Letture di giovedì 24 marzo 2016

lavanda-dei-piediLETTURE DI GIOVEDÌ

24 marzo 2016

Giovedì Santo – Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri

“… cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli …”

INDULGENZA PLENARIA con la recita delle seguenti preghiere:  Adoriamo il sacramento e tantum ergo – dopo la s. messa della cena del Signore e durante l’esposizione del SS.

Caterina_di_SveziaSANTA CATERINA DI SVEZIA

 Badessa (ca. 1331 – 1381) 24 marzo – La sua intera esistenza venne assorbita dalla vocazione della madre (Santa Brigida), ma proprio per questo abbiamo un esempio di cosa voglia dire essere figlia di una santa tanto importante e impegnata nella vigna del Signore. La storia e la video-storia della figlia di santa Brigida.

Beata Maria Serafina del Sacro Cuore suo-maria-serafina

(Clotilde Micheli) Fondatrice – 24 marzo – È l’esempio di come sia la volontà di ognuno di noi ad avere l’ultima parola sul progetto di Dio per noi. Suor Maria Serafina tra le tante visioni vedrà anche Martin Lutero all’inferno. La storia e il video della sua beatificazione.

Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarci alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fà che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Es 12, 1-8. 11-14 – Dal libro dell’Esodo.

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:
«Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; cena pasqualecalcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.115

RIT: Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

agnelloChe cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. RIT

Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. RIT

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. RIT

SECONDA LETTURA

1 Cor 11, 23-26 – Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

cena (2)Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

VANGELO

Gv 13, 1-15 – Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio lavanda-dei-piediritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

COMMENTO

In questa messa che si svolge nella cattedrale, si manifesta il mistero del sacerdozio di Cristo, partecipato dai ministri costituiti nelle singole Chiese locali, che rinnovano oggi il loro impegno al servizio del unzione infermipopolo di Dio. Il Vescovo, circondato dagli altri sacerdoti, benedice gli oli che verranno adoperati nei diversi sacramenti: il crisma (olio mescolato con profumi), per significare il dono dello Spirito Santo nel Battesimo, nella Cresima, nell’Ordine; l’olio per i catecumeni e quello per i malati, segno della forza che libera dal male e sostiene nella prova della malattia. Attraverso una realtà terrena, già trasformata dal lavoro dell’uomo (l’olio) e un gesto semplice e familiare (l’unzione), si esprime la ricchezza della nostra esistenza in Cristo, che lo Spirito continua a trasmettere alla Chiesa sino alla fine dei tempi. Nella nuova ed eterna alleanza tutto ha valore perchè tutto procede dall’Unto per eccellenza, da Gesù Cristo. In lui, come egli stesso dichiara, si realizza in pieno il testo di Is 61,1-2. Gesù dimostra attraverso le opere la sua missione (Atti 10,38). (Fonte: LaChiesa.it)

RITO DELLA LAVANDA DEI PIEDI

ANTIFONA PRIMA (cf. Gv 13,4.5.15) Il Signore si alzò da tavola versò dell’acqua in un catino, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli: ad essi volle lasciare questo esempio.

ANTIFONA SECONDA (Gv 13,6.7.8)Lavanda dei Piedi 2

“Signore, tu lavi i piedi a me?”.
Gesù gli rispose dicendo:
“Se non ti laverò, non avrai parte con me”.
V. Venne dunque a Simon Pietro, e disse a lui Pietro:
– Signore, tu lavi…
V. “Quello che io faccio, ora non lo comprendi,
ma lo comprenderai un giorno”.
– Signore, tu lavi…

ANTIFONA TERZA (cf. Gv 13,14)

“Se vi ho lavato i piedi, io, Signore e Maestro, quanto più voi avete il dovere di lavarvi i piedi l’un l’altro”.

ANTIFONA QUARTA (Gv 13,35) “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri”.

lavanda dei piediV. Gesù disse ai suoi discepoli:
– Da questo tutti sapranno…

ANTIFONA QUINTA
(Gv 13,34) “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”, dice il Signore.

ANTIFONA SESTA (cf. 1Cor 13,13) Fede, speranza e carità, tutte e tre rimangano tra voi: ma più grande di tutte è la carità.

V. Fede, speranza e carità, tutte e tre le abbiamo qui al presente: ma più grande di tutte è la carità.
– Fede…C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

PREGHIERA DELLA SERA

lavanda dei piedi.1Giunta l’ora di passare da questo mondo al Padre, Tu, o Signore, ci hai lasciato il testamento del Tuo amore nell’umile gesto della lavanda dei piedi e nel dono supremo dell’Eucaristia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno. Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Signore Gesù, in quest’ora suprema
in cui ci chiami come amici a mangiare la Pasqua con Te, rendici degni di essere eredi e commensali della gloria nel banchetto eterno.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.