Letture di domenica 3 maggio 2015

LETTURE DI DOMENICAmadonna delle 3 spighe1

3 maggio 2015

V Domenica del Tempo di Pasqua

NOSTRA SIGNORA DELLE 3 SPIGHE

Trois-Epis (Francia) 3 Maggio 1491

In questa apparizione, Nostra Signora non ha in mano solo tre spighe, ma anche del ghiaccio e per la pietà di un fabbro, che si sofferma a pregare per l’anima di uno sconosciuto defunto, manda un messaggio che porterà pentimento e conversione. Il culto sarà autorizzato dal vescovo di Basilea nel 1495. La storia dell’apparizione e la profezia della Madonna.

santi filippo e giacomoSANTI FILIPPO E GIACOMO

Apostoli (I sec.) 3 maggio – Perché questi due apostoli vengono festeggiati insieme? Cosa li  contraddistingue e cosa li unisce? Cosa ci rivela la famosa lettera ai Galati di San Giacomo? La storia e la video-storia.

Santa Juana de la Cruz Vázquez GutiérrezSanta Juana de la Cruz Vázquez Gutiérrez

religiosa francescana (1481-1534) 3 maggio – Sor Juana de la Cruz Vázquez Gutiérrez nota anche come “La Santa Juana” è una suora francescana spagnola del XVI secolo. I suoi doni mistici sono stati molteplici, ma più di tutti fu il dono della predicazione ad incantare e convertire i cuori.

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi; a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i Tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Amen

PRIMA LETTURA

At 9, 26-31 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il paolo e barnabaSignore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso. La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.21

RIT: A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano; il vostro cuore viva per sempre! RIT

lode a DioRicorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli. RIT

A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere. RIT

Ma io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: «Ecco l’opera del Signore!». RIT

SECONDA LETTURA

1 Gv 3, 18-24 – Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio cuore (7)è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore, chi rimane in me porta molto frutto.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 1-8 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. vite-e-tralciRimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Chi rimane in me fa molto frutto…

L’invito di Gesù di rimanere in Lui è pressante. Ci riguarda e ci impegna da sùbito. Non possiamo nasconderci, il suo appello diventa impegno serio per la nostra vita. Gesù ha sempre questo scopo: scuoterci profondamente per la conversione. Ha compiuto molti miracoli, nella sua vita terrena, ha dato aiuto a molte persone, è vero e già parabola vite e tralciquesto ci è di aiuto e di conforto. Il suo esempio diventa un modello. Abbiamo concretamente l’esempio di cosa significhi credere in Lui, avere lo stesso suo atteggiamento di attenzione per chi soffre, di misericordia per chi sbaglia, di delicatezza per chi si trova in difficoltà. Gesù ha concretamente realizzato quello che ha sempre annunciato con la sua parola, che è Parola di vita eterna. Nei Vangeli, abbiamo già l’esempio di cosa significhi essere discepoli di Gesù. È vero, Egli non ha mai nascosto le difficoltà di questo impegno! Nella nostra vita, questo lo sperimentiamo ogni giorno. Nella sua Parola non abbiamo solo un esempio, però. Gesù ci fornisce anche gli strumenti per poter vivere concretamente questo annuncio di salvezza. Il frutto della vite è opera della forza della
linfa che scorre nei suoi tralci.
È questa la forza alla quale possiamo attingere per superare proprio questi momenti di difficoltà. Gesù stesso è la fonte per questa opera di conversione. Approfittiamone, subito. Non lasciamo marcire l’uva sui tralci; è questo l’invito vero di Gesù: non guardare alle nostre sole forze ma rivolgerci a Lui con fiducia e speranza. È il suo modo di insegnare! Sempre ci indica come realizzare quelle verità che ci insegna! Rimanere in Cristo significa proprio questo: rivolgersi a Lui per chiedere a Lui la forza e la grazia che nella nostra vita si compia quella promessa di amore che la sua Parola contiene. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERApreghiera bimba

O Signore, che ci hai creati e redenti, fà che la nostra fede porti frutti abbondanti di giustizia e di carità, perché il mondo veda le nostre opere buone e glorifichi il Tuo nome. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Amen