ALMANACCO DEL 31 MAGGIO 2016

 

ALMANACCO DEL 31 MAGGIO 2016

Le pubblicazioni del calendario religioso di Maria Regina dell’Universo

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B_V_DELLE_GRAZIE_FIUMICINOVISITAZIONE DELLA B.V.M
APPARIZIONE DI PETRELLA

Madonna delle Grazie di Fiumicino

Letture di martedì 31 maggio 2016
BEATO FELICE DI NICOSIA
I SANTI DI MAGGIO
Percorso Giubilare in Veneto
I 13 martedì di s. Antonio da Padova
TREDICINA A SANT’ ANTONIO DA PADOVA

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IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE 

dato il 31 Maggio 1984

“… Il digiuno è di grande importanza nella vita spirituale. …”

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serio in pensiero sedutoMESSAGGIO DI PADRE PIO  

PER IL 31 MAGGIO.

Il campo della lotta tra Dio e satana è l’anima umana. E’ in essa che si svolge in ogni momento della vita. E’ necessario che l’anima dia libero accesso al Signore e sia da lui, in tutte le parti, fortificata con ogni sorta di armi; che la sua luce la irradii onde combattere le tenebre dell’errore; che sia rivestita di Gesù Cristo, della sua verità e giustizia, dello scudo della fede, della parola di Dio per vincere sì potenti nemici. Per essere rivestiti di Gesù Cristo è necessario morire a se stessi. (CE, 33)

Tratto da “Buona Giornata ” – Edizioni Padre Pio da Pietrelcina

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VISITAZIONE della B. VERGINE MARIAelisabetta

31 maggio 

Questa festa commemora la visita di Maria alla cugina Elisabetta, narrata dall’evangelista Luca (1, 39-56). Di origine francescana, fu istituita durante il capitolo generale dell’ordine nel 1263 dietro richiesta di S. Bonaventura.

La storia e parte del film su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/visitazione-della-b-vergine-maria/

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3Santa Maria Apparì PetrellaAPPARIZIONE DI PETRELLA

31 maggio 1562

La veggente in questo caso si chiama Persiana, una fanciulla di 13 anni che raccogliendo ciliege si trova in difficoltà e inizia a recitare il rosario. La Madonna appare, l’aiuta, fa maturare le sue ciliege e lascia l’impronta del Suo piede oltre a numerose grazie…

La storia della Madonna di Appari su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/apparizione-di-petrella/

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Madonna delle Grazie di Fiumicino

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IL SANTUARIO DELLA MIRACOLOSA VERGINE SANTISSIMA,  detta “DELLE GRAZIE” 31 maggio

VENERATA A FIUMICINO DI SAVIGNANO SUL RUBICONE 

A4 Km dalla strada Statale Adriatica e a 2 dalla via Emilia, è situato Fiumicino di Savignano sul Rubicone, piccolo borgo romagnolo. La sua storia è legata al Santuario della Beata Vergine delle Grazie, il più antico della diocesi di Rimini. La storia, i miracoli e i video su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/madonna-delle-grazie-di-fiumicino/

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visitazione4LETTURE DI MARTEDÌ

31 Maggio 2016

IX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

Visitazione della B.V.M.

“… «L’anima mia magnifica il Signore il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore…”

La preghiera del mattino e della sera, le letture e il commento su http://biscobreak.altervista.org/2016/05/letture-di-martedi-31-maggio-2016/

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SANTO FELICE DI NICOSIAbeatofelicedanicosia

frate cappuccino (1715-1787) 31 maggio

Figlio di un calzolaio di Nicosia (Sicilia), venne battezzato col nome di Giacomo e fu straordinariamente devoto: cominciò a lavorare molto presto nella bottega del padre, pur soffrendo per le bestemmie e il linguaggio volgare che vi udiva.  

In briciole di luce la storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/beato-felice-di-nicosia/

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SANTI E BEATI DI MAGGIO

san-giuseppe400

Raccolta dei santi, beati e servi di Dio proposti da Maria Regina dell’Universo con video e filmati, preghiere e miracoli, profezie e insegnamenti, durante il mese di maggio su http://biscobreak.altervista.org/2016/05/santi-e-beati-di-maggio/

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PERCORSO GIUBILARE IN VENETOchiampo 2

Una domenica del Corpus Domini passata con un gruppo splendido. 

Questo pellegrinaggio di un giorno nel cuore del Veneto è stato piuttosto raccolto, non eravamo mai stati così pochi, (una ventina), ma forse proprio il numero ha contribuito a farci sentire tutti più vicini.

In foto-testimonianze il racconto e le immagini del pellegrinaggio su http://biscobreak.altervista.org/2016/05/percorso-giubilare-in-veneto/

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TREDICINA A SANT’ANTONIO

S. ANTONIO da PADOVA1Si tratta di una delle devozioni caratteristiche al Santo di Padova alla cui festa ci si prepara per ben tredici giorni (invece dei soliti nove giorni della novena). La devozione ha origine dalla convinzione popolare che il Santo conceda ogni giorno ai suoi devoti ben tredici grazie e anche dal fatto che la sua festa ricorre proprio il 13 del mese; così per suo merito il tredici è diventato un numero che porta fortuna.

Su http://biscobreak.altervista.org/2015/05/tredicina-a-sant-antonio/

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PREGHIERE E PROPOSTE IN CORSO

 I 13 martedì di s. Antonio da Padova

Inizio 15 marzo 2016

DODICESIMO MARTEDI’ (31 maggio)

Morte di S. Antonio.

La morte, che fa tanta paura e mette in costernazione gli amici del mondo e delle passioni, perché li separa da tutti i beni e i piaceri nei quali avevano riposto il loro paradiso, e li sospinge verso un avvenire incerto, è un bene pei giusti fedeli ai propri doveri, perché è annunzio della liberazione; non vedono nella tomba un abisso, ma una porta che introduce alla vita eterna. Sant’Antonio era vissuto sempre con lo sguardo fisso alla patria celeste; per essa aveva lasciata quella terrena, gli amori innocenti dei suoi cari, la gloria dei nobili natali, ed in cambio aveva abbracciato l’umiltà, la povertà, le amarezze della SANT'ANTONIO DA PADOVApenitenza. Per il Paradiso faticò instancabilmente nell’apostolato finché ebbe vita, e, giovane di trentasei anni, spiccò il volo verso il cielo, confortato dalla vista di quel regno beato e nella certezza di presto possederlo. Chi non sente il desiderio di chiudere la vita con una morte simile a questa? Ricordiamoci però che è frutto di una vita spesa bene. Come è la nostra vita? Sta in nostra mano morire da giusti o da dannati. A noi la scelta.

Miracolo del Santo

Nelle vicinanze di Padova, una bambina chiamata Eurilia, essendo uscita un giorno in campagna, cadde in un fosso pieno di acqua e di fango, e vi annegò. Turata fuori dalla povera madre, venne collocata sulla sponda del fosso, con la testa in basso e i piedi alzati, come suol farsi cogli affogati. Ma non dava segno alcuno di vita; sulle guance e sulle labbra si scorgevano impresse le tracce sicure della morte. Frattanto premurosa la madre fece voto al Signore e a S. Antonio di recare in dono una effige di cera alla sua tomba, se le avesse restituita viva la figlia. Fatta la promessa, la bambina, a vista delle persone accorse, cominciò a muoversi: Sant’Antonio le aveva ridonata la vita.

3 Pater, 3 AveMaria, 3 Gloria al Padre.

Responsorio: Se cerchi miracoli, la morte, l’errore, la calamità, il demonio, la lebbra fuggono, gli infermi si alzano sani.S. ANTONIO da PADOVA1

Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Spariscono i pericoli, cessa il bisogno; lo raccontino quanti lo provano, lo dicano i padovani. Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Prega per noi, beato Antonio e siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Orazione: O Dio, rallegri la tua Chiesa la preghiera votiva del beato Antonio tuo Confessore e Dottore affinché sia sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere le gioie eterne. Per Cristo nostro Signore. Così sia.

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TREDICINA A SANT’ANTONIO

 

31 MAGGIO

La parola di Dio

Perciò, liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverò la sua felicità nel praticarla” (Gc 1,21-25)

leggere la parola - libroDagli scritti di sant’Antonio:

Sono i poveri, i semplici, gli umili, che hanno sete della parola di Vita e dell’acqua della Sapienza. Al contrario, i mondani che si inebriano con il calice d’oro del vizio, i sapienti, i consiglieri dei potenti, credetemi, non si lasciano annunciare il Messaggio divino. È un grande segno di predestinazione l’ascoltare volentieri la Parola di Dio. Come l’esule, il quale cerca e sente con piacere le notizie provenienti dalla sua terra, dimostra di amare la sua patria, così si può dire che abbia già il cuore rivolto al Cielo il cristiano che ascolta con interesse chi gli parla della Patria celeste”.

PREGHIAMO

O Signore, noi Ti invochiamo: per l’intercessione di Sant’Antonio, dottore evangelico e messaggero della tua verità, fa che ascoltiamo di cuore la tua voce e custodiamo fedelmente la tua Parola. Per Cristo nostro Signore. Amen. Padre Nostro…

Il cuore nello scrigno

Nella predicazione frate Antonio raccomandava molto il distacco dalle cose di questo mondo e l’amore alla povertà. Il Signore volle dare maggiore autorità alle parole del Santo con un prodigio strepitoso. Mentre egli predicava a Firenze, morì un uomo molto ricco che non cuore in scatolaaveva voluto ascoltare le esortazioni del Santo. I parenti del defunto vollero che i funerali fossero splendidi e invitarono frate Antonio a tenere l’elogio funebre. Grande fu la loro indignazione quanto udirono il santo frate commentare le parole del Vangelo: “Perché, dove è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,21), dicendo che il morto era stato un avaro ed un usuraio. Per rispondere all’ira dei parenti ed amici il Santo disse: “Andate a vedere nel suo scrigno e vi troverete il cuore“. Essi andarono e, con grande stupore, lo trovarono palpitante in mezzo al denaro e ai gioielli. Chiamarono pure un chirurgo perchè aprisse il petto al cadavere. Questi venne, fece l’operazione e lo trovò senza cuore. Dinanzi a tale prodigio parecchi avari e usurai si convertirono e cercarono di riparare al male compiuto.

– Non cercare le ricchezze che rendono l’uomo schiavo e lo mettono in pericolo di dannarsi, ma la virtù, la sola accetta a Dio.