra, venendo alla fine catturato come molti suoi compagni missionari, a causa di un tradimento. Il capo dei persecutori al servizio della regina, il famigerato Riccardo Topcliffe, aveva fatto pagare un prezzo esorbitante alla famiglia Bellamy per aver ospitato alcuni giovani fuggiti dopo l’insuccesso del “complotto Bebington” : due dei loro figli furono messi a morte, un terzo fu torturato ed esiliato e la loro sorella Anna fu violentata da Topcliffe stesso. Rimasta incinta le fu offerta la riparazione di un onorevole matrimonio se avesse invitato Roberto Southwell nella sua casa di Uxenden Hall nell’Harrow; ella acconsentì e Roberto fu quindi catturato.

Il luogo dove si trovava la sua attrezzatura tipografica fu scoperto, ed essa venne distrutta. Fu condotto a casa di Topcliffe in Westminster, dove era allestita una camera di tortura (vedi Tommaso Pormont, 20 febbr) Roberto fu attaccato dieci volte per i polsi ad anelli agganciati ad un uncino sul soffitto: era il “muro della tortura” appena ideato. Il primo ministro della regina Elisabetta, Roberto Cecil, testimone oculare, dichiarò che non erapossibile per un un uomo sopportare tanto. Eppure ho visto Roberto SAN ROBERTO SOUTHWELL2
Southwell pendere lassù, rigido come un tronco d’albero, ma nessuno riusciva a farlo parlare
”. Roberto stesso, descrivendo le dieci torture, disse che “ciascuna era peggio della morte”. Fu quindi incarcerato nella Gatehouse e nella Torre per quasi tre anni senza che alcuna accusa fosse mossa contro di lui. Alla fine egli chiese a Cecil di essere processato o di poter godere di qualche misura di libertà. In risposta a questo appello fu condotto in tribunale e condannato per il fatto di essere un sacerdote.

Il suo processo e la sua esecuzione provocarono però una svolta, portando alla deposizione di Topcliffe e alla ribellione generale contro il barbaro metodo dell’impiccagione, trascinamento del corpo e squartamento. Segnò inoltre l’avvio di metodi più diplomatici per tenere i cattolici sotto controllo. Topcliffe tentò inizialmente di negare di aver mai sottoposto qualcuno a torture, e come fece Adolf Eichmann secoli dopo, affermò di essere stato un semplice esecutore degli ordini. Il verdetto tuttavia fu inevitabile: Roberto sarebbe stato impiccato, sventrato e squartato a Tyburn.

Come avvenne con la crocifissione di Gesù, fu condannato a essere giustiziato insieme a lui un famigerato bandito del tempo. Si voleva evidentemente distogliere l’attenzione dall’esecuzione di un famoso poeta: ciò però sortì il solo effetto di aumentare la folla. Beato_Roberto_SouthwellRoberto, come era usanza, fu condotto a Tyburn su una carretta, ma procedette a testa alta, e i molti che tra la folla avevano assistito a più esecuzioni lo definirono “la figura più nobile che avessero mai visto andare a Tyburn per l’impiccagione”. Roberto lanciò il suo fazzoletto tra la folla a Enrico Garnet, suo amico e compagno gesuita( costui aveva con se quella reliquia quando successivamente dovette stendere la sua testimonianza oculare).

Dopo una certa insistenza gli fu permesso di tenere breve discorso: “Sto per recitare l’ultimo atto di questa povera vita” e citando S. Paolo aggiunse: “Se noi viviamo, viviamo per il Signore; se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriao, siamo dunque del Signore” (Rm 14,8). Pregando poi per la regina e per il suo paese, concluse dicendo:Voi tutti angeli e santi, assistetemi”. Il carro fu mandato avanti e l’ufficiale si avvicinò per tagliare la fune in modo tale da non farlo morire prima che il suo corpo fosse straziato; lord Mountjoy però si fece innanzi e spinse via il militare, mentre la stessa folla supplicava di lasciarlo appeso finchè non fosse morto.

Lo sceriffo tentò nuovamente di tagliare la fune, ma ne fu dissuaso dal boato di disapprovazione della folla. Il boia allora, tirò le gambe di Roberto finchè non sentì il suo corpo afflosciarsi; lo prese tra le braccia, lo pose sul ceppo e ne recise la testa, sollevandola mentre pronunciava l’usuale formula. “Questa è la testa di un traditore”. Ma la folla, in risposta, si scoprì il capo senza consueto grido di risposta:Traditore”. Fu poi sventrato e smembrato. Fu l’ultima esecuzione del genere a Tyburn.

Roberto è stato prima di tutto prete e martire, egli scrisse utilizzando le forme grammaticali e le espressioni tipiche del suo tempo e le opere in prosa e in poesia, per le quali è ricordato al di fuori del mondo cattolico e religioso in genere riflettono la sua vita. Roberto Southwell fu beatificato nel 1929 e canonizzato come uno dei quaranta martiri dell’Inghilterra e del Galles nel 1970 (25 ott.)

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler    

I VANGELI

I VANGELI

vangeli_1Se qualcuno ci interrogasse sui Vangeli sapremmo rispondere? Conosciamo la differenza tra vangelo canonico o sinottico, apocrifo o gnostico? A chi erano indirizzati i diversi vangeli dell’Antico Testamento? Come possiamo definirci Cristiani se non conosciamo il Libro che per eccellenza ci racconta la storia del nostro amato Gesù?

I Vangeli sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù di Nazaret. “Vangelo” significa letteralmente “lieto annunzio”, “buona notizia”. Nell’arco di alcuni secoli furono composti numerosi testi designati come “vangeli”, sebbene di genere letterario diverso. Alcuni di essi sono stati in parte riscoperti grazie ai ritrovamenti archeologiciI quattro vangeli più antichi che narrano la vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo (Vangelo secondo Matteo, Vangelo secondo Marco, Vangelo secondo Luca e Vangelo secondo Giovannisono considerati canonici o sinottici, in quanto possono essere letti con un solo sguardo, poiché seguono uno schema analogo, con molte somiglianze; gli altri sono detti vangeli apocrifi o gnostici, poiché si svilupparono all’interno di un movimento religioso esoterico, lo gnosticismo, diffusosi intorno al II secolo d.C. nell’ambito del cristianesimo. I più antichi manoscritti dei vangeli, come pure tutto il Nuovo Testamento, ci sono pervenuti in greco, la lingua franca dell’oriente romano.

I VANGELI APOCRIFI

vangeli apocrifiIl termine “apocrifo” (“da nascondere”, “riservato a pochi”) è stato coniato dalle comunità cristiane che se ne servivano, poiché erano libri, sovente con attribuzione pseudoepigrafa di qualche apostolo o discepolo, che venivano esclusi dalla pubblica lettura liturgica, in opposizione a quelli comuni, pubblici e manifesti, in quanto ritenuti portatori di tradizioni misteriose od esoteriche. Racconti fantastici e leggendari, specialmente sugli anni dell’infanzia di Gesù, quasi ignorata dai Vangeli canonici, hanno influenzato la devozione popolare e l’arte sacra.

Ad esempio dagli apocrifi sappiamo i nomi (Gioacchino ed Anna) dei genitori di Maria, la sua (improbabile) presentazione al tempio da bambina, il suo prodigioso fidanzamento, e il racconto della sua tomba trovata vuota quando l’apostolo Tommaso giunse in ritardo alla sua morte. La localizzazione della nascita di Gesù posizionata in una grotta deriva dal Protovangelo di Giacomo, mentre la presenza dell’asino e del bue accanto alla mangiatoia, associato tipicamente alle raffigurazioni natalizie antiche e moderne, deriva dal Vangelo dello pseudo-Matteo. Poi ancora il numero e il nome dei tre re magi: Melchiorre Gaspare e Baldassarre; e quelli dei due ladri crocifissi con Gesù: Dimas e Gestas; e per finire Longinoil soldato che colpì il costato di Cristo con la lancia.

IL VANGELO SECONDO MATTEO

San matteoSecondo la tradizione, l’autore del primo Vangelo sarebbe il pubblicano Matteo, detto Levi, uno dei Dodici chiamati da Gesù. Ma dallo stesso Vangelo, sembrerebbe piuttosto un cristiano posterioreche non ha conosciuto Gesù. Certo conosceva bene l’ambiente della Palestina e l’Antico Testamento. Scrisse verso l’anno 80, per credenti che provenivano dal giudaismo.

Gesù è il Messia figlio di Davide. In lui si compiono le profezie dell’Antico Testamento E’ riconosciuto Figlio di Dio nel battesimo, nella trasfigurazione e sulla croce. La Chiesa è il nuovo Israele, popolo eletto che porta la buona novella a tutto il mondo.

Matteo è simboleggiato nell’uomo alato (o angelo), perchè il suo Vangelo inizia con l’elenco degli antenati di Gesù e con l’apparizione di un angelo a Giuseppe.

IL VANGELO SECONDO MARCO

4san marco apostolo1E’ identificato con Giovanni Marco, nativo di Gerusalemme, molto vicino a Pietro, compagno di Paolo nel primo viaggio apostolico. Non è quindi uno dei Dodici, ma un discepolo. Il suo Vangelo, ispirato alla predicazione di Pietrofu probabilmente il primo ad essere scritto, prima dell’anno 70. Destinatari sono i cristiani di Roma.

Tutto ruota intorno alla domanda di Gesù: “Chi dite che io sia?”, e alla risposta che fa da titolo al suo scritto: “Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”: La vita di Gesù, figlio di Dio, è una continua lotta contro il male.

Marco è simboleggiato nel leone, perchè inizia con la predicazione di Gesù nel deserto ove c’erano bestie selvatiche.

IL VANGELO SECONDO LUCA

S. LUCAE’ un cristiano di origine pagana, compagno di Paolo che lo chiama “medico carissimo” (col 4,14). Secondo una leggenda sarebbe uno dei due discepoli che Gesù risorto incontrò sulla strada di Emmaus. Scrisse verso l’anno 75, per cristiani che provenivano dal paganesimo, ispirandosi alla predicazione di Paolo.

Per Luca, Gesù è soprattutto “il salvatore”. Accoglie e perdona tutti, specialmente i poveri e i bisognosi. I suoi seguaci devono fare lo stesso. Questo è possibile grazie alla forza dello Spirito Santo che opera in Gesù e nei cristiani.

Luca è simboleggiato nel bue, perchè inizia con Zaccaria nel tempio ove si sacrificavano buoi e pecore.

IL VANGELO SECONDO GIOVANNI

giovanni7La tradizione attribuisce l’ultimo Vangelo all’apostolo Giovanni, fratello di Giacomo. L’autore fu testimone oculare di quello che racconta. Forse scrisse il suo Vangelo in Palestina verso l’anno 95, per cristiani provenienti dal giudaismo. Probabilmente conosceva gli altri Vangeli, e non ne ripete quasi nulla.

Nel quarto Vangelo è messa in rilievo la divinità di gesù Cristo (“Verbo di Dio”) e, allo stesso tempo, la sua umanità (“fatto carne”). Gesù si presenta con linguaggio simbolico: pane di vita, luce del mondo, vera vite, buon pastore, via verità e vita…

Giovanni è simboleggiato nell’aquila, l’occhio che fissa il sole, perchè inizia con la contemplazione del mistero di Dio.

FontiLA PRIMA BIBBIA (testo biblico ufficiale C.E.I); wikipedia.org

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LE VERITÀ PRINCIPALI DELLA FEDE CRISTIANA 

SAN GIUSEPPE FREINADEMETZ

SAN GIUSEPPE FREINADEMETZ

Missionario Verbita (1852-1908) 28 gennaio

Giuseppe Freinademetz 1Apostolo delle missioni dedicò la sua vita all’annuncio del Vangelo entusiasmando un gran numero di cinesi. Comprese l’importanza dei laici come catechisti per la prima evangelizzazione. Tutta la sua vita fu espressione di quello che era un suo slogan: «La lingua che tutti comprendono è l’amore».

Giuseppe Freinademetz nacque il 15 aprile del 1852 a Oies, un piccolo villaggio di cinque case nelle alpi dolomitiche del nord Italia, nell’Alto Adige. Fu battezzato lo stesso giorno della nascita e dalla sua famiglia imparò una fede semplice, però allo stesso tempo forte.

Già durante gli studi di teologia nel Seminario Maggiore di Bressanone incominciò a pensare seriamente alle missioni estere come possibilità per la sua vita. Ordinato sacerdote il 25 luglio del 1875 fu destinato alla comunità di San Martino di Badia, molto vicino alla sua casa natale, dove ben presto si guadagnò la stima e l’affetto Freinademetz_FN1della gente. In tutto questo tempo però non abbandonò la sua inquietudine per le missioni. Dopo solo due anni dalla sua ordinazione si mise in contatto con il Padre Arnoldo Janssen, fondatore di una congregazione missionaria che poco tempo dopo sarebbe diventata ufficialmente la «Società del Verbo Divino».

Con il permesso del suo Vescovo, Giuseppe entrò nella casa missionaria di Steyl nell’agosto del 1878. Ricevette la croce missionaria il 2 marzo 1879 e insieme ad un altro missionario verbita, il Padre Giovanni Battista Anzer, partì per la Cina. Cinque settimane più tardi sbarcavano a Hong Kong dove rimasero per due anni preparandosi alla missione a loro assegnata che si trovava nello Shantung del Sud, una provincia cinese con 12 milioni di abitanti e con solo 158 battezzati.

OMELIA DI SAN GIOVANNI PAOLO II

(per la sua canonizzazione)

Furono anni duri, segnati da viaggi lunghi e difficili, assalti di briganti e un lavoro arduo per formare le prime comunità cristiane. Appena riusciva a costituire una comunità che potesse camminare da sola, arrivava l’ordine del Vescovo di lasciare tutto e ricominciare in un altro luogo.

Giuseppe ben presto comprese l’importanza dei laici come catechisti per la prima evangelizzazione. Alla loro formazione dedicò molti sforzi e per loro preparò un manuale catechistico in lingua cinese. Allo stesso tempo insieme al confratello Anzer, che nel frattempo era diventato Vescovo, si impegnò nella preparazione spirituale e formazione permanente dei sacerdoti cinesi e degli altri missionari. Tutta la sua vita fu segnata dallo sforzo di farsi cinese tra i cinesi, tanto da scrivere ai suoi familiari: «Io amo la Cina e i cinesi; voglio morire in mezzo a loro, e tra loro essere sepolto».

Giuseppe FreinademetzNel 1898 il continuo lavoro e le molte privazioni presentarono il conto. Ammalato alla laringe e con un principio di tisi, dietro insistenza del Vescovo e dei confratelli, dovette trascorrere un periodo in Giappone nella speranza di ricuperare la salute. Ritornò in Cina rimesso un pò in forze, ma non guarito. Durante la ribellione dei boxer (1899-1901) restò presso la sua missione, rifiutando di mettersi in salvo in luoghi controllati dagli eserciti occidentali.

Quando nel 1907 il Vescovo dovette fare un viaggio in Europa, Padre Giuseppe Freinademetz dovette assumere l’amministrazione della diocesi. Durante questo periodo scoppiò un’epidemia di tifo. Giuseppe, come buon pastore, prestò la sua instancabile assistenza, fino a quando lui stesso si ammalò. Ritornò immediatamente a Taikia, sede della diocesi, dove morì il 28 gennaio 1908. Venne sepolto sotto la dodicesima stazione della Via Crucis (dove si ricorda la morte di Gesù Cristo in Croce) e la sua tomba presto divenne punto di riferimento e pellegrinaggio dei cristiani. Durante la “rivoluzione culturale” di Mao la sua lapide venne rimossa e distrutta, ma ora è stata ricomposta e ricollocata al suo posto, dove è ancora oggetto di devozione.

Padre Freinademetz seppe scoprire e amare profondamente la grandezza della cultura del popolo al quale era stato inviato. Dedicò la sua vita ad annunciare il vangelo, messaggio dell’amore di Dio per l’umanità, e a incarnare questo amore nella comunione delle comunità cristiane cinesi. Animò queste comunità ad aprirsi San_Giuseppe_Freinademetz_Ealla solidarietà con il resto del popolo cinese. Entusiasmò molti cinesi affinché si facessero missionari tra la propria gente, come catechisti, religiosi, religiose e sacerdoti. Tutta la sua vita fu espressione di quello che era un suo slogan: «La lingua che tutti comprendono è l’amore».

Papa Paolo VI lo proclamò beato nel 1975. Nel 1995 accanto alla casa natale in val Badia è stata edificata una chiesetta dedicata al santo. Il 5 ottobre 2003 padre Giuseppe Freinademetz è stato proclamato santo da papa Giovanni Paolo II. La sua casa natale di Oies oggi è diventata una meta per molti pellegrini ed ospita diverse reliquie, indumenti della sua Cina e alcune sue lettere. Al piano inferiore si trova invece una cappella, nella quale quotidianamente si celebra la Santa Messa. Il 5 agosto 2008 anche Papa Benedetto XVI si è recato da Bressanone a Oies in pellegrinaggio, da dove ha lanciato un messaggio di apertura al Vangelo alla Cina. A Millan, presso Bressanone, gli è stata dedicata la nuova chiesa parrocchiale. Nel Duomo di Bressanone invece è stata affissa una lapide raffigurante il Santo Giuseppe in abiti cinesi con il Vangelo e la croce in mano.

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE FREINADEMTZ

freinademetzO Dio, Tu hai chiamato San Giuseppe Freinademetz all’apostolato missionario Con la virù dello Spirito Santo egli fu nel lontano Oriente un insigne annunciatore e testimone della Buona Novella di Gesù Cristo. Noi Te ne rendiamo grazie e Ti preghiamo; insegnaci, sull’esempio del Santo Giuseppe, a riconoscere la volontà di Dio, a seguirla con spirito di sacrificio e a lavorare con amore pronto al servizio per la Tua gloria e la salvezza degli uomini nostri fratelli. O San Giuseppe Freinandemetz, implora alla Cina, tua terra missionaria, la libertà religiosa e ai cristiani nei tempi difficili la fedeltà nella fede. Invoca da Dio per la tua patria e per tutti un profondo rinnovamento nella fede, sante famiglie cristiane e numerosi buoni sacerdoti, religiosi e missionari. (Affido alla tua potente intercessione presso il trono di Dio anche le mie intenzioni personali). Amen

Fontihttp://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_20031005_freinademetz_it.html; http://it.wikipedia.org/wiki/Josef_Freinademetz;  Il  libro novene ed. Ancilla

NOVENA A GESÙ BAMBINO DI PRAGA

NOVENA A GESÙ BAMBINO DI PRAGA

Inizio della novena il 2 gennaio

foto gesù bambino di pragaQuesta devozione a Gesù Bambino, viva nei cuori di S. Teresa d’Avila († 1582) e di S. Giovanni della Croce († 1591), è una prerogativa del Carmelo Teresiano. Nel Carmelo di Praga prende origine per opera del Ven. P. Cirillo († 1675) che con i confratelli venera la statua di Gesù Bambino, ricevuta in dono nell’anno 1628 da Polixena di Lobkowicz, figlia della spagnola Maria Manrique de Lara.

Per fare bene la novena si raccomandano due cose importantissime:

1. Innanzi tutto accostarsi ai santi Sacramenti o essere almeno in grazia di Dio.

2. Avere viva fede nella bontà onnipotente di Gesù Bambino. Sarà utile ripetere spesso durante il giorno: Signore, accresci in me la fede.

“Le dò quanto di più caro al mondo”, diceva la principessa Polissena nel regalare al priore dei Carmelitani Scalzi di Praga la statuina del Santo Bambino Gesù. Un piccolo Gesù di cera, con la sinstra che regge il mondo e con la destra in atto di benedire, Un vero tesoro di cielo!

NOVENA AL BAMBINO GESÙ

I° GIORNO

Sì, o Santo Bambino Gesù, ho grande bisogno di Te. Come potrei farne a meno?… Anch’io ripeterò con l’Apostolo: Da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!… E la vita io voglio: da Te, in Te e per Te.

gesù bambino di praga1Vita materiale, o Gesù, finchè mi vorrai conservare i tuoi doni di natura. Vita di grazia, perché Tu solo sei creatore della grazia e santificazione delle anime. Vita di gloria, perché soltanto per Te e in Te io spero di averla un giorno, o Gesù, in Paradiso. Ma in questo momento Ti chiedo una grazia particolare; una grazia che mi sta tanto a cuore, per cui dedico questa novena…(esporre l’intenzione)

O Gesù Bambino, ascolta i miei gemiti…Fa’ che i miei voti siano presto esauditi…Non Ti riveli forse a noi Bambino per attrarci più facilmente al tuo Cuore Divino e facilitarci alla confidenza? Io ho fiducia in Te…Non renderla dunque vana…E mentre io ogni giorno della novena verrò a chiederti la sospirata grazia, Tu ascoltami, sorridimi, e per i meriti della tua divina infanzia esaudiscimi.

Fa’ che le mie lacrime siano presto terse e al pianto del dolore succeda il sorriso della gioia, perchè Tu solo, o Gesù, sei la gloria e il sorriso delle anime che sperano in Te.

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

II° GIORNO

bambinopraga (1)O Gesù Bambino, io, tua piccola creatura, Ti prego e Ti scongiuro per me, per le persone a me care, per la grazia che attendo dalla tua bontà infinita…Tu conosci il mio miglior bene, concedimelo dunque, o Gesù.

Allontana da me ogni tentazione, liberami da ogni male, donami il cibo materiale e spirituale, fa’ insomma, che a ogni mio sospiro corrisponda una tua grazia e che ogni domanda del mio cuore trovi in Te una crescente abbondanza dei tuoi divini favori.

Signore, mio Dio, ascolta la mia preghiera ed accordami la grazia particolare che Ti domando, se è per il bene dell’anima mia…

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

III° GIORNO

gesù bambino di praga2O Gesù Bambino, fuoco divino d’amore, centro e creature della perfezione cristiana, vengo a Te, mi prostro ai tuoi piedi. Vedi le mie debolezze, i miei innumerevoli difetti, la mia abituale inclinazione al peccato. E’ forse questa mia colpevole inclinazione l’ostacolo maggiore per ottenere le grazie che tanto desidero. Ebbene, o Gesù, fa’ che io risorga dal mio stato e m’incammini sicuro per la via santa del fervore e della perfezione.

Riscalda il mio povero cuore e accendilo del tuo santo amore. Così i suoi palpiti Ti giungeranno più graditi e Tu ascolterai benigno la mia preghiera, accordandomi la grazia che Ti domando.

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

IV° GIORNO

gesù bambino di praga4Chiedo il tuo perdono, Santo Bambino Gesù! …Riconosco le mie colpe e provo vergogna di me stessa. Io le detesto, le piango e prometto col tuo divino aiuto di non commetterle più. Forse la mia lontananza da Te ha ritardato tante grazie che Tu mi avevi preparato e che mi volevi donare. Ebbene, ecco che di nuovo mi avvicino a Te, pentito e addolorato.

O Gesù ritorna a me, e con Te ritornerò nell’anima mia il tuo amore, la tua grazia, il tuo conforto. Purifica il mio cuore da ogni macchia, affinchè sia meno indegno di Te. Solo allora potrò sperare di vedere esaudita la mia domanda ed avrò da Te la grazia che sospiro.

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

V° GIORNO

gesù-bambino-pragaPietà di me, o Santo Bambino Gesù. A Te dedico i frutti della mia intelligenza, del mio cuore. Tutto quanto di buono io posseggo, tutto il bene che posso fare, voglio che tutto sia per la tua gloria, per la santificazione delle anime. O Gesù Bambino, dammi delle anime da ricondurre, da portare a Te.

E Tu abbi pietà di me: consolami nella mia presente afflizione e donami tutte le grazie che mi sono necessarie. Sai bene quale è il favore che Ti chiedo: esaudisci dunque la mia domanda…

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

VI° GIORNO

ges_praga_gO Santo Bambino Gesù, Agnello divino che togli i peccati del mondo, donami la pace, quella pace che gli angeli cantano sulla tua capanna, quella pace che Tu donasti ai tuoi discepoli prima di salire al cielo. Fa’ che discenda su di me e sulla mia famiglia. Io la invoco e la supplico da Te, o Gesù Bambino, che sei il Principe della pace.

Scenda piena e abbondante, ed io sarò consolato nella mia sofferenza; sarò sereno durante tutta la mia vita e più ancora nel regno della tua gloria che è regno di eterna pace. Donami la pace al cuore in questo istante dicendomi che vuoi esaudirmi e che la grazia desiderata mi sarà presto concessa…

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

VII° GIORNO

gesù bambino di pragaO Santo Bambino Gesù, ho deciso: voglio essere tuo, tutto tuo. Benedirò il tuo nome, abbraccerò la tua devozione e la propagherò con il più grande fervore. So quanto desideri essere onorato attraverso l’immagine di Praga, e quanti benefici prodighi a chi ricorre a Te con rispetto. Eccomi, o santo Bambino, a porgerti i miei umili omaggi. Voglio che la mia vita intera sia un continuo onore a Te, mio Dio e mio tutto.

E Tu, o Santo Bambino, rendimi degno dei tuoi favori divini. Ti chiedo innanzitutto i favori che si eterneranno in cielo, ma desidero anche i tuoi favori terreni. Tu conosci la grazia che Ti domando…Sii per me conforto nelle afflizioni, sostegno nei pericolo, guida nelle mie azioni, salute nelle infermità. Apri a me ed ai miei cari tutti i tesori del tuo amore infinito, e concedi agli afflitti e ai bisognosi che Ti pregano, le tue benedizioni.

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

VIII° GIORNO

gesu-bambino-di-praga5O Gesù Bambino, grazie della duplice lezione che oggi mi hai impartito. Cercherò di cambiare il mio cuore, così anemico e sporco, e lo incamminerò sulla via dell’infanzia spirituale.

Metterò poi a disposizione della fanciullezza e della gioventù la mia mente, il mio cuore, i mezzi di cui posso disporre. Fa’ che salvi le anime, o Gesù Bambino, e porterò in salvo anche la mia povera anima. Fa’ che salvi anime e potrò sperare di essere consolato nella mia presente necessità.

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

IX° GIORNO

gesu-bambino-di-praga6O Gesù Bambino, donami la grazia di amare tanto la tua Mamma, Maria Santissima. Fa’ che il mio sia un amore tenero di figlio, come è tenerissimo il suo amore di Madre. Amando Lei, amerò Te, o Gesù, e tramite Lei attingerò alla fonte pura dei tuoi benefici.

O Gesù, concedimi, per l’intercessione della tua Santa Madre, la grazia che Ti domando…Concedimela per l’amore che Le portasti, e fa’ che un giorno io Vi contempli entrambi nel beato regno della gloria celeste.

E Tu, o Madre mia Maria, per il potere immenso che hai sul Cuore del tuo Figlio Divino, parla per me a Gesù e ottienimi per i suoi e i tuoi meriti, la grazia che ho chiesto nel corso di questa novena. Avvalora le mie povere preghiere, affinchè per il tuo materno intervento mi senta presto consolato. Sì, lo spero dalla tua bontà e dalla misericordia del Bambino Divino, confido anzi che la grazia che attendo oggi stesso mi sarà concessa in tutta la sua pienezza. Bambino Gesù, Vergine Santissima, vi supplico affinchè la mia speranza non resti delusa!…

Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria

Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria

 

Preghiera

(del Santo Padre Benedetto XVI a Gesù Bambino di Praga)

Signore Gesù, noi ti vediamo bambino e crediamo che tu sei il Figlio di Dio, fatto Gesù di Pragauomo per opera dello Spirito Santo nel grembo della Vergine Maria. Come a
Betlemme anche noi con Maria, Giuseppe, gli Angeli e i pastori ti adoriamo e ti riconosciamo nostro unico Salvatore.

Ti sei fatto povero per farci ricchi con la tua povertà: concedi a noi di non dimenticarci mai dei poveri e di tutti coloro che soffrono.  Proteggi le nostre famiglie, benedici tutti i bambini del mondo e fa’ che regni sempre tra noi l’amore che tu ci hai portato e che rende più felice la vita.

Dona a tutti, o Gesù, di riconoscere la verità del tuo Natale perché tutti sappiano che tu sei venuto a portare all’intera famiglia umana la luce, la gioia e la pace. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Fonte: Il libro delle novene ed. Ancilla 

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GESÙ BAMBINO DI PRAGA 

SUOR ANNA ALÌ

SUOR ANNA ALÌ

mistica – 29 dicembre 1966 – Kenia

suor anna alìFiglia di un musulmano e di una cristiana, la primogenita di cinque figli, è nata il 29 dicembre 1966 a Kipkelion, in Kenia, e le venne dato il nome di Hadija. All’età di 9 anni Hadija era affetta da una strana malattia che le procurava sanguinamenti che la costrinsero a lasciare gli studi. Era solo l’inizio di quella che sarebbe diventata la sua missione di anima vittima. 

Dopo essere stata guarita grazie alle preghiere dell’Arcivescovo Emmanuel Milingo, si trasferì a Roma con l’intento di consacrare la sua vita a Dio. All’età di 13 anni viene battezzata e diventerà per tutti, Anna. Non ancora venticinquenne, il 7 settembre 1991 a Roma prende i voti e sarà conosciuta da tutti come suor Anna Alì dell’ordine delle Figlie di Gesù fandate dallo stesso Milingo.

Tra l’8 settembre 1987 e il 23 ottobre 1988, a Porta Angelica a Roma, inizia a ricevere le prime apparizioni di Gesù. La donna prendeva nota personalmente dei messaggi che Gesù le comunicava. Le sue rivelazioni sono incentrate principalmente sulla devozione alla Santa Eucarestia. Per via del suo basso livello di istruzione, la ricchezza e la profondità degli insegnamenti teologici contenuti nei suoi messaggi è di gran lunga superiore alle sue conoscenze, e ciò costituisce senza dubbio la migliore prova a favore dell’autenticità delle apparizioni.

In apertura del volume ringrazia amorevolmente entrambi i suoi genitori. Con molta cautela l’arcivescovo Milingo dichiara di “non attribuire null‘altro che la nostra fede umana agli eventi straordinari narrati nel libro che contiene rivelazioni fatte a suor Anna Ali“; e a scanso di equivoci aggiunge di non essere nemmeno sfiorato dall’idea di sostituirsi al giudizio definitivo della Chiesa, cui si sottometterà “incondizionatamente”.

Suor Anna Alì, su richiesta dei suoi superiori fece delle foto durante le apparizioni di Cristo. Difficilissimo trovare queste immagini, ma chi ha avuto modo di vederle ne ha riscontrata la somiglianza con altre immagini ritenute soprannaturali, come quella fatta in Palestina nel 1876, (la più antica del genere ora conservata negli archivi vaticani) e stranamente tutte molto simili, come si trattasse proprio del medesimo soggetto. Anche questa potrebbe essere considerata una prova di autenticità, peccato che non siano più pubbliche, o almeno io non ne ho trovate.

Da un’intervista del 9 settembre 1991 suor Anna descrive così le apparizioni:

È venuto con la sua luce, era avvolto in un bagliore di un colore blu profondo come il cielo. La sua presenza illuminava tutta la stan­za. Aveva indosso una tunica rossa, color del sangue, con ampie maniche. I capelli erano scuri e scintillanti“.

VOLTO3.1Che cosa le disse quando Lo vide?” Mi diede un messaggio e, dietro sua espressa richiesta, cominciai a scrivere ciò che mi diceva“.

Che atteggiamento aveva mentre le parlava ?” “Mi parlava con una voce colma di pietà e fa così tuttora quando mi appare . Mi parla come se fosse un mendicante“.

A che ora le è apparso ?” Verso le due, le tre di notte“.

Le compare ancora?A che ora?” “Fra le due e le tre e mezza. Il mercoledì verso la mezzanotte, il giovedì nelle prime ore del mattino“.

Non è mai venuto di giorno ?” “No“. “Con chi viene ?” Mi appare da solo“.

Nell’apparizione Gesù ha l’aspetto di un normale essere umano?” “È un essere umano. Ma è diverso. Di fronte alla sua santità ci si sente miserabili… È un uomo di altezza media. Non è possibile descriverlo. In sua presenza si ammutolisce, ci si sente persi“.

Quando le appare è triste, gentile, serio, felice?” “Quando dà dei messaggi ha una voce colma di pietà, quindi è tri­ste, ma la sua è una tristezza d’amore. A volte piange lacrime di sangue“.

Perché piange?” “E molto addolorato per il modo in cui lo trattano quelli a cui Lui ha affidato le anime. Alcuni lo insultano durante l’eucarestia e vogliono distruggerlo proprio in quella sede… È triste anche a causa della vita spirituale dei suoi consacrati…”.

Come si è sentita la prima volta che ha visto Gesù?” “E difficile da spiegare. Mi sentivo in uno stato di torpore“.

E quando Gesù se ne andò ebbe paura oppure si sentì felice?” “Ho continuato a pensare a Lui. Né triste né contenta. Pensavo“.

Gesù viene ancora da lei? In quali giorni?” “Viene ancora. Di giovedì, di notte“.

Che cosa dice ogni volta?” “Mi chiede spesso di pregare per coloro ai quali ha affidato le anime, i preti…”.

Quanto dura il vostro colloquio?” “Non saprei. Quando è qui vengo avvolta dalla sua santità, e quando va via ci metto un po’ a tornare in me. Non sono in grado di spiegarlo meglio“.

crocifisso_di_la_salette
Crocifisso di La Salette

La profezia apocalittica rivelata a suor Anna Alì a Porta Angelica s’incentra sull’ ipotesi di una catastrofe analoga a quella preannunciata dalla Madonna nelle apparizioni di Fatima e La Salette. Gesù le rivela che il demonio “sta facendo di tutto affinché venga abolito il sacrificio della messa“. Potrebbe sembrarci assurdo, ma lo stesso effetto deve averlo fatto un secolo fa quando si parlò di comunione in piedi e in mano…

Nelle profezie menzione da Cristo durante le rivelazioni a suor Anna Alì non manca l’Italia, definita “paese prediletto da Dio“, ma afflitta da intrighi e ambiguitài roma­ni stessi tradiranno Roma e tutta l’Italia“. È intuibile che nel lessico profetico “i romani” non stiano ad indicare la popolazione di Roma, ma la classe politica e clericale più corrotta.

Un messaggio di speranza però evince da suor Anna che viene rassicurata da Gesù con le seguenti parole: “le anime giuste non avranno nulla da temere, perché verranno separate dagli empi e dagli ostinati, saranno salvate” (18 settembre 1987). Suggella questa promessa con un’affermazione che in linguaggio laicale potremmo definire garantista: “Nessuno va all’inferno senza il proprio consenso” (9 ottobre 1987).

Il Signore accuserà i leader delle Nazioni di essere i responsabili dell’umanità, della salvezza del mondo o della sua distruzione. 

I massoni insultano il Mio Vangelo! La loro malvagità è ripugnante! Gridano “noi non vogliamo Dio”. Eppure molti…Satana ha incatenato le loro anime. Figlia Mia, unisci il tuo cuore alle Mie lacrime di sangue. GuardaMi! Che pena rattrista il Mio Cuore! Stanno preparando la loro esecuzione con le loro stesse mani e il fuoco eterno li aspetta. Non temere nulla“.

piramide massonicaSe non ci sarà ravvedimento negli uomini la punizione sembra inevitabile. Gesù stesso afferma di non sapere quando esattamente ma di sapere cosa avverrà: “…dal cielo verranno scagliate fiamme che distruggeranno tutti i peccatori insieme all’opera del maligno: abissi, montagne e lava fiammeggiante inghiottiranno interi villaggi. Ci saranno terremoti, inondazioni, elettroesecuzioni, mari in tempesta, suicidi, droghe e malattie di ogni sorta“.

Che grande desolazione! I Figli che si ribellano contro i genitori, anime innocenti uccise, il divorzio, i comunisti e tutti i peccatori. Una giusta severità pesa su di loro“.

Non ci rimane che pregare senza sosta come la Madonna stessa ci ha chiesto, per consolare il Cuore tanto afflitto e oltraggiato di Suo Figlio, per la conversione dei peccatori e per la salvezza del mondo intero.

Fonti varie

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NOVENA AI SANTI MAGI

NOVENA AI SANTI MAGI

Inizio 28 dicembre

remagi02Quei Savi d’oriente non avevano nulla che li assicurasse della verità. Nulla di soprannaturale. Solo il calcolo astronomico e la loro riflessione che una vita integra faceva perfetta. Eppure hanno avuto fede. Fede in tutto: fede nella scienza, fede nella coscienza, fede nella bontà divina. … E sono riusciti…

Noi ci saremmo messi mille cavilli: “Come farò a fare tanto viaggio in paesi e fra popoli di lingua diversa? Mi crederanno o mi imprigioneranno come spia? Che aiuto mi daranno nel passare deserti e fiumi e monti? E il caldo? E il vento degli altipiani? E le febbri stagnanti lungo le zone paludose? E le fiumane gonfiate dalle piogge? E il cibo diverso? E il diverso linguaggio? E.. e.. e”. Così ragioniamo noi. Essi non ragionano così. Dicono con sincera e santa audacia:

Re Magi.4jpgTu, o Dio, ci leggi nel cuore e vedi che fine perseguiamo. Nelle tue mani ci affidiamo. Concedici la gioia sovrumana di adorare la tua Seconda Persona fatta Carne per la salute del mondo”.

E si mettono in cammino dalle Indie lontane. … Quando si cerca Dio, le abitudini animali devono cedere alle impazienze e alle necessità sopraumane. … nel paradiso… si parla un’unica lingua, quella di Dio. (Commento tratto dall’Evangelo di Maria Valtorta)

LA NOVENA

28 dicembre 1° giorno

O Santi Magi che viveste in continua attesa della stella di Giacobbe che doveva ammirare la nascita del vero Sole di giustizia, otteneteci la grazia di vivere sempre nella speranza di veder spuntare su di noi il giorno della verità, la beatitudine del Paradiso.

Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te” (Is. 60,2). 3 Gloria al Padre

 

29 dicembre2° GiornoRe Magi.2jpg

 

O Santi Magi che al primo brillare della stella miracolosa abbandonaste i vostri paesi per andare in cerca dei Re dei Giudei appena nato, otteneteci la grazia di corrispondere prontamente come voi a tutte le ispirazioni divine.

 

Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te” (Is. 60,4). 3 Gloria al Padre

 

30 dicembre3° Giorno

O Santi Magi che non temeste i rigori delle stagioni, la scomodità dei viaggio per trovare il Messia appena nato, otteneteci la grazia di non lasciarci mai intimorire dalle difficoltà che incontreremo sulla via della Salvezza.

I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio” (Is. 60,4). 3 Gloria al Padre

 

31 dicembre4° Giorno

O Santi Magi che abbandonati dalla stella nella città di Gerusalemme, ricorreste con umiltà a chiunque potesse darvi notizie certe del luogo ove si trovava l’oggetto delle vostre ricerche, otteneteci dal Signore la grazia che in tutti i dubbi, in tutte le incertezze, noi ricorriamo umilmente a Lui con fiducia.

magiCammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore dei tuo sorgere” (Is. 60,3). 3 Gloria al Padre

1 gennaio 5° Giorno

O Santi Magi che inaspettatamente foste consolati dalla ricomparsa della stella, vostra guida, otteneteci dal Signore la grazia che rimanendo fedeli a Dio in tutte le prove, dispiaceri, dolori, meritiamo di essere consolati in questa vita e salvati nell’eternità.

A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore” (Is. 60,5). 3 Gloria al Padre

 

2 gennaio6° Giorno

O Santi Magi che entrati pieni di fede nella stalla di Betlemme vi prostraste a terra in adorazione dei Bambino Gesù, anche se circondato da povertà e debolezza, otteneteci dal Signore la grazia di ravvivare sempre la nostra fede quando entriamo nella sua casa, al fine di presentarci a Dio con il rispetto dovuto alla grandezza della sua Maestà.

Le ricchezze dei mare si riverseranno su di te, verranno a i beni di tutti i popoli” (Is. 60,5). 3 Gloria al Padre

 

3 gennaio7° Giorno

Re MagiO Santi Magi che offrendo a Gesù Cristo oro, incenso e mirra, lo riconosceste come Re, come Dio e come uomo, otteneteci dal Signore la grazia di non presentarci con le mani vuote davanti a Lui, ma che anzi possiamo offrire l’oro della carità, l’incenso della preghiera e la mirra della penitenza, perché anche noi possiamo degnamente adorarlo.

Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba portando oro e incenso e proclamando le glorie dei Signore” (Is. 60,6). 3 Gloria al Padre

 

4 gennaio 8° Giorno

O Santi Magi che avvisati in sogno di non ritornare da Erode vi avviaste subito per un’altra strada verso la vostra patria, otteneteci dal Signore la grazia che dopo esserci riconciliati con Lui nei Santi Sacramenti viviamo lontani da tutto quello che potrebbe essere per noi occasione di peccato.

Perché il popolo e il regno che non vorranno servirti periranno e le nazioni saranno tutte sterminate” (Is 60,12). 3 Gloria al Padre

Re Magi.1jpg

 

5 gennaio 9° Giorno

O Santi Magi che attratti a Betlemme dallo splendore della stella giungeste da lontano guidati dalla fede, siate simbolo per tutti gli uomini, affinché scelgano la luce di Cristo rinunciando ai miraggi dei mondo, alle lusinghe dei piaceri della carne, al demonio ed alle sue suggestioni e possano così meritare la visione beatifica di Dio.

Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria dei signore brilla sopra di te” (Is. 60,1). 3 Gloria al Padre

 Fonte: Il libro delle noveneda ed.Ancilla

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SANT’ EULALIA

SANT’ EULALIA

Vergine martire (?304)10 dicembre

eulalia2Spagnola, sant’Eulalia è di certo la santa più famosa di Spagna. Secondo il racconto del suo martirio fu torturata crudelmente, orribilmente mutilata e posta sopra un braciere all’età di soli 12 anni. L’unica cosa che disse in tribunale fu: “Io Credo!”

Di famiglia cristiana, Eulalia era stata nascosta dai parenti in una casa lontana dalla città e dalla persecuzione. Ma, forte della sua fede, la fanciulla fuggì di casa, attraversò la campagna gelata a piedi scalzi, giunse in città e si presentò al tribunale di Mérida, dove la sua unica parola fu: «Credo».

Ai persecutori quella parola echeggiò come una bestemmia. L’adolescente spagnola fu posta così alla più crudele delle torture. Il suo corpo, acerbo di anni e livido per il freddo, fu straziato con ferri e uncini. Il petto e i fianchi furono mutilati e tormentati, gli arti amputati.

sant_eulalia1Alle torture Eulalia avrebbe resistito con forza sorprendente: nei segni dei colpi ricevuti ella avrebbe visto le testimonianze delle vittorie di Cristo. Quando venne data alle fiamme delle torce, ella si sarebbe lanciata senza esitazione ad inghiottire il fuoco per affrettare il suo trapasso verso la vita eterna.

Dalla bocca della martire, secondo il mito, sarebbe fuoriuscita la sua anima in forma di colomba bianca. Il miracolo avrebbe messo in fuga i carnefici attoniti. Il corpo straziato di Eulalia, abbandonato in mezzo ad una strada, venne ricoperto da un manto di neve come da un lenzuolo. La tradizione narra che sul luogo della sepoltura sbocciarono dei fiori bianchi, nonostante fosse pieno inverno.

Non sorprende che il racconto del suo martirio, sempre più colorito dal passare del tempo, abbia commosso, in Spagna, secoli di fedeli, e ispirato generazioni di poeti, dai più antichi ai contemporanei, come il moderno Federico Garcia Lorca:

Nel gemere, la santa bambinaeulalia.1

Spezza il cristallo delle coppe.

La ruota affila coltelli

E uncini di curva acuta.

Un flotto di vene verdi

Sboccia dalla sua gola.

Per terra, ormai senza guida,

Soltanto le sue mani tagliate

Che ancora possono incrociarsi.

In tenue preghiera decapitata.

Federico Garcia Lorca

 

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Eulalia_di_M%C3%A9ridahttp://www.santiebeati.it/dettaglio/40600

PERSECUZIONI AI CRISTIANI

PERSECUZIONI AI CRISTIANI

persecuzioni ai cristianiLa persecuzione dei Cristiani nel mondo continua ad aumentare. Eppure non dovremmo stupirci il Signore Gesú ce lo disse fin dall’inizio. “Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondoGiovanni 16,33.

I cristiani sono il gruppo più perseguitato sulla terra, ogni 5 minuti un cristiano viene ucciso per la sua fede. Nel corso della storia i cristiani morti per la loro fede sono stimati in circa 70 milioni, di cui 45 milioni solo nel XX secolo. Eppure non dovremmo stupirci il Signore Gesú ce lo disse fin dall’inizio. In Matteo 24, 9-13 Gesú disse: “Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

VIDEO 

5lapidazione di PaoloLe comunità ebraiche sono state le prime a schierarsi contro la diffusione del cristianesimo e san Paolo in particolare nelle sue lettere racconta di essere stato più volte frustato, bastonato e persino lapidato ( Seconda lettera ai Corinzi, cap. 11,24.)

Si unì poi anche l’Impero Romano che desiderava un’unica religione: la sua. Nonostante tutto i cristiani invece di diminuire di numero aumentavano fino ad arrivare ad una quasi totale conversione con l’Imperatore Costantino. Fu in questo momento di relativa tranquillità che l’odio si scatenò di nuovo in Persia. Percepiti come potenziali traditori aperché amici di Roma migliaia di loro, persero la vita per mano persiana. In seguito all’espandersi della missione apostolica anche Visigoti e Vandali iniziarono la loro battaglia contro i cristiani per poi spandersi a macchia d’olio.

Ma quando Luca nel versetto 21,16-17 scrisse: “…  sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi;  …” forse si riferiva anche alla parte più dolorosa della persecuzione, quella che avvenne all’interno della Chiesa stessa, facendo nascere divisioni, discordie e tanto tanto altro dolore.

santi-martiri-del-giapponeIn epoca moderna, i cristiani sono stati perseguitati  soprattutto al di fuori dell’Europa, perché considerati portatori di un'”influenza straniera” che si vedeva come una minaccia al potere costituito o alla struttura tradizionale della società. Questo è il caso, ad esempio, del Giappone nel XVII secolo, dove cristiani vennero crocifissi in pubblico: la persecuzione terminò nel 1637 con la ribellione di Shimabara, dove furono uccise 40.000 persone. Da allora solo un piccolo numero di cristiani continuò a praticare in segreto in Giappone.

Nikolaj Bucharin (1888 – 1938) nella sua opera “L’ABC del Comunismo” (1919) dichiarò che “la religione e il Comunismo sono incompatibili sia in teoria che in pratica“. Nel 1931 a Mosca la Cattedrale di Cristo Salvatore, la più grande chiesa ortodossa mai costruita, venne deliberatamente distrutta. Nella Russia sovietica, l’aperta persecuzione contro i cristiani proseguì per buona parte degli anni trenta e si tradusse in numerose uccisioni, torture e deportazioni.

Negli ultimi 200 anni circa si è poi affermato un nuovo tipo di persecuzione, nel quale i responsabili sono stati alcuni propugnatori dell’ateismo, delle filosofie materialiste e della massoneria. Secondo questi gruppi, occorreva “liberare” il popolo dalla religione, che essi consideravano una superstizione che frenava il progresso della società.

San Massimiliano Maria KolbeCol dilagare della Seconda guerra mondiale e le occupazioni naziste morì per mano dei tedeschi anche un grande numero di preti, suore e religiosi. Diversi sacerdoti sono stati deportati e uccisi nei campi di concentramento: il più famoso di questi è Massimiliano Kolbe.

La persecuzione dei cristiani è stata una costante anche dei regimi comunisti, iniziando dalla Russia nel 1917 per proseguire, dopo la Seconda guerra mondiale, in tutti i paesi dietro la cortina di ferro. Ai cristiani di quei paesi, costretti alla clandestinità, si usava riferirsi con l’espressione Chiesa del silenzio.

Secondo il quotidiano cattolico Avvenire, al 2011 i cristiani sono vittime del 75% delle violenze anti-religiose ed in Medio Oriente rischiano l’estinzione. I martiri cristiani sono stati calcolati in 105.000 all’anno, uno ogni cinque minuti. Nel 2011 il Parlamento europeo, rilevando come la maggior parte degli atti di violenza religiosa nel mondo siano perpetrati contro cristiani, ha condannato tali attacchi e ha chiesto lo sviluppo di una strategia comune per tutelare la libertà religiosa. 

I tre paesi nei quali nel 2010 si sono registrate le forme di persecuzione più gravi sono stati la Corea del Nord, l’Iran e l’Afghanistan. Attualmente persecuzioni contro i cristiani sono in atto in diversi paesi del mondo, sia ad opera di fondamentalisti islamici o indù che di regimi comunisti, con attacchi a singoli fedeli, attentati in luoghi di culto, o restrizioni governative che impediscono la pratica religiosa.

I due continenti nei quali le persecuzioni contro i cristiani sono maggiormente presenti sono l’Africa e l’Asia. In generale nei paesi arabi i cristiani nonostante che in tutto il Vicino Oriente ed in Nordafrica incluso il Sudan costituissero la popolazione originaria, sono oggetto, da parte della popolazione musulmana, di forme di discriminazione più o meno gravi, che negli ultimi decenni hanno persecuzioni.1portato molti di loro a emigrare o forzati a convertirsi all’Islam.

La conversione di musulmani al Cristianesimo è poi vista come un crimine (apostasia) la cui pena è la morte e, anche nei paesi in cui la legge non la vieta apertamente, i convertiti sono spesso oggetto di minacce, vendette, ricatti, linciaggi da parte della popolazione.

Le parole dell’Evangelista Luca risuonano dunque come macigni:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».(Lc 21, 12-19)

Gesù Cristo è davvero la pietra angolare contro la quale sono destinati tutti a scontrarsi o in un modo o nell’altro. E se oggi come oggi, non subiamo alcun tipo di persecuzione o discriminazione potremmo pensare: o che siamo stati così fortunati da finire in un angolo di paradiso… o che non siamo sufficientemente testimoni del Vangelo.

persecuzioniLiberiamoci da ogni paura e cominciamo a fare di nuovo ciò che i nostri genitori e nonni ci hanno insegnato, come il segno della croce ogni volta che si passa davanti ad una chiesa o prima di iniziare il pasto, ovunque ci troviamo; una preghiera davanti ad un cimitero, ma anche al momento in cui ci alziamo o andiamo a dormire; portare una croce al collo e mettere immagini religiose nelle nostre case senza paura di disturbare i nostri ospiti… Ricordiamo sempre le parole di nostro Signore: “…Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».” (Mc 9,38)

 

Fonti: Pagina Facebook https://www.facebook.com/Senza-Paraocchi; Twitter: https://twitter.com/SenzaParaocchi  blog http://senzaparaocchi.net; http://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzione_dei_cristiani

 

PRATICHE ESOTERICHE E MEDICINE ALTERNATIVE

PRATICHE ESOTERICHE E MEDICINE ALTERNATIVE

mano-di-fuocoMi avete chiesto di parlarvi di New Age, Reiki, magia, esoterismo, medicine alternative… E’ un pentolone quello di cui parleremo oggi: c’è dentro di tutto. Vi spiegherò i concetti base, in modo che possiate capire se una cosa è di origine esoterica o gnostica oppure se è compatibile con il Cristianesimo

(Trascrizione audio della conferenza tenuta il giorno 26 ottobre 2010 da don Paolo Crescini alla chiesa del Corpus Domini a Bolzano.)

Io vi parlo da sacerdote a fedeli, quindi il discorso non sarà soprattutto scientifico, ma catechetico. Quindi ciò che diremo verrà soprattutto dalle Sacre Scritture e dall’insegnamento della Chiesa. Ci sarà anche qualche cenno derivante dalla mia esperienza e dagli insegnamenti scientifici. Chiediamo allo Spirito Santo di parlare nel nostro cuore e farci capire come stanno le cose e fare chiarezza, per sapere come affrontare certe discipline e certi argomenti. Dio ci chiama alla salvezza. Allora tutte quelle situazioni devo sottoporle alla volontà di Dio. “Vuoi veramente che io guarisca, o piuttosto vuoi prima salvarmi, santificarmi, convertirmi? E poi la guarigione arriva in automatico.” Noi abbiamo tutta una sfilza di sacramenti di guarigione. I più importanti sono l’unzione degli infermi e la confessione. Se noi non frequentiamo questi sacramenti, e nemmeno quello della santa Messa, è inutile cercare le cose. Doppiamente perdiamo il Signore, perché altro conto è andare a cercare cose non buone, per cui trascuriamo la sorgente più importante che è la Grazia di Dio data dalla Chiesa.

MassoneriaUn altro aspetto fondamentale, soprattutto per questi nostri tempi moderni e postmoderni, è che noi dobbiamo un po’ svegliarci. Non pensate, e questo ci viene detto dai mass media, che la Chiesa fondamentalmente esiste per rovinarci la vita e il resto del mondo ti vuole bene. E’ vero il contrario: se siamo Cristiani, specialmente Cattolici, crediamo il contrario. Presso questa Chiesa, così povera da un punto di vista umano, agisce Dio per la nostra salvezza. Fuori della Chiesa ci sono tutta una serie di cose che sono anche sospette; sono da prendere con le pinze, tra cui anche alcuni movimenti, non tutti, che sono ben organizzati e le studiano tutte per metterci in difficoltà. Uno fra tutti è la massoneria. La massoneria, da quando esiste, cioè da almeno 200 anni, ha sempre spinto sulla new age. Allora non si chiamava new age; si chiamava gnosi. Ha una diffusione capillare.

Tutti i film che parlano dell’aldilà, di esperienze religiose, non parlano mai bene della Chiesa Cattolica. Parlano in chiave esoterica: di apparizioni, poteri particolari, spiriti guida, energie che escono dalle mani… Parlavo con una famiglia di giovani sposi e dicevano: “Facciamo fatica a trovare un cartone animato che sia neutro per i nostri figli. C’è sempre qualche formula magica o spirito che comanda”. Tutto questo è pilotato. Ci sono anche persone che sono uscite dalla massoneria e hanno dichiarato che ci sono dei proggetti in questo senso per smantellare la nostra esperienza Cristiana.Questo movimento della gnosi è anche “un pentolone” da un punto di vista storico, perché pesca, lungo i secoli, un po’ da tutte le parti. Prende dal paganesimo, e quindi ci sono tante idee del paganesimo romano e greco; prendedall’oriente e soprattutto dal buddismo e dal taoismo e meditazione zen. Poi si mescola, dopo Gesù, anche con un certo tipo di Ebraismo.

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Talmud

Quella parte degli Ebrei che non ha accolto Gesù, e ha opposto resistenza dinnanzi al Nuovo Testamento, riorganizza l’interpretazione della Bibbia in chiave anticristiana e mescola una serie di presunte prove per dimostrare che Gesù non è il Messia. Questa corrente si chiama Talmud. C’è anche la Cabala, cioè la manipolazione della Bibbia forzando Dio a fare quello che io voglio. Da li anche una serie di pratiche occulte che sono sopravvissute nel Medioevo e nell’ambiente ebraico. Con il Rinascimento queste idee sono dilagate e riprese da esoteristi che sono diventati famosi a partire dal 1500 – 1600. Nel 1600 tutto viene ripreso dalla Massoneria e pompato e divulgato attraverso le case editrici e ora giunge a noi come un grande insieme di cose. C’è dentro di tutto.

C’è un certo tipo di ginnastica o tecnica ginnastica o tecnica corporea che spesso ci vengono anche proposte in buona fede da amici, che a loro volta sono in buona fede. L’esempio classico è lo yoga. Tanti ce lo propongono come ginnastica. Non è una ginnastica: è una disciplina evidentemente non Cristiana. Viene dall’oriente. Ogni posizione yoga è una specie di mantra. Il mantra è una parola che devi ripeteredurante la meditazione. Ma è una parola che è una divinità. Nell’induismo ci sono 2000 divinità e poi c’è una serie di sottodivinità. Ognuno seglie di seguire una divinità. Nei templi si fanno dei culti e dei riti alle divinità. La ripetizione del suo nome deve far entrare in noi quella divinità.Oppure assumendo una posizione del corpo consacrata a quella divinità.Tutte le posizioni yoga sono consacrate ad una divinità.

YogaNon viene detto o perché chi te lo insegna non ci crede o perché sa che se te lo dicesse lasceresti subito oppure ti viene detto dopo il trentesimo corso. Non cambia niente: quelle posizioni sono ugualmente consacrate a delle divinità. Lo yoga non è una tecnica fisica, tant’è che la gran parte delle posizioni non sono naturali. Quella è una posizione religiosa. Sia che io sappia che non sappia. Se qui entra un esquimese che non sa niente della Chiesa Cattolica e io faccio il Segno della Croce e lui lo fa per imitazione, dal punto di vista della fede la sua non sarà fede, però l’atto che sta facendo è un atto religioso. Almeno formalmente è un atto religioso e Gesù, in qualche modo, gli darà una benedizione per il gesto stesso che ha fatto. Nello yoga la divinità che è abbinata ad una posizione agisce in noi. La differenza qual è: 1) che Gesù è buono e i demoni non lo sono,2) che Gesù comunque rispetta la nostra libera volontà. Se cambio idea Gesù mi dice: “Mi spiace, però è libero il tuo cuore”. Gli spiriti iniqui, invece, trovano una piccola apertura e si agganciano e poi sganciarli è un bel problema.

Certi tipi di massaggio. Anche questi fanno parte dell’esoterismo, perché si rifannoall’idea che il corpo è fatto di energia o di energie. Questa è una visione non scientifica, ma religiosa, perchéquesta energia è un essere spirituale. Agendo su certe zone del corpo, o con aghi, nel caso dell’agopuntura, o con lo shatzu, o con le zone di riflesso della pianta del piede, si agisce su zone dove terminano dei canali energetici, detti meridiani, in natura non esistono, è ancora un’interpretazione religiosa, manipolo queste energie e calibro il corpo. Non è scientifico e non ha a che fare con il Cristianesimo. Nel Cristianesimo abbiamo Dio che è Spirito e non è energia.

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Corso Reiki

Dio è Spirito. Sono due cose diverse. Ha creato gli esseri spirituali, gli uomini, gli esseri animali, che hanno un’anima diversa dagli uomini e le piante. Tutte le altre cose non hanno realtà spirituali: sono materia. Non hanno energia, se non quella in senso occidentale/scientifico: termica, chimica, nucleare… Un certo tipo di alimentazione. Per esempio la macrobiotica. Essa ti dice di mangiare certe cose, in un certo modo, in un certo giorno del calendario e non combinandole con delle altre, per ottenere una certa energia della natura. Ci sono delle pratiche di guarigione come il reiki o la pranoterapia che dicono di controllare l’energia cosmica. La pranoterapia dice di utilizzare il prana, che è l’energia vitale. Questo prana, secondo la dottrina orientale, esce anche dalll’uomo e si estende nel cosmo. Il reiki dice di utilizzare l’energia cosmica, il chi. Un maestro dice di incanalarla e di poterla utilizzare. Questa energia non esiste.

Qualcuno potrà dire: “Ma funziona!” Si, funziona, altrimenti non saremmo qui a parlarne. Se non è scientifico è qualcosa che esula dalla scienza; è qualcosa di superiore. Entriamo nell’ambito del soprannaturale o del preternaturale. Noi che siamo cattolici abbiamo la prima chiave di lettura che è la nostra fede. Se la scienza non riesce a spiegarli sono una questione spirituale. Non diciamo: “Adesso la scienza non può spiegare certi fenomeni. Lo farà in futuro”. Dai tempi di Galileo la scienza ha sempre battuto su questo fatto: siamo scienza perché spieghiamo qui e ora con le capacità che abbiamo. Non diciamo: “vedremo… Spiegheremo…” è troppo facile. E’ come dire: “Pagherò”. Quanti hanno detto così e poi si è visto quello che si è visto. Se non è scienza è altro. Se è altro o è opera di Dio, e allora è la Chiesa che discerne e dice: “Sì, qui è Dio che agisce”, e allora ci da la gioia del cuore, ci fa fare opere di carità, ci fa operare gratuitamente, ci fa venire voglia di pregare sempre di più e non sempre di meno come chi frequenta certi corsi… Se una persona che li frequenta cerca di approfondire la fede o di andare in Chiesa gli viene sonnolenza, nausea rigetto.

sonno sbadiglioCosì si perde l’entusiasmo e l’amore, il fervore per tutto ciò che riguarda il Signore. Già qui c’è un chiaro indice di provenienza: ha un’origine maligna. Dietro a queste tecniche ci sono dei concetti che si infiltrano. Se leggi un libro di yoga, o di meditazione o dei fiori di Bach, omeopatia tu assorbi quella che è la spiegazione religiosa alternativa, non cristiana. Perché sono discipline che vengono da un mondo religioso alternativo. Piano piano si assume una forma mentis imbevuta di certi concetti. Non sono direttamente discipline anticristiane, ma ci infilano dentro delle verità che sono false: si parla di Gesù come di un guru tibetano, di un maestro di meditazione, di un guaritore. Influenzano il nostro modo di vedere e gli spiriti maligni si agganciano. Molti che si dicono Cristiani non hanno una preparazione e conoscenza profonda della nostra fede. Non sanno discernere. Tutto ciò che dice il giornale o la televisione è verità. Se viene detto che il Papa ha detto una cosa la si prende per vera, ma spesso la notizia viene distorta e se si và a sentire cosa il Papa ha effettivamente detto si scopre che è esattamente l’opposto.

Cerchiamo di capire quali sono gli elementi di fondo di tutte queste discipline. La prima teoria è che il bene e il male si equivalgono. Questo concetto è in quasi tutte le forme esoteriche. Non c’è il bene, cioè Dio, ma c’è energia. Questa energia è squilibrata. Quindi C’è più energia negativa che và equilibrata. Questo è un errore. Per primo perché non si parla di Dio e poi perché l’energia negativa deve essere in equilibrio con quella negativa. Questo ci fa pensare che il bene e il male vanno compensati e troppo bene non và bene. Dio ci dice: “Siate santi come Io sono santo” e Gesù dice: “Siate perfetti come perfetto è il Padre Mio”., “siate misericordiosi”, “siate santi”. Quindi la questione non è galleggiare: essere un po’ santi e un po’ no, un po’ buoni e un po’ no, un po’ generosi e un po’ no. Dio ci chiede una perfezione totale.

figura immacolataSan Paolo dice: “Siate santi e immacolati”. La Madonna Immacolata non è un po’ buona e un po’ cattiva. Secondo queste discipline ci sono le due energie jin e jan e ogni disturbo dipende dal loro squilibrio. Per noi il male fisico deriva dal male. Poi che Dio lo ha utilizzato per la nostra salvezza è un altro discorso. Attraverso le piaghe di Gesù siamo stati guariti. In sé, però, la piaga non è un bene; è un male che Dio utilizza per la salvezza. Ma il male è male e il bene è bene. Solo Dio è bene assoluto. Quando quel ragazzo dice a Gesù: “Maestro buono cosa devo fare per avere la vita eterna?” Gesù risponde: “Perché mi chiami buono? Solo Dio è buono”. Intendeva fargli capire che era Dio; se il ragazzo lo chiamava buono riconosceva che era Dio. Però dice “solo Dio è buono”; o tu sei totalmente di Dio oppure non sei totalmente buono e quindi sei cattivo. I cattivi non sono solamente cattivi, sono anche non totalmente buoni. Allora l’equilibrio tra bene e male è la prima insidia che il maligno muove alla nostra coscienza.

Vai un po’ in Chiesa e un po’ no”, “ma attento a convertirti troppo altrimenti devi pregare sempre”… La salvezza è una questione di forza, di decisione.Da qui deriva anche il relativismo, che il Papa condanna spessissimo, per cui una cosa per me è buona, mentre per te non lo è. In Gesù noi abbiamo un parametro di verità totale. Gesù è la verità. La Sua Parola e la Sua Persona sono la salvezza.Quello che Gesù dice che è bene è bene; se io non lo recepisco come bene sono io che devo convertirmi. Ma non è che può essere bene sì o anche no o che dipende dalle circostanze.

ReincarnazioneUn altro punto è la reincarnazione, cioè l’idea che tutto è in evoluzione o in crescita e se non ce la facciamo in questa vita si muore e si rinasce sotto altra forma: di uomo, di animale… Quest’idea si trova nella filosofia orientale, ma anche in molte pratiche esoteriche. Nel giudaismo moderno, nel Talmud, è ripresa l’idea di reincarnazione. La Bibbia la nega categoricamente, ma questa revisione in ottica anticristiana porta a queste assurdità. Dio ci ha creati in anima e corpo per essere salvati in un colpo solo, questa è la vita di grazia, e dopo c’è il giudizio. C’è un termine. Non c’è un continuoritorno alla vita. Così non c’è in tantissime forme di esoterismo una continuità tra materia e spirito.

Si legge in molti testi: Dio è energia sottilissima; la materia grezza è energia condensata. In mezzo ci sono tutta una serie di stadi che corrispondono ad una maggiore progressione o regressione, per cui le cose materiali sono le più negative e quelle spirituali e sottili le più nobili e buone. Qui nasce un problema: Se Dio non c’è perché è energia e c’è solo il bene e il male, non si capisce perché la parte più lontana deve essere cattiva e la più vicina buona. La cosa più terribile è che questo è un attacco violentissimo all’incarnazione di Gesù. Il Verbo, che era solo Spirito, il Figlio di Dio, la seconda persona della Trinità, si è fatto carne e abitò in mezzo a noi; e continua ad abitare in mezzo a noi.

Gesù - caliceDio sceglie definitivamente di farsi carne. Dio aveva deciso dall’inizio di creare gli esseri spirituali, il cosmo e all’interno del cosmo di metterci gli uomini, che sono carne, ma hanno un’anima ad immagine e somiglianza di Dio. Gli angeli non sono ad immagine e somiglianza di Dio. Solo l’essere umano è ad immagine e somiglianza di Dio; è eterno e destinato ad essere divinizzato. Come si salva l’uomo? Per il fatto che Dio si fa uomo. Dio scende e definitivamente si posa nella carne della Madonna. C’è tutta una serie di sette cristiane, non cattoliche, che dice: “Sì, Dio è venuto, è salito al Cielo e adesso è lì che ci aspetta. Gesù si è fatto carne e rimane: “Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. In Lui, nella Sua Carne, c’è tutto. Quello che non sopporta che la carne sia sorgente di salvezza è quello che all’inizio, quando Dio ha fatto vedere agli angeli il Suo progetto, che era quello di mandare il Figlio come uomo, quindi di elevare gli essere umani si è ribellato.

La nostra carne risorgerà come quella di Gesù che siede alla destra del Padre. Satana e i suoi seguaci scorazzano ancora qua e ci inducono a disprezzare la carne, perché loro disprezzano la carne. Non sopporta che Dio, non solo sia stato, ma sia ancora un essere umano in Gesù Cristo. La cosa peggiore per lui è che quella Carne provvenga da Maria e non da san Giuseppe. Questo non è il padre carnale di Gesù, mentre Maria è la Madre carnale. Quindi la Carne di Gesù viene solo da Maria. E’ per quello che il maligno odia la Madonna. Gesù è la Carne della carne. Tutto quello che ci distoglie dalla parte carnale di Gesù ci distoglie da Gesù. C’è la parte spirituale, ma è dentro a quella umana, e quindi dentro al Santissimo Sacramento. “Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non ha la vita eterna”. Gesù è tutto e solo in questa carne data a noi nel Sacramento. Gesù è dapperttutto, ma Gesù intero, con tutta la pienezza della Sua Divinità che salva, è solamente nella Chiesa cattolica, nei suoi sacramenti, nei suoi insegnamenti.

Il-Prete-a18542488Immagino già una domanda: “ci sono anche preti e suore che praticano queste cose”. E’ un bel problema. Possono insegnare che queste cose sono compatibili o addirittura volute da Dio e, essendo religiosi, possono trascinare molte persone. Bisongna essere capaci di distinguere quello che viene da Dio e quello che viene dal maligno. Volevo aggiungere: se io faccio volontariamente una cosa sbagliata so di peccare. Se io non so che è sbagliata, la cosa in sé può comunque creare dei problemi perché è oggettivamente non buona, però non c’è nulla davanti a Dio. Da quel punto di vista la confessione non è necessaria. Però per sganciare gli eventuali legami col maligno la confessione è meglio dell’esorcismo. Se un posseduto và dall’esorcista, ma non vuole confessarsi l’esorcismo non serve a nienteL’esorcismo è una benedizione; la confessione è un sacramento.

DOMANDE

Ci può dare una spiegazione sui fiori di Bach? Ci sono tanti cristiani che fanno un cammino spirituale e regolarmente ne fanno uso. Ci può spiegare l’inganno che c’è dietro?

L’inventore è l’inglese Edward Bach. Era un massone e aveva un folto background esoterico. Egli voleva fondare una disciplina curativa olistica. Questa parola vuol dire che tiene conto di tutto (corpo e spirito). Già qui non è più medicina. Se una medicina o una ginnastica è anche spirituale diventa qualcosa di religioso. Questa disciplina si basa sul fatto che questi fiori, o questi aromi, hanno delle frequenze spirituali.  Non hanno a che fare con quelle scientifiche. Tanto è vero che i fiori di Bach agirebbero contro ira, invidia, paura, panico… A me questi suonano un po’ come i vizi capitali. Sia il fondatore che la sua disciplina agiscono su un ambito religioso.

Quale aspetto di queste discipline è il più preoccupante?images

E’ difficile da rispondere. Forse proprio questa negazione della carne di Cristo. E’ tipico del maligno di non sopportare che Gesù. sia uomo. E’ nato, ha mangiato, è cresciuto, ha sofferto, ma non ha mai peccato. San Leone Magno, famoso teologo del VII secolo, diceva: “Dio ci salva perché è Dio”. Solo Dio può salvare perché è onnipotente; gli altri non sono onnipotenti. Gesù stesso è il Salvatore, perché è Dio. Se Gesù è un angelo, un guru tibetano, un ufo… non può salvare. La salvezza consiste nell’entrare in un rapporto completo, totale, con Dio. Ma Dio è irraggiungibile. Io non sono Dio e quindi non posso avvicinarmi a Dio. Quindi: se non è Dio non salva, ma se è Dio è inavvicinabile.

Ecco, quindi, la genialità di Dio. Dice: “Mi faccio uomo. Mi rendo raggiungibile”. Gesù diventa il punto di arrivo della discesa di Dio senza rimetterci nella Sua onnipotenza. Gesù, nella Sua passione, ha patito quanto patiamo noi, anzi, quanto tutti insieme hanno patito e patiranno. Quindi nessuno può dirgli: “Tu non sai quanto soffro io”, perché Lui ha già passato tutto. Ecco perché “non c’è altro nome dato sotto il Cielo in cui essere salvati”. San Paolo dice: “In Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”. La nostra cultura è influenzata da 400 anni dal protestantesimo che nega che la Chiesa sia una, il Papa e la presenza reale di Gesù nell’Eucarestia. Allora la santa Messa diventa difficile. Molti dicono: “A me aiuta di più fare una passeggiata nel bosco”. No! Forse ti piace di più. Ti soddisfa di più, ma non ti aiuta di più oggettivamente.

pranoterapiaCi sono tante persone cristiane che partecipano a corsi di yoga o vanno da guaritori. Proprio in questi giorni c’è un monaco tibetanoo. Quando si fa notare a queste persone che dovrebbero essere più prudenti, rispondono: “Ma noi crediamo in Gesù. Abbiamo la Chiesa che ci aiuta”. Questo è un atto di grande fiducia o di presunzione? Spesso aggiungono anche: “Mi fa star meglio”.

Per Gesù la guarigione è un segno del fatto che Lui salva. Salva dal peccato, dalla morte spirituale. E’ chiaro che nel discorso di questa salvezza, che salva anche la nostra carne, perché destinata alla resurrezione, ci sta anche qualche guarigione. Però, notate bene, Gesù per primo e i santi dopo, prima sono tutti morti. Gesù volutamente come fonte di salvezza, ma poi non c’è nessuno che non sia morto, tranne la Madonna, ma Lei era senza peccato . San Paolo lo dice chiaramente. Bisogna morire di una morte simile a quella di Cristo per poter partecipare alla gloria della Resurrezione. Noi non siamo fatti per vivere in questo mondo, bene e per sempre. Siamo fatti per vivere in questo mondo una vita, votati a Cristo, in modo da ereditare la vita eterna. Non siamo esentati dalla croce, anzi. La croce e la sofferenza vissute bene sono quasi conferma della grazia, perché ci spingono ad essere più fedeli.

C’è anche un altro aspetto: noi siamo fedeli in due sensi. La Verità che il Cristianesimo ha è un aspetto di costanza: io sono fedele, perché rimango con te negli impegni. Ma il fedele alla Chiesa è anche colui che crede perchè rimane fedele alla dottrina. Chi si allontana dalla dottrina si allontana da Cristo, perché nell’esperienza cristiana Gesù e il Suo insegnamento coincidono. Nel Cristianesimo non c’è separazione tra ambiente esterno alla Chiesa, o laico, e ambiente religioso. Tutte le culture di tutti i tempi e di tutto il mondo mescolano le cose. Non sono eucarestia17separate: lo sciamano è sacerdote e medico; certe discipline sono curative e anche religiose… Non c’è chiarezza. Questo è tipico della cultura senza Gesù.

La medicina ha avuto uno sviluppo potente nella civiltà occidentale, perché si è sganciata dalla religiosità magica, dall’idea dello sciamanesimo: c’è qualcuno che ha dei poteri, qualcuno che non ne ha. Il sacerdote cattolico ha dei poteri che non sono suoi: sono doni per la salvezza. Se un sacerdote è in peccato mortale ha gli stessi identici poteri. Non dipendono neanche dalla corporeità, come dice la fisiognomica, secondo la quale una persona sarebbe più o meno santa in base alla sua altezza, magrezza, bellezza… Allora questa confusione tra qualità religiose e mediche è tipico delle religioni non cristiane, ma è anche porta di ingresso per tutta una serie di cose non buone.

Per continuare ad essere cristiano devi sganciarti da queste cose. Chiedete ai vostri sacerdoti di confessarvi. Chiedere ai sacerdoti di confessare o di dare l’unzione degli infermi spesso sembra di chiedere il loro codice pin del loro conto in banca. Dovete stressare i preti: “Tu sei sacerdote per la mia salvezza”. Non possiamo accostarci ai sacramenti una volta l’anno; dobbiamo utilizzarli come sorgente della grazia di Dio. Bisogna pregare per i medici che facciano una diagnosi giusta; che non siano anche loro guidati da spiriti strani. La disciplina che praticano, cioè la medicina, essendo di origine occidentale e scientifica, è nell’ambiente cristiano. Essa si basa sull’idea che la natura è creata da Dio e quindi ha una sua ragionevolezza, una sua funzione non magica, non occulta o per pochi iniziati, ma è accessibile a tutti. Quindi una natura “trasparente”, luminosa e non tenebrosa. Si tratta di pregare.

pendolo2Noi siamo a conoscenza di sacerdoti che fanno il pendolino e che hanno lo spirito guida.

Il sacerdote non dovrebbe, perché crea confusione. Ci sono quelli che fanno il pendolino o i rabdomanti. Anche queste energie sono energie sprituali; sono entità spirituali che non seguono le leggi delle energie naturali. Queste più ci si allontana e più deboli diventano. Per esempio la luce: se un faro lo vedo da vicino è una cosa, se lo vedo da chilometri di distanza la sua luminosità è ridotta. Le energie del cosmo funzionano tutte così. Le energie del pendolo o del rabdomante sono, invece, indipendenti dalla distanza.E questo è assurdo da un punto di vista naturale. Nel reiki se tu sei qui e io ti faccio un’applicazione tu ne hai un beneficio; se sei in Australia e ti faccio la stessa applicazione hai lo stesso beneficio. Non può essere un’energia naturale. Almeno per questo motivo. Poi ce ne sono altre: simboli, formule, il fatto che non siano gratis, ma a pagamento… Gesù ha detto: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Se è un dono di Dio deve essere utilizzato sempre gratis. I sacramenti e le benedizioni sono sempre gratis. Tutto il resto, quando comincia a costare, non è detto che sia automaticamente negativo, ma siamo su un altro piano.

Volevo chiedere perché anche l’omeopatia è considerata alternativa.

L’omeopatia, per se stessa, è simile ai fiori di Bach. Quello detto prima può valere analogamente. Hanemann, l’inventore dell’omeopatia, vissuto alla fine del 1700, anche lui legato alla massoneria, voleva creare una scienza medica alternativa che non fosse solo legata al corpo, ma che fosse anche legata allo spirito, che fiori di bachagisse sull’anima. Siccome siamo influenzati da 300-400 anni di influenza illuminista, a noi suona bene: “una cosa che agisce anche sull’anima è meglio di una cosa che agisce solo sul corpo”. Invece è peggio! E’ un’invasione di campo. E’ come se io facessi il parroco e il venditore di macchine. La mia vocazione è una sola. La medicina di un medico è quella di curare il corpo, con santità di atteggiamento e con la preghiera. Altrimenti si entra in una sorta di presunzione, quella di poter agire su tutta la persona, mentre Dio ci ha creati con una certa autonomia per dare vita alla nostra libertà. Se io ho il potere di influire sulla totalità della persona è pericoloso anche se lo utilizzo per il bene, perché posso credermi Dio. Mentre Dio ci da delle competenze molto limitate e, anzi, man mano che andiamo avanti nel cammino della santità ce le toglie sempre di più, ci rende sempre più incapaci, fragili e limitati, perché impariamo a lasciare a Dio l’azione e a fidarci di Lui.

Un certo tipo di cultura esoterica dice che se Dio esiste è assente. E’ il grande architetto che ha creato il mondo , ma che sta in disparte senza agire con sacramenti e con la Sua misericordia, e noi siamo i portatori dei poteri Suoi. Quindi possiamo utilizzare formule magiche, occulte, pratiche mediche ampliate, per cui la medicina agisce anche sull’anima. Per noi Cristiani questo non ci può stare. C’è anche una serie di problemi. Secondo l’omeopatia più diluisco il prodotto e più potente diventa. Questo ci riporta al discorso precedente della radioestesia o pendolino, dove, indipendentemente dalla distanza l’efficacia è la stessa. Qui, addirittura, se la diluizione aumenta, anche l’efficacia aumenta: meno è il principio attivo e maggiore è l’efficacia sulla persona. Questo contraddice la natura.

OMEOPATIA1In scienza è stato scoperto che non esiste nessuna sostanza che riusciamo a rendere completamente pura. Solamente l’acqua. Anch’essa, però, anche se la distilliamo al massimo troveremo sempre degli elementi estranei. Se fosse per l’omeopatia quell’elemento estraneo piccolissimo dovrebbe poter sprigionare una reazione potentissima nella persona che beve quel bicchiere d’acqua. Perché non succede così? L’omeopatia dice “Perché quel prodotto non è dinamizzato”, cioè non è stato caricato di energia. La dinamizzazione consiste nello scuotere la diluizione. Chi fa questo procedimento deve concentrarsi. Già questo è strano, perché se una cosa funziona per se stessa non c’è bisogno di concentrazione. Concentrandomi permetto all’elemento di estendere la sua efficacia anche a colui che berrà il bicchiere d’acqua. Qui non ci siamo. Intanto perché questo passaggio non è scientifico, bensì spirituale, tant’è vero che ci vuole la concentrazione; se fosse un passaggio, chimico, fisico o di altro genere non ce ne sarebbe bisogno.

La seconda cosa è che essendo più diluito diventa più potente contraddice la razionalità. Quindi si entra in tutta una sfera spirituale. Ho esperienza che benedicendo i farmaci omeopatici passa la loro efficacia. Anche questa è una cosa particolare. In ogni caso se comprate medicinali di ogni tipo fateli benedire, se è possibile, da un sacerdote, perché ho testimonianze che scompaiono gli effetti collaterali. Alcuni medicinali, come gli antibiotici, sono pesanti. Se li benediciamo continuano ad avere la loro efficacia medica senza effetti collaterali. Le medicine omeopatiche o alternative sono quasi tutte di origine spirituale e quindi contrastano con la nostra fede; producono indubbiamente un aiuto, ma può dipendere da uno spirito strano o dall’effetto placebo. Stiamo attenti, perché le fessure da cui si infiltrano effetti spirituali negativi sono molto frequenti. Molti sono in buona fede.

Medico_legalePerò il problema è se la cosa ha un origine per se stessa neutra o se è di origine sospetta, soprattutto quando contraddice le leggi della natura. Il fatto che in più funzioni è ancora più sospetto. Io sono qui per aiutarvi, ma non sono assolutamente in grado di infondervi le mie convinzioni né la Verità del Signore. Però dobbiamo chiedere tutti ogni giorno: “Signore qual è la Tua Volontà?” Anche riguardo a queste cose. Un po’ perché una cosa tira l’altra. L’omeopatia non è la forma più grave, anzi, tra le medicine esoteriche è la forma meno rischiosa. E’ molto peggio il Reiki, con tutte le sue conseguenze.

Se è il medico a consigliare le medicine omeopatiche?

Ci sono anche medici che sconsigliano di andare in chiesa, perché può creare problemi. C’è un documento del Vaticano che si chiama “Cristo sorgente di acqua viva” che spiega perché queste pratiche non vanno bene. Questa trascrizione non è stata ancora rivista dall’autore. Per informazioni e chiarimenti contattare lo stesso don Paolo al numero: 0471 884136

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RIPARAZIONE PER IL DELITTO D’ABORTO

RIPARAZIONE PER IL DELITTO D’ABORTO

angeli2«Milioni di bambini continuano a morire a causa dell’aborto. La strage degli innocenti non è avvenuta soltanto dopo la nascita di mio Figlio. Si ripete ancora oggi, ogni giorno». Questo è stato il messaggio della Regina della Pace dato il 02 febbraio 1999.

Non possiamo ignorare il grido di dolore della Vergine che giunge da questo messaggio, ma non è il solo suo appello in merito a questa grave e sottovalutata piaga del nostro secolo.

Ecco un’altro suo messaggio dato l’1 settembre 1992: « L ’aborto è un grave peccato. Dovete aiutare molto le donne che hanno abortito. Aiutate loro a capire che è un peccato. Invitatele a chiedere perdono a Dio e ad andare a confessarsi. Dio è pronto a perdonare tutto, poiché la sua misericordia è infinita. Cari figli, siate aperti alla vita e proteggetela. I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli angeli attorno al trono di Dio».

confessioneEcco di seguito una preghiera per rimediare in parte a questo delitto, ricordando che chiunque abbia commesso questo peccato mortale, deve far dire una messa per il bimbo mai nato dando in cuor suo un nome al piccolo, quello che sentirà venirgli direttamente dal cuore. Se si sa che una non credente ha commesso un aborto, lo si può dire al posto di quella donna, per dare pace alla sua anima e a quella del piccolo. Anche se l’aborto non fosse stato volontario è importantissimo dargli un nome e far dire per lui una messa. Ovviamente cosa ancora più importante è la confessione e spesso viene chiesto a queste donne di adottare un bambino a distanza, per poter dare la possibilità ad una madre che ha difficoltà economiche di allevare il suo bambino.

ATTO DI RIPARAZIONE PER IL DELITTO DI ABORTO

O Dio, nostro Padre, che nel tuo infinito amore per noi, vuoi che tutti gli uomini siano salvi, con la fede e l’amore della Chiesa che porta nel suo cuore di Madre il “Desiderio del Battesimo” per tutti i bambini del mondo, desidero esprimere questa sua carità, battezzando nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo tutti i bambini che oggi saranno uccisi nel grembo delle loro madri con l’aborto.

Con questo atto di fede e di carità intendo con tutta la Chiesafeto

1.- Offrire, per le mani immacolate di Maria SS.ma, con il sangue di Gesù quello di tutti i bambini uccisi con l’aborto, implorando per il sacrificio delle loro vite, pietà e misericordia per l’umanità.

2.- Riparare il grave delitto dell’aborto che, mentre sopprime la vita del concepito lo priva della grazia del Battesimo.

3.- Pregare per la conversione di tutti gli operatori e collaboratori dell’aborto, orribile delitto “che, sottoscrive la condanna dell’uomo della donna, del medico, dello Stato” (Giovanni Paolo II).

4.- Pregare per la conversione di quanti, con i potenti mezzi della comunicazioni sociale, sostengono, giustificano e difendono questo gravissimo peccato, disconoscendo il Magistero della Chiesa e di Cristo.

5.- E infine, per invocare misericordia su quanti ingannati e sedotti da questi mezzi potenti si allontanano dall’amore di Dio Padre

Recitare il Credo, il Padre nostro e un’ Ave Maria. 

(Il Cardinale Ugo Poletti., Vicario Generale di Sua Santità ringrazia il Sac. Nicola Rossi per la stampa e la diffusione dell’ “Atto di Riparazione” e con stima saluta e benedice.)

angeli4MARIA, MADRE DEI BIMBI NON NATI

Madre dei bimbi non nati, accogli nel tuo grembo verginale tutti i piccoli uccisi dall’umana crudeltà. Il Tuo Cuore Immacolato e Addolorato ottenga Divina Misericordia per i piccoli martiri innocenti e grazia di contrizione per quelli che hanno praticato e collaborato alla loro uccisione. Prega per tutti, Santa Madre di Dio e perdonaci perchè abbiamo peccato contro Dio e contro di Te. Amen.

PREGHIERA PER LA CONVERSIONE DI CHI HA ABORTITO

Signore Gesù, sulla croce Tu hai detto: Padre perdona loro che non sanno quello che fanno. Tu pensavi certamente anche alle tante madri che hanno ucciso il loro bambino per ignoranza, per paura, per solitudine. Oggi anche noi pensiamo a queste nostre sorelle che non vogliamo stiano fuori dal popolo della vita. Tocca il loro cuore, affinchè esse ascoltino il Tuo perdono e, riconciliate, si facciano abbracciare da Te e dalla loro triste esperienza traggano stimolo per servire la vita umana con gioia e impegno rinnovati.

INVOCAZIONE DEL BATTESIMO PER I BAMBINI NON NATI (ABORTITI)

CREDO in un solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore de Cielo e della terra; ed in Gesù Cristo, suo unico figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi, ma il 3º giorno resuscitò da morte, salì al Cielo, siede alla destra di Dio, Padre Onnipotente; di la verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, nella Santa Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi, nella Remissione dei peccati, nella Resurrezione della carne, nella Vita Eterna, Amen. spirto santo

O Gesù fà scendere, per mezzo delle mani di San Giovanni Battista, l’acqua del Giordano, la colomba dello Spirito Santo del tuo Battesimo.

Quest’acqua e le gocce del tuo sangue prezioso, o Gesù, falle scendere su ogni creaturina a cui viene tolta la vita in grembo alla madre;Ti chiedo di farlo in ogni istante di questo giorno e di questa notte, per tutti i giorni e le notti dei secoli passati, presenti e futuri.

Manda, o Gesù, i tuoi Angeli a battezzare questi innocenti. Siano messi loro i nomi dei Santi del cielo, degli Angeli, degli Arcangeli, dei Cherubini e dei Serafini.

Nel tuo nome, Signore, noi battezziamo queste creature di tutti i continenti, tribù, lingue, razze e popoli.

Noi le battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

sacra famiglia1E ora, cari bambini innocenti, volate in Cielo e Gesù, Maria e Giuseppe vi diano tante carezze e baci.

La terra vi ha rifiutato: vi accoglie il Cielo.

Stendete le vostre manine innocenti dall’alto dei cieli. Fate scendere dalle vostre manine una pioggia di benedizioni, rese più potenti dal vostro martirio, sopra i vostri genitori ed i collaboratori della vostra uccisione.

Noi ci uniamo a questi martiri innocenti, o Gesù, per pregare per la conversione di queste madri, padri e collaboratori che ogni giorno compiono questi gravi delitti, al fine di ottenere dal tuo Sacro Cuore la grazia del Battesimo per tutti i bambini.

FONTE: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=537731649680195&set=a.237185639734799.52813.100003300936963&type=1&theater

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NOVENA A SAN GIUDA TADDEO

NOVENA A SAN GIUDA TADDEO

INIZIO 19 OTTOBRE

GIUDA TADDEOGiuda soprannominato Taddeo, cugino di Gesù, aveva chiesto a Cristo il perché della sua manifestazione agli apostoli e non al mondo e ricevette come risposta l’assicurazione della manifestazione divina a coloro che amano. Invocato affinché illumini le menti e i cuori dei popoli. Patrono anche dei casi disperati e impossibili.

Una novena adatta a tutti coloro che come Taddeo desiderano ardentemente la manifestazione di Gesù Cristo al mondo intero. I suoi devoti portano la sua medaglia al collo e numerose sono le grazie a lui attribuite fino ad oggi.

I° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…

Amabile apostolo di Gesù Cristo, San Giuda Taddeo, poiché Dio mostra di compiacersi che sia invocato il tuo potentissimo nome per consolazione di noi miseri figli di giuda iconaAdamo e di Eva, io Ti venero con tutto il cuore e Ti supplico di non sdegnare d’accogliere come tuo servo un povero peccatore che Ti offre questo breve esercizio di pietà. Degnati, o amabile Santo, di gradire la mia offerta. Intanto ringrazio Dio di tutti i doni che Ti ha concesso e Ti prometto di amarti sempre, scegliendoti come mio speciale patrono e avvocato presso l’Altissimo, ben sapendo quanto sia efficace il tuo patrocinio. Fa’, o mio grande protettore, che il mio cuore afflittissimo sia presto consolato. Ottienimi, Ti prego, una profonda conoscenza dei miei peccati per detestarli e fa’ che mi siano perdonati, affinché non siano di impedimento alla grazia particolare che con viva fede ora Ti chiedo… (esporre la grazia che si desidera). Amen

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità, per ringraziarla dei favori e privilegi concessi in vita e in morte all’Apostolo San Giuda e della gloria concessagli in Cielo.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

PREGHIAMO: (da recitare ogni giorno della novena)SGiuda5

O Dio, la cui bontà e misericordia non hanno limiti, ascolta benigno le preghiere dei tuoi figli e concedi che tutti coloro che Ti onorano devotamente nel tuo Apostolo Giuda Taddeo, per l’efficacia dei suoi meriti ottengano che sia esaudita la loro preghiera. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PREGHIERA FINALE: (da recitare ogni giorno della novena)

O astro fulgidissimo del Cielo, glorioso San Giuda Taddeo, adoro e ringrazio profondamente la Santissima Trinità che Ti ha arricchito di tanti e così meravigliosi doni e Ti ha prescelto fra gli altri per avvocato e protettore nelle avversità e nelle miserie più gravi, e ha voluto che per tuo mezzo ci siano concesse quelle grazie e quegli aiuti che consolano gli afflitti, sollevano gli oppressi e rincuorano gli abbandonati. O mio pietosissimo protettore, ottienimi dalla divina Bontà la grazia che ti domando… Amen.

II° GIORNO

SAN GIUDA TADDEO1O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…

O ammirabile apostolo del Redentore, San Giuda Taddeo, che per i tuoi meriti eccelsi fosti scelto tra la moltitudine di coloro che seguivano il Salvatore ed elevato alla dignità di apostolo, adoro e ringrazio il divino Maestro Gesù del dono che Ti fece. Ottienimi, Ti prego, che tra i mezzi idonei alla mia salvezza scelga quelli più opportuni, affinché possa conseguire il fine per cui sono stato creato da Dio, e ottienimi anche, o glorioso Santo, la grazia che per i tuoi meriti e la tua intercessione io chiedo ora a Dio…. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

III° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.San Giuda Taddeo

Gloria al Padre…

Gloriosissimo apostolo San Giuda Taddeo, che con mirabili virtù e molti prodigi diffondesti la parola del Vangelo in mezzo ai popoli barbari e ne convertisti un gran numero alla fede in Gesù Cristo, con animo devoto Ti venero come mio specialissimo Patrono; Ti prego di avere cura di me e delle cose dell’anima mia davanti al tribunale dell’Altissimo, affinché non ricada nel grande male del peccato che ho tante volte commesso e di cui sempre mi dolgo. Ottienimi da Dio aumento di fede, speranza e carità, la dolcezza e la pace del cuore, la grazia divina in tutti i momenti della mia vita e soprattutto nell’ora della mia morte. Ottienimi anche la grazia particolare per la quale ora Ti prego…. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

 

IV° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.SAN GIUDA TADDEO2

Gloria al Padre…

Vero seguace del Redentore, grande apostolo San Giuda Taddeo, che per diffondere la buona novella del Vangelo non risparmiasti fatiche e sudori spingendoti in terre sconosciute per compiere il dovere del tuo apostolato, io adoro e ringrazio il Figlio di Dio fatto uomo per il grande zelo delle anime che Ti diede. Ottienimi, Ti prego, il vero zelo dell’anima mia affinché corrisponda alle ispirazioni del cielo con amore filiale e tema sempre Dio e mai più l’offenda. Ti raccomando, o caro Santo, la grazia che Ti chiedo e spero di ottenere per i tuoi meriti eccelsi. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

 

V° GIORNO

SanGiudaTaddeoO Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…

O grande luminare della Santa Chiesa, glorioso apostolo San Giuda Taddeo, che per mezzo della predicazione evangelica illuminasti le menti di una moltitudine dipagani e, superando i pericoli e vincendo gli ostacoli facesti spuntare innumerevoli germogli di fede, io adoro e ringrazio il divino Maestro della fortezza a Te donata. Ottienimi, Ti supplico, lo stesso dono affinché, resistendo a tutte le tentazioni dell’inferno, possa perseverare nell’amore di Dio fino all’ultimo istante della mia vita. Ottienimi anche la grazia che per i tuoi meriti ora Ti chiedo. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

 

VI° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.San Giuda Taddeo3

Gloria al Padre…

O colonna fermissima e sostegno della Chiesa nascente, amabile apostolo San Giuda Taddeo, che dopo trent’anni di sudori sparsi per la salvezza di tanta gente idolatra, andasti coraggiosamente incontro ai tormenti del martirio e, dopo essere stato crudelmente percosso terminasti la tua vita con una dolorosa morte e ora regni glorioso in cielo nello stuolo dei Martiri, io ringrazio il divino Maestro per la invitta costanza che ti diede. Ottienimi, ti supplico, lo stesso dono affinché soffrendo con pazienza le contrarietà di questa vita, io non offenda mai più il Signore che tu tanto amasti e con tanta fede servisti; e ottienimi inoltre la grazia che per i tuoi eccelsi meriti ora ti chiedo. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

 

 

VII° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…

SAN-GIUDA-TADDEO-199x300O fedelissimo apostolo, che per il tuo grande zelo convertisti tanti infedeli ed empi e portasti la luce del Vangelo ad anime gementi nelle tenebre dell’errore, ti supplico di ottenermi l’amore verso i miei nemici e la grazia di promuovere con il buon esempio le virtù cristiane nel mio prossimo. E rendo grazie a Dio e mi rallegro con Te per il grande giubilo e la festa solenne con cui la tua anima beata fu accolta dagli Angeli in Paradiso, dopo che avesti coronato il tuo apostolato col martirio e la perdita della vita terrena per acquistare quella eterna. Ti prego di innalzare i miei desideri e affetti verso il Cielo, perché possa ottenere la grazia di morire nella santa amicizia di Dio e altresì con il desiderio di morire per amore e per gloria sua. E fa’ che Egli mi conceda ora la grazia che per i tuoi eccelsi meriti io Ti chiedo. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

 

VIII° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…SAN GIUDA TADDEO1

O Avvocato dell’anima mia nel giudizio finale, benigno apostolo San Giuda Taddeo che meritasti l’onore di sedere sopra un trono di immensa gloria data come premio alle tue fatiche apostoliche; io ti venero e ringrazio il divino Maestro nostro Redentore del grande onore che ti ha dato e che fu da te conquistato con tanti meriti. Ti prego, rendimi degno del tuo potente patrocinio, mentre ti venero qui in terra come pietoso Avvocato per godere poi con te, dopo la morte, esultante e coronato anch’io di gloria, in Paradiso. E ora, o potentissimo mio Protettore, ottienimi la grazia che per i tuoi eccelsi meriti domando a Dio. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

 

IX° GIORNO

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…

s. giudaO Santo Apostolo e fedelissimo discepolo di Gesù Cristo, San Giuda Taddeo, da questo istante e in ogni momento della mia vita io rinnovo la promessa che ti ho fatto nel primo giorno di questa novena, scegliendoti come mio potentissimo Avvocato, di rifugiarmi per sempre sotto il tuo altissimo patrocinio. Ti prometto inoltre di fare quanto sarà in mio potere per diffondere la devozione verso di Te. Mio amato e potente Patrono, come accorresti con zelo instancabile attraverso la predicazione e i miracoli, a liberare dalle tenebre dell’errore tanti infedeli immersi nel paganesimo, ti supplico di interporre la tua intercessione presso Dio per me, miserabile peccatore, affinché per i tuoi meriti io possa evitare ogni infedeltà alla divina Grazia e l’anima mia sia liberata da ogni abitudine cattiva e non ricada mai più nel peccato. E, trovandomi oppresso dalle angustie per la presente avversità (qui si esprime il bisogno), abbi la bontà di interporti presso l’altissimo affinché ione sia presto liberato e il mio cuore sia riempito di gaudio spirituale, cosicché, con allegrezza e pace, possa servire il nostro Dio seguendo le tue orme gloriose. Santo apostolo Giuda Taddeo, io confido grandemente nel tuo efficace patrocinio, non sdegnare le mie fervorose preghiere e le mie ardenti invocazioni, ma accoglile benigno ed esaudiscile. Tu che sei il padre degli afflitti e il consolatore degli abbandonati, soccorrimi, difendimi, aiutami ora e nel momento della mia morte, perché possa vivere santamente e amare poi e benedire eternamente con te il nostro Dio infinitamente buono. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria e 3 Gloria alla Santissima Trinità.

Prega per noi, San Giuda Taddeo Apostolo. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo. 

Fonte: Il libro delle novene ed. Ancilla 

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SANTI SIMONE E GIUDA TADDEO 

OTTOBRE MESE DEL ROSARIO

OTTOBRE MESE DEL ROSARIO

fatima-inmaculado-corazonIl mese di ottobre è dedicato al Santo Rosario. Disse suor Lucia: “Dalle mani congiunte all’altezza del petto, le pendeva un grazioso Rosario terminante in una croce d’oro” … Lucia le chiese se Francesco sarebbe andato in Cielo, la Madonna rispose: “Vi andrà pure lui, ma prima dovrà recitare tanti Rosari”.

Appurato dunque che il miglior modo per onorare la Madonna e consacrarsi a Lei sia recitare almeno un rosario al giorno, vi sono anche alcune piccole forme di devozione, che implicano un impegno ben preciso come le novene, oppure delle piccole preghiere o ancor più semplici giaculatorie, che potremmo equiparare a piccoli gesti d’affetto atti a sottolineare la gratitudine che le portiamo per la mediazione che fa da sempre tra noi e il Suo amatissimo Figlio.

Don Dolindo Ruotolo (sacerdote e mistico 1882-1970) conosceva la potenza del Rosario e le insidie che il Nemico opponeva a chi si accinge a recitarlo: sospetto di monotonia, distrazione, sonnolenza incipiente, perché è un ladro e viene di don dolindo Ruotolonascosto a rubare il tesoro di grazie che l’anima ottiene per intercessione di Maria. Il Rosario è un complesso gangliare del corpo mistico della Chiesa; don Dolindo dice una: “rete elettrica”, ogni grano della corona è un pulsante che ha corrispondenze nel cuore della Vergine e di Gesù e vi accende la lampada della infinita carità. Perciò la recita del Rosario è una preghiera comunitaria da fare con animo devoto e, se preghiamo da soli, consiglio di invitare l’angelo custode, che è sempre con noi per il responsorio della nostra invocazione affinché sia portata sulle sue mani davanti al trono del cielo.”

San Luigi Maria Grignion de’ Montfort (1673-1716) lasciò in eredità queste parole: “Vi prego vivamente, per l’amore che vi porto in Gesù e Maria, di recitare il Rosario tutti i giorni, perchè al momento della vostra morte benedirete il giorno e l’ora in cui m’avrete creduto, e dopo aver seminato nelle benedizioni di Gesù e Maria, raccoglierete benedizioni eterne in Cielo“. Il Rosario infatti, è la preghiera che maggiormente piace alla Madonna. A Lourdes e a Fatima la Madonna appare con il Rosario in mano e ne chiede la recita. A Medjugorje chiede la recita del Rosario completo ogni giorno.

lourdes3A Lourdes Racconta Bernadette Soubirous:

“Vidi una Signora. Aveva un vestito bianco, un velo bianco, una cintura azzurra e una rosa gialla su ciascun piede, come la catena del suo Rosario. Allora fui un po’ presa da stupore. Credevo di sbagliarmi. Mi stropicciai gli occhi. Guardai ancora e vidi sempre la stessa Signora. Misi la mano in tasca. Vi trovai il mio Rosario…”  

Ecco la preghiera da recitare prima di iniziare il rosario se si vuole onorare la Beata Vergine di Lourdes:

PREGHIERA  A N. S. DI LOURDES 

Maria, Nostra Signora di Lourdes, Che la tua bellezza e il tuo sorriso rinfranchi il nostro cuore! Che il tuo appello alla penitenza ci trovi disponibili e generosi! Che le nostre comunità camminino con decisione nella sequela di Cristo, e si appoggino senza dubbi sulla fede di Pietro! Che la manifestazione del tuo nome, « l’Immacolata Concezione », ci faccia sperare nell’innocenza ritrovata e desiderare la santità! Che la luce della Pasqua, accesa al termine della prossima Quaresima, ravvivi in noi la fiamma della carità! O Maria, Regina della pace, volgi il tuo sguardo sui popoli vittime della guerra! O Maria, salus infirmorum, concedi ai malati la forza e la speranza! O Maria, che hai vissuto la povertà, aiuta, per mezzo nostro, i più diseredati! O Maria, Madre della Chiesa, ti preghiamo affinchè, come te, ognuno sappia dire « sì » agli appelli di Dio! O Maria, Madre di Dio, portaci a cantare il Magnificat perchè il Regno di Dio ci è aperto!

E DOPO IL ROSARIO ECCO LE GIACULATORIE IN SUO ONORE: 

“Nostra Signora di Lourdes, prega per noi”fatima3

“Santa Bernardetta, prega per noi”

“O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi”

Se invece è stata la Madonna di Fatima a lasciare un segno particolare nella nostra vita e proprio verso di Lei abbiamo una particolare devozione, allora ecco una breve novena che si può aggiungere al Santo Rosario:

BREVE NOVENA 

Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario, infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché, meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime nostre. Così sia.

7 Ave Maria, piena di grazia, il signore è con te, tu sei benedetta fra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen 

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

A Medjugorje racconta Padre Jozo Zovko:

rosario1“…Terminata la Santa Messa, mi sento tirare il camice dal chierichetto: era Jakov (uno dei veggenti) che disse di avere un messaggio da dire a tutta la gente. Misi Jakov al microfono e lui disse:La Madonna vuole che si preghi con il Rosario –

Andavo adagio in sagrestia e vidi che la gente non si muoveva per uscire, sentivo la gente che piangeva, la Chiesa piangeva e vedevo tante corone nelle mani. Svestii i sacri paramenti, poi ritornai sul presbiterio a pregare il Rosario con tutta la gente: una semplice frase della Madonna ripetuta da un bambino aveva ottenuto ciò che io non ero mai riuscito ad ottenere con tutte le mie prediche!

La Regina della Pace di Medjugorje, ha chiesto un impegno un po’ più forte, un rosario completo tutti i giorni, (misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi) ma se non si riesce ad accontentare questo suo desiderio, si può sempre offrire unitamente al semplice Rosario giornaliero un impegno quotidiano, o un digiuno a pane e acqua il mercoledì e il venerdì, proprio per le Sue intenzioni e per la salvezza di tutte le anime del purgatorio e per quei figli che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio, così come Lei stessa li ha chiamati.

Papa Giovanni XXIII e il rosario

Durante il suo pontificato fu pubblicato su “L’Osservatore Romano” un suo “Piccolo saggio di devoti pensieri distribuiti per ogni decina del Rosario, con riferimento alla triplice accentuazione: mistero, riflessione ed intenzione”: in una scrittura limpida e chiara c’è il succo delle riflessioni che egli veniva maturando nella personale (GIOVANNI XXIII)preghiera del S. Rosario. “Nell’atto che ripetiamo le Avemarie, quanto è bello contemplare il campo che germina, la messe che s’innalza…”, diceva con efficace metafora presa da quel mondo contadino a lui così familiare. “Ciascuno avverte nei singoli misteri l’opportuno e buon insegnamento per sé, in ordine alla propria santificazione e alle condizioni in cui vive”.

Papa Giovanni auspicava che il Rosario venisse recitato ogni sera in casa, nelle famiglie riunite, in ogni luogo della terra. Ma quanti oggi si radunano per fare questo? Il vento gelido della secolarizzazione ha finito per spazzare via questa antica consuetudine. Le case assomigliano oggi a isole di solitudine e incomunicabilità e se ci si riunisce è per celebrare i rituali del “caminetto” televisivo che mescola con la stessa indifferenza massacri etnici e telequiz, futilità e orrori.

Vedi le 15 Promesse della Madonna a San Domenico e al Beato Alano per coloro che recitano con fede il santo rosario

Poichè anche i sacerdoti le stanno tanto a cuore eccovi una preghiera per alleviare le pene di quei religiosi che giacciono in purgatorio abbandonati:

PREGHIERA PER I SACERDOTI PIÙ ABBANDONATI 

Incoronazio Madonna di FatimaO Signore Gesù Cristo, Sacerdote eterno, che nella tua vita terrena hai soccorso con generosa sollecitudine le anime afflitte e abbandonate, Ti supplichiamo di guardare con compassione le anime sacerdotali e tutta la gerarchia religiosa che in Purgatorio soffre più aspramente ed è dimenticata.

Guarda queste anime tormentate dalla voracità delle fiamme e ascolta le loro grida che chiedono pietà e domandano soccorso.

O Cuore misericordioso di Gesù, in preda ai più crudeli tormenti spirituali, e nell’amara solitudine del Giardino degli Ulivi, offri a Dio la Tua rassegnazione e la Tua dolorosa passione e agonia per la liberazione di queste anime sacerdotali.

L’eterno riposo dona a loro, o Signore, risplenda ad essi la luce perpetua riposino in pace. Amen. 

Fonte: Il libro delle Novene ed. Ancilla; http://it.lourdes-france.org/pregare/recitare-una-preghiera/preghiere-nostra-signora-di-lourdes

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PADRE ERNETTI E SATANA

PADRE ERNETTI E SATANA

padre_ernettiSiamo davvero sicuri di sapere cosa piace e cosa invece fa soffrire Satana, l’angelo ribelle? Attraverso la testimonianza di un monaco esorcista  benedettino ecco quello che lo stesso demonio gli ha rivelato.

Padre Pellegrino Maria Ernetti, è nato a Rocca Santo Stefano nel 1925 ed è morto sull’Isola di San Giorgio Maggiore nel 1994. Monaco benedettino, teologo, musicologo, scienziato ed esorcista. È noto soprattutto per avere svolto ricerche in campi ritenuti non convenzionali dalla comunità scientifica. Riceveva centinaia di persone alla settimana, dall’Italia e dall’estero, per esorcismi e benedizioni.

Sul finire degli anni quaranta padre Pellegrino Ernetti intrattenne una collaborazione scientifica con padre Agostino Gemelli, religioso francescano, medico e fondatore dell’Università Cattolica di Milano. Secondo quanto riportato dallo stesso Ernetti, stavano entrambi lavorando nei locali del Laboratorio di Fisica dell’università quando in un momento di sconforto il padre Gemelli esclamò come era solito fare in certi momenti: “Papà aiutami!“. Fu proprio questa frase esclamata dal Gemelli che avrebbe suscitato la risposta del papà del Gemelli morto molti anni prima, che sarebbe rimasta impressa su un registratore lasciato attivo nel laboratorio. Riproducendo il nastro si sarebbe sentita una voce che diceva: “Certo che ti aiuto Padre Pellegrino Maria Ernetti1zuccone.” Ma solo suo papà era solito chiamare il Gemelli “zuccone” e nessun altro. I due ricercatori non avrebbero mancato di informare il Vaticano in merito a questi presunti fenomeni di comunicazioni, cui entrambi avrebbero assistito.

Padre Pellegrino Ernetti, in una intervista fattagli dal giornalista Vincenzo Speziale, diceva: … oggi il male (e tutti ce ne lamentiamo) sta dilatandosi sempre più in tutto il mondo e nelle più svariate e raffinate manifestazioni.

[…] oggi, con varie scuse, i sacerdoti non sono più a disposizione delle anime, non confessano più, ritengono la Confessione come l’ultima cosa…! Questo è errato perché è il Sacramento più grande che ci sia, perché lotta contro il demonio lavando le anime nel Sangue di Gesù. La Confessione non toglie soltanto il peccato dall’anima, ma ci dà una corazza con cui possiamo lottare contro il demonio. Io ne ho una esperienza terribile!

Quindi ricorriamo con frequenza a questo grande Sacramento. Chi ci purifica dai nostri peccati? Il Sangue di Cristo! Chi ci santifica? Il Sangue di Cristo! Chi ci dà la forza di lottare contro i nostri nemici spirituali? Il Sangue di Cristo! Ma chi amministra il Sangue di Cristo se non ci sono sacerdoti a disposizione nei confessionali? Essi pensano alle macchine, pensano a correre a destra e a sinistra, per non parlare di altre cose peccaminose.

A questo punto il giornalista gli fa questa domanda:

Cosa piace al demonio, cosa dispiace al demonio?

5catechesi_comunione_2006Padre Pellegrino rispose: Ora stai attento. Gli esorcisti non hanno pensato a quello che mi sono sforzato di fare io, perché se l’avessero fatto tutti a quest’ora potremmo avere dei volumi su quello che vuole o non vuole il demonio. Io dopo aver esorcizzata una persona austriaca, ho cominciato a far registrare dai miei collaboratori tutto e così a poco a poco è venuto fuori da tanti esorcismi una catechesi del demonio. Ti prego di pubblicarla tutta, perché forse sarà il culmine di tutte le altre domande.

Iniziamo con “Ciò che piace al demonio”:

PRIMOLa particola sulla mano: “Così posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le mie messe con i miei sacerdoti che ho strappato a lui”.

SECONDOI preti vestiti come netturbini, camuffaticosì li porto dove voglio io, negli alberghi e nelle case private in cerca di donne e di omosessuali, e faccio commettere tanti sacrilegi, e li porto nel mio regno! Quanti, quanti preti mimetizzati sono nel mio regno! E non mi scapperanno più” (qui seguono delle risate a dir poco agghiaccianti).

TERZOI preti e i Vescovi iscritti alla massoneria e alle mie sette: “Oh quanti, oh quanti ce ne porto col denaro e con le donne… quanti, quanti diventano miei amici fedeli… col denaro e con le donne… ne prendo quanti ne voglio, li porto nel mio regno”.

minigonnaQUARTO Le gonne corte. “Con le quali accalappio uomini e donne e riempio il mio regno… che contento.., che gioia”.

QUINTOLa televisione:“Uh, la televisione.., è il mio apparecchio, l’ho inventato io… per distruggere le singole anime e le famiglie.., le separo, le disgrego con i programmi miei sottilissimi e penetranti… uh, la televisione è il centro di attrazione con cui attiro anche tanti preti, frati e suore specialmente nelle ore piccole, e poi non li faccio più pregare.,. In un attimo, mi presento in tutto il mondo.,. mi ascoltano e mi vedono tutti… mi aiutano assai bene i miei fedeli servi, i maghi, le streghe, cartomanti, chiromanti, astrologi… (I puntini indicano il prosieguo del discorso, e risate che di umano non hanno proprio nulla).

SESTOLe discoteche: “Che bello.., sono i miei palazzi d’oro dove attiro le migliori speranze della società che io faccio mie distruggendo le loro anime e i loro corpi.. .quante migliaia e migliaia ne porto con me con l’alcool, con la droga e col sesso… oh, che continua mietitura. Le ho affidate a tanti politici, miei fedeli servi, a consacrati… Io sono il vero re del mondo, e non già il vostro Dio, che io ho crocifìsso’

SETTIMOIl divorzio.., la separazione degli sposi:” Sono state inventate da me, ne rivendico la proprietà… E’ una delle mie più intelligenti scoperte… così distruggo la famiglia e distruggo la società, dove io sono adorato come vero re del mondo… IL SESSO… IL SESSO… non ascoltate quell’uomo impiccato in croce che non vi dà niente… il vero piacere ve lo dò soltanto io col sesso libero.., il mio regno è soprattutto libertà del piacere sessuale con cui regno sulla terra”.

depressione 6OTTAVOL’aborto.., l’uccisione degli innocenti:“Oh… urrah! urrah! E stata la mia trovata più bella e più gustosa! ammazzare gli innocenti invece dei colpevoli e degli omicidi della mafia! Distruggo l’umanità e così finiscono, prima di nascere, gli adoratori del vostro falso Dio… urrah! urrah!”.

NONOLa droga: “È il cibo più gustoso che io faccio mangiare ai giovani per renderli pazzi.., e così ne faccio quello che voglio.., ladri.., assassini,,, lussuriosi,,, feroci come me… dominatori del mondo.., miei ministri “.

DECIMOMa soprattutto mi piacciono e mi rallegrano quei vescovi e quei preti che negano la mia esistenza e la mia opera nel mondo:“e sono tantissimi,,, oh! che gioia, che gioia per me… lavoro tranquillo e sicuro.,, persino i teologi oggi non credono alla mia esistenza.., che bello.., e così negano anche quel loro Dio che era venuto per distruggermi,,, invece io l’ho vinto.., l’ho inchiodato sulla Croce,., hahahahaha…! Bravi questi preti,,, bravissimi questi vescovi,.. bravissimi questi teologi.., sono tutti miei fedeli servitori.,, ne faccio quello che voglio… ormai sono miei.., li porto dove voglio.., vestiti da beccamorti,,, con la sigaretta sempre in bocca.., profumati come gagà… in cerca di donnicciole facili.., con auto all’ultima moda.., pieni di danaro.,. si ribellano ai dogmi del loro falso Dio e della falsa Chiesa di quel crocifisso mia vittima.., sono i soldati più sicuri del mio regno, pieno pieno di loro… Con essi metto confusione e smarrimento nel popolo, che allontano sempre più dal falso Dio.,. e porto nel mio regno di odio e di disperazione eterna.., per sempre con me, con me… ha ha ha ha ha ha! Quanti di essi ne ho fatti iscrivere alle sette mie… allettati dalla mia carriera e dal mio denaro.., li compro con facilità.., perché finalmente sono riuscito a non fare amare più né quel falso loro Dio, né quella donna che pretende di avermi vinto “.

politici-italianiUNDICESIMOI politici che si dichiarano cristiani:“ma che cristiani non sono, perché sono miei e al mio servizio… Presentandosi però come cristiani, ingannano tante persone che li seguono dove io astutamente li porto… Vengono con me a rubare allegramente il denaro del popolo, denaro che costa sudore e lacrime di lavoro sofferto; denaro strappato alle famiglie povere con tasse inique, imposte da questi politici che ingrassano, sciupano, spendono e spandono senza limiti…

Eppure faccio fare loro delle dichiarazioni di rettitudine, di bontà, di ossequio, di lealtà e di sincerità cristiana, tali da far cadere anche i preti e i vescovi con loro… Il denaro è la mia arma più efficace; preti e vescovi chiudono gli occhi su questi politici, miei servi e schiavi.., basta che loro trovino i soldi per costruire o restaurare chiese, asili, case parrocchiali belle e comode, patronati… Sono i miei sacrestani più fedeli, per mezzo dei quali posso penetrare nelle case del clero, obbediente al mio denaro… del resto non sono stati questi politici che hanno firmato l’adulterio del divorzio e l’aborto?

Ma il clero.., fa loro la propaganda che io desidero”.

DODICESIMOI politici che si chiamano laici: “sono gli avanguardisti del mio regno… Le menzogne, studiate ad arte, i soprusi diligentemente realizzati, i latrocini mafiosamente perpetrati, gli intrallazzi diplomaticamente eseguiti, il malcostume capillarmente diffuso con tutti i mass media, gli omicidi, i rapimenti organizzati a mano armata, la diffusione delle varie droghe mediante il silenzio rigidissimo dell’omertà politici_rissapoliticamente organizzata, e tanti tanti altri delitti e disordini sociali, sono tutte opere che io realizzo mediante l’opera di questi politici, miei seguaci e untorelli fedelissimi… Hanno da me il mandato preciso di usare tutti i mezzi e le maniere più infernali per distruggere la società, purtroppo ancora legata a quel crocifisso che io ho impiccato sull’infame legno.., distruggere, distruggere… Questi politici sono i miei discepoli e seguaci prediletti perché obbedientissimi al solo mio cenno, senza che neppure se ne accorgano.., Sono essi che mi organizzano in tutte le città e paesi le logge massoniche più attive e subdole, più scaltre e di punta, sempre donando denaro, carriera e piaceri sessuali… Sono essi che ricevono i miei precisi comandi di penetrare e distruggere dall’interno la Chiesa… Quanti ecclesiastici hanno ceduto e continuano a cedere alle proposte e agli allettamenti di denaro e di carriera… Distruggere la chiesa è il mio primo e ideale progetto… Oh, che contento… che contento…! Con questi fedelissimi politici ho già da tempo iniziato a distruggere la società in ogni settore e grado e in tutti gli ambienti, destabilizzando gli ordini di pubblica sicurezza, di economia, di diplomazia, di relazioni sociali.., naturalmente sempre con le mie armi di ambizione, carriera, denaro, donne, piaceri… Oh che contento! che gioia! che vittoria.., hahahahaha”

TREDICESIMOGiudici e magistrati: “Mi piacciono poi in maniera particolarissima quei giudici e magistrati che hanno dietro le loro spalle il motto tradizionaleLA GIUSTIZIA È UGUALE PER TUTTI eccetto ormai che per loro! Che bravi, che fedeli questi miei schiavetti della giustizia! Finalmente sono riuscito a politicizzare anche i La-legge-è-uguale-per-tutti-tribunalegiudici! Finalmente sono riuscito a sindacalizzarli! Finalmente sono riuscito a farli vendere con il denaro e le bustarelle! Quante persone innocenti faccio condannare in carcere per anni e anni.., mentre faccio uscire e assolvere i miei seguaci, considerati dal popolo come assassini e mascalzoni.., li faccio uscire dal carcere perché devono continuare a dilatare il mio regno di disordine, con omicidi, ladrocini, spaccio di droga, sequestro di persone e di bambini… Che meraviglia questi miei giudici politicizzati, partitizzati, venduti,,, Li ho ridotti a non riconoscere più ciò che è giusto da ciò che è ingiusto…! Sono oggi il mio corpo specializzato di assalto contro la giustizia! Che meraviglia liberare dalle carceri i grandi brigatisti e mafìosi, e lasciare dentro i poveri derelitti più o meno innocenti! Che bello lasciare liberi i FALSI PENTITI con i quali io agisco con maggior sicurezza! Che bello mandare agli ARRESTI DOMICILIARI coloro con i quali posso più liberamente organizzare il disfacimento della società! Bravi… bravissimi… giudici venduti! E quanti, quanti ne passano ogni giorno, sempre di più, nel mio regno, allettati dal denaro e dalla carriera e dall’orgoglio, le mie armi da loro amate e desiderate… E quei giudici che non si vogliono allineare con me, li faccio scomparire… E che cosa è la lotta intorno a loro, che aumenta sempre di più tra questi magistrati, se non il frutto della mia presenza e della mia costante e insistente opera? E che cosa è la continua lotta tra i magistrati e politici e le forze dell’ordine, se non effetto del veleno che io riesco ad iniettare costantemente tra di loro?… È finita.., è finita la pseudo-pace che ha promesso quel buffone del vostro Dio, che io ho vinto e crocifisso… È finita.., il mondo intero è con me… sono io ormai il re del mondo.., sono io…!”.

QUATTORDICESIMOLe sétte: “Una mia particolare predilezione sono le tantissime Sétte che io continuo a creare e a diffondere capillarmente in tutto il mondo. Sono i mezzi più immediati con i quali scardino la fede in quel falso vostro Dio da me settecrocifisso… creo così la babele nella fede… Il vostro PRETE BIANCO strilla e sbraita perché ha paura di me, ha paura che io gli tolga il trono già tanto vacillante… ma io ho già vinto, ho messo la babele nella fede, nei semplici come nei dotti, compresi preti, teologi e vescovi.., le mie sétte sono sempre più invincibili… la mia massoneria paga, paga molto bene ogni mio seguace… Sarò sempre vincitore io… e la babele nella fede sarà la mia vittoria… Nella sola vostra Italia ho più di 672 sétte e religioni mie che voi chiamate sataniche, che sono piene zeppe di anime a me votate e consacrate, e battezzate con il proprio sangue nel mio nome… Esse mi rendono quotidianamente il culto che io merito come sovrano della terra con preghiere, con inni e cantici e… con messe nere, durante le quali vinco calpestando e distruggendo quelle ostie nelle quali gli stupidi cristiani credono presente il loro crocifisso… Ma se così fosse, perché permette che io lo distrugga impunemente…? hahahahaha…

Queste SÉTTE da me comandate insieme ai miei seguaci di stato maggiore del mio regno, convertono incessantemente i cristiani e li rendono miei fedeli seguaci… sono sette (1)centinaia e centinaia che ad ogni ora, rinnegano la fede vostra per aderire alle mie sétte, ove io li accolgo a braccia aperte e dono loro tutti i miei piaceri e tutte le libertà di vivere il più lontano possibile dalla vostra Chiesa.., è la vera felicità.., la vera gioia che solo io posso dare a voi…, Dall’alta, alla media, alla bassa Italia e nelle isole.., ovunque ho le mie sétte che lavorano indefessamente D’altra parte, ormai, molte chiese e parrocchie sono senza prete.., sono riuscito a distruggere e far morire le vocazioni.,, e le mie sétte suppliscono il prete… hahaha,,. Dai testimoni di Geova ai Centri età dell’Acquario, ai Steinerantroposofici, ai teosofici, ai Carolina, ai Cenacoli 33, ai Centri di Schamannesimo, ai Rosacroce, agli Arcobaleno, ai Gialli, agli Ergoniani, ai Scientology e tante e tante altre mie sétte e religioni che ogni giorno invento e creo, sono un vero esercito che lotta contro la vostra Chiesa,,, e vincerò vincerò… anche se il vostro crocifisso ha detto a voi che LE PORTE DELL’INFERNO NON PREVARRANNO, hahaha,,, E non bastando questo, mi sono infiltrato in certi gruppi-base che voi credete vostri… Invece sono miei, li ho già afferrati gettando nei singoli il mio isterismo parossistico,., diventano tutti visionari falsi di cristi e di madonne che, come loro credono parlano.., ma sono io che mi rivelo a loro… hahahaha “,

QUINDICESIMOI teologi: I miei teologi, con le dottrine da me ispirate… Oh, questi sì che costituiscono la mia PUNTA DI DIAMANTE di prima trincea! Che teologi intelligenti! Essi hanno capito che quei dogmi rigidissimi, dettati da certi sciocchi capi ecclesiastici, in realtà sono delle falsità puerili, che crollano al semplice confronto con la realtà quotidiana… che bravi… bravissimi…! Del resto li ho portati ad insegnare le mie dottrine non soltanto nei seminari ordinari, ma persino nelle più alte e prestigiose WCENTER 0WGKCEUDBD - ( Newpress - prete.jpg )AR 9 FOTO 2Università Pontificie, persino in quella romana del vostro PRETE BIANCO (Università Lateranense). La dottrina della MORTE DI Dio l’ho ispirata io, e con essa mi sono venuti dietro milioni di studiosi che sono diventati miei discepoli e fedeli convinti. Da quando io regno, il vostro dio è morto, non esiste più. E finita così ogni legge costrittiva: tutti possono e devono vivere liberamente, come insegno io: libertà di idee, libertà di pensiero, libertà di azione… ognuno è liberissimo finalmente di agire e fare quello che crede e vuole ovunque e sempre e con chiunque… Non esiste più norma né regola… ciascuno è come sono io, padrone di tutto e di tutti: il vostro Dio è morto! E chi potrebbe negarlo, se lo stesso vostro crocifisso ha dichiarato che io, solo io sono IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO? E se lui stesso ha detto TUTTO IL MONDO È IN MIA IN SINDACABILE BALÌA E PADRONANZA?… Finalmente questi teologi, i più intelligenti in assoluto, mi hanno dato ragione. Ma se Dio è morto, allora è chiaro che sono crollati tutti gli altri dogmi: la creazione, l’incarnazione, la risurrezione, l’immacolata, l’assunzione, l’eucarestia e tutti i sacramenti… tutte storielle inventate per tenere costretti gli allocchi cristiani…

Il-Prete-a18542488Ed ecco centinaia e centinaia dei miei teologi che hanno persino il coraggio di sfidare il PRETE BIANCO CON LETTERE E FIRME… CHE PROVI IL CONTRARIO, SE HA IL CORAGGIO E SE È CAPACE… Ha scrollato la testa e ha lasciato i miei teologi che continuassero questi insegnamenti, senza il minimo rimprovero né punizione… Dunque anche lui è d’accordo con me, nella negazione di tutti i suoi dogmi… ma che bravo! hahaha… E mentre questi grandi teologi sono con me, vi sono altri piccoli teologi untorelli che, per rivalsa, negano la mia esistenza, come fiaba da medioevo, rinviando tutte le mie presenze e manifestazioni a fatti unicamente psichiatrici e psichici… Bravissimi, questi teologi, questi preti e… tanti vescovi… bravissimi! E il servizio migliore che mi potete fare: farmi agire silenziosamente, senza minimamente lottare contro la mia presenza e le mie astuzie… bravissimi… fate sempre così, e io continuerà la mia opera infernale senza colpo ferire! I miei teologi intelligenti negano i dogmi della vostra chiesa, e teologi stupidi negano la mia esistenza… Che trionfo… ha ha ha… Ma allora dove sono più gli eretici di una volta? Nessuno! Né chi nega i dogmi, né chi nega me, eppure nell’elenco dei dogmi era anche quello della mia esistenza…! Ho vinto la vostra Chiesa “.

 

E adesso parliamo di ciò che invece dispiace al demonio: quello che ti raccomando, caro Vincenzo, è di non tralasciare nulla, neanche una virgola…
Pellegrini in fila ai confessionali
Pellegrini in fila ai confessionali a Medjugorje

A) La confessione.., che stupida invenzione… Quanto mi fa male… mi fa soffrire… il Sangue di quel vostro falso Dio… quel Sangue come mi schiaccia… mi distrugge… lava le vostre anime e mi fa scappare (strilli orribili di pianto!)… Quel sangue, quel Sangue… è la mia pena più atroce… Però ho trovato quei preti che non ci credono più alla confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato… Bene, bene, bravissimi… quanti sacrilegi faccio commettere…

 

B) Il pasto dove mangiate la carne e il sangue di quel crocifisso che ho ucciso io… È qui che io perdo le mie battaglie.., è qui che mi trovo disarmato… non ho più le forze per lottare.., quelli che si nutrono di questa carne e bevono di questo sangue diventano fortissimi contro di me, diventano invincibili alle mie scaltre seduzioni e tentazioni, sembrano diversi dagli altri, sembra abbiano una luce speciale e 5comunioneun’intelligenza velocissima… mi rifiutano subitaneamente e si allontanano da me e mi scacciano come se fossi un cane… che tristezza, che dolore aver a che fare con questi CANNIBALI… Ma io li perseguito ferocemente… e tanti vanno a mangiare quell’ostia in peccato… hahaha… che contento… che contento.., che gioia… odiano il loro Dio e lo mangiano hahahaha! Vittoria mia… vittoria.., un’ah… urrah… Quanto sono insensati quelli che perdono ore e ore di giorno e di notte, in ginocchio ad ADORARE UN PEZZO DI PANE nascosto in una scatola sull’altare di quel falso Dio. Quanta rabbia mi fanno queste persone! Mi distruggono tutte le opere che ottengo da tanti sacrileghi cristiani, preti, suore e vescovi… Quanti sacrilegi mieto in continuazione, è una mia incessante vittoria… Quanto dolore… Quanta rabbia queste adorazioni irrazionali…!

rosario1C) Odio il rosario.., quell’arnese guasto e marcio di quella donna lì è per me come un martello che mi spacca la testa… ahiiiii! E l’invenzione dei falsi cristiani che non mi ubbidiscono, per questo seguono quella donnaccia! Sono falsi, falsi… invece di ascoltare me che regno su tutto il mondo, questi falsi cristiani vanno a pregare quella donnaccia, mia prima nemica, con quell’arnese… oh quanto male mi fanno…

D) Il male più grande di questo tempo per me sono le continue PRESENZE, LE APPARIZIONI di questa donnaccia in tutto il mondo; in tutte le nazioni appare e mi perseguita strappando dalle mie mani tante anime… migliaia e migliaia… per ascoltare i suoi falsi messaggi… Per fortuna mi difendono i vescovi e i preti che non credono a
quella ignobile Donna… non credono e così apportano scompiglio… bravi, bravi questi miei apostoli dell’eresia… hahaha…

papa-spalleE) Ma ciò che maggiormente mi distrugge è L’ASINESCA OBBEDIENZA a quell’uomo VESTITO DI BIANCO che comanda a nome del falso redentore e del falso vostro salvatore.., che asini.., pecore… che conigli…! Obbedire a un uomo che ama quella donnaccia lì, che mi perseguita da sempre… che vergogna… questo mi distrugge il mio regno… Ma io ho suscitato centinaia di preti, frati, teologi e vescovi che gli fanno guerra… guerra senza frontiere a quel pagliaccio bianco. Vincerò io, vincerò io… hahaha! Lo farò morire, assassinare… una brutta fine gli farò fare. È odioso ai miei seguaci, quel polacco che ama quella donnaccia lì… che propaganda il rosario di quella ignobile Donna come la sua preghiera preferita.., che vigliacco, che asino… mi schiaccia… ohohohohoh (urli di pianto)…!

F) “Molto mi preoccupano quelle servette con la testa fasciata che abbandonano tutti e tutto per chiudersi entro quattro mura, per sacrificare tutto ciò che è bello e buono per quel Dio che solo io sono riuscito a vincere… Giorno e notte si mortificano con veglie e digiuni incoscienti e inconsistenti, non dormono sufficientemente, non mangiano secondo la necessità dell’appetito e del corpo che reclama il vitto necessario, non parlano liberamente ovunque e sempre… taciturne… immusonite,., piene di tristezza, la più disumana.., pregano, cantano e tutto questo sacrificio per chi lo fanno? Per quali motivi particolari, per quali fini, con quali risultati? La stragrande Suore di clausuramaggioranza, per fortuna, sono persone poco o punto intelligenti.., ottuse di mente… abuliche di volontà che si sono lasciate trascinare da qualche prete insoddisfatto… Povere donnicciole che non sanno e non conoscono il vero piacere del sesso con tutte le relative gioie che esso dona…! Povere servette, che non hanno sentito mai le sensazioni della carne, procurate dagli amplessi e dai baci dei miei uomini…! Eppure quante ne faccio cadere, le riduco ad una vita grama, sterile, prive di ogni fervore, gettandole nel massimo della tiepidezza… Sì, ne devo fare una strage… perché soprattutto di queste claustrali ho paura… ho una paura terribile…! Sono i nemici miei più terribili e agguerriti, mi strappano dalle mani tante anime di ogni sesso, di ogni classe e condizione… Che nemiche terribili… quanto incominciano a pregare per la conversione di un’anima da strapparmi, non la smettono più… più… più… sono tenaci e caparbie! Se poi non bastassero le lunghe ed estenuanti preghiere alloro falso Dio crocifisso, del quale si chiamano spudoratamente sue SPOSE, allora incominciano con le estenuanti penitenze di ogni genere… che nemiche… che soldati di primo assalto! Ho tentato tante volte di diminuire le vocazioni a questa stupida vita.., ma purtroppo non ci sono ancora riuscito… sono troppe ancora le donnette stupide e sciocche, anche se tante volte sono perfino laureate e diplomate… Che nemiche…!

gabriele-amorth-2-770x594G) Ci sono poi i miei veri persecutori acerrimi e accaniti: sono quelli che si fanno chiamare ESORCISTI; che brutta genìa, che disgrazia nel mondo… per fortuna ce ne sono ancora pochi, pochissimi, perché io dissuado i vescovi a nominarli… e questi mi credono e mi ubbidiscono, anche contro il comando del loro Dio crocifisso che comandò loro: IN MIO NOME, SCACCIATE I DEMONI. Che buffone!!! Questi vescovi hanno paura di me, tanta, tantissima! Io già li possiedo… e non faccio fare a loro gli esorcismi contro di me, e neppure permetto loro che nominino esorcisti… che nemici feroci…! Molte volte sono riuscito a vendicarmi, a punirli, a schiaffeggiarli, a bastonarli, a fermarli con tante e svariate malattie, a volte anche gravi… Ma purtroppo, non cedono… non cedono… E quando essi si avvicinano alle mie prede, devo scappare… o presto o tardi devo fuggire… che preghiere fanno… e sempre in nome di quel loro Dio… e di quella loro donna madre del crocifisso… Oh, che dolori, che strazio per me…!”.

Ecco, caro Vincenzo, ciò che il demonio ha detto per bocca degli ossessi da me esorcizzati, alla presenza dei miei collaboratori e che ho registrato su nastro magnetico. Certo, gli argomenti non sono tutti, ne ho riportati soltanto alcuni, i più scottanti e importanti, che serviranno, spero, a far riflettere tutti coloro che vogliono vivere seriamente il proprio Battesimo, che è un sì a Dio e un no al demonio. La lista è tremenda e merita seria riflessione ed esame di coscienza da parte di tutti, ma soprattutto merita preghiera assidua e penitenza, la frequente pratica della confessione sacramentale, ove il Sangue di Gesù ci purifica e ci dona uno scudo fortissimo con cui vincere il nostro nemico.

FONTI VARIE

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