Letture di venerdì 26 giugno 2015

LETTURE DI VENERDÌVergine_del_Trompone

26 giugno 2013

XII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

MADONNA DEL TROMPONE

(Vercelli – Italia) 26 Giugno 1562 – Ancora una volta la Madonna viene in aiuto alle sofferenze non solo di una povera donna, ma anche delle popolazioni sfiduciate e sfinite dalle guerre, portando un’era di pace e di ricostruzione per l’intero Piemonte. In articoli vari la storia dell’apparizione, del santuario e il video-concerto con le immagine del santuario.

S. Giuseppe Maria Escrivà de BalaguerSan Giuseppe Maria Escrivà de Balaguer

fondatore dell’Opus Dei (1902–1975) 26 giugno – Uno dei personaggi più discussi del secolo scorso,  il fondatore dell’Opus Dei non hafatto nulla di straordinario, se non … rendere straordinario ogni giorno mettendo nelle mani di Dio ogni sua opera. In briciole di luce la storia, alcuni video e la preghiera.

 “Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Gn 17, 1.4-5.9-10.15-22 – Dal libro della Genesi.

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. La mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli. Non ti chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abraham perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò. Disse Dio ad Abramo: «Da parte abramo (1)tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio. Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei». Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novanta anni potrà partorire?». Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo». Dio terminò così di parlare con lui e, salendo in alto, lasciò Abramo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.127

RIT: Benedetto l’uomo che teme il Signore.
risurrezione1Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. RIT

La tua sposa come vite feconda  nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. RIT

Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita! RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Cristo ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie.

Alleluia.

VANGELO

Mt 8, 1-4 – Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco miracolo lebbrosovenire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

“Se tu vuoi, puoi mondarmi”.

La lettura odierna ci presenta la guarigione di un anonimo lebbroso che venne a prostrarsi davanti a Gesù. Nell’incontro, il malato formula un grandissimo atto di fede e di fiducia in Lui, ed è certo che Cristo Signore potrà guarirlo. Infatti il lebbroso dice: “se tu vuoi, puoi…”. Egli fa leva sull’amore, sulla compassione di Cristo, e lo sa bene che l’Amore non gli dirà certo di no. Si affida completamente alla libertà di Dio. E’ così che Gesù aveva insegnato a pregare. Egli rispose con lemiracolo lebbroso (2) stesse parole: “Lo voglio, sii sanato!” E’ una volontà di grazia e di misericordia che si effonde su quell’infelice. “Stendendo la mano, lo toccò”. Gesù non teme di divenire impuro anche lui, secondo la legge, né di essere accusato dagli avversari come trasgressore delle norme stabilite. Gli impone tuttavia di non divulgare il fatto strepitoso e di compiere quanto comanda la legge. Il lebbroso deve presentarsi ai sacerdoti, perché verìfichino l’avvenuta guarigione e fare la dovuta offerta in segno di riconoscenza a Dio, dal quale vengono la guarigione e la nuova vita. Il tutto deve servire “come testimonianza per loro”. Gesù non cerca se stesso, opera con semplicità il bene e indirizza a Dio la riconoscenza degli uomini. Gesù, come Mosè, scende dal monte, ma non più con una parola da osservare, ma come Parola compiuta: è il Figlio, che fa grazia ai fratelli. Guarire dalla lebbra è azione esclusiva di Dio, Signore della vita e della morte. “Privi della gloria di Dio, siamo gratuitamente vivificati dalla sua grazia”. L’uomo è trasformato dalla Parola, che gli tocca il cuore. L’umiltà di riconoscere i nostri limiti, la volontà e la fiducia di poterne essere guariti, l’iniziativa di rivolgerci all’unico medico, Cristo, ci faranno essere molto meno lebbrosi e più purificati. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, che ci hai dato l’eucaristia per farci vivere in comunione con Te, guidaci ed preghieraassistici affinché testimoniamo sempre la vita nuova che ci hai donato, come Sant’Ireneo testimoniò fino alla morte, fa che diventiamo anche noi veri discepoli del Cristo Tuo Figlio. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.