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Madonna dei Miracoli di Alcamo

Madonna dei Miracoli di Alcamo

Alcamo (Trapani) 21 giugno 1547

Santuario di Santa Maria dei Miracoli trapaniIl 21 giugno 1547, alcune donne, mentre erano intente a lavare i panni ad un ruscello, videro scagliare delle pietre dal bosco sovrastante; ma le pietre, anziché procurare loro dolore, guarivano le loro parti malate del corpo.

A testimonianza della grande devozione che si ha per la Madonna delle Grazie di Alcamo vi sono le 61 edicole a lei dedicate e presenti in tutta la città. 

Secondo la tradizione, le popolane, tra cui una cieca e una sorda, mentre erano intente a lavare i panni al torrente, videro apparire una donna con un bambino e vennero colpite da una raffica di sassi che furono spostati durante l’apparizione, senza però subire alcuna ferita o dolore; al contrario, dopo essere colpite dai sassi, provarono stranamente un certo senso di benessere e guarirono. Dopo avere appreso tale notizia, i mariti delle donne, pensando che si trattasse di una burla, andarono a investigare sull’accaduto, pensando che ci fosse qualcuno nascosto tra i cespugli lì attorno, ma non trovarono nessuno.

madonna dei Miracoli alcamo2Sul luogo dunque investigarono le autorità locali, che abbatterono un boschetto lì vicino trovando le rovine della “cuba”, un antico arco di mulino del quale si era persa memoria, e al suo interno un affresco su pietra di un pittore ignoto del XIII secolo, raffigurante la Madonna col bambino Gesù, alla quale in un primo tempo i fedeli diedero il nome di “Madonna Fonte della Misericordia”.

Dopo tale rinvenimento gli alcamesi iniziarono a pregare in presenza dell’immagine ritrovata e nei giorni seguenti accaddero diversi miracoli.

A partire dal 1547, la Madonna dei Miracoli divenne dunque la santa patrona della città di Alcamo, e di altri comuni limitrofi. All’immagine ritrovata della Madonna venne inizialmente dato il nome di “Madonna Fonte della Misericordia”, ma a causa dell’elevato numero di miracoli che seguirono, nel 1583 il nome venne cambiato in “Madonna dei Miracoli”.

Proprio sul luogo del ritrovamento, il nobile condottiero spagnolo don Fernando de Celada y de Vega, a quel tempo governatore di Tomba_in_marmo_di_Don_Fernando_Vega_(Alcamo)_05Alcamo, decise di far erigere il santuario in onore della patrona della città.

Il tempio è un misto di forme barocche e rinascimentali. La facciata, oltre a due portali con colonne scanalate e capitelli corinzi, presenta una finestra a tribuna, fiancheggiata da due finestre più piccole intagliate da Innocenzo Arcodaci. L’interno è decorato di stucchi e sulla volta si trova un affresco della glorificazione della Madonna dei Miracoli. Di rilevanza artistica sono da segnalare le tele del pittore Giuseppe Pataria e la cappella dedicata a Maria Santissima dei Miracoli, con arco a tutto sesto in marmo rosso. Nel 1557 venne costruito, in onore del nobile Fernando Vega, un sarcofago di marmo bianco, con la figura giacente, opera di Rocco Rapi.

I FESTEGGIAMENTI

madonna dei Miracoli alcamoOgni anno nella città di Alcamo ricorrono i festeggiamenti in onore della Madonna dei Miracoli dal 19 al 21 giugno. Tale festa costituisce la maggiore festività religiosa e folkloristica della città di Alcamo. Spesso i festeggiamenti veri e propri vengono anticipati da altri eventi, allungando così la festa a circa due settimane, per cui l’inizio dei festeggiamenti varia ogni anno, mentre il giorno conclusivo cade sempre il 21 giugno.

I festeggiamenti comprendono:

Lo “scampanio dei sacri bronzi” che apre i festeggiamenti assieme allo scoppio di mortaretti e al passaggio della banda musicale per le vie della città di Alcamo; in passato alla banda di Alcamo si univa anche la banda musicale della città di Partinico.

La santa messa in onore della Madonna dei Miracoli nella Basilica di Santa Maria Assunta (anche detta “chiesa madre”), alla quale partecipano tutte le confraternite e le aggregazioni laicali della città di Alcamo.

https://www.youtube.com/watch?v=V5rm6IuGBVw

La discesa al Santuario della Madonna dei Miracoli (detta “calata”), alle quali partecipano anche le autorità civili e religiose della città (tra cui il sindaco di Alcamo), preceduti dal gonfalone della città di Alcamo. Anticamente venivano condotti al santuario anche gli animali che si erano guariti da una malattia. All’interno del santuario vengono svolti vespri cantati e la benedizione eucaristica.

madonna dei Miracoli alcamo3Spettacoli di danza, musica e teatro.

Eventi sportivi.

Mostre di vario genere, tra cui la “Mostra dell’Artigianato”.

“Fiera Mercato” presso piazza della Repubblica.

Festival degli artisti di strada, detti “madonnari”.

Processione della statua della Madonna dei Miracoli per le vie cittadine e ritorno alla chiesa madre. Prima di tale processione solenne, la statua della Madonna dei Miracoli, creata nel 1720 da Lorenzo Curti di Castelvetrano, viene addobbata con uno stellario d’argento, una corona e un fermaglio impreziosito di pietre preziose (detto “tuppu di la Maronna”) che viene posto dietro la nuca della Madonna. La statua viene dunque fatta uscire dalla chiesa madre, viene portata a spalla dai fedeli per le vie della città, accompagnata dalla banda musicale e alla fine della serata rientra nella chiesa madre.

Giochi pirotecnici in prossimità del cosiddetto “bastione” in piazza Bagolino. Vengono svolti a conclusione della festa, immediatamente in seguito al rientro del simulacro nella chiesa madre, intorno a mezzanotte.

madonna dei Miracoli alcamo1La tradizionale discesa al santuario viene inoltre messa in scena durante il cosiddetto “Corteo Storico” svolto con abiti d’epoca. Tale corteo, che anticipa la “calata” vera e propria, passa per il corso VI Aprile e piazza Ciullo, per poi concludersi al Castello dei Conti di Modica. Al corteo partecipano tra l’altro le maestranze dell’associazione “I Cavalieri di San Giorgio”.

In passato erano anche previste le corse dei cavalli lungo il corso VI Aprile (e negli ultimi anni anche nel viale Italia), ma tale tradizione (detta “Palio di Alcamo”) fu poi interrotta a seguito delle richieste da parte dellE Associazioni animaliste.

Fonti: http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/santuari/2000-2001/Santuari%20Sicilia-2.htmlhttps://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_dei_Miracoli

 

ALMANACCO DEL 20 GIUGNO 2016

ALMANACCO DEL 20 GIUGNO 2016

Le pubblicazioni del calendario religioso di Maria Regina dell’Universo

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MADONNA DELLA CONSOLATAMADONNA DELLA CONSOLATA 
Letture di lunedì 20 giugno 2016
Sant’Albano
NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE
CORONCINA AL SACRO CUORE

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IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE 

dato il 20 giugno 1985

“… Date a me tutti i vostri sentimenti e tutti i problemi. Vi voglio consolare nelle vostre tentazioni. Voglio riempirvi con la pace, la gioia e l’amore di Dio. …”

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eucarestiaMESSAGGIO DI PADRE PIO  

PER IL 20 GIUGNO

Padre, mi sento indegno della santa comunione, Ne sono indegno!” Risposta: “E’ vero, non siamo degni di un tal dono; ma altro è accostarsi indegnamente col peccato mortale, altro è non essere degni. Indegni siamo tutti; ma è lui che ci invita , è lui che lo vuole. Umiliamoci e riceviamolo con tutto il cuore pieno d’amore” (LdP, 55).

Tratto da “Buona Giornata ” – Edizioni Padre Pio da Pietrelcina

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MADONNA DELLA CONSOLATA1MADONNA DELLA CONSOLATA 

Torino – Italia – 20 giugno 1104

L’icona si trova nel più importante santuario della città e dell’Arcidiocesi di Torino. Secondo la leggenda un ceco di Briançon, dopo aver sognato la Vergine si recò a Torino per ritrovare la sacra immagine e quando ci riuscì riacquistò la vista.

L’articolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/madonna-della-consolata/

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parabola pagliuzza e traveLETTURE DI LUNEDÌ

20 Giugno 2016

XII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

“…  «Non giudicate, per non essere giudicati …”

La preghiera del mattino e della sera,le letture e il commento su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/letture-di-lunedi-20-giugno-2016/

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AlbanSant’Albano

martire [inizi III sec ] 20 giugno

Albano è il protomartire dell’Inghilterra: la sua morte è il caso più antico di condanna, in questo paese, per l’accusa di essere cristiano; lungo i secoli molto è stato scritto su di lui benché i fatti accertati storicamente, arrivati fino a noi, siano pochi.

In briciole di luce la storia del suo martirio su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-albano/

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 PREGHIERE E PROPOSTE IN CORSO

NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE

20 GIUGNO – IL DIGIUNO

LA PAROLA DI GESÙ – ” Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».” (Lc 4,1-4)PANE E VINO

“Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.»” (Mt. 17,19)

LA PAROLA DI MARIA -“Cari figli, oggi vi invito ad iniziare a digiunare con il cuore Vi sono molte persone che digiunano, ma fanno questo perché lo fanno gli altri. E’ diventata un’abitudine, che nessun vorrebbe interrompere. Chiedo alla parrocchia di digiunare in segno di ringraziamento, perché Dio mi ha permesso di rimanere così a lungo in questa parrocchia. Cari figli, digiunate e pregate con il cuore!…”  (Medjugorje, 20.09.1984) 

“…Soprattutto praticate il digiuno, perché col digiuno conseguirete e mi darete la gioia di vedere realizzato interamente il progetto che Dio ha su Medjugorje.…” (Medjugorje, 26.09.1985) 

LA NOSTRA RISPOSTA – Signore Gesù, con il digiuno e la preghiera Tu hai sconfitto Satana e mi consegni le stesse armi per essere vincitore con Te. Mi abbandono con tutto il cuore alla potenza infinita della tua vittoria sul male. Continua a vincere il peccato del mondo ed il mio peccato personale! Che io sia sempre pieno di Spirito Santo per vincere con l’amore e nella pace ogni suggestione del male. Santificami nella verità! Donami sempre gioia e pace nello Spirito Santo!

croce blu4O Maria, Grazie perché sei decisa nel propormi l’arma del digiuno! Per Te, Madre, il nostro digiuno fatto con amore è motivo di gioia perché Dio ci ottiene grandi grazie. Che io sia fedele a questa medicina amara, anche quando posso essere incompreso e deriso. Anche quando sono stanco…

O Vergine potente, ottienimi la grazia di amare il sacrificio, il digiuno, le cose dure e amare a motivo di Cristo! Non lasciarmi mai, o Maria, finché Dio non abbia realizzato tutto il suo disegno d’amore su di me. Fino alla Croce. Fino al Paradiso!

Sequenza allo Spirito Santo.  

Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen. Padre nostro

BENEDIZIONE – Per intercessione della Beata Vergine Maria, Regina della Pace, scenda su di noi una speciale benedizione che ci riempia il cuore di forza, di gioia, di pace, d’amore. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo“. Amen 

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CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ

1. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!”, ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria


Cuore_di_GesuSacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

2. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

3. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!”, ecco che, appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

PREGHIAMO:

O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.
S. Giuseppe, padre putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.
Recitare Salve o Regina

ATTO D’AFFIDAMENTO AL SACRO CUORE DI GESU’

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, a Te ricorriamo colmi di fede e umiltà, al tuo cuore purissimo pieno d’amore ricco di bontà, vogliamo affidare tutti i peccatori di questo mondo, quelli che ti offendono,non ti amano, e non conoscono la Tua Misericordia. Concedi loro la salvezza dei loro cuori, e fai conoscere così l’amore della conversione per se stessi e per il loro prossimo. Abbracciali Gesù sul tuo Cuore
Misericordioso.sacro cuore

(Pater, Ave,Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra salvezza, fà conoscere a noi tutti la pienezza del tuo Cuore, a Te vogliamo affidare tutte le persone malate, i moribondi,quelli che oggi invocano il tuo nome. Abbi pietà di loro, fa conoscere la gioia del tuo amore, il calore del tuo spirito stendi su di loro la mano della loro salvezza, fà che ti sentano nei loro cuori nel momento dello sconforto, dello scoraggiamento, della sofferenza. O dolcissimo Cuore di Gesù, fà che si sentano sicuri tra le tue braccia camminando insieme nella loro sofferenza, abbracciati al tuo Divino amore.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra vita, gioia infinità al tuo Cuore Misricordioso,
affidiamo tutti i sacerdoti, fà che il loro cuore parli attraverso le tue parole,
fà che essi sentano il tuo grande amore particolare che riservi loro. Stendi su di loro il dono della santità, della sapienza, del tuo amore, per  essere tuo esempio guidandoci nella via che porta a te. Manda nuovi sacerdoti, nuove vocazioni per poter parlare e invocare il Tuo Cuore Misericordioso.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, al Tuo Cuore Misericordioso, affidiamo tutte le famiglie del mondoe le nuove famiglie che verranno; stendi su tutti noi quella grande luce che ci porti a essere in pace e unione tra noi. Fà o Cuore di Gesù, che ci sia rispetto per i genitori  fra fratelli è sorelle, fà o Cuore di Gesù, che la superbia, la vanità sparisca, che ci sia nei nostri cuori, l’ esempio della Tua Sacra Famiglia umile e ricca d’amore. Al tuo Cuore noi ci abbracciamo.
(Pater, Ave, Gloria.)sacro-cuore-quadro

Cuore di Gesù fonte della nostra gioia, vogliamo affidarti tutti i bambini, i giovani del mondo.      Fa o Gesù che conoscano la tua parola, dona loro la conversione, l’umiltà per il prossimo e un cuore puro. Sii luce per i loro occhi, e guida nella loro vita perchè essi sono il futuro del domani, per un mondo pieno di fede è amore. Dona il tuo Cuore Gesù, è immergili nel tuo grande amore.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù vogliamo ora affidarti, tutte le persone del mondo che oggi vengono a Te, tutti i defunti, e le anime che si trovano in purgatorio. Cuore di Gesù te li affidiamo certi che il tuo Cuore è così grande da alleviare le loro sofferenze dove oggi si trovano. Stendi su di loro la tua Luce e fà che essi nella sofferenza, possano vedere quella Luce che porta alla gioia della vita Eterna.

Al tuo Cuore li affidiamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

PREGHIAMO:

Gesù, accogli quest’umile preghiera, quest’atto d’affidamento al tuo Cuore Misericordioso, noi miseri peccatori ci rivolgiamo a te chiedendoTi il dono del Tuo Santo Spirito; mandaLo su di noi, e illumina i nostri cuori; fà che il nostro cuore sia simile al Tuo, dando al prossimo l’amore che Tu  hai per noi. Rendici umili e miti di cuore, l’umiltà che ci renda forti e  generosi nella fede, portando così nuove anime peccatrici e formare pian  piano una grande catena, tenendoci per mano tutte le persone del mondo, fino ad arrivare alle tue mani, che Tu ci tendi con Cuore generoso, e pieno di Misericordia. Amen

Letture di lunedì 20 giugno 2016

parabola pagliuzza e traveLETTURE DI LUNEDÌ

20 Giugno 2016

XII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

“…  «Non giudicate, per non essere giudicati …”

MADONNA DELLA CONSOLATAMADONNA DELLA CONSOLATA 

Torino – Italia – 20 giugno 1104 – L’icona si trova nel più importante santuario della città e dell’Arcidiocesi di Torino. Secondo la leggenda un ceco di Briançon, dopo aver sognato la Vergine si recò a Torino per ritrovare la sacra immagine e quando ci riuscì riacquistò la vista.

AlbanSant’Albano

martire [inizi III sec ] 20 giugno –  Albano è il protomartire dell’Inghilterra: la sua morte è il caso più antico di condanna, in questo paese, per l’accusa di essere cristiano; lungo i secoli molto è stato scritto su di lui benché i fatti accertati storicamente, arrivati fino a noi, siano pochi. In briciole di luce la storia del suo martirio.

Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il Tuo santo nome, poiché tu non privi mai della Tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

2 Re 17,5-8.13-15.18 – Dal secondo libro dei Re.

In quei giorni, Salmanàssar, re d’Assiria, invase tutta la terra, salì a Samarìa e l’assediò per tre anni. Nell’anno nono di Osèa il re d’Assiria occupò Samarìa, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della dio4Media. Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, dalle mani del faraone, re d’Egitto. Essi venerarono altri dèi, seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d’Israele. Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti». Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro. Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 59

Dio padre1RIT: Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore!

Dio, tu ci hai respinti, ci hai messi in rotta, ti sei sdegnato: ritorna a noi. RIT

Hai fatto tremare la terra, l’hai squarciata: risana le sue crepe, perché essa vacilla.
Hai messo a dura prova il tuo popolo, ci hai fatto bere vino che stordisce.RIT

Nell’oppressione vieni in nostro aiuto, perché vana è la salvezza dell’uomo. Con Dio noi faremo prodezze, egli calpesterà i nostri nemici. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace; discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELOparabola Pagliuzza_Trave

Mt 7, 1-5 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La misura con cui misurare…

Sembrerebbe che Dio abbia fallito nei suoi calcoli nello scegliersi il popolo ebreo come popolo di elezione. L’infedeltà degli ebrei è tale che si vede costretto a rifiutare undici tribù per confermare la sua preferenza alla tribù di Giuda da cui deve uscire il Salvatore
del mondo. Ma è triste vedere con quanta superficialità questo popolo, tanto beneficato, volti le spalle al suo Dio per darsi al culto di altre divinità, create dalla fantasia e dalle mani dell’uomo. Noi sappiamo che la storia del popolo ebreo è anche la mia, la nostra storia. Forse dovremmo allora riflettere e dare uno sguardo alle nostre scelte, noi, popolo di redenti, che siamo così proclivi a consentire al male, a lasciare la fonte di acqua, viva per cercar un briciolo di felicità in pozzi sgretolati e fangosi? Quanti vivono nella piena indifferenza la loro fede, dopo aver parabola pagliuzzaricevuto il battesimo, quanti si lasciano attrarre da sette pseudoreligiose o addirittura da altre religioni… La storia delle infedeltà di Israele si perpetua nelle nostre infedeltà. Perdonaci, Signore! Una delle tante infedeltà alla legge di amore del Signore è quella di non amare il fratello… anzi, tentare di distruggerlo con la critica e con il giudizio (quante volte ce lo ricorda il Santo Padre). La Parola del Signore suona severa: Sarai giudicato con la stessa misura con cui tu giudichi gli altri. Tante volte siamo così pronti a puntare il dito contro l’altro, mettendo al nudo in modo impietoso i suoi difetti, le sue manchevolezze… mentre pretendiamo comprensione per le nostre… Il vangelo ci vuole far toccare con mano la nostra stoltezza quando pretendiamo di giudicare gli altri: Perché non togli la trave che è nel tuo occhio prima di voler togliere la pagliuzza nell’occhio del fratello? Non è vero che passiamo da ridicoli quando ci atteggiamo a persone impeccabili, ci diamo arie con la pretesa di correggere gli altri, senza accorgerci dei nostri numerosi difetti che destano risa e commiserazione? Dovremmo ringraziare la benevolenza dei fratelli che non smàscherano, per delicatezza, la nostra stoltezza. Ci pensa il vangelo però. Riusciremo a capire e praticare? 
(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)cuore a cuore

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, Padre di bontà e di misericordia, donaci un cuore retto e capace di seguirti sopra ogni cosa, affinché nella Chiesa e nel mondo trionfi la legge dell’amore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Madonna delle Grazie di Honfleur

MADONNA DELLE GRAZIE DI HONFLEUR

3a domenica di giugno

nostra signore delle grazie di honfleurIn Normandia, Francia, vi è una famosa Madonna delle Grazie venerata da tutti i pescatori come Stella del mare che ha soccorso tanti marinai durante i momenti di pericolo.

Il santuario della Madonna delle Grazie è situato sulle alture che dominano la città di Honfleur , ma sul territorio di Équemauville.

Riccardo II, duca di Normandia, fondò la prima cappella qui nel 1023 per adempiere ad un voto fatto in una tempesta. Nel 1538 una frana la distrusse. L’attuale edificio risale al 1600 costruito grazie ai borghesi e marinai di Honfleur. Saccheggiato durante la rivoluzione e successivamente restaurato. Santa Teresa ha visitato il santuario nel giugno 1887. La statua in legno dorato della Madonna delle Grazie, è circondata da numerosi ex voto risalenti al 1700 modellini di navi e molte sono stampelle di fedeli che hanno riacquistato l’uso degli arti grazie all’intercessione della Vergine.

La Madonna incoronata il 19 giugno 1913, viene festeggiata la terza domenica di giugno, mentre il lunedì di pentecoste si volge il pittoresco pellegrinaggio dei marinai. L’edificio è classificato come monumento storico nel 1938. L’organo è stato costruito dal costruttore di organi Dupont nel 1990.

nostra signore delle grazie di honfleur2LA PREGHIERA

Stella del mare,  ascolta le nostre preghiere. Madonna delle Grazie,  insegnaci a conoscere la volontà del Padre,  ad essere docili alla Parola, a vivere per lo Spirito,  ad amare la Chiesa che siamo noi,  ad amare il mondo che Gesù viene a salvare.  Guarda la nostra vita, le gioie e le preoccupazioni di ogni giorno.  Intercedi con il tuo figlio, presenta a lui le nostre preghiere,  ascolta le nostre richieste e donaci le grazie necessarie. Perché tu sei la nostra Madre e noi siamo i tuoi figli. Madonna delle grazie, stella del mare, Amen.

(da una preghiera scritta nel 2013 per il 100 ° anniversario dell’incoronazione di Padre Oliver Ruffay)

Fontihttp://www.wherewewalked.info/feasts/06-June/june_19.htmhttps://fr.wikipedia.org/wiki/Chapelle_Notre-Dame-de-Gr%C3%A2ce_d%27%C3%89quemauville

Sonia Cutrona

SONIA CUTRONA

Adolescente (1973 – 1990) 18 giugnoSoniaCutrona

E il Cielo dell’amato amico Gesù si apre per lei alle 10,30 del 18 giugno 1990, a 17 anni. Una vita come dono d’amore. Un’altro fiore della terra trapiantato nel giardino di Dio.

Terra di ulivi, di aranci, di fiori è la Sicilia. Il 17 aprile 1973, in mezzo alla primavera splendente, a Ramacca (Catania) nasce Sonia Cutrona, figlia di una bella famiglia con papà Salvatore, mamma Maria, e una neonatosorella, Letizia.

Cresce, simpatica e vivace, una bambina sorridente e buona. Ama giocare con i bambini del suo borgo, attenta a far piacere a tutti. I suoi la educano alla fede, a sentirsi responsabile delle sue azioni, a rendersi utile. Gesù entra presto nella sua vita. La scuola, quando incomincia a frequentarla, diventa subito la sua seconda famiglia. Riesce stupendamente bene e si preoccupa di aiutare i compagni che hanno qualche difficoltà, sempre solidale con loro.

È felice, assai felice, quando sa che deve prepararsi alla Prima Comunione e frequenta il catechismo: attenta, con vivo desiderio di conoscere e di amare Gesù. Il 30 maggio 1982, la Prima Comunione. Un anno dopo, il 28 maggio 1983, riceve la Cresima. È Dio, che con il suo figlio Gesù e lo Spirito di verità e di amore ha preso possesso di lei.

bambini-che-giocanoUn compagno di giochi la ricorda così: «Nei pomeriggi d’estate, giocavamo insieme. Eravamo tanti bambini. Sonia sembrava dedita solo a giocare. Ma quando la sua mamma la chiamava per qualche faccenda in casa, saliva subito nella sua abitazione e faceva subito ciò che la mamma le chiedeva. Spesso quando io la chiamavo dal mio balcone per giocare, ella mi rispondeva: “Non posso ora, devo aiutare la mamma”.

Sonia è fedelissima alla Messa festiva e prega e canta in chiesa, dolce e fervente come un angelo. Un giorno, interrompe i giochi per dire a due donne che non si parlavano più tra loro: “Ma perché non fate la pace?”. Una volta, vedendo che alcuni bambini più piccoli sono rimasti soli per l’assenza momentanea dei loro genitori, resta con loro a giocare finché quelli arrivano.

Bambini-che-giocano-al-tiro-alla-funeSarà questo il suo stile di vita nella scuola elementare, nella scuola media: in semplicità e letizia, “cresce in età, sapienza e grazia” a immagine di Gesù, abitata dalla sua presenza, partecipe delle realtà più belle e grandi: la bellezza della natura, la fede che si fa intensa e grande, l’amicizia per tutti, in primo luogo per chi soffre.

La vita come dono

A 14 anni, inizia a frequentare il Liceo presso le Figlie di Maria Ausiliatrice. L’ambiente salesiano, fatto di amore a Gesù, di amicizia e di gioia, la conquista. Studia con molto impegno e, intelligente com’è, si trova tra gli alunni migliori. Ai grandi perché sul senso della vita, del dolore e della morte, trova risposte stupende in Gesù: nella fede in Lui, fede approfondita anche nello studio, e vissuta, fatta sempre più sangue e linfa dei suoi giovani anni. Sonia ora sa davvero di avere un grande meraviglioso amico: Gesù!

E trasmette Lui, Gesù, ai compagni e con la sua gioia, la sua parola buona, l’aiuto dato a tutti con generosità. In un tema in classe, scrive: “Non è giusto essere felici da soli, ma purtroppo, dico purtroppo, lo siamo. Sono sicura che rendendo gli altri felici, la nostra felicità si innalza fino alle stelle, perché l’ho già provato”.

scrivere un temaAlcune persone si sacrificano anche lasciando la famiglia, partendo per le missioni… Ma so che anch’io posso fare il mondo più bello: basta un po’ di buona volontà e tantissima fede in Colui che ci ha creati, perché dobbiamo sempre tenere in mente che siamo figli dello stesso Padre, Dio”.

Tutto interessa Sonia, i problemi sociali, i problemi della sua età, ed ella sa vederli alla luce della fede. Crede al valore inestimabile della purezza, della verginità, della fedeltà a Gesù, ai suoi comandamenti, tutti e dieci, perfezionati dal Vangelo. In una lettera scrive: “Dio pensa a me… I miei cari stanno bene. Il ragazzo io non ce l’ho e non mi interessa di averlo. Anzi, sì, mi interessa averlo nel 3000!”.

Le amiche le fanno confidenze personali. Sonia ascolta, partecipa ad ansie e dolori, illumina e sdrammatizza con la sua parola schietta, il suo sorriso, la sua capacità di voler bene. Accetta di passare interi pomeriggi, invece che a divertirsi, a spiegare algebra e latino alle compagne in difficoltà.

SoniaCutronaA scuola si offre di essere interrogata al posto di chi non ha studiato. Un giorno, si accorda con le compagne, per dire all’insegnante: “Non abbiamo capito e non siamo riuscite a prepararci”, anche se lei è preparatissima. Ma vuole che nessuna si prenda un brutto voto e l’insegnante rispieghi.

Il segreto della sua vita, del suo fascino? “Siamo figli dello stesso Padre”. Ed è Gesù, incontrato spesso nella Confessione e nella Comunione eucaristica, meditato nel suo Vangelo che glielo ricorda. Sonia, come Don Bosco, Maria Mazzarello, i Santi salesiani che ella ha imparato a conoscere nella sua scuola, sa e crede che la vita è dono di amore.

Laura: per condividere

Quindicenne, si lamenta, un giorno, di forti dolori alla schiena e alle gambe. Seguono esami clinici, visite accurate all’ospedale. Presto si scopre il terribile male che l’ha invasa: sarcoma. Uno sconquasso nella sua vita, ma ella non si arrende, forte della sua fede. Nel maggio 1988, va al “Rizzoli” di Bologna per curarsi, porta già il busto, ma sorride: “Dio è con me, Gesù non mi abbandona”. Con i suoi genitori, va a pregare al Santuario del Sacro Cuore, dai Salesiani. Prega come un angelo davanti a Gesù. Ritorna a casa, serena. Il suo parroco, Don Giacomo, la sostiene con la luce e la forza della fede.

È il 1988, il centenario di Don Bosco, celebrato dappertutto con solennità. Il 3 settembre 1988, al Colle Don Bosco (Asti), il Papa Giovanni Paolo II, beatifica Laura Vicuña, la tredicenne cilena che ha offerto la sua vita per la conversione della mamma. Sonia, con le colle don boscocompagne di scuola, va in pellegrinaggio a Torino ai luoghi di Don Bosco. Soffre già molto e le cure che deve fare sono assai dolorose. Accetta, nasconde le lacrime, e sul treno pensa a far felici quelli che incontra, un bambino che piange, una vecchietta sola. Prega intensamente sulla tomba di Don Bosco, nella Basilica dell’Ausiliatrice a Torino.

Le “sue” suore salesiane le fanno conoscere Laura Vicuña, le danno una sua statuetta, la invitano ad affidarsi a lei, a imitarla, a pregarla per la sua guarigione. Laura – la beata Laura Vicuña – diventa la grande amica di Sonia, colei che la rasserena nel dolore, la prepara all’offerta suprema, all’incontro con Dio. Le sue lettere alle amiche, il suo diario, si riempiono di riflessioni intense e di invocazioni alla sua santa Amica del Paradiso.

Sonia vuol guarire e va a Lourdes: chiede alla Madonna il miracolo. Torna a Ramacca, carica di serenità, di pace. Ora ama di più la Madonna e sa che non l’abbandonerà mai. Il Rosario diventa la sua preghiera prediletta, di tutti i giorni. Fin quando può, frequenta la scuola, preoccupata di studiare, di non perdere tempo, di aiutare le compagne, di nascondere più che può il dolore ai suoi cari.

Sonia_Cutrona_e_amicheDiranno i suoi amici: “Sonia ci ha voluto bene, anche nei momenti infelici. Pur nella sofferenza, cercava di sorridere e avere premure per tutti”. Un giorno, Sonia dice ad un’amica, Cinzia: “Tu sai che io soffro molto, ma nonostante questo io riesco a vivere, a sorridere, a stare calma”. Un’altra amica, Maria, ricorderà: “Sonia ci ha fatto comprendere che la nostra vita non ci appartiene, che in qualunque momento possiamo essere chiamati a rendere conto al Signore”.

Prima delle feste di Natale del 1989, va a scuola per l’ultima volta. Tutti le fanno festa. Sonia, sorridente, dà l’impressione di una grande gioia che le sale dal cuore. A ognuno lascia un biglietto dove ha scritto: “Ti voglio bene”.

“Gesù, io Ti guardo”

Ora le sue giornate trascorrono tra casa e ospedale, alternando momenti terribili a lievi speranze. Quasi ogni giorno, Don Giacomo le porta Gesù Eucaristico: la Comunione è il momento più bello della sua giornata. Tra le mani, Sonia fa scorrere il Rosario alla Madonna. Riempie il suo diario di invocazioni.

gesù porta la croce6 febbraio 1990. La mia assistente mi ha mandato un’immagine di Gesù che porta la croce. Propongo di arrabbiarmi il meno possibile”. “7 febbraio. Oggi sono venuti a casa mia il Parroco, il Vescovo Mons. Mondello (allora a Caltagirone), pregheranno per me… Dirò il Rosario ogni giorno”. “12 febbraio. Mio Dio, perché permetti certe cose? Ti prego, aiutami, fammi stare meglio”.

In ospedale, è sottoposta a flebo lunghe e dolorose che la spaventano. Sonia prega: “24 febbraio. Spero in Te, Laura Vicuña. Ti prego, aiutami”. “28 febbraio. Laura, non mi abbandonare”. “12 marzo. Il cuore mi si spezza a veder soffrire i miei cari. Laura Vicuña mi ha tirata un po’ su”. “21 marzo. Gesù, ti raccomando i miei genitori, che siano conservati il più a lungo possibile”.

Sonia conosce anche la storia di San Domenico Savio, il miglior allievo di Don Bosco, il santo di 15 anni. Scrive: “28 marzo. San Domenico Savio, voglio seguire il tuo esempio. Voglio essere sempre fedele alla Legge di Dio”. “2 aprile. Mio Dio, sono nelle Tue mani, per mezzo di Gesù, tuo Figlio, ti chiedo di guarire”. Dal suo letto, dove consuma la sua vita, Sonia, sull’esempio di Laura e di Domenico, diffonde serenità e pace attorno a sé. Ripete sovente, con il suo sorriso rassicurante: “Non preoccupatevi, io sto bene, non ho niente”. Si preoccupa dei genitori, della scuola, degli altri.

ragazza malataOrmai sa che la sua vita sta per finire su questa terra. Non dispera; ha un’incrollabile certezza: “Il Signore è buono e non mi abbandonerà, ne sono certa!”. I dolori si fanno insopportabili. Sonia, con una forza incredibile sorride ancora. Spesso ripete sottovoce, lentamente, questa preghiera: “Gesù, io ti guardo con occhi di fede… con occhi di speranza attendo da Te un futuro migliore per il mondo intero… Gesù, io ti guardo con occhi di amore che si uniscono a Te e vorrebbero esprimerti la profonda attrattiva che mi porta a Te… Gesù, io ti guardo con occhi di gioia che trovano in Te una felicità sconosciuta sulla terra, felicità dal sapore di Cielo”.

E il Cielo dell’amato amico Gesù si apre per lei alle 10,30 del 18 giugno 1990, a 17 anni. Una vita come dono d’amore. Un fiore della terra trapiantato nel giardino di Dio.

Autore: Paolo Risso

Fontehttp://www.santiebeati.it/dettaglio/93882

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Madonna di Igor, Kiev, Ucraina – 18 giugno

jorevskaya kiev2Purtroppo le icone ucraine, sono ancora poco conosciute in Italia, non avranno l’abbondanza dell’oro che si riscontra in quelle bizantine e slave, ma sono assai più ricche di colore e di luce, per insegnare come il cielo benedice la terra proprio attraverso la sua luce.

L’origine della devozione a questa icona ucraina, trae origine dal santo principe Igor Olegovich, il quale salito al trono di Kiev nel 1146, fu coinvolto suo malgrado in una guerra della quale divenne vittima innocente a causa della gelosia del fratello maggiore.

Durante una sanguinosa battaglia tra le forze del Principe Igor e quelle di Izyaslav Mstislavovitch, il fratello passò al nemico tradendo Igor che disarcionato fu sconfitto. Umiliato venne catturato e rinchiuso rinchiuso in una stanza fredda priva di porte e finestre nella speranza che di lì a poco sarebbe morto.

igorevskaya kievQuando però tornarono per constatarne il decesso scoprirono che era sopravvissuto pregando e piangendo davanti ad un’icona della Santa Vergine quella che oggi chiamano proprio in suo ricordo Igorevskaya. Indispettiti i suoi persecutori lo torturarono, mentre l’unico suo desiderio era ormai quello di rimanere recluso in preghiera.

Il 19 settembre 1147 i ribelli fecero irruzione nella chiesa del monastero di Teodoro dove Igor era raccolto in preghiera davanti alla piccola Vergine della Tenerezza con il bambino contro la guancia, come nell’icona contemporanea di Vladimir durante la Divina Liturgia. Nonostante i tentativi del fratello di evitare la morte del santo, venne condotto al macello guadagnandosi il paradiso attraverso un sanguinoso martirio.

Successivamente nacque la devozione tra il popolo e con essa anche i miracoli cominciarono a susseguirsi. I resti del Principe Igor vennero recuperati e sepolti con onore solo nel 1150. La sua festa venne fissata per il 18 giugno nel calendario moderno.

igorevskaya kiev (2)Presto l’icona dell’Igorevskaya fu venerata come miracolosa e fu posta in prossimità delle porte regali della navata di San Giovanni il Teologo nella Cattedrale della Dormizione di Kiev-Pechersk Lavra.

Fino a poco tempo fa, il dipinto originale era nella cattedrale della Dormizione al Monastero Cave di Kiev, fin quando nel 1941 con l’occupazione di Kiev l’icona scomparve, ora è parte della collezione del Museo di Stato russo.

Fontihttp://artmosaik.info/it/bogorodichnie-ikoni-statiahttp://www.wherewewalked.info/feasts/06-June/june_18.htm

Aldo Baldini

ALDO BALDINI

17 giugno 2014

ALDO BALDINI“Baldo” per gli amici (e nella realtà), è stato uno di quegli uomini la cui testimonianza si è svolta soprattutto «davanti agli angeli», secondo l’espressione che don Giussani usava di tanto in tanto per farci capire la vera stoffa del vivere.

Non è mai stato “capo” di niente, eppure fu guida e amico autorevole per tantissimi. Mai segretario o presidente di alcuna opera, eppure è stato grande realizzatore in campo educativo, tecnico-scientifico e caritativo. Apparentemente dimesso, in realtà semplice e sempre lieto in volto, viveva intensamente tutte le circostanze, gli incontri e gli accadimenti che gli capitavano sul cammino.

I suoi studenti all’Ettore Conti per decenni hanno trovato in lui un uomo appassionato della verità, della realtà da comprendere e della felicità possibile anche per loro; amico leale e affidabile, perciò, non solo nello studio ma nel vivere; la stessa figura che negli ultimi anni hanno incontrato tanti ragazzi a Portofranco.

Al Meeting di Rimini realizzò straordinarie mostre didattiche: sulla rivoluzione elettronica nel 1982; sul robot e i suoi antenati nel 1983; e nel 1986, al meeting titolato “Tamburi-Bit-Messaggi”, sul codice binario, illustrando con una serie di geniali trovate (lui che a volte si definiva un Eta Beta…) di cosa si trattasse. Basta andare a rileggere la sua presentazione di quell’anno negli archivi del Meeting per capire. Ma la mostra a cui tenne di più fu quella del 1994 su giovanna d'arcoGiovanna D’Arco, la pulzella che con santa Teresina rappresentava per lui un amore continuamente coltivato.

Forte di questa affidamento alla presenza di Cristo nei volti delle sante più amate, accettò, nel nascondimento e nella discrezione, come suggeritogli da don Giussani, anche la sfida nata dall’incontro inaspettato col mondo della prostituzione, guidato da una carità confidente e nutrita di preghiera e, perciò, capace di “giovanile baldanza”. In circostanze spesso rischiose o addirittura estreme gli fu donata la capacità di aiutare molti, e farlo senza che nessuno sapesse. Si trattava, in realtà, della stessa carità che lo portò un Capodanno a raggiungere in autostop da Milano un amico medico che era di guardia in un ospedale in Germania, episodio d’amicizia commovente e divertente da cui l’amico trasse una fiaba natalizia.

Sempre responsabile in prima persona di fronte a ciò che gli accadeva, non fu, tuttavia, mai solo o autonomo. L’appartenenza al popolo che aveva incontrato, e che gli aveva fatto scoprire se stesso, era per lui salda e, allo stesso tempo, continuamente ricercata. Le testimonianze più clamorose del suo amore a questa storia, oltre alla sua stessa vita, furono l’attenzione e il rispetto “sacro”, come diceva lui, per tutto ciò che di quella storia era memoria: parole, scritti e immagini. È così che dobbiamo molto a Baldo se l’archivio del movimento fin quasi agli anni Novanta non è andato perduto.

GLI ANGELILa sua testimonianza “davanti agli angeli” fu però ben visibile anche davanti agli uomini, come testimoniato dagli amici della casa dei Memores Domini dove si presentò, sorridente e timoroso, con una valigia al piede ma inatteso per un equivoco, nel 1978:

«Per tutti gli anni vissuti insieme è sempre stato una presenza significativa e la sua grande accoglienza dell’altro si manifestava fin nelle piccole cose. Negli ultimi quattro anni, quando ormai il parlare era per lui diventato difficoltoso, le sue brevi osservazioni e scoperte sono state preziose per tutti quelli che lo incontravano ed era evidente che nascevano dal suo rapporto con il Mistero che di giorno in giorno, nel continuo silenzio, si approfondiva sempre più».

Come era stato anche evidente nel saluto che era riuscito a registrare per don Carrón lo scorso anno, agli Esercizi estivi dei Memores: «Nel mio cuore ci sono tantissime cose belle che tu e il Gius mi avete dato in questi anni e sono sufficienti per vivere in serenità e letizia. Io sono molto contento perché in questo buco apparente si ha una visione delle cose molto più ampia di quella forse che hanno quelli che vanno in giro e camminano. Ho scoperto cose bellissime sulla Chiesa, sul mondo e tanto altro…».

Pochi giorni prima della morte, in un’inattesa e lunga conversazione, parlava di alcuni progetti, pur essendo del tutto conscio delle proprie condizioni. In particolare di un grande festeggiamento da fare con gli infermieri del Sacco che lo avevano assistito e con quelli del Nemo, il centro specialistico per la sua malattia, la Sla, oltre che con tanti amici di una vita, suggerendo anche le canzoni più importanti da cantare insieme.

ALDO BALDINICi aveva avvisati per tempo di come voleva vivere la sua malattia. Prima con un «preavviso di cessazione del servizio. Dal primo settembre sarò in pensione, ma un altro preavviso era già arrivato. Così è iniziata la lotta contro il tempo. Anzitutto il primo dovere: salvare il mio grande segreto, il valore della mia vita. Perché ho contratto la Sla. Una malattia alla moda. Non voglio interessarmene, non mi angoscia, ma capisco soltanto che non posso perdere tempo. Al lavoro dunque».

Poi confermando che quel lavoro sarebbe andato avanti fino alla fine, contro ogni apparenza: «Comunque vi ho avvisati, vi ho detto: guardate, mi raccomando, eh, quando non riuscirò più a parlare, quando non riuscirò a muovermi, quando sarò immobile, voi sappiate comunque che io dentro continuerò a ridere lo stesso».

Ancora gli amici raccontano: «Domenica pomeriggio, due giorni prima di morire, quando Aldo si è accorto che eravamo commossi, con due occhi illuminati e un sorriso raggiante ci ha detto:Perché piangete? Io sono felice”».

Autore: Pieralberto Bertazzi

Fontiwww.tracce.it; http://www.santiebeati.it/dettaglio/96423

 

ALMANACCO DEL 16 GIUGNO 2016

ALMANACCO DEL 16 GIUGNO 2016

Le pubblicazioni del calendario religioso di Maria Regina dell’Universo

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addolorata di campocavallo2ADDOLORATA DI CAMPOCAVALLO
Letture di giovedì 16 giugno 2016
SANTA LUTGARDA
Suor Maria Provvidenza
NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE
CORONCINA AL SACRO CUORE

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IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE 

dato il 16 giugno 1983

“… Dio esiste! Dio è verità! Solo in Dio c’è la felicità. … Solo in Dio si trova la vera gioia. …”

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confessionale bimbaMESSAGGIO DI PADRE PIO  

PER IL 16 GIUGNO

Nel tumultuare delle passioni e delle avverse vicende ci sorregga la cara speranza della sua inesauribile misericordia. Corriamo fidenti al tribunale di penitenza, ove egli con ansia di padre i ogni istante ci attende; e pur consapevoli della nostra insolvibilità dinanzi a lui, non dubitiamo del perdono solennemente pronunziato sui nostri errori. Poniamo su di essi, come ce l’ha posta il Signore, una pietra sepolcrale (CE, 18).

Tratto da “Buona Giornata ” – Edizioni Padre Pio da Pietrelcina

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addolorata di campocavalloADDOLORATA DI CAMPOCAVALLO

16 giugno 1892

Il 16 giugno 1892, giorno del Corpus Domini, l’immagine sudò lacrime. Il giorno seguente, 17 giugno, sotto gli occhi di diversi e autorevoli testimoni, la Vergine raffigurata nel quadro mosse gli occhi; il prodigio continuò per dieci anni consecutivi.

La storia del miracolo su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/addolorata-di-campocavallo/

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preghiera8LETTURE DI GIOVEDÌ

16 giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario (Anno B)

“…«Pregando, non sprecate parole […] Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi…

La preghiera del mattino e della sera,le letture e il commento su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/letture-di-mercoledi-15-giugno-2016/

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Santa_Lutgarda-GoyaSANTA LUTGARDA

Monaca e mistica (1182-1246) 16 giugno

Devota al Sacro Cuore che le concesse apparizioni e incontri commoventi. Si sottopose a un regime di austerità per la conversione degli albigesi, di alcuni signori della regione e dei poveri peccatori dei dintorni. Avrebbe ottenuto guarigioni miracolose per intercessione delle anime del Purgatorio e beneficiato di premonizioni. 

In briciole di luce la storia e un video su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/santa-lutgarda/ 

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NOVENA ALLA REGINA DELLA PACEpodbrdo12

Inizio 16 giugno

Prepariamoci all’anniversario della prima apparizione della Madonna a Medjugorje recitando questa novena e se riusciamo non sarebbe male aggiungere almeno 3 corone del Rosario (misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi) come la Santa Vergine ha espressamente chiesto.

La novena su http://biscobreak.altervista.org/2014/06/novena-regina-pace/

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Anna Maria Andreani-madre provvidenzaSuor Maria Provvidenza

16 giugno

Madre Provvidenza era un’anima mistica ed ha vissuto la Passione di Gesù al completo in tutte le sue membra.  Papa Paolo VI le disse: «Vai pellegrina per il mondo fino a quando incontrerai un Vescovo che ti accoglierà. Accogli tutti quei giovani che sono smarriti e sono alla ricerca di una luce». E lei pur essendo cieca obbedì affidandosi solo alla provvidenza.

La storia di una mistica che ha saputo vivere nella provvidenza divina e un suo dialogo con una anima del purgatorio su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/suor-maria-provvidenza/

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PREGHIERE E PROPOSTE IN CORSO

NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE

Inizio 16 giugno

16 GIUGNOLA PACE

gesù camminaLA PAROLA DI GESÙ – «Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la Mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore» (Gv 14,26-27).

«La sera di quello stesso giorno (di Pasqua), mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo mostrò loro le mani ed il costato. E i discepoli gioirono a vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi“. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi, e a chi non li rimet­terete, resteranno non rimessi”» (Gv 20,19-23).

croceblu2012croce bluLA PAROLA DI MARIA – Il 26.6.81, terzo giorno delle apparizioni di Medjugorje, la Madonna apparve accanto ad una Croce dicendo: «Pace, pace, pace e soltanto pace!». E piangendo aggiunse per due volte: «La pace deve regnare tra l’uomo e Dio, e tra gli uomini!». «Cari figli, senza preghiera non c ‘è pace. Perciò vi racco­mando, cari figli, di pregare per la pace davanti alla Croce. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!» (Medjugorje, 6.9.84). 

«Cari figli, vi chiamo alla pace. Vivete la pace nel vostro cuore e nel vostro ambiente affinché tutti possano conoscere la pace che non viene da voi ma da Dio. Figlioli, oggi è una grande giornata, gioite con me, celebrate la nascita di Gesù con la Mia pace, la pace con la quale sono venuta come vostra Madre, Regina della Pace. Oggi vi do la Mia benedizione speciale, portatela ad ogni persona affinché abbia la pace» (Medjugorje, 25.12.88).

LA NOSTRA RISPOSTA – Signore Gesù, grazie per il dono della pace che hai effùso nello Spirito Santo, dopo la Resurrezione. Grazie per la conso­lazione profonda che ci porta la presenza dello Spirito Santo. Egli ci illumina, ci ricorda la tua parola e Ti rende presente nella nostra vita e nei nostri problemi.

Vieni, Spirito di Pace, suscita in noi sentimenti, parole ed azioni di pace! Perdona i nostri, i miei peccati. Pacifica le nostre tensioni. Metti ordine ed armonia nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nei nostri cuori. Guariscici da ogni pau­ra e da ogni turbamento. Vieni, Spirito di Pace!

Maria, Regina della Pace, Ti ringraziamo per la tua presen­za materna tra noi. Tu, volto10donandoci Gesù, ci porti alla pace e ci educhi alla pace attraverso la conversione, la preghiera, il digiuno e la vita sacramentale. Mentre Ti contempliamo davanti alla Grotta di Betlemme e ai piedi della Croce, Ti supplichiamo: rivestici di amore e di pace! Ottieni la pace al mondo, ai popoli, alla Chiesa! Regina della Pace, prega per noi!

Sequenza allo Spirito Santo.  

Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen. Padre nostro

BENEDIZIONE (Al termine dei suoi messaggi la Madonna spesso ci dona la sua benedizione speciale e ci invita a desiderarla e a portarla agli altri. Con la Benedizione Dio ci “visita” ed effonde su di noi i doni dello Spirito). Possiamo terminare ogni giorno la novena chiedendo la Benedizione:

Dio, sorgente di misericordia, ci benedica e ci colmi del suo amore e della sua pace profonda. Il Signore risorto ci comunichi il fuoco del suo Spirito e ci illumini con la sua Sapienza. E la Benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spi­rito Santo, scenda su di noi e con noi rimanga sempre. Amen”.

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CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ

1. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!”, ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria
Cuore_di_GesuSacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

2. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

3. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!”, ecco che, appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

PREGHIAMO:

O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.
S. Giuseppe, padre putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.
Recitare Salve o Regina

ATTO D’AFFIDAMENTO AL SACRO CUORE DI GESU’

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, a Te ricorriamo colmi di fede e umiltà, al tuo cuore purissimo pieno d’amore ricco di bontà, vogliamo affidare tutti i peccatori di questo mondo, quelli che ti offendono,non ti amano, e non conoscono la Tua Misericordia. Concedi loro la salvezza dei loro cuori, e fai conoscere così l’amore della conversione per se stessi e per il loro prossimo. Abbracciali Gesù sul tuo Cuore
Misericordioso.

(Pater, Ave,Gloria)sacro cuore

Cuore di Gesù fonte della nostra salvezza, fà conoscere a noi tutti la pienezza del tuo Cuore, a Te vogliamo affidare tutte le persone malate, i moribondi,quelli che oggi invocano il tuo nome. Abbi pietà di loro, fa conoscere la gioia del tuo amore, il calore del tuo spirito stendi su di loro la mano della loro salvezza, fà che ti sentano nei loro cuori nel momento dello sconforto, dello scoraggiamento, della sofferenza. O dolcissimo Cuore di Gesù, fà che si sentano sicuri tra le tue braccia camminando insieme nella loro sofferenza, abbracciati al tuo Divino amore.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra vita, gioia infinità al tuo Cuore Misricordioso, affidiamo tutti i sacerdoti, fà che il loro cuore parli attraverso le tue parole, fà che essi sentano il tuo grande amore particolare che riservi loro. Stendi su di loro il dono della santità, della sapienza, del tuo amore, per  essere tuo esempio guidandoci nella via che porta a te. Manda nuovi sacerdoti, nuove vocazioni per poter parlare e invocare il Tuo Cuore Misericordioso.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, al Tuo Cuore Misericordioso, affidiamo tutte le famiglie del mondoe le nuove famiglie che verranno; stendi su tutti noi quella grande luce che ci porti a essere in pace e unione tra noi. Fà o Cuore di Gesù, che ci sia rispetto per i genitori  fra fratelli è sorelle, fà o Cuore di Gesù, che la superbia, la vanità sparisca, che ci sia nei nostri cuori, l’ esempio della Tua Sacra Famiglia umile e ricca d’amore. Al tuo Cuore noi ci abbracciamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù fonte della nostra gioia, sacro-cuore-quadrovogliamo affidarti tutti i bambini, i giovani del mondo.      Fa o Gesù che conoscano la tua parola, dona loro la conversione, l’umiltà per il prossimo e un cuore puro. Sii luce per i loro occhi, e guida nella loro vita perchè essi sono il futuro del domani, per un mondo pieno di fede è amore. Dona il tuo Cuore Gesù, è immergili nel tuo grande amore.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù vogliamo ora affidarti, tutte le persone del mondo che oggi vengono a Te, tutti i defunti, e le anime che si trovano in purgatorio. Cuore di Gesù te li affidiamo certi che il tuo Cuore è così grande da alleviare le loro sofferenze dove oggi si trovano. Stendi su di loro la tua Luce e fà che essi nella sofferenza, possano vedere quella Luce che porta alla gioia della vita Eterna.

Al tuo Cuore li affidiamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

PREGHIAMO:

Gesù, accogli quest’umile preghiera, quest’atto d’affidamento al tuo Cuore Misericordioso, noi miseri peccatori ci rivolgiamo a te chiedendoTi il dono del Tuo Santo Spirito; mandaLo su di noi, e illumina i nostri cuori; fà che il nostro cuore sia simile al Tuo, dando al prossimo l’amore che Tu  hai per noi. Rendici umili e miti di cuore, l’umiltà che ci renda forti e  generosi nella fede, portando così nuove anime peccatrici e formare pian  piano una grande catena, tenendoci per mano tutte le persone del mondo, fino ad arrivare alle tue mani, che Tu ci tendi con Cuore generoso, e pieno di Misericordia. Amen

Suor Maria Provvidenza

Suor Maria Provvidenza

16 giugno

Anna Maria Andreani-madre provvidenzaMadre Provvidenza era un’anima mistica ed ha vissuto la Passione di Gesù al completo in tutte le sue membra. Papa Paolo VI le disse: «Vai pellegrina per il mondo fino a quando incontrerai un Vescovo che ti accoglierà. Accogli tutti quei giovani che sono smarriti e sono alla ricerca di una luce». E lei pur essendo cieca obbedì affidandosi solo alla provvidenza.

Madre Provvidenza al secolo Anna Maria Andreani è nata il 19 Agosto 1933 a Cornale di Pradalunga (Bg) da genitori saggi e molto religiosi. Fin dall’infanzia ha sentito forte la vocazione di donarsi al Signore per la salvezza delle anime. Da giovane ha lavorato nell’insegnamento, sia come educatrice presso la gioventù, sia come assistente delle operaie e impiegata nelle fabbriche. È stata direttrice in una colonia marina a Varazze e assistente in altre, dove educava gratuitamente i figli dei poveri.

È stata mamma degli orfani nell’opera S. Vincenzo ed ha insegnato ai poliomielitici, mongoloidi e menomati psichici a Bergamo e a Varazze. Ha insegnato in due preventorii antitubercolari a Selvino (Bg) e a Sovere (Bg), e curato da vicino i fanciulli malati.   Ha lavorato nell’Azione Cattolica Italiana come propagandista.

Anna Maria Andreani-Colonia_Varazze_1954Durante la sua giovinezza cresceva sempre più forte in lei la vocazione di lasciare il mondo per ritirarsi in una clausura carmelitana a scrivere, per aiutare i fratelli a seguire Cristo sempre più da vicino. Si è consacrata a Dio con i Santi Voti nel 1954 nella cattedrale di S. Ambrogio a Varazze (Sv), e più avanti si è fatta Carmelitana Secolare nel Santuario di Concesa di Trezzo d’Adda (Mi). Le vie di Dio sono il più delle volte diverse da quelle degli uomini.

All’età di trent’anni, il 22 Febbraio 1964, si è offerta per la conversione di un Sacerdote. La notte seguente fu colpita da un glaucoma bilaterale, e perse totalmente la luce degli occhi. Dopo diversi interventi chirurgici, senza esiti, ebbe la gioia, per mezzo di un Carmelitano, P. Francesco Cellerino, di avere un incontro con Sua Santità il Papa Paolo VI, il 28 Maggio 1969. Esposta a Lui la propria vocazione di entrare nel Carmelo per la santificazione dei Sacerdoti, Lui le rispose: «Vai pellegrina per il mondo fino a quando incontrerai un Vescovo che ti accoglierà. Accogli tutti quei giovani che sono smarriti e sono alla ricerca di una luce». «Santità – rispose Anna Maria – io sono non vedente». E il Papa a lei: «Non temere: la Provvidenza ti accompagnerà».

Il suo Padre Spirituale di allora, P. Fernando D’Urbano, Camilliano, ora defunto, le disse: «Obbedisci al Papa. Fatti mettere su di un treno senza chiedere dove va, senza prendere né valigia né denaro, e senza la luce degli occhi. Credi che Dio ti accompagnerà. Non cercar nulla a nessuno, lascia che gli altri cerchino te».

Pensò allora alle parole del Vangelo: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la Sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né Anna Maria Andreani -Madre_Provvidenza_1969bisaccia, né sandali, e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa»   (Lc 10, 2-5). Salita sul treno le venne incontro subito la divina Provvidenza con un militare che le pagò il biglietto per Roma.

Da una mano all’altra, e da una città all’altra, sotto la guida del suo Padre Spirituale, che ogni tanto sentiva per telefono, viaggiò sette anni pellegrina, arricchendo così la sua vita di tanta esperienza, attraverso prove di ogni genere. Durante quegli anni trovò anche il tempo di scrivere, seduta su qualche pietra, con gli occhi del Signore, a grandi caratteri, l’amore di Dio verso l’uomo e le varie risposte dell’uomo verso Dio. Ricordava spesse volte alcuni fatti accaduti durante il suo lungo pellegrinaggio: una notte un barbone divise la sua pagnotta con lei, mentre era seduta sola su una panca, senza che lei vedesse il suo volto; la storia dolorosa di chi, pur avendo un posto, avrebbe potuto aiutarla, ma non lo fece.

Tanti episodi in tale cammino doloroso ebbe modo di valutare: per esempio, il povero che le dava un piatto di minestra; oppure, mentre trascorreva la notte sotto la rugiada dopo essersi rotta una gamba, ecco l’autista di un camion che la raccolse e la portò in un albergo, pagando tutto lui la sua permanenza. Nei sette anni di pellegrinaggio in cerca della sua vocazione scoprì che Dio parla soprattutto attraverso l’umile, l’indigente, il solo, l’abbandonato, il disperato. Chi soffre è sempre colui che dona con cuore più sincero. Dio le stava preparando la strada dura e faticosa delle Fondazioni.

Per mezzo della protezione e della guida di Sua Eminenza il Card. Giuseppe SIRI, ebbe la gioia di diventare Madre di più figli spirituali, accompagnata da un Sacerdote, anch’egli preparato da Dio sul suo cammino così solitario, ma pieno di luce. Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Franciolini, Vescovo di Cortona, in accordo con Sua Em.za il Card. Siri, le diede l’abito religioso carmelitano. Durante quella cerimonia il Vescovo le disse che, come Fondatrice, si sarebbe chiamata anche col nome di Madre Provvidenza.

Anna Maria Andreani1In venticinque anni di lavoro nella Chiesa e per la Chiesa abbiamo insieme preparato, con l’aiuto di Dio, 150 Sacerdoti che sono stati inviati in tutti i Continenti. Tali Sacerdoti non erano solo italiani, ma provenivano da tutti i Continenti. Abbiamo quindi fondato non solo in Italia, ma nelle varie parti del mondo: in India, Filippine, Samoa, Angola, Antille, Colombia, Ecuador, Vietnam, Birmania, Venezuela, Brasile, Argentina, ecc.

Le fondazioni missionarie sono state diverse, sia di vita attiva che di vita contemplativa. Lo spirito è soprattutto quello di vivere e comunicare una fede profonda. La finalità principale è stata quella di aiutare i Sacerdoti in difficoltà e di occuparci della formazione di numerosi chierici con l’apertura di Seminari sia in Italia che all’estero. Comunque il Fondatore è sempre Dio: noi siamo stati solo i Suoi collaboratori. Sua Em.za il Card. Giuseppe Siri ha voluto che Madre Provvidenza si dedicasse, come una vera Madre, a tutte le necessità non solo spirituali di tali giovani, ma anche per quanto riguarda il vestiario, l’alimentazione e l’ordine generale. Le consigliò pure di pubblicare una rivista per gli associati laici: «Svegliarino», con il supplemento «Missionarium».

Scrivere e aiutare sono sempre stati un bisogno del suo spirito. Infatti, oltre alle proprie famiglie religiose, nel mondo si è costituita un’altra famiglia che si chiama «Figli di Madre Provvidenza». La Madre ha sempre ricevuto molte lettere di persone in necessità e ha cercato di aiutarle con la preghiera e col consiglio. Infatti sta scritto nel Vangelo: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto» (Mt 7,7).

Dopo tanto lavoro per la costruzione di numerosi edifici, sia pur in terra di missione, nonostante il suo stato di necessità, dopo tante sofferenze, si era ritirata a Cornale di Pradalunga in provincia di Bergamo nella sua casa natale, dove potè trovare un po’ di tempo anche per curarsi, perché negli anni di Fondazione viaggiò giorno e Anna Maria Andreaninotte, dando alla Chiesa numerosi Sacerdoti e Suore. Trovò finalmente il tempo per dettare alle Sorelle spirituali che la accompagnarono quello che sentì nel suo cuore per il bene dei fratelli, pur riservando per essi anche un po’ di tempo per incontrarli nei momenti difficili.

Questa, in breve, la sua storia che terminò il 16 Giugno dopo una terribile crisi respiratoria. La Madre soffriva molto a causa di varie malattie. Da due anni però aveva anche un’asma persistente che non le dava tregua né giorno, né notte. Circa ogni due ore doveva ripetere l’aerosol per aver un po’ di respiro. È proprio stato a causa di quest’ultima malattia che si è interrotta la sua vita. La crisi non è stata lunga. Infatti in poche ore ha concluso la sua esistenza. Erano le ore 0,35 di Domenica 16 giugno. Le sue malattie erano troppe per riuscir a vivere ancora a lungo. Il suo calvario era ormai stato completato. Da diversi giorni continuava a dire: «Io sto molto male; sappiate che io sto molto male e non so quanto durerò ancora».

Madre Provvidenza era un’anima mistica ed ha vissuto la Passione di Gesù al completo in tutte le sue membra. Infatti (ora lo posso dire) spesse volte Gesù le diceva: «Tu dovrai soffrire tutti i dolori della Mia Passione». Molte volte pronunciava le seguenti parole: «Quando io nacqui mi disse una voce: tu sei nata a portar la Mia croce». Ora abbiamo una grande santa in Paradiso, anche se la sua scomparsa ha lasciato un incolmabile vuoto. I funerali si sono svolti mercoledì 19 Giugno 2002 alle ore 16, 30. Centinaia di persone hanno partecipato e sessanta Sacerdoti hanno concelebrato. Moltissime persone sono venute anche da fuori e da molto lontano.

Dal Diario di Suor Maria Provvidenza

Una notte mi sentii svegliare con un tocco sulla mano destra. Chiesi chi fosse. Così mi venne risposto: <<Sono un’anima del Purgatorio che tu conosci e che ha bisogno di suffragi>>. Quando mi disse il nome mi ricordai che la conobbi davvero. Era una donna venuta da me anni or sono a chiedere consigli. Vi confesso che ero sveglia e non dormivo. Le chiesi allora: <<Per quali peccati sei andata in Purgatorio e da quanti anni ti trovi lì?>>.

Anna Maria Andreani2<<Sono cinque anni. Sono morta come oggi. Mi trovo in Purgatorio per i peccati commessi con la lingua: chiacchieravo sempre tanto e inutilmente. Talvolta trascuravo anche le preghiere del mattino e della sera e poi giudicavo il prossimo malamente, invece di giudicare me stessa>>.

<<Che pene provi in Purgatorio?>>.

<<Sono cinque anni che muoio di sete. La mia lingua brucia continuamente come fosse fatta di fuoco. Non ho più lacrime per piangere. Ho ottenuto dal Signore, per la devozione che ho sempre avuto verso il Sacro Cuore, la grazia di venir a parlarti. Credo che una tua preghiera per me sarà da Lui accettata, perché dovrei stare in Purgatorio ancora quasi dieci anni per altri peccati veniali che ho commesso>>.

Mi disse inoltre che pregare per le anime abbandonate significa ottenere grazie da Dio, perché loro recitano preghiere per chi cerca di suffragarle e di liberarle dai loro tormenti.

La assicurai che avrei pregato per lei. Soggiunse che si chiamava Antonietta e che nel suo girone c’erano tante anime abbandonate senza parenti e amici che pregassero per loro.

Dico la verità che io cominciai a tremare, soprattutto perché non la vedevo. Lei infatti mi disse: <<Non ho il permesso di farti vedere il mio volto>>.

Mi sono decisa di scrivere quanto sopra per ricordare che, invece di trascorrere giorni nell’ozio e nei divertimenti, vi ricordiate di chi tanto soffre nell’aldilà, proprio dove ci sarà un posto anche per noi, perché se qualche mancanza l’hanno fatta anche i Santi, tanto più noi.

<<L’eterno riposo dona loro, o Signore. Risplenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen>>.

Fonti: http://www.sehaisetediluce.it/una_grande_santa.htmhttp://www.mariadinazareth.it/purgatorio%20Madre%20Provvidenza.htm

 

 

Letture di Giovedì 16 giugno 2016

preghiera8LETTURE DI GIOVEDÌ

16 giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario (Anno B)

“…«Pregando, non sprecate parole […] Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi…

Santa_Lutgarda-GoyaSANTA LUTGARDA

Monaca e mistica (1182-1246) 16 giugnoDevota al Sacro Cuore che le concesse apparizioni e incontri commoventi. Si sottopose a un regime di austerità per la conversione degli albigesi, di alcuni signori della regione e dei poveri peccatori dei dintorni. Avrebbe ottenuto guarigioni miracolose per intercessione delle anime del Purgatorio e beneficiato di premonizioni. In briciole di luce la storia e un video.

NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE

Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, fortezza di chi spera in Te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il Tuo aiuto, soccorrici con la Tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Amen

PRIMA LETTURA

Sir 48, 1-15 – Dal libro dei Siracide.

Sorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, eliaElìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto e hai annientato il loro potere.
Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna.
Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo ma dopo la morte la nostra fama non perdurerà. Appena Elìa fu avvolto dal turbine, Elisèo fu ripieno del suo spirito; nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe e nessuno riuscì a dominarlo. Nulla fu troppo grande per lui, e nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vita compì prodigi, e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 96

RIT: Gioite, giusti, nel Signore.

gioiaIl Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. RIT

Un fuoco cammina davanti a lui e brucia tutt’intorno i suoi nemici. Le sue folgori rischiarano il mondo: vede e trema la terra. RIT

I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. RIT

Si vergognino tutti gli adoratori di statue e chi si vanta del nulla degli idoli. A lui si prostrino tutti gli dèi! RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

Alleluia.

VANGELO

Mt 6, 7-15 – Dal Vangelo secondo Matteo

deserto1In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Pater noster…

Il testo sacro della prima lettura ci invita a volgere lo sguardo verso Elia, di cui tesse l’elogio, ammirandolo e additandolo come colui di cui Dio si è servito per richiamare gli uomini ad onorare e venerare Lui, unico vero Signore. La festa liturgica di San Romualdo, vissuto a cavallo dei secoli X e XI, a sua volta porge alla nostra riflessione gli esempi che ci ha lasciato questo grande uomo. Le testimonianza preghiera8dei santi, soprattutto di chi dedica la propria vita alla ricerca di Dio, offrono sempre incitamento a non lasciarci prendere la mano dalle cose effimere di questo mondo… anzi a dare spazio al Signore nella nostra vita, in qualunque condizione ci troviamo. Bene si addìce allora il brano del vangelo in cui Gesù insegna ai discepoli a pregare. La meravigliosa preghiera del Padre Nostro ci indica ciò che noi, poveri mortali, dobbiamo chiedere a Dio, per la sua gloria e quanto da Lui ci attendiamo, nella nostra povertà. Oltre il pane quotidiano, cioè tutto ciò che ci necessita per una vita serena, personalmente e socialmente, chiediamo il perdono dei nostri peccati e la capacità di perdonare. San Benedetto è molto attento circa il fatto del perdono reciproco, necessario sempre, ma in particolare quando si vive insieme, l’uno vicino l’altro: famiglia, comunità, gruppi, ambiente di lavoro… Il santo Legislatore Benedetto vuole che, sia alle lodi del mattino che alla preghiera del vespro, l’Abate reciti ad alta voce il Padre Nostro perché i fratelli si sentano spronati e impegnati al reciproco perdono ascoltando quelle parole: Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.(R.B. 13,13). Se recitassimo bene, adagio la preghiera del Padre Nostro, pensando a quello che diciamo, forse tante incoerenze nella nostra vita privata e comunitaria sarebbero evitate. Santa Teresa del Bambino Gesù, nei suoi giorni oscuri, si confortava e consolava nel recitare adagio, assaporando ogni parola di questa insuperabile preghiera. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

pregare (3)PREGHIERA DELLA SERA

O Padre, che in ogni istante ci rinnovi il dono della vita, mantienici nella Tua grazia, affinché sappiamo trasmettere al mondo intero la grandezza della Tua misericordia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

ADDOLORATA DI CAMPOCAVALLO

ADDOLORATA DI CAMPOCAVALLO

16 giugno 1892

addolorata di campocavalloIl 16 giugno 1892, giorno del Corpus Domini, l’immagine sudò lacrime. Il giorno seguente, 17 giugno, sotto gli occhi di diversi e autorevoli testimoni, la Vergine raffigurata nel quadro mosse gli occhi; il prodigio continuò per dieci anni consecutivi.

Campocavallo è il nome di una frazione-quartiere che si estende nella vallata del fiume Musone non molto lontana dalla città comunale di Osimo. La storia di questa piccola borgata si situa alla fine del 1800, anche se le sue origini sono molto più antiche (almeno per il nome Campocavallo). Eccettuata una rustica chiesetta e una bettola, non vi erano abitazioni nei pressi del quadrivio. Però la pianura era cosparsa di case coloniche.

Ogni podere aveva i suoi filari di pioppi, cui si accoppiavano le viti. Nei pressi della casa, pollaio, conigliera e porcile. Oche, anitre, galline e tacchini, convivevano insieme e, insieme, percorrevano prati e campi in cerca di cibo. Nell’interno della casa era la stalla e i corsi d’acqua erano sempre alimentati. Il Musone era un fiume degno di tutto rispetto.

Questo stato si mantenne fino alla seconda guerra mondiale. Oggi l’ambiente è totalmente e radicalmente mutato: case coloniche vuote, piante quasi tutte abbattute; troppe fabbriche al ridosso delle case. Solo movendosi verso il fiume Musone si ha una pallida idea della vecchia Campocavallo.

Alla fine del 1800 non era altro che un crocevia tra Jesi, Loreto, Castelfidardo e Recanati, munito di addolorata di campocavallo3una chiesetta. In essa era stata posta da don Sorbellini un’immagine oleografica della Madonna Addolorata, ottenuta dietro compenso da un mercante ambulante.

Il 16 giugno 1892, giorno del Corpus Domini, l’immagine sudò lacrime. Il giorno seguente, 17 giugno, sotto gli occhi di diversi e autorevoli testimoni, la Vergine raffigurata nel quadro mosse gli occhi; il prodigio continuò per dieci anni consecutivi. Subito la notizia del prodigio fece riversare a Campocavallo pellegrini e fedeli provenienti da tutta Italia e anche dal resto d’Europa.

L’edificazione del santuario fu subito affidata da Don Sorbellini all’architetto osimano Costantino Costantini nel 1892. La prima pietra venne posata il 10 dicembre del 1892. I lavori delle chiesa vera e propria si svolsero con rapidità e si conclusero nel 1905. Il 21 settembre 1905 il Santuario venne consacrato e tre giorni dopo dedicato alla Madonna.

Il 25 settembre 1932 avvenne l’incoronazione dell’immagine con una solenne celebrazione. La mattina del 30 marzo del 1938, quando il custode aprì il Santuario, si accorse che il quadro era stato rubato. Lo stesso venne ritrovato in tarda mattinata, poco distante, lacerato in vari punti a causa dello strappo dei preziosi che lo ornavano.

Nel 1948 arrivò nel Santuario l’Ordine dei Servi di Maria. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1976 una nuova banda di ladri rubò il quadro. Anche questa volta venne ritrovato lacerato ulteriormente. Nell’autunno del Osimo_SantuarioMadonnaCampocavallo1986 i Servi di Maria lasciarono il Santuario per cedere il posto al Clero diocesano. Così arrivò don Paolo Sconocchini. Dal 2001 il santuario è custodito dai Francescani dell’Immacolata. Dal 2005 al 2007 sono stati eseguiti, imponenti lavori di ristrutturazione. Oggi il santuario domina il centro della trafficata frazione, affiancato dal pregevole campanile.

All’interno il santuario è posto in tre navate, divise da dieci pilastri e sei colonne. La pianta è a croce latina. Nell’edicoletta marmorea dell’abside domina la figura di Nostra Signora dei Sette Dolori. Nel Santuario sono presente diverse cappelle: la cappella di San Vincenzo Ferreri (con le vetrate di Santa Rosa da Lima, San Domenico e Santa Caterina da Siena); la cappella di Sant’Antonio di Padova (con le vetrate di San Francesco, Papa Leone XIII e Sant’Antonio di Padova) e la cappella del Crocifisso. Sono presenti anche numerose statue di rara bellezza: dell’Addolorata, di Sant’Antonio Abate, di Sant’Antonio di Padova, di San Giuseppe sposo di Maria, un bellissimo Sacro Cuore di Gesù, la statua di San Vincenzo Ferreri e quella di Sant’Isidoro agricoltore. Sulla cima della cupola svetta, protetta a sua volta da una seconda semi-sfera, una statua della Madonna.

A Campocavallo, fin dal 1939, nel mese di agosto si celebra la Festa del Covo. Il cosiddetto covo, espressione della fede e della cultura contadina della zona, è un carro che presenta un costruzione fatta quasi interamente da spighe di grano intrecciate. Viene portato in processione in onore della Vergine e ogni anno rappresenta una diversa immagine di carattere religioso.

addolorata di campocavallo2PREGHIERA

Alla B. V. Addolorata di Campocavallo

O Vergine Addolorata, che tante volte avete abbassato i vostri santissimi occhi verso i vostri devoti e li avete rialzati come per offrire a Dio le loro preghiere, vogliate benigna ascoltarci, o Madre di Misericordia ed otteneteci quanto fervorosamente imploriamo…

Difendete la Santa Chiesa da tutti i suoi nemici, proteggete il Vicario di Gesù Cristo e conservateci il dono della Fede che il mondo si sforza di strapparci in questi tempi burrascosi. Liberate le anime sante del  Purgatorio, specialmente quelle che furono più devote dei vostri Dolori e della passione di Gesù. Consolate gli afflitti e otteneteci la pace che è il sospiro di tutti i cuori, e nella pace si dilati sempre più su queta terra il regno di Dio. O cuore trafitto da sette spade, siate la mia consolazione.


Santuario B.V. Addolorata Campocavallo di Osimo (AN) – tel. 071-7133003

Fontihttp://www.santuariocampocavallo.com/https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_di_Campocavallo

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ALMANACCO DEL 15 GIUGNO 2016

ALMANACCO DEL 15 GIUGNO 2016

Le pubblicazioni del calendario religioso di Maria Regina dell’Universo

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NOSTRA SIGNORA DELLE TRE SPIGHENOSTRA SIGNORA DELLE SPIGHE
Letture di mercoledì 15 giugno 2016
Santa Germana di Pibrac, Vito, Modesto e Crescenzia
Beata Albertina Berkenbrock
CORONCINA AL SACRO CUORE

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IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE 

dato il 15 giugno 1986

“ … Pregate e siate d’esempio perché attraverso di voi desidero guidare gli uomini verso la luce.”

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ConfessionaleMESSAGGIO DI PADRE PIO  

PER IL 15 GIUGNO

Anche ammesso tu avessi commesso tutti i peccati di questo mondo, Gesù ti ripete: ti sono rimessi molti peccati perché molto hai amato (CE, 16).

Tratto da “Buona Giornata ” – Edizioni Padre Pio da Pietrelcina

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NOSTRA SIGNORA DELLE TRE SPIGHENOSTRA SIGNORA DELLE SPIGHE

Secondo un testo apocrifo lasciato da Maria SS dopo la Sua assunzione agli apostoli, Essa chiese l’istituzione di 3 feste che la vedono protettrice dei raccolti di grano e vino, elementi essenziali per la Celebrazione Eucaristica. In articoli vari la storia delle 3 feste mariane di lingua sira che si aggiungono alle nostre.

L’articolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/nostra-signora-delle-spighe/

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ragazza che prega con gesùLETTURE DI MERCOLEDÌ

15 giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario (Anno B)

“… quando pregate, […] quando digiunate, […] la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». …”

La preghiera del mattino e della sera,le letture e il commento su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/letture-di-mercoledi-15-giugno-2016/

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Santa Germana di Pibrac, Vito, Modesto e Crescenzia

 s. germana(ca. 1579-1601) / martiri (? 300) 15 giugno

Tanto belle entrambe le storie di questi due giovani: Germana e Vito che ho pensato di pubblicarle entrambe. La prima ricorda molto la fiaba di Cenerentola, ma altrettanto famoso è il tanto temuto “ballo” di San Vito.Famoso si, ma sappiamo davvero per quale motivo si chiama così?  

In briciole di luce la storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/santa-germana-di-pibrac-vito-modesto-e-crescenzia/

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Beata Albertina Berkenbrock15 - Beata Albertina Berkenbrock

Vergine e martire (1919-1931) 15 giugno

Albertina Berkenbrock resistette ad un tentativo di violenza da parte di uno dei collaboratori del padre, il quale non riuscendo nel suo vile progetto, le tagliò la gola con un coltello.

In briciole di luce la storia, la video-storia, un cortometraggio e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/beata-albertina-berkenbrock/

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PREGHIERE E PROPOSTE IN CORSO

CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ

1. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!”, ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria
Cuore_di_GesuSacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

2. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

3. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!”, ecco che, appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

PREGHIAMO:

O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.
S. Giuseppe, padre putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.
Recitare Salve o Regina

ATTO D’AFFIDAMENTO AL SACRO CUORE DI GESU’

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, a Te ricorriamo colmi di fede e umiltà, al tuo cuore purissimo pieno d’amore ricco di bontà, vogliamo affidare tutti i peccatori di questo mondo, quelli che ti offendono,non ti amano, e non conoscono la Tua Misericordia. Concedi loro la salvezza dei loro cuori, e fai conoscere così l’amore della conversione per se stessi e per il loro prossimo. Abbracciali Gesù sul tuo Cuore
Misericordioso.

(Pater, Ave,Gloria)sacro cuore

Cuore di Gesù fonte della nostra salvezza, fà conoscere a noi tutti la pienezza del tuo Cuore, a Te vogliamo affidare tutte le persone malate, i moribondi,quelli che oggi invocano il tuo nome. Abbi pietà di loro, fa conoscere la gioia del tuo amore, il calore del tuo spirito stendi su di loro la mano della loro salvezza, fà che ti sentano nei loro cuori nel momento dello sconforto, dello scoraggiamento, della sofferenza. O dolcissimo Cuore di Gesù, fà che si sentano sicuri tra le tue braccia camminando insieme nella loro sofferenza, abbracciati al tuo Divino amore.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra vita, gioia infinità al tuo Cuore Misricordioso, affidiamo tutti i sacerdoti, fà che il loro cuore parli attraverso le tue parole, fà che essi sentano il tuo grande amore particolare che riservi loro. Stendi su di loro il dono della santità, della sapienza, del tuo amore, per  essere tuo esempio guidandoci nella via che porta a te. Manda nuovi sacerdoti, nuove vocazioni per poter parlare e invocare il Tuo Cuore Misericordioso.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, al Tuo Cuore Misericordioso, affidiamo tutte le famiglie del mondoe le nuove famiglie che verranno; stendi su tutti noi quella grande luce che ci porti a essere in pace e unione tra noi. Fà o Cuore di Gesù, che ci sia rispetto per i genitori  fra fratelli è sorelle, fà o Cuore di Gesù, che la superbia, la vanità sparisca, che ci sia nei nostri cuori, l’ esempio della Tua Sacra Famiglia umile e ricca d’amore. Al tuo Cuore noi ci abbracciamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù fonte della nostra gioia, sacro-cuore-quadrovogliamo affidarti tutti i bambini, i giovani del mondo.      Fa o Gesù che conoscano la tua parola, dona loro la conversione, l’umiltà per il prossimo e un cuore puro. Sii luce per i loro occhi, e guida nella loro vita perchè essi sono il futuro del domani, per un mondo pieno di fede è amore. Dona il tuo Cuore Gesù, è immergili nel tuo grande amore.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù vogliamo ora affidarti, tutte le persone del mondo che oggi vengono a Te, tutti i defunti, e le anime che si trovano in purgatorio. Cuore di Gesù te li affidiamo certi che il tuo Cuore è così grande da alleviare le loro sofferenze dove oggi si trovano. Stendi su di loro la tua Luce e fà che essi nella sofferenza, possano vedere quella Luce che porta alla gioia della vita Eterna.

Al tuo Cuore li affidiamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

PREGHIAMO:

Gesù, accogli quest’umile preghiera, quest’atto d’affidamento al tuo Cuore Misericordioso, noi miseri peccatori ci rivolgiamo a te chiedendoTi il dono del Tuo Santo Spirito; mandaLo su di noi, e illumina i nostri cuori; fà che il nostro cuore sia simile al Tuo, dando al prossimo l’amore che Tu  hai per noi. Rendici umili e miti di cuore, l’umiltà che ci renda forti e  generosi nella fede, portando così nuove anime peccatrici e formare pian  piano una grande catena, tenendoci per mano tutte le persone del mondo, fino ad arrivare alle tue mani, che Tu ci tendi con Cuore generoso, e pieno di Misericordia. Amen

Letture di mercoledì 15 giugno 2016

ragazza che prega con gesùLETTURE DI MERCOLEDÌ

15 giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario (Anno B)

“… quando pregate, […] quando digiunate, […] la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». …”

NOSTRA SIGNORA DELLE TRE SPIGHENOSTRA SIGNORA DELLE SPIGHE

Secondo un testo apocrifo lasciato da Maria SS dopo la Sua assunzione agli apostoli, Essa chiese l’istituzione di 3 feste che la vedono protettrice dei raccolti di grano e vino, elementi essenziali per la Celebrazione Eucaristica. In articoli vari la storia delle 3 feste mariane di lingua sira che si aggiungono alle nostre.

Santa Germana di Pibrac, Vito, Modesto e Crescenzia

 s. germana(ca. 1579-1601) / martiri (? 300) 15 giugno – Tanto belle entrambe le storie di questi due giovani: Germana e Vito che ho pensato di pubblicarle entrambe. La prima ricorda molto la fiaba di Cenerentola, ma altrettanto famoso è il tanto temuto “ballo” di San Vito.Famoso si, ma sappiamo davvero per quale motivo si chiama così?  In briciole di luce la storia.

Beata Albertina Berkenbrock15 - Beata Albertina Berkenbrock

Vergine e martire (1919-1931)15 giugno – Albertina Berkenbrock resistette ad un tentativo di violenza da parte di uno dei collaboratori del padre, il quale non riuscendo nel suo vile progetto, le tagliò la gola con un coltello. In briciole di luce la storia, la video-storia, un cortometraggio e la preghiera.

Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, fortezza di chi spera in Te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il Tuo aiuto, soccorrici con la Tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerTi nelle intenzioni e nelle opere. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

2 Re 2, 1. 6-14 – Dal secondo libro dei Re.

In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elìa, questi partì da Gàlgala con Elisèo. [Giunti a Gerico,] Elìa disse ad Elisèo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li elia rapitoseguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elìa disse a Elisèo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà».Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso il cielo. Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elìa?». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 30

cuore di pietra1RIT: Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.

Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, la dispensi, davanti ai figli dell’uomo, a chi in te si rifugia. RIT

Tu li nascondi al riparo del tuo volto, lontano dagli intrighi degli uomini; li metti al sicuro nella tua tenda, lontano dai litigi delle lingue. RIT

Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli; il Signore protegge chi ha fiducia in lui e ripaga in abbondanza chi opera con superbia. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO

Mt 6, 1-6. 16-18 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.Dunque, quando fai si è fatto povero tra i poveril’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Cercate la gloria che viene da Dio solo…

Il passaggio del dono della profezia da Elia ad Eliseo potrebbe suggerirci una riflessione sull’avvicendamento del servizio nella Chiesa e nella famiglia, come anche nella vita pubblica. Elia è stanco. Fugge nel deserto dal furore di Gezabele e qui incontra il Signore che lo rimanda indietro a cercarsi un sostituto. La scelta cade su Eliseo intento ad arare. Lascia i buoi e tutto il personale di aiuto per mettersi a servizio sorriso-poverodi Elia. Che cosa chiede Eliseo al suo maestro? Un terzo del suo spirito. Gli sarà concesso se lo vedrà quando sarà rapito verso i cielo… Gli viene concesso di vederlo e riceve spirito di Elia. Incomincia la sua missione operando prodigi come il suo maestro. Ogni autorità viene da Dio. Va esercitata in spirito di servizio a vantaggio di tutta la comunità e non come un bene personale o familiare. Con questo spirito il passaggio di potere e di guida dovrebbe avvenire senza traumi per nessuno. Anzi, il nuovo responsabile trarrà profitto dall’esperienza di chi l’ha preceduto, senza distruggere quanto è stato costruito. L’esperienza ci insegna che non è sempre così… Strascichi di amarezza, di divisioni, di recriminazioni… che non edificano la comunità. Forse è mancata la prudenza in chi subentra e l’umiltà in chi lascia…

La continuazione dello spirito di profezia tra i suoi profeti, nella serenità degli animi, sia di esempio a quanti sono interessati nell’avvicendamento della direzione nelle diocesi, nelle comunità religiose, nelle comunità ecclesiali… nelle famiglie… e anche nella guida della nazione. In questo senso anche il vangelo ci richiama alla rettitudine nell’operare il bene. La retta intenzione può essere deviata e viziata non solo nel fare l’elemosina, nella preghiera o nel digiuno, ma anche nell’esercitare il ruolo di guida e di servizio. Nella vita ecclesiale, come in quella civile e familiare, chi ha il Cuore (5)compito di guida deve mettersi in maggiore ascolto della Parola di Dio, per non tradire la missione affidatagli. Non quindi rivendicazioni o inopportuna affermazione della propria personalità, ma esigenza di umile ascolto della voce di Dio e di quella dei fratelli, per un servizio vantaggioso per tutti. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Padre che ami chi dona con gioia, illumina le nostre azioni, affinché chiunque ci incontra possa accorgersi della grandezza del Tuo amore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

 

ALMANACCO DEL 14 GIUGNO 2016

ALMANACCO DEL 14 GIUGNO 2016

Le pubblicazioni del calendario religioso di Maria Regina dell’Universo

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El_Escorial1VERGINE DEI TRENTA E TRE
Apparizioni di El Escorial
Letture di martedì 14 giugno 2016
San Metodio di Costantinopoli
CORONCINA AL SACRO CUORE

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IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE 

dato il 25 giugno 2004

“…pregate per le famiglie che non hanno ancora conosciuto l’amore di mio Figlio. …”

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eucarestia7MESSAGGIO DI PADRE PIO  

PER IL 14 GIUGNO

Approvo che tu ti adoperi a guadagnare anime a Gesù, insegnando loro il modo di piacergli. Fai pure la santissima comunione per il Santo Padre (Epist. III, p. 459).

Tratto da “Buona Giornata ” – Edizioni Padre Pio da Pietrelcina

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3-La Vergine dei 30 e 3 - MontevideoVERGINE DEI TRENTA E TRE

Santuario di Montevideo – Uruguay

…Era il 14 giugno 1825 quando Lavalleja e i membri del governo provvisorio con i funzionari, i capi militari e il popolo si diressero alla parrocchia. Lì, per la prima volta, la bandiera tricolore si piegò davanti alla statua della Vergine. Ed anche i soldati piegarono le loro ginocchia …

In articoli vari il racconto di una suora missionaria su http://biscobreak.altervista.org/2015/06/vergine-dei-trenta-e-tre-di-montevideo/

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APPARIZIONI DI EL ESCORIALEl_Escorial

14 maggio 1981

Domenica 14 giugno 1981 la Santa Vergine apparve per la prima volta su un frassino del Prado Nuevo, vestita di nero con un velo bianco trasparente sul capo sotto il cappuccio, sempre nero, che le copriva la testa. … In un messaggio del 15 agosto dell’83 dirà: “Molti credono, figlia mia, che Dio non possa manifestarsi agli uomini. Dio si manifesta agli umili, per confondere i potenti“(La Santissima Vergine il 15.08.1983)

La storia e la video-storia, con le notizie sulla veggente i messaggi e le apparizioni di Nostro Signore e di Maria SS su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/apparizioni-di-el-escorial/

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PASSIONELETTURE DI MARTEDÌ

14 Giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

“… io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…”

La preghiera del mattino e della sera, le letture e il commento su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/letture-di-martedi-14-giugno-2016/

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San Metodio di CostantinopoliSan Metodio di Costantinopoli

patriarca (847) 14 giugno

Metodio gode presso i greci di grande venerazione per il ruolo coraggioso che ebbe nella sconfitta finale dell’iconocastia e per la forza di sopportazione mostrata durante la prigionia. E spesso chiamato il Confessore o il Grande. 

In briciole di luce la storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/san-metodio-di-costantinopoli/

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PREGHIERE E PROPOSTE IN CORSO

CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ

1. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!”, ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Cuore_di_GesuSacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

2. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

3. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!”, ecco che, appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

PREGHIAMO:

O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.
S. Giuseppe, padre putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.
Recitare Salve o Regina

ATTO D’AFFIDAMENTO AL SACRO CUORE DI GESU’

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, a Te ricorriamo colmi di fede e umiltà, al tuo cuore purissimo pieno d’amore ricco di bontà, vogliamo affidare tutti i peccatori di questo mondo, quelli che ti offendono,non ti amano, e non conoscono la Tua Misericordia. Concedi loro la salvezza dei loro cuori, e fai conoscere così l’amore della conversione per se stessi e per il loro prossimo. Abbracciali Gesù sul tuo Cuore
Misericordioso.

sacro cuore(Pater, Ave,Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra salvezza, fà conoscere a noi tutti la pienezza del tuo Cuore, a Te vogliamo affidare tutte le persone malate, i moribondi,quelli che oggi invocano il tuo nome. Abbi pietà di loro, fa conoscere la gioia del tuo amore, il calore del tuo spirito stendi su di loro la mano della loro salvezza, fà che ti sentano nei loro cuori nel momento dello sconforto, dello scoraggiamento, della sofferenza. O dolcissimo Cuore di Gesù, fà che si sentano sicuri tra le tue braccia camminando insieme nella loro sofferenza, abbracciati al tuo Divino amore.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra vita, gioia infinità al tuo Cuore Misricordioso,
affidiamo tutti i sacerdoti, fà che il loro cuore parli attraverso le tue parole,
fà che essi sentano il tuo grande amore particolare che riservi loro. Stendi su di loro il dono della santità, della sapienza, del tuo amore, per  essere tuo esempio guidandoci nella via che porta a te. Manda nuovi sacerdoti, nuove vocazioni per poter parlare e invocare il Tuo Cuore Misericordioso.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, al Tuo Cuore Misericordioso, affidiamo tutte le famiglie del mondoe le nuove famiglie che verranno; stendi su tutti noi quella grande luce che ci porti a essere in pace e unione tra noi. Fà o Cuore di Gesù, che ci sia rispetto per i genitori  fra fratelli è sorelle, fà o Cuore di Gesù, che la superbia, la vanità sparisca, che ci sia nei nostri cuori, l’ esempio della Tua Sacra Famiglia umile e ricca d’amore. Al tuo Cuore noi ci abbracciamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

sacro-cuore-quadroCuore di Gesù fonte della nostra gioia, vogliamo affidarti tutti i bambini, i giovani del mondo.      Fa o Gesù che conoscano la tua parola, dona loro la conversione, l’umiltà per il prossimo e un cuore puro. Sii luce per i loro occhi, e guida nella loro vita perchè essi sono il futuro del domani, per un mondo pieno di fede è amore. Dona il tuo Cuore Gesù, è immergili nel tuo grande amore.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù vogliamo ora affidarti, tutte le persone del mondo che oggi vengono a Te, tutti i defunti, e le anime che si trovano in purgatorio. Cuore di Gesù te li affidiamo certi che il tuo Cuore è così grande da alleviare le loro sofferenze dove oggi si trovano. Stendi su di loro la tua Luce e fà che essi nella sofferenza, possano vedere quella Luce che porta alla gioia della vita Eterna.

Al tuo Cuore li affidiamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

PREGHIAMO:

Gesù, accogli quest’umile preghiera, quest’atto d’affidamento al tuo Cuore Misericordioso, noi miseri peccatori ci rivolgiamo a te chiedendoTi il dono del Tuo Santo Spirito; mandaLo su di noi, e illumina i nostri cuori; fà che il nostro cuore sia simile al Tuo, dando al prossimo l’amore che Tu  hai per noi. Rendici umili e miti di cuore, l’umiltà che ci renda forti e  generosi nella fede, portando così nuove anime peccatrici e formare pian  piano una grande catena, tenendoci per mano tutte le persone del mondo, fino ad arrivare alle tue mani, che Tu ci tendi con Cuore generoso, e pieno di Misericordia. Amen

Letture di martedì 14 giugno 2016

PASSIONELETTURE DI MARTEDÌ

14 giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario – Anno B

“… io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…”

3-La Vergine dei 30 e 3 - MontevideoVERGINE DEI TRENTA E TRE

Santuario di Montevideo – Uruguay – …Era il 14 giugno 1825 quando Lavalleja e i membri del governo provvisorio con i funzionari, i capi militari e il popolo si diressero alla parrocchia. Lì, per la prima volta, la bandiera tricolore si piegò davanti alla statua della Vergine. Ed anche i soldati piegarono le loro ginocchia …In articoli vari il racconto di una suora missionaria.

Apparizioni di El Escorial

San Metodio di CostantinopoliSan Metodio di Costantinopoli

patriarca (847) 14 giugno – Metodio gode presso i greci di grande venerazione per il ruolo coraggioso che ebbe nella sconfitta finale dell’iconocastia e per la forza di sopportazione mostrata durante la prigionia. E spesso chiamato il Confessore o il Grande. In briciole di luce la storia.

Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

1 Re 21, 17-29 – Dal primo libri dei Re.

[Dopo che Nabot fu lapidato,] la parola del Signore fu rivolta a Elìa il Tisbìta: «Su, scendi incontro ad Acab, re d’Israele, che abita a Samarìa; ecco, è nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderne possesso. Poi parlerai a lui dicendo: “Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi!”. Gli dirai anche: “Così dice il Signore: Nel luogo ove lambirono il sangue di Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue”».Acab, re d'Israele
Acab disse a Elìa: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Quello soggiunse: «Ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore. Ecco, io farò venire su di te una sciagura e ti spazzerò via. Sterminerò ad Acab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. Renderò la tua casa come la casa di Geroboàmo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasà, figlio di Achìa, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele. Anche riguardo a Gezabèle parla il Signore, dicendo: “I cani divoreranno Gezabèle nel campo di Izreèl”. Quanti della famiglia di Acab moriranno in città, li divoreranno i cani; quanti moriranno in campagna, li divoreranno gli uccelli del cielo».
In realtà nessuno si è mai venduto per fare il male agli occhi del Signore come Acab, perché sua moglie Gezabèle l’aveva istigato. Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.
Quando sentì tali parole, Acab si stracciò le vesti, indossò un sacco sul suo corpo e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa.
La parola del Signore fu rivolta a Elìa, il Tisbìta: «Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non farò venire la sciagura durante la sua vita; farò venire la sciagura sulla sua casa durante la vita di suo figlio».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 50

RIT: Pietà di noi, Signore: abbiamo peccato.

Re Acab chiede pietà a Dio
Re Acab chiede pietà a Dio

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. RIT

Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. RIT

Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Alleluia.

VANGELO

Mt 5, 43-48 – Dal Vangelo secondo Matteoinsegna

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

L’amore verso il nemico…

L’ingiustizia non può sempre trionfare. Verrà il momento in cui le cose saranno messe in ordine. Saremmo fortunati se questo avviene mentre ancora siamo lontani dalla giustizia di Dio, che non ammette scuse o ammende. Il vangelo stesso ci avverte: Mettiti d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via… perché il giudice non ti condanni… Nella prima lettura Acab si reca a prendere possesso della vigna dopo aver assassinato Nabot. Pensa in cuor suo di poter cantare vittoria… ma ci pensa il profeta
Elia a richiamarlo alla propria responsabilità. Una sciagura enorme si abbatterà su Acab e la sua famiglia. Questo annuncio di sventura scuote Acab che si strappa le vesti, si copre di sacco e di cenere e digiunaDio vede questo pentimento… e rimanda a dopo la sua morte la sciagura annunziata. PASSIONENel vangelo abbiamo un messaggio che ci sgomenta… Ogni credente è chiamato a imitare il Padre celeste che fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Dinanzi a noi c’è un cammino in salita… interminabile. D’altra parte la novità del Vangelo è proprio questa: l’amore verso il nemico. Tanto è vero che il Signore Gesù ce lo ha affidato come segno distintivo di appartenenza a Lui, invitandoci al perdono, come atto supremo di amore verso Dio e verso il prossimo, come gesto del nostro Credo religioso. E’ arduo capire perché devo amare chi mi sta rovinando la vita… Tentiamo di fare un po’ luce… Siamo tutti figli del Padre celeste, siamo tutti fratelli… Quelli che ci sono “nemici” perché si lasciano vincere dallo spirito di vendetta e dal desiderio di far del male, potrebbero paragonarsi ai fratelli malati, infermi della famiglia e quindi più bisognosi di attenzioni. D’altra parte chi ha fede sa che la vita presente ha un valore molto relativosiamo incamminati verso l’eternità. Questo è il vero e sommo bene… Aiutare il prossimo in questo cammino con il perdono, con la testimonianza dell’amore di Dio, che vuole salvo anche quel fratello, è la missione che il credente deve svolgere nel mondo. Difficile missione, ma urgente in un mondo dilaniato da vendette e discordie. Colpa del nostro messaggio non credibile?… E allora?… Lasciamoci guidare dallo Spirito di Amore. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERApreghiera12

La Misericordia del Padre ha rimesso il nostro peccato e ci ha donato la grazia dello Spirito. Invochiamo il Signore perché ci aiuti a testimoniare ciò che abbiamo ricevuto, dicendo: Venga il tuo regno, Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, che anche oggi hai fatto sorgere il sole sopra i buoni e sopra i cattivi, dona al tuo popolo di manifestare con la vita la comunione alla quale partecipa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Apparizioni di El Escorial

APPARIZIONI DI EL ESCORIAL

14 giugno 1981

El_EscorialDomenica 14 giugno 1981 la Santa Vergine apparve per la prima volta su un frassino del Prado Nuevo, vestita di nero con un velo bianco trasparente sul capo sotto il cappuccio, sempre nero, che le copriva la testa. … In un messaggio del 15 agosto dell’83 dirà: “Molti credono, figlia mia, che Dio non possa manifestarsi agli uomini. Dio si manifesta agli umili, per confondere i potenti“(La Santissima Vergine il 15.08.1983)

Sono venuta a ricordare il Vangelo, ma gli uomini rimangono freddi e si ostinano a rimanere attaccati ai piaceri del mondo e alle vanità
(La Santissima Vergine, 6 agosto 1994)

Guai a voi, pastori, che deformate il Vangelo, e che
non insegnate agli uomini la verità che contiene
tutte le verità! Non nascondete agli uomini ciò che
vi è scritto. Com’è possibile, figli miei, che vi
inventiate un vangelo come fa piacere a voi!
(Nostro Signore, 4 novembre 1995)

UNA INFANZA INFELICE

bambina piangeLuz Amparo Cuevas è nata il 13 marzo 1931 nel villaggio di El Pesebre, comune di Penascosa, provincia di Albacete, in una famiglia estremamente povera. Perde la madre quando ha appena 16 mesi, passerà la sua infanzia e la sua giovinezza fra le più incredibili tribolazioni: trascorrerà un periodo in un orfanotrofio, poi da un suo nonno pastore, quindi presso una famiglia che l’adotterà. Verrà accolta poi dalla matrigna che la obbligherà a dormire in un armadio e spesso la priverà del cibo. La piccola, che non sa pregare, invoca comunque la Santa Vergine, chiedendole di portarla presso sua madre.

GIOVINEZZA E MATRIMONIO A EL ESCORIAL

Dopo un ripetuto soggiorno in un istituto nella regione di Alicante che raccoglieva gratuitamente bambini abbandonati, ritorna per qualche tempo presso suo padre e la matrigna. Poi, non sapendo nemmeno leggere né scrivere, parte per Madrid ospite presso la zia Antonia; lì nella capitale, inizia a lavorare come domestica fino a quando sposerà, all’età di 25 anni, il giovane Nicasio Barderas, il 28 febbraio 1957, a El Escorial dove la giovane coppia si stabilisce. La loro famiglia si ingrandirà con l’arrivo di sette figli. Ma gravi disagi di salute costringeranno la famiglia a vivere, a un certo punto, della pubblica carità. Colpita da una malattia cardiaca, Luz Amparo vedrà la sua salute migliorarsi notevolmente dopo un pellegrinaggio a Lourdes, e può così riprendere il suo lavoro di domestica nelle varie famiglie. Suo marito Nicasio, la cui salute rimane sempre fragile, sostituisce il portinaio dello stabile al n° 7 della Calle Santa Rosa dove Amparo lavora come domestica.

UN MISTERIOSO PERSONAGGIO

Già nel mese di maggio 1970, allorché si trovava ricoverata, risurrezione-chiamataall’ospedale Clinico di Madrid, dichiarò di aver visto per due volte vicino a lei un personaggio misteriosovestito con un camice bianco, capelli lunghi e barba, di carnagione dorata abbronzata e dagli occhi verdi“, durante una operazione di appendicite , e poi durante una notte in cui rimase in piedi, a capo del suo letto, senza dire alcuna parola. Quando lei parlerà del “dottore con la barba” al personale dell’ospedale, si attribuiranno queste sue osservazioni all’effetto dell’anestesia, poiché all’ospedale non c’è mai stato un medico con la barba.

Ma una decina di anni dopo, il 12 novembre 1980, mentre lascia l’appartamento dei suoi padroni, la coppia Martinez, per rientrare a casa sua, lo stesso misterioso personaggio la segue senza dire parola. L’indomani mattina, mentre si reca al lavoro, si ripete la stessa scena. Confida la cosa al portinaio Marcos, il quale non vede niente.

PRIME LOCUZIONI CELESTI

La sera del 13 novembre 1980, mentre si accinge a conservare in un armadio la biancheria che aveva appena stirato, Luz Amparo sente una voce forte e chiara che le dice: “Figlia mia, prega per la pace nel mondo e per la conversione dei peccatori. Il mondo è in grave pericolo.” Sconvolta, confida il suo stupore e la sua angoscia al portinaio che constata, come lei, che nella stanza non c’è nessuno. Ma la stessa voce continua: “Figlia mia, non avere paura.” Nello stesso momento Luz Amparo vede la stanza illuminarsi, e in una specie di nube luminosa le appare lo stesso personaggio che aveva visto all’ospedale e che l’aveva seguita nella strada. Sente che le dice: “Io sono il tuo Padre celeste. In questa casa non c’è nessuna stregoneria. Prega per la pace del mondo e per la conversione dei peccatori. Amatevi gli uni gli altri. Riceverai delle prove dolorose.

PRIME STIGMATE

luz amparo cuevas-el escorial.stigmate E infatti il mattino del 15 novembre 1980, Luz Amparo ha la visione di una Croce in mezzo ad una splendida luce. Sulla Croce appare Cristo immerso nei dolori della Passione. Nello stesso momento Luz Amparo comincia a sanguinare dalla fronte e dalle mani. Provata da forti dolori grida: “Ma che cos’è?” Il Crocifisso le risponde: “Figlia mia, è la Passione di Cristo. E’ una prova. Devi sopportarla interamente“. “Ma io non posso sopportarla“, replica ancora lei. E Gesù insiste: Se tu non puoi sopportarla per qualche secondo, quali sofferenze ho dovuto Io sopportare per ore intere sulla Croce, morendo per quelli stessi che mi stavano crocifiggendo? Tu con le tue sofferenze puoi salvare molte anime.” Gesù le chiede se accetta, e lei risponde: “con il tuo aiuto, o Signore, le sopporterò.”

PROGRESSI SPIRITUALI – NUOVE STIGMATE

A partire da quel momento, Luz Amparo ha un cambiamento. Mentre si intensificherà in lei la vita spirituale in modo ammirevole ed esemplare, si moltiplicano in lei dei fenomeni così stupefacenti quanto straordinari: fuoruscita di sangue dalla fronte, dagli occhi, dalla bocca, da una spalla, dal dorso, dal fianco, dalle mani, dai ginocchi, dai piedi; talvolta con piaghe visibili, altre volte sangue senza piaghe, oppure senza piaghe né sangue, ma con dolori acuti corrispondenti a piaghe invisibili secondo la scena della Passione che contempla. Si è visto un cuore in rilievo, nel centro del suo petto, sanguinante, attraversato da una spada o da una freccia conficcata obliquamente dal lato destro in alto al lato sinistro in basso. Apparizioni di Nostro Signore, della Vergine, degli Angeli, del diavolo… Profumi deliziosi e duraturi; una lingua straniera, bilocazioni. Numerose conversioni. Levitazioni. Comunioni eucaristia-passionemistiche. Registrazioni inspiegabili di nastri magnetici. Guarigioni di malattie di altre persone che prende su di lei, ecc….

La fuoruscita di sangue, che si manifesta all’improvviso, non lascia nessun segno sulla pelle, quando ha termine. Quando cominciano i dolori si vede sempre un raggio di luce che si dirige su di lei e malgrado i dolori così intensi, sente interiormente una grande pace e una grande felicità. Quando cade in estasi vede Nostro Signore crocifisso, e accanto alla Croce vede la Vergine avvolta dentro un manto nero che la ricopre dalla testa ai piedi, con un velo di organza bianco sul capo che ricade sulla spalla destra passando sotto il mento. Alla fine dell’estasi, non li vede più.

Sembra che Nostro Signore permetta al “potere delle tenebre” di agire contro di lei, talvolta attraverso il diavolo in persona, oppure tramite delle persone che, con parole che lei stessa sente o con scritti, la insultano, prendendosi gioco di lei e dei fatti che le accadono, la calunniano suscitando contro di lei false testimonianze.

STIGMATIZZAZIONI PUBBLICHE

All’inizio questi fenomeni furono tenuti segreti, poiché Amparo l’aveva chiesto a tutti. Normalmente i fenomeni si verificavano quasi sempre di venerdì. In questo giorno Amparo si alzava al mattino con una piccola macchia nera sulla punta delle dita e sul dorso delle mani. Capiva così che nella giornata avrebbe avuto un’estasi, e si organizzava di conseguenza. Malgrado queste precauzioni, le stigmatizzazioni sopravvenivano nei luoghi più diversi e inaspettati […] suscitando clamorosi entusiasmi e critiche violente.

APPARIZIONE DELLA VERGINE DEI DOLORI

Siamo al 1° maggio 1981, primo venerdì del mese; ecco che per la prima volta la Vergine appare a Luz Amparo. E’ vestita con il El_Escorial.2suo abito di lutto che ora così bene conosciamo. Siamo a Cortes, provincia di Albacete, dove Amparo si è recata per pregare davanti a una statua della Vergine, molto venerata in questo luogo. Guardandola tristemente la Vergine disse fra l’altro ad Amparo: “Figlia mia, non cessare di recitare il Santo Rosario… Il Santo Rosario recitato con devozione ha molto potere. Io vi chiedo molto poco: vi chiedo di pregare poiché, con le vostre preghiere e le vostre penitenze, voi mi aiuterete, me e mio Figlio, a salvare molte anime che errano nell’attesa che qualcuno le salvi…

Il 10 maggio 1981, Nostra Signora le apparve di nuovo, tutta vestita di bianco, irradiante una meravigliosa luce. Le disse: “Figlia mia, dì a tutti i miei figli di rispettare nel modo migliore il messaggio che ho dato loro: pregare il Santo Rosario. Ma devono avvicinarsi di più alla Eucarestia, poiché molti di loro non l’hanno fatto. Che si comunichino ogni primo venerdì del mese, e tutti quelli che si comunicano in quel giorno preghino per la Chiesa Cattolica affinché i cristiani siano più uniti….

Ma la domenica 14 giugno 1981 la Santa Vergine apparve per la prima volta su un frassino del Prado Nuevo, vestita di nero con un velo bianco trasparente sul capo sotto il cappuccio, sempre nero, che le copriva la testa. Disse ad Amparo: “Sono la Vergine Addolorata. Voglio che si costruisca in questo luogo (e mostra qui il punto preciso) una cappella in onore del mio Nome. Che vi si venga da tutte le parti del mondo per meditare la Passione di mio Figlio che è tanto dimenticata. Se si farà ciò che chiedo ci saranno guarigioni. Questa acqua guarirà. Chiunque verrà ogni giorno a pregare qui il Santo Rosario sarà da me benedetto. Molti saranno segnati con una croce sulla fronte. Fate penitenza, pregate.”

LA CAPPELLAEl_Escorial.cappella

La Vergine ha continuato a richiedere una Cappella per più di una dozzina di volte. Il 6 novembre 1981 precisò: “Se si farà ciò che chiedo Io sarò presente visibilmente in mezzo ai miei figli, alla seconda venuta di mio Figlio, Gesù Cristo.” L’8 aprile 1984 Luz Amparo percorse in estasi, su richiesta della Santa Vergine, il tracciato di questa futura cappella: “Misurate questo luogo, figli miei, in lungo e in largo. La sua misura è 14 (quattordici) metri di larghezza e 28 (ventotto )metri di lunghezza.” E’ in questo spazio già perfettamente delimitato che i pellegrini francesi si riuniscono per meditare la Passione di Gesù, facendo la Via Crucis. Il 14 luglio 1984 la Vergine ancora precisò. “Non voglio farvi paura, figli miei. Vengo solamente per avvertirvi. Sapete che ho misurato il terreno. Voglio, figlia mia, che il Tabernacolo sia orientato verso il tramonto.” E’ questa la direzione in cui, sin dall’inizio, si formarono nel cielo i segni e le “danze” del sole: gli ultimi si sono verificati il 6 maggio 1994 e il 7 maggio 1995.

Il SEGNO DEGLI ELETTI

Nel suo primo messaggio del 14 giugno 1981, la Santa Vergine aveva detto: “Molti verranno segnati con una croce sulla fronte“. Luz Amparo fu la prima a ricevere il Segno celeste. La Santa Vergine parlò El_Escorial1anche a più riprese, nel 1983 e nel 1984, della cifra del nemico, il “666”, con la quale “lui sta segnando i suoi“. Ma lei promise , il 25 luglio 1983 che “molti fra quelli che verranno in pellegrinaggio al Prado Nuevo saranno segnati con la Croce degli eletti“. Ripeterà la sua promessa il 7 maggio 1988: “Gli uomini non hanno tenuto conto delle mie parole, figli miei: ho chiesto in questo luogo una Cappella in onore del mio Nome, e ho chiesto che vi si venga a pregare da tutte le parti del mondo. Poiché chiunque verrà in questo luogo sarà benedetto e segnato con una croce sulla fronte. E ora prometto che tutti coloro che verranno in questo luogo riceveranno il Segno, affinché il nemico non possa impossessarsi della loro anima.” Ancora recentemente, il 4 novembre e il 2 dicembre 1995, “gli Angeli furono incaricati di incidere sulla fronte di tutti i presenti il Segno“, mentre Nostro Signoredava una benedizione specialeperil giorno delle tenebre“. I messaggi di El Escorial, secondo alcuni qualificati osservatori, cominciarono a decifrare il libro fino ad ora sigillato che è l’Apocalisse di San Giovanni. Come non pensare, leggendo queste ultime parole, a certi versi di questo libro (ad es. Ap. 7, 2-8)?

L’ARCANGELO GABRIELE ANNUNCIA LA SECONDA VENUTA DI CRISTO

Il 18 giugno 1981, giorno della Festa del Corpus Domini, ci fu una croce (10)visione simbolica di cui furono testimoni, nel loro piccolo orticello adiacente al Prado Nuevo, Amparo e suo marito Nicasio, il figlio Pedro e il loro amico Marcos. Ecco il racconto che ne fa Amparo: ” Erano circa le 11 di sera; poiché non l’avevamo ancora fatto cominciamo a recitare il Rosario. Durante il primo mistero, mio marito notò una vivissima luce sopra il Prado Nuevo che si trovava davanti all’orto. Guardammo tutti in quella direzione e vedemmo che la luna era come caduta sul suolo illuminando tutto con una luce giallo-arancio; al centro di tutto questo luminoso chiarore si formò improvvisamente una enorme croce. Noi continuammo a guardare e vedemmo che al posto della croce apparivano tante candele accese che si elevavano le une sulle altre, e fra le più alte ce n’era una che si elevava altissima mentre emetteva una grande luce. Poi sulla sinistra delle candele vedemmo la sagoma di una persona vestita di una tunica bianca, ma quasi immateriale. Questa scena durò durante tutto il Santo Rosario, alla fine tutto disparve.

El_Escorial L'angelo fotografato in Spagna a El Escorial, da Alicia Quintanal il 4 maggio 1991
L’angelo fotografato in Spagna ad El Escorial, da Alicia Quintanal il 4 maggio 1991

L’indomani, 19 giugno, l’Arcangelo Gabriele spiegò ad Amparo il significato di questa visione: “La Croce significa che tutti i cristiani devono rimanere uniti, e non ascoltare altre dottrine se non la dottrina cattolica. Le luci spiegano l’Avvertimento che ci sarà nel cielo prima che il Signore mandi il Castigo, che Egli tiene pronto per tutti coloro che non avranno voluto prestare attenzione a tutti gli avvertimenti del Cielo. La luna sul suolo significa che gli astri verranno a schiantarsi sulla terra. L’illuminazione del Prado Nuevo significa che la terra si illuminerà in tutto il mondo: coloro che non saranno allora con il Signore (cioè in stato di grazia) non potranno resistere alla intensità di questa luce e morranno. Le candele e la tunica bianca stanno a significare che in quell’istante Gesù apparirà risplendente a tutti coloro che saranno pieni di Dio e della Santissima Madre, sarà questa la seconda venuta di Gesù sulla terra“. Nostro Signore e la Vergine confermeranno spesso, in seguito, il trionfo dei due Cuori Uniti, questa Venuta intermedia di Gesù, prima del suo Regno Glorioso sulla terra.

IL “MARTIRIO” DI AMPARO

Amparo è stata spesso oggetto di misteriosi attacchi del demonio e dei suoi adepti. Ma il 26 maggio 1983 tre persone (due uomini e una donna), la testa ricoperta di un cappuccio, assalirono brutalmente Amparo mentre si trovava a pregare sola al Prado Nuevo; la denudarono completamente, e gettarono i suoi vestiti nell’abbeveratoio situato a qualche passo dall’albero delle apparizioni. Poi riempiendola di colpi le luz amparo cuevas-el escorial4ordinarono di dichiarare come falso tutto ciò che lei diceva le fosse successo, le apparizioni di nostra Signora e i messaggi, mentre proferivano orribili bestemmie che cercavano di farle ripetere. Non riuscendo a farle negare le apparizioni, minacciarono di violentarla e di ucciderla appendendola ad un albero o strangolandola. Vedendo giungere la sua ultima ora, accettando coscientemente il martirio per testimoniare così l’autenticità delle apparizioni, emise un grido: “Dio mio, Dio mio, è mai possibile questo? Anche questo tu permetterai?” In quel momento i malfattori udirono un rumore, come di un masso che cadeva, e fuggirono lasciando la loro povera vittima nuda, senza vita, tumefatta e ricoperta di sangue. Solo molte ore dopo suo marito, preoccupato non vedendola rincasare, finalmente la scoprì in quello stato. Fu trasportata in ospedale, e lei come Gesù, perdonò ai suoi carnefici. Dal suo letto di sofferenza dichiarò, parlando di loro: Io li perdono, darei la mia vita per loro se fosse necessario. Ciò che conta è salvare le loro anime.”

LE OPERE D’AMORE E DI MISERICORDIA.
LE COMUNITA’ DI FAMIGLIE

Il 24 giugno 1983 la Santa Vergine aveva già chiesto un’unione d’amore per la formazione di opere caritative di misericordia. Il 21 febbraio 1988 fu fondata la prima comunità di famiglie, il 13 maggio fu istituita la “Fondazione Germe dell’Opera caritativa”, il 15 settembre fu aperta la Fondazione Vergine dei Dolori, Calle Carlos III, grazie all’apporto finanziario della prima comunità di famiglie con lo scopo di accogliere i primi anziani bisognosi, che si stabilì nel vecchio Convento Carmelitano di Peñaranda del Duero. In seguito il 19 settembre dell’anno successivo viene fondata la Comunità di famiglie della Magdalena.

La Madonna nei suoi messaggi invita a riunirsi in comunità mettendo tutto in comune, staccandosi dalle cose del mondo: “…Voglio che siate tutti uno, che ciò che è di tutti sia di ognuno, e che ciò che è di ognuno sia di tutti, figli miei. Questo significa mettere in pratica il Vangelo“.(mess.4.9.89)

el escorial apparizione di gesù bambinoAnche Nostro Signore da un messaggio simile il 4 aprile 1992: “Chiedo a tutti gli uomini che possono farlo di ritirarsi dal mondo, e di vivere in comunità: in effetti non è facile salvarsi restando nel mondo, perché colui che è nel mondo vive del mondo. Voi tutti che potete ritiratevi con le vostre famiglie e vivete in comunità, figli miei. Io sigillerò i vostri nomi con un segno speciale se vi consacrerete alla gloria di Dio, figli miei.

In risposta alle ripetute richieste di Nostro Signore e della Santa Vergine, si susseguono nuove fondazioni:
• Il 3 marzo 1991, la fondazione della Magdalena.
• L’8 maggio 1993, la Comunità del Sacro Cuore.
• Il 20 luglio 1996, la Comunità di Nazaret.
• Il 13 ottobre 1996, la Fondazione Gesù del Buon Pastore, a Griñon.
• Il 15 settembre 1998. La nuova Casa della Magdalena, dove si stabilisce la comunità di famiglie.

LA GRANDE PERSECUZIONE CIVILE. (1990-1995)

Il tracciato di una nuova strada che tagliava in due il terreno delle apparizioni (i lavori iniziarono il 4 luglio 1990) dette origine a una triplice alleanza estremamente ostile fra il sindaco socialista, Mariano Rodriguez, l’amministratore della proprietà del Prado Nuevo, Tomas Leyun, e il parroco di El Escorial, don Pablo Camacho Becerra. La nuova strada comportava una nuova qualificazione del terreno, che da rustico diveniva urbano, con delle prospettive di plusvalore piuttosto considerevoli che fecero sognare i proprietari. Il Sindaco progettò per quel luogo un mirabolante parco di divertimenti, proprio sul terreno delle apparizioni, dichiarando di non volere che l’Escorial si trasformasse in una Lourdes o una Fatima.

I sostenitori delle apparizioni reagirono raccogliendo 120.000 firme per appoggiare la richiesta della Vergine. Gli eventi precipitarono: ci fu un tentativo di incendio del frassino delle apparizioni (6 ottobre 1992), diffusione da parte della municipalità di manifesti con i quali si vietava, sotto pena di ammenda, l’accesso al territorio del Prado Nuevo (3 gennaio 1994), messa in opera di una rete metallica che rinchiudeva tutto il Prado Nuevo (16 marzo 1994), intimidazioni ed aggressioni contro i pellegrini. luz amparo cuevas-el escorial3Nello stesso tempo si moltiplicarono le procedure amministrative per impedire l’apertura delle case destinate ad accogliere vecchi bisognosi. Quanto al curato della parrocchia: si limitò a lanciare invettive infiammate contro Amparo e la sua Opera, associandosi, senza riserve, alla persecuzione scatenata dal Sindaco. Tutto sembrava perduto per la causa delle apparizioni. Ma ecco che proprio allora, nel 1995, un rapido susseguirsi di avvenimenti mise fine, in qualche settimana, alla persecuzione. Il Sindaco, in seguito ad uno scandalo sessuale, perse la carica di sindaco, la fiducia del suo partito, e vide distrutta la sua carriera politica. L’amministratore della proprietà, Tomas Leyun, morì all’improvviso. Il curato, gravemente colpito da una malattia incurabile, venne dal suo Vescovo trasferito e morì poco dopo, riconoscendo in modo clamoroso l’autenticità delle apparizioni, e chiedendo perdono alla veggente per tutto il male che le aveva fatto.

Nonostante tutto gli oppositori uccisero il figlio di Amparo il 4 settembre 1996, ma il dolore fu comunque confortato da una sua visione nella beatitudine e nella gloria celesti.

L’ACQUISTO DEL TERRENO E LA POSIZIONE DELLA CHIESA

Alla fine non senza difficoltà venne acquistato il terreno delle apparizioni.

Oggi le apparizioni continuano, ma i messaggi si fanno più brevi, si limitano a dei consigli spirituali ripetuti con insistenza. L’Opera si sviluppa ancora con persecuzioni. Il clero e anche qualche raro vescovo, “mettono in guardia”, non riconoscendo il potente aiuto dato dal Cielo alla Chiesa Cattolica e alle anime che accorrono in numero sempre più grande in questo luogo benedetto.
L’8 novembre 1996 il nuovo arcivescovo di Madrid, il Cardinale Antonio Maria Ronco Varela, che è successo al Cardinale Angel Suquia avendo quest’ultimo raggiunto il limite d’età, ha nominato un secondo cappellano, il Padre Josè Maria Ruiz Uceda, per sostenere il Canonico Don Josè Arranz: è un giovane prete che aveva ricevuto la sua vocazione sacerdotale a El Escorial all’inizio delle apparizioni.

FONTEhttp://www.entraevedi.org/Escorial%20breve%20biografia.htm

 

ALMANACCO DEL 13 GIUGNO 2016

ALMANACCO DEL 13 GIUGNO 2016

Le pubblicazioni del calendario religioso di Maria Regina dell’Universo

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sant antonio da padovaSANT’ANTONIO DI PADOVA
Letture di lunedì 13 giugno 2016
I Miracoli di Sant’Antonio
Il brevetto di Sant’Antonio
GIUSEPPINA NORCIA E LA CULLA DI GESÙ BAMBINO
Chiara Corbella Petrillo
TREDICINA A SANT’ ANTONIO DA PADOVA
CORONCINA AL SACRO CUORE

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IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE 

dato il 13 giugno 2005

“… rinnovare la preghiera nella famiglia. …” 

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sorriso4MESSAGGIO DI PADRE PIO  

PER IL 13 GIUGNO

Gesù ti sia sempre, ed in tutto, scorta, sostegno e vita! (ASN, 44).

Tratto da “Buona Giornata ” – Edizioni Padre Pio da Pietrelcina

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SANT’ANTONIO DI PADOVAsan-antonio-padova

dottore della Chiesa  (1195-1231 ) 13 giugno

Sant’Antonio è il santo più noto e amato nel mondo. Milioni di pellegrini e devoti, visitano ogni anno la sua Basilica a Padova. Non vi è chiesa al mondo che non abbia un altare, un dipinto, una statua, un affresco, una nicchia dedicati a sant’Antonio.

La storia, la video-storia, la canzone, il film, la preghiera alla Beata Vergine Maria creata da Sant’Antonio su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/sant-antonio-di-padova/

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insegna28LETTURE DI LUNEDÌ

13 Giugno 2016

XI Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

“…io vi dico di non opporvi al malvagio […] Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

La preghiera del mattino e della sera,le letture e il commento su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/letture-di-lunedi-13-giugno-2016/

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I Miracoli di Sant’AntonioI miracoli di sant'Antonio

13 giugno

Il mondo è pieno dei miracoli che si ottengono per intercessione di Sant’Antonio” Pio XI. Sant’Antonio è conosciuto come il Taumaturgo, il Santo dei miracoli. Di diversa natura ci appaiono i prodigi da lui compiuti, in vita e dopo morte. A volte sono miracoli di guarigione – e perfino di resurrezione! – che annunciano che tutto sarà sanato …

Alcuni dei più famosi miracoli del santo padovano su  http://biscobreak.altervista.org/2013/06/i-miracoli-di-santantonio/

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IL BREVETTO DI SANT’ANTONIOsant'antonio da padova

13 GIUGNO

E’una delle tante belle devozioni popolari, nata in Portogallo nella città di Santaren dove ad una donna apparve in sogno Sant’Antonio che le diceva: ”Destati ! o donna e custodisci questa preghiera che ti dono, la quale ti libererà da ogni vessazione diabolica“.

La storia e la preghiera esorcistica di sant’Antonio da Padova su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/il-brevetto-di-santantonio/

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5Bambino GesùGIUSEPPINA NORCIA E LA CULLA DI GESÙ BAMBINO

13 giugno 1947 – Ho visto Gesù bambino scendere dal cielo su di una bianca nuvoletta, quanto era bello! Lo avvolgeva una luce di paradiso.”

L’articolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/06/giuseppina-norcia-e-la-culla-di-gesu-bambino/

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CHIARA CORBELLA PETRILLOchiara corbella

Madre di famiglia (1984-2012) 13 giugno 

A volte Dio come un buon giardiniere scende nel suo orto per controllare i fiori che ha piantato e se ne trova uno particolarmente bello, lo prende con Sé e lo porta 17nella Sua casa. Così è avvenuto con Chiara che a soli 28 anni, ha scelto di dare la vita per il suo piccolo Francesco.

La storia, la sua testimonianza e le sue meravigliose frasi in uno splendido video su http://biscobreak.altervista.org/2016/06/chiara-corbella-petrillo/

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PREGHIERE E PROPOSTE IN CORSO

Visione_di_Sant'Antonio_da_PadovaTREDICINA A SANT’ ANTONIO DA PADOVA

13 GIUGNO

PREGHIERA A SANT’ANTONIO

Ricordati, o Signore, della Tua perenne misericordia e per intercessione di Sant’Antonio, nostro protettore, degnati di aiutarci e consolarci. Benedici le nostre famiglie e il nostro lavoro; vieni in soccorso alla nostra debolezza tenendo lontane le malattie e i pericoli dell’anima e del corpo, nell’ora del dolore e della prova aiutaci a rimanere forti nella fede e nel Tuo amore. Esaudisci, o Dio, questa preghiera, Te la presentiamo con fiducia perché avvalorata dalle preghiere e dai meriti del nostro caro Santo. Amen

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CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ

1. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!”, ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria


Cuore_di_GesuSacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

2. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

3. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!”, ecco che, appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria

Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

PREGHIAMO:

O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.
S. Giuseppe, padre putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.
Recitare Salve o Regina

ATTO D’AFFIDAMENTO AL SACRO CUORE DI GESU’

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, a Te ricorriamo colmi di fede e umiltà, al tuo cuore purissimo pieno d’amore ricco di bontà, vogliamo affidare tutti i peccatori di questo mondo, quelli che ti offendono,non ti amano, e non conoscono la Tua Misericordia. Concedi loro la salvezza dei loro cuori, e fai conoscere così l’amore della conversione per se stessi e per il loro prossimo. Abbracciali Gesù sul tuo Cuore
Misericordioso.

sacro cuore(Pater, Ave,Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra salvezza, fà conoscere a noi tutti la pienezza del tuo Cuore, a Te vogliamo affidare tutte le persone malate, i moribondi,quelli che oggi invocano il tuo nome. Abbi pietà di loro, fa conoscere la gioia del tuo amore, il calore del tuo spirito stendi su di loro la mano della loro salvezza, fà che ti sentano nei loro cuori nel momento dello sconforto, dello scoraggiamento, della sofferenza. O dolcissimo Cuore di Gesù, fà che si sentano sicuri tra le tue braccia camminando insieme nella loro sofferenza, abbracciati al tuo Divino amore.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù fonte della nostra vita, gioia infinità al tuo Cuore Misricordioso,
affidiamo tutti i sacerdoti, fà che il loro cuore parli attraverso le tue parole,
fà che essi sentano il tuo grande amore particolare che riservi loro. Stendi su di loro il dono della santità, della sapienza, del tuo amore, per  essere tuo esempio guidandoci nella via che porta a te. Manda nuovi sacerdoti, nuove vocazioni per poter parlare e invocare il Tuo Cuore Misericordioso.
(Pater, Ave, Gloria)

Cuore di Gesù Fonte della nostra salvezza, al Tuo Cuore Misericordioso, affidiamo tutte le famiglie del mondoe le nuove famiglie che verranno; stendi su tutti noi quella grande luce che ci porti a essere in pace e unione tra noi. Fà o Cuore di Gesù, che ci sia rispetto per i genitori  fra fratelli è sorelle, fà o Cuore di Gesù, che la superbia, la vanità sparisca, che ci sia nei nostri cuori, l’ esempio della Tua Sacra Famiglia umile e ricca d’amore. Al tuo Cuore noi ci abbracciamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

sacro-cuore-quadroCuore di Gesù fonte della nostra gioia, vogliamo affidarti tutti i bambini, i giovani del mondo.      Fa o Gesù che conoscano la tua parola, dona loro la conversione, l’umiltà per il prossimo e un cuore puro. Sii luce per i loro occhi, e guida nella loro vita perchè essi sono il futuro del domani, per un mondo pieno di fede è amore. Dona il tuo Cuore Gesù, è immergili nel tuo grande amore.
(Pater, Ave, Gloria.)

Cuore di Gesù vogliamo ora affidarti, tutte le persone del mondo che oggi vengono a Te, tutti i defunti, e le anime che si trovano in purgatorio. Cuore di Gesù te li affidiamo certi che il tuo Cuore è così grande da alleviare le loro sofferenze dove oggi si trovano. Stendi su di loro la tua Luce e fà che essi nella sofferenza, possano vedere quella Luce che porta alla gioia della vita Eterna.

Al tuo Cuore li affidiamo.
(Pater, Ave, Gloria.)

PREGHIAMO:

Gesù, accogli quest’umile preghiera, quest’atto d’affidamento al tuo Cuore Misericordioso, noi miseri peccatori ci rivolgiamo a te chiedendoTi il dono del Tuo Santo Spirito; mandaLo su di noi, e illumina i nostri cuori; fà che il nostro cuore sia simile al Tuo, dando al prossimo l’amore che Tu  hai per noi. Rendici umili e miti di cuore, l’umiltà che ci renda forti e  generosi nella fede, portando così nuove anime peccatrici e formare pian  piano una grande catena, tenendoci per mano tutte le persone del mondo, fino ad arrivare alle tue mani, che Tu ci tendi con Cuore generoso, e pieno di Misericordia. Amen

Letture di lunedì 13 giugno 2016

insegna28LETTURE DI LUNEDÌ

13 giugno 2016

XI Settimana del tempo ordinario (anno II)

“…io vi dico di non opporvi al malvagio […] Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

SANT’ANTONIO DI PADOVAsan-antonio-padova

dottore della Chiesa  (1195-1231 ) 13 giugno – Sant’Antonio è il santo più noto e amato nel mondo. Milioni di pellegrini e devoti, visitano ogni anno la sua Basilica a Padova. Non vi è chiesa al mondo che non abbia un altare, un dipinto, una statua, un affresco, una nicchia dedicati a sant’Antonio. La storia, la video-storia, la canzone, il film, la preghiera alla Beata Vergine Maria creata da Sant’Antonio. I MIRACOLI  DEL SANTO PADOVANO.

I popoli proclamino la sapienza dei santi, e la Chiesa ne celebri le lodi; il loro nome vivrà in eterno.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che in sant’Antonio di Padova, hai dato al tuo popolo un insigne predicatore e un patrono dei poveri e dei sofferenti, fa’ che per sua intercessione seguiamo gli insegnamenti del Vangelo e sperimentiamo nella prova il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

1 Re 21, 1-16 – Dal primo libro dei Re.

In quel tempo, Nabot di Izreèl possedeva una vigna che era a Izreèl, vicino al palazzo di Acab, re di Samarìa. Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua vigna; ne farò un orto, perché è confinante con la mia casa. Al suo posto ti darò una vigna migliore di quella, oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale». Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il Signore dal cederti l’eredità dei miei padri».Acab se ne andò a casa Nabot di Izreèl possedeva una vignaamareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di Izreèl, che aveva affermato: «Non ti cederò l’eredità dei miei padri!». Si coricò sul letto, voltò la faccia da un lato e non mangiò niente. Entrò da lui la moglie Gezabèle e gli domandò: «Perché mai il tuo animo è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?». Le rispose: «Perché ho detto a Nabot di Izreèl: “Cèdimi la tua vigna per denaro, o, se preferisci, ti darò un’altra vigna” ed egli mi ha risposto: “Non cederò la mia vigna!”». Allora sua moglie Gezabèle gli disse: «Tu eserciti così la potestà regale su Israele? Àlzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la farò avere io la vigna di Nabot di Izreèl!». Ella scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai notabili della città, che abitavano vicino a Nabot. Nelle lettere scrisse: «Bandite un digiuno e fate sedere Nabot alla testa del popolo. Di fronte a lui fate sedere due uomini perversi, i quali l’accusino: “Hai maledetto Dio e il re!”. Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia».Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabèle, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedito. Bandirono un digiuno e fecero sedere Nabot alla testa del popolo. Giunsero i due uomini perversi, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città e lo lapidarono ed egli morì. Quindi mandarono a dire a Gezabèle: «Nabot è stato lapidato ed è morto». Appena Gezabèle sentì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse ad Acab: «Su, prendi possesso della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutato di dartela in cambio di denaro, perché Nabot non vive più, è morto». Quando sentì che Nabot era morto, Acab si alzò per scendere nella vigna di Nabot di Izreèl a prenderne possesso.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALEEsdraInPreghiera

Sal 5  

RIT: Sii attento, Signore, al mio lamento.

Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole: intendi il mio lamento. Sii attento alla voce del mio grido, o mio re e mio Dio, perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera. RIT

Tu non sei un Dio che gode del male, non è tuo ospite il malvagio; gli stolti non resistono al tuo sguardo. RIT

Tu hai in odio tutti i malfattori, tu distruggi chi dice menzogne. Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino.

Alleluia.

VANGELO

Mt 5, 38-42 – Dal Vangelo secondo Matteo

insegna28In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Oltre la giustizia c’è l’amore

La «legge del taglione», occhio per occhio, dente per dente, era ed è ancora una norma basilare di giustizia che stabilisce una equa proporzione tra l’entità dell’offesa e la risposta di chi la subisce. Una norma di giustizia che esclude però ogni principio di perdono e di amore fraterno. Cristo, che è venuto non ad abolire, ma a dare compimento, scandisce il principio nuovo che sgorga dalla sua persona e dal suo passione 1annuncio di misericordia. «Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra». È un corollario alla legge dell’amore, una logica conseguenza derivante dal fatto che Dio ci ha amati per primo e Cristo è venuto tra noi non per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi. La gratuità dell’amore divino, riversato su di noi, mentre eravamo suoi nemici a causa del peccato, deve indurci a non opporci al malvagio che trama contro di noi e ad essere disposti anche a porgere l’altra guancia quando qualcuno ci percuote. Se non avessimo l’esempio luminoso di Cristo che nella sua passione subisce, come un agnello docile e mansueto le torture di ogni genere, che gli vengono inflitte e che risponde con il perdono alla crudele crocifissione, potremmo pensare ad una esagerazione e ritenere impraticabile la sua proposta. Invece egli ci dice: «Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi». È quel «come» che ci mette in crisi; dobbiamo amare e perdonare come ha fatto Gesù con noi. Fortunati noi che abbiamo la certezza nella fede non solo di dover amore a Dio e al prossimo, ma di essere noi amati da lui: «Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi» e poi aggiunge: «Rimanete nel mio amore». Ecco dunque la felice realtà che rende possibile quella apparente arrendevolezza, che diventa il motivo della nostra vittoria. (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)

PREGHIERA DELLA SERA

preghiera1 (3)Padre santo, Tu hai suscitato nella Chiesa sant’Antonio di Padova, difensore dei poveri e aiuto dei peccatori. Fiduciosi, invochiamo la sua intercessione presso di Te. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che per mezzo del Tuo servo Antonio hai fasciato tanti cuori spezzati e hai liberato tanti prigionieri nell’anima e nel corpo, continua a mostrarci il Tuo volto di misericordia. Te lo chiediamo per la sua intercessione e nel nome di Cristo benedetto, che con Te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Il brevetto di Sant’Antonio

IL BREVETTO DI SANT’ANTONIO

13 GIUGNO

sant'antonio da padovaE’una delle tante belle devozioni popolari, nata in Portogallo nella città di Santaren dove ad una donna apparve in sogno Sant’Antonio che le diceva: ”Destati ! o donna e custodisci questa preghiera che ti dono, la quale ti libererà da ogni vessazione diabolica“.

Qui viveva una povera donna, molestata dal demonio, che le faceva compiere stranezze, rendendola noiosa agli altri e a se stessa, a tal punto che un giorno, in un attimo di ira, il marito le gridò che era indemoniata. La povera donna, già in difficoltà e con addosso il peso di una difficile vita, decise di suicidarsi gettandosi nel fiume Tago.

Era proprio il giorno della Festa di Sant’Antonio e la donna per recarsi al fiume passò davanti la chiesa dei Francescani dove si svolgevano solenni funzioni. Iniziò a pregare e le sue preghiere si protrassero a lungo tanto che la donna già in preda ad uno stato di torpore si addormentò per un lungo periodo. Le apparve in sogno Sant’Antonio che le diceva: ”Destati ! o donna e custodisci questa preghiera che ti dono, la quale ti libererà da ogni vessazione diabolica“.

pergamenaSvegliatasi bruscamente la donna, si guardò intorno e scorse proprio lì vicino un  piccolo foglietto di pergamena sul quale erano scritte queste parole accanto ad un segno di croce:

Ecce Crucem Domini, fugite partes adversae Vicit Leo de Tribu Juda Radix David. Alleluia!  Alleluia! Ecco la Croce del Signore, Fuggite o spiriti maligni… Cristo il re vittorioso di Israele, ha vinto! Alleluia! Alleluia!

La donna consolata fece ritorno a casa e non ebbe più a soffrire di alcun male fino a che il marito, venuto a conoscenza del segreto, ne divulgò la notizia che giunse ben presto alle orecchie del Re, il quale volle vedere la pergamena ed una volta avutala nelle mani se ne impossessò. La povera donna, nuovamente afflitta, implorò il Re per la restituzione, ma non ebbe alcun risultato.

brevetto di sant'AntonioSi rivolse così ai Francescani  che ottennero facilmente dal regnante di  visionare la pergamena e fu lo stesso Re che resosi ben presto conto  della legittimità della richiesta, concesse ai francescani di eseguirne copia conforme. Ebbene questa ebbe le medesime virtù di quella originale. Allora se ne iniziò la divulgazione.

Per chiunque desideri una copia del Brevetto di Sant’Antonio, saremo lieti di inviarla con spedizione postale. E’ stata riprodotta in diversi formati e su diversi materiali. L’efficacia tuttavia sembra essere sempre la stessa. Dalle segnalazioni che ci giungono, ancora oggi tanti fedeli ottengono grazie e favori quando unitamente ad un forte spirito di fede recitano questa preghiera. Per richiederla e riceverla a casa, basta compilare il modulo cliccando qui: http://www.rogazionistinapoli.it/info.html

FONTE: http://www.rogazionistinapoli.it/ilbrevetto.html

 

 

 

Chiara Corbella Petrillo

CHIARA CORBELLA PETRILLO

Madre di famiglia (1984-2012) 13 giugno 

chiara corbellaA volte Dio come un buon giardiniere scende nel suo orto per controllare i fiori che ha piantato e se ne trova uno particolarmente bello, lo prende con Sé e lo porta 17nella Sua casa. Così è avvenuto con Chiara che a soli 28 anni, ha scelto di dare la vita per il suo piccolo Francesco.

Così è successo il 13 giugno 2012 nella chiesa di Santa Francesca Romana, nella zona Ardeatina della Capitale, dove si è celebrato il funerale, anzi la “nascita al Cielo” della giovane Chiara Petrillo, dopo una sofferenza di circa due anni provocata da un tumore. Una cerimonia tutt’altro che funebre: una grande festa a cui hanno preso parte circa mille persone che hanno occupato la chiesa fino ai matronei più alti, cantando, suonando, applaudendo e pregando dall’ingresso della bara fino alla sua uscita.

È una storia straordinaria quella di Chiara, che ha appassionato tutti i canali della rete, tanto che il video su YoutubeTestimonianza di Enrico e Chiara – ha registrato più di 500 visualizzazioni in un solo giorno. Non si può restare impassibili di fronte a questa storia di santità dei nostri giorni. Una storia che merita di essere conosciuta e raccontata, come hanno scritto molti utenti nei loro commenti, perché è una dimostrazione di come sia possibile realizzare oggi le parole di Giovanni Paolo II quando disse: “Tutti possono aspirare alla santità, la misura alta della nostra vita quotidiana”.

Chiara Corbella

Soprattutto è la prova che, nonostante siamo immersi oggi in una società egoista che insegna a salvaguardare il proprio benessere prima di ogni altra cosa, c’è ancora chi, con la forza della fede, è capace di morire per l’altro, di sacrificare la propria vita pur di permettere ad una nuova di nascere.

Questa ragazza romana di soli 28 anni, bella, solare, con il sorriso sempre sulle labbra, è morta, infatti, per aver rimandato le cure che avrebbero potuto salvarla, pur di portare a termine la gravidanza del suo Francesco, un bambino atteso fin dal primo momento del suo matrimonio con Enrico.

Non era la prima gravidanza di Chiara. Pochi mesi dopo le nozze, la ragazza era rimasta incinta di Maria, una bimba a cui sin dalle prime ecografie, era stata diagnosticata un’anencefalia, ovvero una malformazione congenita per cui sarebbe nata priva totalmente o parzialmente dell’encefalo.

I due giovani sposi accolsero senza alcuna esitazione questa nuova vita come un dono di Dio, nonostante i medici avessero tentato più volte di farli desistere. E gioirono per tutti i 30 minuti di vita della piccola, celebrando il battesimo e accompagnandola nella sua «nascita in cielo».

Alcuni mesi dopo, una nuova gravidanza. Anche in questo caso, però, la gioia della notizia venne minata dalle prime ecografie che non facevano presagire nulla di positivo. Il bimbo, un maschietto di nome Davide, sarebbe nato senza gli arti inferiori. Armati dalla fede e dall’amore che ha sempre sorretto il loro matrimonio, i due sposi decisero di portare a termine la gravidanza. Una scelta “incosciente e ostinata” ha scritto qualcuno sul web, ma sicuramente una scelta di fede, frutto della convinzione che le chiavi della vita e della morte sono custodite solo da Dio.

Verso il settimo mese, una nuova ecografia rivelava delle chiara corbella1malformazioni viscerali con assenza degli arti inferiori per il piccolo Davide. “Il bambino è incompatibile alla vita” era la sentenza. Incompatibile forse alla vita terrestre, ma non a quella celeste. La coppia infatti ha atteso la nascita del bambino, il 24 giugno 2010, e dopo aver celebrato subito il suo battesimo, ha accompagnato con la preghiera la sua breve vita fino all’ultimo respiro.

Sofferenze, traumi, senso di scoraggiamento, ma Chiara ed Enrico non si sono mai chiusi alla vita, tanto che dopo qualche tempo arrivò un’altra gravidanza: Francesco. Questa volta le ecografie confermavano la buona salute del bimbo, tuttavia al quinto mese a Chiara i medici diagnosticarono una lesione della lingua che dopo un primo intervento, si confermò essere la peggiore delle ipotesi: un carcinoma. Da lì in poi una serie di combattimenti. Chiara e il marito, però, non hanno perso la fede e “alleandosi” con Dio decisero ancora una volta di dire sì alla vita. Chiara difese Francesco senza alcun ripensamento e, pur correndo un grave rischio, rimandò le cure portando avanti la maternità. Solo dopo il parto, infatti, la giovane potè sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico più radicale e poi ai successivi cicli di chemio e radioterapia.

chiara-corbella1Francesco è nato sano e bello il 30 maggio 2011; ma Chiara, consumata nel corpo fino a perdere anche la vista dell’occhio destro, dopo un anno, non ce l’ha fatta. Mercoledì, verso mezzogiorno, circondata da parenti e amici, ha terminato la battaglia contro il “drago” che la perseguitava, come lei definiva il tumore, in riferimento alla lettura dell’Apocalisse. Come, però, si legge nella medesima lettura – scelta non a caso nella cerimonia funebre – una donna ha sconfitto il drago. Chiara, infatti, avrà perso il suo combattimento terreno, ma ha vinto la vita eterna e ha donato a noi tutti una vera testimonianza di santità.

Una seconda Gianna Beretta Molla” l’ha definita il cardinale vicario, Agostino Vallini, che ha voluto omaggiare con la sua presenza Chiara, che aveva conosciuto qualche mese fa insieme a Enrico.“La vita è come un ricamo di cui noi vediamo il rovescio, la parte disordinata e piena di fili – ha detto il porporato – di tanto in tanto, però la fede ci permette di vedere un lembo della parte dritta”. È il caso di Chiara secondo il cardinale: “una grande lezione di vita, una luce, frutto di un meraviglioso disegno divino che ci sfugge, ma che c’è”.

Chiara-Corbella.2Io non so cosa Dio abbia preparato per noi attraverso questa donna” ha soggiunto, “ma è sicuramente qualcosa che non possiamo perdere; perciò raccogliamo questa eredità che ci ricorda di dare il giusto valore ad ogni piccolo o grande gesto quotidiano”.

Questa mattina stiamo vivendo, quello che 2000 anni fa visse il centurione, quando vedendo morire Gesù disse: Costui era veramente figlio di Dio” ha detto invece nella sua omelia frate Vito, giovane francescano, conosciuto ad Assisi, che ha assistito spiritualmente Chiara e la sua famiglia nell’ultimo periodo, trasferendosi anche nella loro casa.

La morte di Chiara è stata il compimento di una preghiera” ha proseguito. La giovane, difatti, ha raccontato il frate, “dopo la diagnosi medica del 4 aprile che la dichiarava ‘malata terminale’, ha chiesto un miracolo: non la guarigione, ma di far vivere questi momenti di malattia e sofferenza nella pace a lei e alle persone più vicine”.

E noi – ha detto ancora frate Vito, visibilmente emozionato – abbiamo visto morire una donna non solo serena, ma felice”. Una donna che ha vissuto spendendo la sua vita per l’amore Chiara-Corbella.3agli altri, arrivando a confidare ad Enrico “forse la guarigione in fondo non la voglio, un marito felice e un bambino sereno senza la mamma rappresentano una testimonianza più grande rispetto ad una donna che ha superato una malattia. Una testimonianza che potrebbe salvare tante persone…”.

“A questa fede Chiara è arrivata pian piano,” ha precisato frate Vito, “seguendo la regola appresa ad Assisi dai francescani che tanto amava: piccoli passi possibili”. Un modo,” ha spiegato, “per affrontare la paura del passato e del futuro di fronte ai grandi eventi, e che insegna a cominciare dalle piccole cose. Noi non possiamo trasformare l’acqua in vino, ma iniziare a riempire le giare. Chiara credeva in questo e ciò l’ha aiutata a vivere una buona vita e quindi una buona morte, passo dopo passo”.

Fuori dalla chiesa si poteva prendere una piantina, per volontà di Chiara che non voleva fiori, al suo funerale, ma che ognuno ricevesse un dono.

ALCUNE DELLE SUE MERAVIGLIOSE FRASI:

Siamo nati e non moriremo mai più

Il contrario della paura è la fede, il contrario della morte è la gioia, il contrario dell’amore è il possesso.

Il tuo compito è quello di nutrire la tua vita affinchè gli altri diventino santi.”

L’amore ti consuma, ma è bello morire consumati proprio come una candela che si spegne solo quando ha raggiunto il suo scopo.

Grazie Chiara

Fontehttp://www.santiebeati.it/dettaglio/95653

Note: Per approfondire: www.chiaracorbellapetrillo.it

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