Letture di domenica 11 ottobre 2015

LETTURE DI DOMENICAmaternità di maria.1

11 ottobre 2015

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

DIVINA MATERNITÀ DI MARIA SS

11 Ottobre – Sant’Efrem pensava giustamente che credere e affermare che la Santissima Vergine Maria è Madre di Dio è dare una Prova Sicura della nostra Fede. La Chiesa quindi non Celebra alcuna Festa della Vergine Maria senza Lodarla per questo Privilegio. E così Saluta la Beata Madre di Dio, nell’Immacolato Concepimento, nella Natività, nell’Assunzione e noi nella Recita Frequentissima dell’Ave Maria facciamo altrettanto.

Santo Padre Giovanni XXIII

(GIOVANNI XXIII)

ANGELO GIUSEPPE RONCALLI

papa (1881-1963) 11 ottobre (3 giugno) – Padre e maestro non di una generazione soltanto né soltanto entro il campo visibile della Chiesa cattolica. La suamemoria è stata sposta all’11 ottobre, data di apertura del Concilio Vaticano II da lui indetto. Il suo corpo trovato incorrotto è stato esposto alla devozione in San Pietro. In “Briciole di luce” La storia, la video-storia,  il Film, il suo rapporto con il rosario e un miracolo.

Se consideri le nostre colpe, Signore, chi potrà resistere? Ma presso di te è il perdono, o Dio di Israele.

PREGHIERA DEL MATTINO

Ci preceda e ci accompagni sempre la Tua grazia, Signore, perché, sorretti dal Tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Sap 7, 7-11 – Dal libro della Sapienza.

spiritoPregai e mi fu elargita la prudenza, implorai e venne in me lo spirito di sapienza. La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto, non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento. L’ho amata più della salute e della bellezza, ho preferito avere lei piuttosto che la luce, perché lo splendore che viene da lei non tramonta. Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.89

RIT: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

RinnovamentoNelloSpiritoInsegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! RIT

Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.  Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti, per gli anni in cui abbiamo visto il male. RIT

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. RIT

SECONDA LETTURA

Eb 4, 12-13 – Dalla lettera agli Ebrei.

spada1La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 17-27 – Dal Vangelo secondo Marco (Forma breve)

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? CammelloCrunaAgoNessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

C: Parola del Signore.

A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Un cammello… può passare per la cruna di un ago?

Il segreto del brano evangelico di oggi è tutto in quello sguardo che Gesù riserva a quel “tale” che gli era corso incontro con tanto entusiasmo, gettandosi ai suoi piedi e chiedendogli: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna? Gesù fissando su di lui lo sguardo, lo amò”. E’ un dettaglio di toccante tenerezza. La forza di quello sguardo e la carica di quell’amore spingono adCammelloCrunaAgo1 accogliere quanto lo Spirito ci può suggerire. Ma all’invito a lasciar tutto, si rattristò e “se ne andò”… Per quel “tale” le ricchezze hanno contato più di quello sguardo di amorevolezza. Per lui, la sicurezza offerta da quello che possedeva, “aveva molti beni”, era un vantaggio a cui non avrebbe rinunciato per nessuna cosa al mondo. Neanche per seguire Gesù. Ecco perché le ricchezze possono essere pericolose. Ecco perché Gesù lancia quel famoso detto: “E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”. Tutto quello che si possiede a vario titolo, ossia tutto quello che “ci possiede”, in definitiva ci impedisce di abbandonarci al progetto di Dio. Gesù dà senso alla vita, proiettandoci verso il futuro. Propone ad ogni uomo di andare oltre: “Una sola cosa ti manca”. Al quel “tale” Gesù non fa discorsi spirituali, ma: “Lascia quello che hai, dà le tue ricchezze ai poveri, vieni con me, lotta con me per l’avvento del regno di Dio”.

Se quel “tale” ha fallito, “ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito” – rispose Pietro a nome degli altri – che cosa ci discepoli pietro2toccherà? Allo sgomento che circolava nel gruppo per le parole severe, che erano state dette e per quanto avevano visto, Gesù si premura di avvolgere i suoi discepoli in un clima di affetto, come aveva fatto con l’uomo ricco, “figliuoli, riceverete cento volte tanto nel presente, insieme a persecuzioni, e nel futuro, la vita eterna”. A tali beni, nel presente secolo, Gesù aggiunge anche le persecuzioni, come sorte dei discepoli, che li rende simili al loro Maestro e Signore, il quale ha accettato la passione per operare la redenzione.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

gesubambinaO Padre, Tu intervieni liberamente nella nostra storia, scegliendo a volte testimoni inaspettati. Tu ci hai insegnato che chi opera il bene e confessa il nome di Gesù è già nella verità. Per questo fiduciosi Ti chiediamo di ascoltare nel Suo Santo nome la nostra preghiera. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. La Tua grazia, Signore, porti a compimento il bene presente in ogni uomo, perché con il Cristo Tuo Figlio, principio e sintesi di ogni cosa, l’umanità tutta canti all’infinita Tua grandezza per i secoli eterni. Amen.