Letture di mercoledì 7 ottobre 2015

LETTURE DI MERCOLEDÌMadonna-del-Rosario

7 ottobre 2015

XXVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

BEATA VERGINE MARIA del ROSARIO

7 ottobre – Tra i membri delle confraternite del Rosario, fondate nel XV secolo, era abitudine celebrare una festa in onore della Beata Vergine Maria del Rosario, e questa pratica era comune anche tra i membri dell’Ordine domenicano…  In “articoli vari” Storia, video e canto della Madonna del Rosario. STORIA DELLA MADONNA DI POMPEI

s. giustinaSanta Giustina

martire (data sconosciuta) 7 ottobre – Santa Giustina discendente da una distinta famiglia padovana, fu una martire cristiana che visse a Trieste al tempo dei romani. Le leggende sulla sua storia sono molteplici e tutte assai curiose. In “Briciole di luce” La storia e il video che rievoca il suo martirio.

SERVA DI DIO MADRE MARIA DEGLI ANGELI

serva-di-dio-maria-degli-angeli-28giuseppina-operti29Fondatrice (1871-1949) 7 ottobre – Un secolo dopo la morte della torinese carmelitana scalza beata Maria degli Angeli (1661-1717), nacque l’altra carmelitana omonima, la Serva di Dio Maria degli Angeli anch’essa di Torino. Due nomi uguali, due cammini paralleli di santità, nello stesso Ordine religioso e nella stessa città, anche così si avverano i disegni di Dio. Ne’ “Il tuo spazio” La storia.

 Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno.

 PREGHIERA DEL MATTINO

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l’intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRIMA LETTURA

Gio 4, 1-11 – Dal libro del profeta Giona

Giona provò grande dispiacere e fu sdegnato. Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e giona e il ricinoche ti ravvedi riguardo al male minacciato. Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». Ma il Signore glirispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?». Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì una capanna e vi si sedette dentro, all’ombra, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona, per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino. Ma il giorno dopo, allo spuntare dell’alba, Dio mandò un verme a rodere la pianta e questa si seccò. Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d’oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venire meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere». giona e il ricino morto

Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per questa pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato da morire!». Ma il Signore gli rispose: «Tu hai pietà per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita! E io non dovrei avere pietà di Nìnive, quella grande città, nella quale vi sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.85

RIT: Signore, tu sei misericordioso e pietoso.

Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia. RITDio1 (2)

Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t’invoca. Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche. RIT

Tutte le genti che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, Signore, per dare gloria al tuo nome. Grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo:«Abbà! Padre!».

Alleluia.

VANGELOdeserto preghiera

Lc 11, 1-4 – Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Signore, insegnaci a pregare

Ieri il Vangelo, esaltando l’atteggiamento di Maria, sorella di Marta, ci ha ben ricordato la saggezza del saper stare con Dio. Oggi lo stesso Vangelo ci insegna come dobbiamo pregare. Un giorno, narra Luca, Gesù si trovava in un luogo a pregare, e quand’ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare”.
Abbiamo in questo modo la preghiera del Signore
, giunta a noi in duplice forma: l’una, più breve, tramandata da Luca, l’altra, più lunga, tramandata da Matteo e fatta propria dalla Chiesa. preghiera (2)Padre, sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno e dacci oggi il nostro pane quotidiano”. E’ una preghiera che si rivolge a un Dio, che in primo luogo lo incontriamo come Padre. Questa è la Parola che ci genera nella nostra verità di figli. Gesù è venuto a insegnarcela. Accogliamola con l’atteggiamento di Maria, seduta ai suoi piedi. Dopo di averci svelato il suo mistero di Figlio e di fratello, con questa preghiera ci fa entrare nella paternità di Dio: in essa desideriamo quanto ci occorre per vivere. E’ quanto lui stesso ci dona nell’Eucaristia, in cui offre se stesso come nostro cibo. Questa preghiera è un dialogo diretto tra un tu, che è il Padre e un tu, noi, che è il vero io, in quanto in comunione con il Figlio e con i fratelli. Ciò che chiediamo nel “Padre nostro” è già tutto realizzato e donato a noi nel Figlio: la santificazione del Nome, l’avvento del Regno, il dono del Pane, del perdono e della filiale fiducia. Chiedendo, apriamo la mano per ricevere. La preghiera del Signore è la sintesi di ogni preghiera. La rivolgiamo al Padre sempre in comunione con tutti e per tutti. “Quando pregate, dite…”. La preghiera cristiana è dire, in obbedienza a Gesù, ciò che lui ci insegna. Invochiamo il dono di conoscere e accettare la paternità e la conseguente fraternità. Chiedendo quei doni che il padre vuole fare a tutti nel Figlio.

PREGHIERA DELLA SERAMaria Maestra di Preghiera

O Dio onnipotente, ci hai dato in Gesù Cristo un modello e un maestro di preghiera, e in Maria una madre attenta e premurosa che ci insegna a seguire la Sua parola e il Suo esempio. Attraverso Lei anche noi possiamo entrare in un dialogo filiale con Te che sei la sorgente e il fine della nostra vita. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.