Madonna del Rosario di Pompei

MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI

8 maggio

Quest’icona fu data a Bartolo Longo da una suora di un 3madonna del rosario di pompei1convento di Napoli. Eppure quella bella immagine, che avvolta in un lenzuolo viaggiò fino a Pompei su di un carro di letame, innalzata ora ai giusti onori dona grazie e miracoli ai suoi fedeli.

La devozione alla Madonna del Rosario di Pompei risale al secolo XIII, quando venne fondato l’ordine dei domenicani. Furono infatti i discepoli di san Domenico a diffondere la pratica del Rosario. Vi fanno riferimento le raffigurazioni che mostrano la Vergine che dona il Rosario a san Domenico e a santa Caterina. Nuovo impulso ebbe la pia pratica nella seconda metà del Cinquecento, quando il papa Pio V proprio all’intercessione della Vergine del Rosario attribuì la vittoria della flotta cristiana contro i Turchi a Lepanto.

Un terzo e definitivo slancio venne nella seconda metà dell’Ottocento quando il beato Bartolo Longo decise di edificare nella valle di Pompei una Chiesa in onore della Madonna del Rosario. La finalità religiosa dell’iniziativa si inseriva nel più ampio 3madonna del rosario di pompeiintento di offrire un riscatto civile e morale a popolazioni abbandonate da secoli nella loro miseria. Per questo il santuario venne completato da una vera e propria “città della
carità”, fatta di asili, orfanotrofi, ospizi per i figli dei carcerati.

Bartolo Longo voleva elevare culturalmente e spiritualmente i contadini della valle di Pompei. Nello stesso tempo, come dice la supplica che ogni anno viene recitata in questo giorno a Pompei, la sua opera si apriva alla dimensione universale, perché tutti i cristiani, tutti gli uomini hanno bisogno della misericordia di Dio invocata attraverso Maria, madre di misericordia.

«Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia».

LA VIDEO-STORIA

L’IMMAGINE DELLA MADONNA DI POMPEI 

L’icona della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei (alta cm 120 e larga cm 100) presenta l’immagine della Madonna in trono con Gesù in braccioai suoi piedi, san Domenico e santa Caterina da Siena. La Vergine reca nella mano sinistra la corona del Rosario che porge a santa Caterina, mentre Gesù, poggiato sulla sua gamba destra, la porge a san Domenico. In questo quadro si possono riconoscere tre grandi spazi. Lo spazio in alto, nel quale l’umile ma solenne figura di Maria in trono invita la Chiesa a portarsi verso il mistero della TrinitàLo spazio in basso è quello della Chiesa, il corpo mistico, la famiglia che ha in Gesù il suo capo, nello Spirito il suo vincolo, in Maria il suo membro eminente e la sua Madre.3madonna del rosario di pompe-Lorenzo Lotto

Lo spazio laterale, rappresentato dagli archi, porta al mondo, alla storia, verso cui la Chiesa ha il debito di essere “sacramento”, offrendo il servizio dell’annuncio evangelico per la costruzione di una degna città dell’uomo. La via che unisce questi spazi è il Rosario, sintesi orante della scrittura, posta quasi come fondamento ai piedi del trono, e consegnato dal Figlio e dalla Madre come via di meditazione e assimilazione del Mistero.

Quest’icona fu data a Bartolo Longo da Suor Maria Concetta De Litala, del Convento del Rosariello a Porta Medina di Napoli. La religiosa l’aveva avuta in custodia da padre Alberto Radente, confessore del Beato. Per trasportarlo a Pompei, il Longo l’affidò al carrettiere Angelo Tortora che, avvoltala in un lenzuolo, l’appoggiò su di un carro di letame. Era il 13 novembre 1875, data di nascita della Nuova Pompei, ricordata ogni anno con una giornata di preghiera, durante la quale i fedeli, ammessi alla venerazione diretta del Quadro, affidano alla Vergine le loro speranze.

È straordinario vedere come, fin dalle prime ore del mattino, migliaia e migliaia di persone di ogni età, provenienza e ceto sociale, si mettano ordinatamente in fila ed attendano, anche diverse ore e, talvolta, in situazioni climatiche veramente difficili, per stare più vicini alla Madonna ed esprimerle con affetto i loro sentimenti più intimi. Il quadro, però, necessitava di un restauro e fu posto alla venerazione dei fedeli soltanto il 13 febbraio 1876Nello stesso giorno, a Napoli, avvenne il primo miracolo per intercessione della Madonna di Pompeila dodicenne Clorinda Lucarelli, giudicata inguaribile dall’illustre prof. Antonio Cardarelli, guarì perfettamente da terribili convulsioni epilettiche.

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In seguito, Bartolo Longo affidò l’Icona al pittore napoletano Federico Maldarelli per un ulteriore restauro, chiedendogli anche di trasformare l’originaria Santa Rosa in Santa Caterina da Siena. Nel 1965, fu effettuato, al Pontificio Istituto dei Padri Benedettini Olivetani di Roma, un restauro altamente scientifico, durante il quale, sotto i colori sovrapposti nei precedenti interventi, furono scoperti i colori originali che svelarono la mano di un valente artista della scuola di Luca Giordano (XVII secolo). Nello stesso anno, il 23 aprile, il Quadro fu incoronato da Paolo VI nella Basilica di San Pietro.

Nel 2000, per il 125° anniversario, il Quadro ha sostato per cinque giorni nel Duomo di Napoli, dove è stato venerato da migliaia di fedeli. Il ritorno a Pompei è stato fatto a piedi, seguendo il tracciato del 1875, con diverse soste nelle città della provincia. Per tutto il giorno centinaia di migliaia di persone hanno affollato il percorso di trenta chilometri che separa Pompei dal capoluogo. Quando, in piena notte, il Quadro è tornato a Pompei, è stato accolto da una città in festa.

Il 16 ottobre 2002, il Quadro è tornato a piazza San Pietro, per esplicita richiesta del Papa Giovanni Paolo II, che, accanto alla “bella immagine venerata a Pompei”, ha firmato la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, con la quale ha introdotto i cinque nuovi misteri della luce, ed ha indetto l’Anno del Rosario. Anche durante il suo secondo pellegrinaggio a Pompei, il 7 ottobre 2003, Papa Wojtyla è stato accolto sul palco posto dinanzi alla Basilica dall’icona della Vergine di Pompei, da lui tanto amata.

UN MIRACOLO

Le Piccole Suore Salesiane, sparse in Italia e fuori, hanno singolare devozione alla Vergine del Rosario di Pompei; anzi, quelle dimoranti in Lecce hanno consacrato la cappella delle Sordomute alla Vergine di Pompei, e vi han messo in venerazione una bella Immagine.3madonna del rosario di pompei2

Nel 1885 veniva, tra le altre infelici bambine mute, ricoverata in quella Pia Casa di Lecce una fanciulla nativa di Molfetta, chiamatasi Maria Petruni: di appena otto anni, la quale caduta quando ne aveva due, si era lesionata il ginocchio a tal punto da non poter più camminare. Le diagnosticarono un “tumor bianco” o gonartrocace. Provarono ad operarla, ma la situazione peggiorò e non solo a livello fisico, ma anche morale. Dopo la tisi pensarono di doverle amputare la gamba. La Bambina non faceva che piangere e una suora di nome Rosaria le consigliò di rivolgersi alla Vergine di Pompei. Venne il giorno 24 Marzo del 1889, Suor Rosaria la vede mesta guardare le amiche giocare e d’impulso le dice: – Cammina, la Vergine di Pompei ti farà camminare! A quell’incitamento la bimba si fa forza e sente scorrere in se le forze e si accorge di essere istantaneamente guarita! Le compagne si stupiscono, la guardano con occhi esterrefatti; poi si avvicinano la toccano, quasi non credessero ai propri occhi, le fanno festa attorno, e levano un inno di gloria e di benedizione alla Vergine di Pompei…

Questo fatto pubblicato nel Periodico IL ROSARIO E LA NUOVA POMPEI, nel quaderno di Ottobre, anno VI, 1889, è corredato della relazione medica del Dottor Oronzio Fiocca di Lecce, dichiarante il miracolo, dell’attestato del Direttore della Pia Casa delle Sordomute di Lecce, Rev.do Sac. Don Filippo Smaldone, e delle firme dei testimoni, tra cui la Superiora e le altre Religiose della detta Pia Casa, la Superiora delle Figlie d’Ivrea e le altre Suore dell’Asilo Infantile prossimo all’Istituto delle Sordomute, e di nobili Signore Leccesi visitatrici della Pia Casa.

LA SUPPLICA

Scritta da Bartolo Longo da recitarsi l’8 maggio e la prima domenica di ottobre a mezzogiorno.

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Fontihttp://www.santiebeati.it / http://www.santuario.it/ http://www.gesuemaria.it/

 

2 thoughts on “Madonna del Rosario di Pompei

  1. Mi é piaciuto l’articolo sulla Madonna di pompei e ho preso degli spunti per il mio libretto che stó pubblicando col titolo di , La Materna Presenza di Maria nella Mia Vita.Io sono un missionario saveriano e ho lavorato in Amazzonnia con le Suore di Don Filippo Smaldone e confessavo i ragazzi presentinel loro Collegio.Grazie per l’iniziativa, auguri per il vostro lavoro e pregate per i missionari, P.Mario L sx

  2. Caro Padre Mario Luigi Tognali, preghiamo sempre molto volentieri per i missionari, da oggi in particolare anche per lei e per il suo importantissimo lavoro di apostolato. Grazie

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