Letture di martedì 2 luglio 2019

LETTURE DI MARTEDÌ

2 luglio 2019

XIII Settimana del tempo Ordinario (Anno I)

“… «Perché avete paura, gente di poca fede?»….”

APPARIZIONI MARIANE DEL 2 LUGLIO

Le apparizioni mariane in questa particolare data in Italia sono tante eccovene alcune… Ma sorge spontaneo un dubbio… perchè una così alta concentrazione proprio in questo giorno? E’ possibile che vi sia un filo conduttore o una ripetitività di qualche genere? A voi la risposta.In articoli vari la storia delle apparizioni, i video e una preghiera.

BERNARDINOSan Bernardino Realino

Sacerdote gesuita (1530-1616) 2 luglio – Era consultato da persone di ogni livello sociale su questioni secolari e religiose, e si guadagnò il soprannome di “padre della città” per la sollecitudine che dimostrava verso chiunque si trovasse in difficoltà o fosse malato; diversi miracoli furono attribuiti alla sua intercessione. In briciole di luce la storia  e la video-storia.

Popoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che ci hai reso figli della luce con il Tuo Spirito di adozione, fà che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Amen

PRIMA LETTURA

Gn 19, 15-29 – Dal libro della Gènesi

lot

In quei giorni, quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città di Sòdoma». Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». Ma Lot gli disse: «No, mio signore! Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato grande bontà verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. Ecco quella città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù – non è una piccola cosa? – e così la mia vita sarà salva». Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. Presto, fuggi là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Soar. Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.25

RIT: La tua bontà, Signore, è davanti ai miei occhi.

occhio cuoreScrutami, Signore, e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente. La tua bontà è davanti ai miei occhi, nella tua verità ho camminato. RIT

Non associare me ai peccatori né la mia vita agli uomini di sangue, perché vi è delitto nelle loro mani, di corruzione è piena la loro destra. RIT

Ma io cammino nella mia integrità; riscattami e abbi pietà di me. Il mio piede sta su terra piana; nelle assemblee benedirò il Signore. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola.

Alleluia.

VANGELO

Mt 8, 23-27 – Dal Vangelo secondo Matteotempesta

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La poca fede e la paura.

ADAMO

È sorprendente leggere nel vangelo di oggi che Gesù dorme mentre si sta scatenando una violenta tempesta che scaglia onde minacciose sulla barca dei suoi discepoli. È ancora più sorprendente costatare nella storia e nella vita che lo stesso Signore appaia talvolta disinteressato e assente mentre vicende minacciose si abbattono sul mondo, sulla sua Chiesa e sulle singole persone. Quel sonno e quel distacco ha scandalizzato e scandalizza molti, ha generato e genera spesso crisi di fede, ha indotto molti e induce ancora oggi a parlare del silenzio di Dio, dell’assenza di Dio dal nostro mondo. Qualcuno è giunto a parlare della «morte di Dio» e, sulla stessa scia, ha fortemente dubitato del suo amore per noi. Forse ci siamo dimenticati della causa della primordiale paura già percepita in modo intenso dai nostri progenitori, quando si sono ritrovati fuori del paradiso terrestre: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». È stato prima l’uomo a nascondersi a Dio, egli si è accecato nella presunzione di diventare come lui. Il rapporto uomo – Dio era basato sull’amore, dopo il peccato lo vediamo contrassegnato dalla paura e dalla nudità; il recupero avviene ora mediante la fede, che ci consente di vedere solo attraverso un velo.

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Quando manca la fede le burrasche assumono dimensioni distruttive. È quasi sempre l’uomo a scatenarle, ma non è capace di riconoscere le proprie responsabilità, apportare i necessari rimedi, anzi le attribuisce a Dio e osa incolparlo; emana condanne contro quel Dio che egli volutamente ignora. Non è quindi il silenzio o il disinteresse o ancor meno l’assenza o la morte di Dio la causa delle nostre disfatte, ma l’oscuramento dell’anima, il buio della fede che genera tempeste, violenze, sopraffazioni ed è ancora la stessa mancanza a scatenare la paura in coloro che le subiscono. È di qualche giorno fa l’ammonimento del Signore che ci ricordava di non aver paura di coloro che possono uccidere il corpo, ma piuttosto di coloro che possono distruggerci dentro creando l’inferno nella nostra vita. Ai nostri giorni malessere profondo e decantato progresso convivono assurdamente insieme e sono pochi coloro che con intelligenza e sapienza ne sanno scrutare difetti e valori. Il salmista così ci ammonisce: «Non vantatevi». E agli empi: «Non alzate la testa!». Non alzate la testa contro il cielo, non dite insulti a Dio». Lo stesso Signore, dopo la sua passione e risurrezione così ci rassicura: «Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

tempesta1PREGHIERA DEI FEDELI

Dio della nostra vita, accogli la nostra preghiera che professa fiducia solo in Te che sei fonte di pace e ci conduci alla salvezza eterna. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.