LA FEDE AIUTA, PROTEGGE, SALVA E GUARISCE

LA FEDE AIUTA, PROTEGGE, SALVA E GUARISCE

miracolo- Touch of Faith - Simon DeweyQuando Gesù Cristo era su questa terra gli esempi di miracoli da lui compiuti per la fede dei richiedenti sono stati innumerevoli, anche oggi ciò potrebbe accadere se solo ci ricordassimo che Gesù Cristo è ancora vivo, vero e presente: nell’Eucarestia

Dio può intervenire negli avvenimenti del mondo, in modo da poter inclinare la bilancia dal lato di quelli che gli chiedono aiuto e protezione.

Un esempio concreto è il caso di santa Chiara di Assisi. Una mattina di settembre del 1240, arrivarono i saraceni ed entrarono fino al chiostro del convento. Dice Celano che Chiara, “senza timore, ordina, nonostante sia malata, che la conducano alla porta e la mettano davanti al nemico, portando davanti a lei la capsula d’argento, chiusa in una cassetta di d’avorio dove si custodisce con somma devozione il Corpo del Santo dei Santi” (Lc 1, 21).

Una delle religiose, testimone dell’accaduto, disse al pro­cesso di santachiara_con_l_ostensorio_caccia_i_saraceni_da_assisicanonizzazione che “una volta che i saraceni entrarono nel chiostro del convento, madonna Chiara si fece condurre fino alla porta del refettorio e comandò di portare davanti a lei un cofanetto, dove si custodiva il Santissimo sacramento del Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo e, prostrandosi a terra in preghiera, supplicò piangente dicendo:Signore, proteggi Tu queste tue serve, poiché io non le posso proteggere. – Allora, la testimone udì una voce di meravigliosa soavità, che diceva: – Io ti difenderò sempre… – Allora, detta madonna si volse alle sorelle e disse: – Non temete, perché io sono fiduciosa che non patirete alcun male né ora né mai, se obbedirete ai comandamenti di Dio.Ed i saraceni se ne andarono senza causare danno alcuno” (Processo 9, 2). Tutti i testimoni confermano il ritiro miracoloso dei saraceni grazie alla preghiera di Chiara davanti al Santissimo Sa­cramento. Per questo, la pietà popolare l’ha sempre rappresentata con un ostensorio in mano. Dio la salvò e salvò il suo convento e, anche, la città di Assisi. Ma, l’anno dopo, accadde di nuovo qualcosa di simile.

Vitale di Aversa minacciò di nuovo la città di Assisi e Chiara mobilitò le sue sorelle con preghiere e penitenza per ottenere la protezione di Dio. Un testimone dice che dopo essersi cosparsa il capo di cenere come segno di penitenza,mandò tutti nella cappella a pregare. Ed esse lo adempirono in modo tale che il giorno seguente, al mattino, quell’esercito fuggì allo sbando”. (Pro­cesso 9, 3).

Come vediamo, la preghiera fatta con fede è capace di cambiare il corso normale degli avvenimenti con il potere di Dio per il bene di quelli che lo amano.

rosadalima2Anche nella vita di santa Rosa da Lima si racconta qualcosa di simile. Il 21 luglio 1615, una spedizione di pirati olandesi, sotto il comando di Jorge Spilbergen, aveva sconfitto l’armata vicereale di fronte a Canete e si dirigeva al porto di Callao per impossessarsi di Lima, che era poco protetta. Rosa di Lima pregò con fervore e la popolazione riuscì a respingere i pirati, che dovettero fuggire alle navi senza fare alcun danno alla città.

Durante la seconda guerra mondiale, molte volte, gli alleati volevano bombardare san Giovanni Rotondo, il paese dove viveva, ma non riuscirono. Alcuni aviatori raccontavano che, mentre stavano per arrivare sul posto, Padre Pio appariva nelle nubi e con sguardo severo, diceva loro di andarsene. Dopo la guerra, alcuni di loro, nel vederlo personalmente lo riconobbero.

E quante volte Dio sospende il corso normale delle malattie e guarisce miracolosamente quelli per i quali si prega con fede! Per questo, possiamo dire senza temere di sbagliarci: La preghiera fatta con fede realizza miracoli.

Dio fa miracoli quando glielo chiediamo con fede e amore. Molti guariscono per le loro preghiere o quelle dei loro familiari. Altri muoiono, perché nessuno prega per loro. Molti luoghi della terra si salvano da gravi pericoli di guerre o epidemie o catastrofi naturali per le preghiere dei loro abitanti.

Battaglia di Lepanto 7 ottobre 1571

Battaglia di Lepanto 7 ottobre 1571

Ricordiamo l’esito della battaglia di Lepanto contro i maomettani, il 7 ottobre 1571, con la recita del rosario di tutta la cristianità per iniziativa di papa san Pio V.

Altro evento, tra i mille che si potrebbero citare. Quello del 25 agosto 1675, 6000 polacchi misero in fuga 300.000 turchi, che assediavano la città di Lwow in Polonia. La vittoria fu attribuita all’intercessione di Maria. Quel giorno, tutto il popolo si era riunito in preghiera e vide come il cielo si rannuvolò all’improvviso ed uno strano temporale si rovesciò contro l’esercito nemico con grandine, fulmini, tuoni e lampi, che li fece fuggire spaventati.

Nella guerra franco-prussiana del 1871, nel paese di Pontmain, la Madonna apparve a due bambini. In questo paese, tutta la popolazione pregava per essere protetta dall’avanzata tedesca. Il parroco aveva consacrato alla Vergine Maria i 38 giovani partiti per la guerra: tutti tornarono sani e salvi. I tedeschi non entrarono nel paese. Anche nella guerra del 1914, la Madonna protesse il paese. E, nella seconda guerra mondiale, tutti i soldati di quel paese tornarono dal fronte.

Dio agisce con amore, quando glielo chiediamo con fede. Dio è il Signore della storia e dell’universo. Nulla accade senza il suo consenso; ma, affinché agisca a nostro favore, dobbiamo chiederlo, poiché non vuole operare contro la nostra volontà.

a) Carlo Carretto

Carlo Carretto

Carlo Carretto

Religioso che sognava di fondare un convento nelle Alpi, ma un’iniezione mal fatta lo lasciò zoppo per tutta la vita. Invece di andare sulle Alpi, andò 10 anni nel deserto del Sahara dove, nel silenzio e nella solitudine, imparò ad amare di più Dio e scrisse dei libri molto belli, letti in tutto il mondo. Per questo, ha potuto scrivere: “Ora ringrazio Dio per quello che ha fatto con me e per la mia gamba zoppa che sto trascinando con un bastone da trenta anni”.

Sicuramente, molti santi non sarebbero mai diventati tali se Dio non avesse permesso nella loro vita fallimenti o malattie, che li avesse fatti avvicinare di più a lui. Molti si avvicinano maggiormente a Dio tramite le sofferenze più che con una vita sana e piacevole. Perciò dobbiamo ringraziare Dio per molti dei suoi interventi dolorosi nella nostra vita, perché ci fanno maturare e crescere spiritualmente molto di più pochi mesi di malattia di un anno di vita sana e normale.

Carlo Carretto dice: “Dio non è mai assente dalla nostra vita né può esserlo”. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo (At 17, 28). “Ma quanti atti di fede per imparare a navigare nel mare di Dio ad occhi chiusi e con la convinzione che, se affondiamo, affondiamo in lui, nel divino ed eterno Presente! Felice chi impara a vivere questa navigazione in Dio e sa rimanere sereno, anche quando aumenta la tempesta”.

b) Nguyen Van Thuan

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Nguyen Van Thuan

Nguyen Van Thuan, già vescovo, rimase tredici anni in un carcere vietnamita, dei quali nove anni in isolamento totale. Il giorno in cui lo arrestarono, il 15 agosto 1975, aveva un rosario nel suo borsellino. Dice: “Durante il viaggio verso la prigione, mi sono reso conto che non mi restava altro che confidare nella provvidenza di Dio”.

Nel carcere patì molto la fame ed ebbe momenti di malattia e di tristezza, e non poteva immaginare di uscirne vivo; ma la provvidenza di Dio vegliava su di lui. Per questo, dopo la sua liberazione ha potuto dire: “Nella mia vita, che è stata lunga e accidentata, ho fatto questa esperienza: se seguo fedelmente Gesù passo dopo passo, lui mi conduce alla meta. Camminerete per sentieri imprevedibili, a volte tortuosi, oscuri, drammatici, ma abbiate fede: Siete con Gesù! Gettate su di lui tutte le vostre ansie e preoccupazioni”.

Nell’anno 2000 fece gli esercizi spirituali davanti al Papa in Vaticano. Disse: “24 anni fa, quando celebravo la messa con tre gocce di vino e una goccia d’acqua nel palmo della mia mano, non mi sarei mai aspettato che oggi il Santo Padre mi avrebbe regalato un calice dorato. 24 anni fa non avrei mai pensato che oggi, festa di san Giuseppe del 2000, il mio successore avrebbe consacrato, precisamente nel luogo dove vissi agli arresti domiciliari, la più bella chiesa in Vietnam dedicata a san Giuseppe. 24 anni fa non avrei mai sperato di poter ricevere oggi, da un cardinale, una somma consistente per i poveri di quella parrocchia”.

giovanni paolo IIPapa Giovanni Paolo II lo nominò presidente del Consiglio Pontificio di Giustizia e Pace e cardinale della santa Chiesa. Evidentemente, le vie di Dio sono per noi incomprensibili, ma Dio scrive diritto sulle righe storte. Cambia i nostri progetti umani con fallimenti e sofferenze di tutti i tipi. Per ognuno ha una missione concreta e specifica. La sua provvidenza guida ognuno per vie differenti. Ognuno ha la sua via personale. Dio non fa fotocopie. Quale sarà la tua via? Fai la volontà di Dio in ogni momento, perché, come disse Raissa Maritain: “Sotto le sue oscure apparenze, i doveri di ogni istante nascondono la verità divina; sono come i sacramenti del momento presente”.

c) Madre Angelica

Nacque nel 1923 a Canton (Ohio), Usa. I suoi genitori divorziarono, quando aveva 6 anni. A partire da allora, visse sola con sua madre, soffrendo la fame ed il freddo e sopravvivendo con lavori occasionali. Oltre a questo, sua madre aveva problemi di depressione, che a volte la portavano a volersi suicidare. Per questo, da piccolina dovette guadagnarsi la vita per poter sopravvivere ed aiutare sua madre, e tutto questo influenzò negativamente sui suoi risultati scolastici.

A venti anni accadde il fatto decisivo della sua vita. Una signora, Rhoda Wise, che era stata protestante, si convertì alla fede cattolica, mentre si trovava gravemente malata in un ospedale cattolico. I medici le dissero che aveva un cancro in fase terminale e dovette tornarsene a casa; ma, dopo pochi giorni, le apparvero Gesù e Santa Teresina del Bambin Gesù, che la guarirono miracolosamente. La signora Rhoda Wise le diede una preghiera da recitare, chiedendo l’intercessione di santa Te­resina. Alla fine della novena dopo una notte di dolori lancinanti si sveglia al mattino completamente guarita.

madre angelica“Sentire che Dio mi aveva scelta e mi aveva trattato in un modo preferenziale, provocò in me un drammatico cambiamento … Mi innamorai di Dio ed iniziai ad avere una vera sete di lui. La mia vita cambiò da quell’istante… Un giorno del 1944, mentre meditavo in chiesa, un pensiero attraversa la mia mente. Era un semplice fatto, come se avessi avuto la totale certezza che sarei diventata suora… Cosa? Suora? Non lo potevo credere! Non mi piacevano le suore … La convinzione che dovevo seguire questa vocazione era molto forte.”

Si fece religiosa e fondò un monastero compiendo una grande opera di evangelizzazione con l’aiuto delle sue consorelle. I libretti di Madre Angelica vengono distribuiti in tutti gli Stati Uniti e in 37 paesi tradotti in francese, spagnolo, e vietnamita. Il lavoro delle sorelle era favoloso e Dio provvedeva a tutte le spese anche quando decisero di adibire il garage a stazione televisiva: Eternal Word Television Network (catena di televisione Parola eterna, EWTN). In tutte le sue opere brilla come una continua luce la divina provvidenza, che continua a dirci come Gesù: Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi (Gv 14, 12).

d) Padre Giovanni Salerno

È un grande missionario italiano, che cammina per le vie delle alte cordigliere delle Ande del Sud del Perù, portando consolazione ai malati come medico e l’amore di Gesù come sacerdote. Era sacerdote agostiniano; ma, con il permesso dei suoi superiori, lasciò l’Ordine per fondare il Movimento dei Servi dei poveri del terzo mondo.Padre Giovanni Salerno

Nel suo libro Missione andina con Dio, racconta come, quando aveva diciassette anni, tre oculisti di Viterbo gli dissero: “A vent’anni resterai completamente cieco!” Lo stesso superiore gli disse che doveva interrompere i suoi studi e sposarsi al più presto per avere così una sposa che potesse aiutarlo nella sua cecità. Ma pregò il Signore e scrisse al Monastero delle Agostiniane di Cassia. La badessa gli rispose che una giovane sorella si era offerta vittima per la sua salute. I superiori accettarono di portarlo, come ultima risorsa, a Roma dal celebre oculista dr. Lazzantini, che gli salvò la vista e gli disse: “Devi ritornare ai tuoi studi”. E fu ordinato sacerdote un anno prima dei suoi compagni di corso, divenne missionario in Perù e fondatore del movimento ecclesiale dei ” Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo (Opus Christi Salvatoris Mundi)” che invita i giovani, le coppie di sposi, i sacerdoti e i laici a unirsi in favore di tanti fratelli che soffrono nel Terzo Mondo.

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/la%20provvidenza%20di%20dio.htm

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