Letture di domenica 5 aprile 2015

risortoLETTURE DI DOMENICA

5 aprile 2015

Domenica di Pasqua della Risurrezione

San Vincenzo Ferrer

sacerdote domenicano (ca1350–1419 ) 5 aprile – Si racconta che la madre di S. Vincenzo, prima di metterlo alla luce, udì, come la  madre di S. Domenico “latrati di cagnoletto” nel grembo. Molti i miracoli tra i quali quello di un giovane muratore rimasto sospeso a mezz’aria fino a quando non ricevette autorizzazione dal suo superiore di poterlo salvare. La storia e la video-storia.  I miracoli si San Vincenzo Ferrer

Sono risorto, e sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano, è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel Tuo Spirito, per rinascere nella luce del Signore risorto. Per Cristo nostro Signore. Amen

Prima Lettura

At 10, 34. 37-43 – Dagli Atti degli Apostoli

PRIMA LETTURA

At 10, 34. 37-43 – Dagli Atti degli Apostoli.

pietro e Giovanni al sepolcroIn quei giorni, Pietro prese la parola e disse:  “Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea,incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.  E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio.  Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome» .

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal. 117

RIT: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.risurrezione6

Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». RIT

La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. RIT

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. RIT

RISURREZIONESECONDA LETTURA

Col 3, 1-4 – ‡Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi.

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.  Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio!
Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.

SEQUENZA

Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.figura risurrezione

Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: facciamo festa nel Signore.

Alleluia.

VANGELO

Gv 20, 1-9  – Dal Vangelo secondo Giovanni

risurrezione (6)

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro:  «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!» . Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.  Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro evide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.  Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Cristo, luce del mondo

Nella Veglia pasquale il triduo raggiunge il suo culmine sacramentale. Infatti nel nucleo più originale della Pasqua, questa veglia è come una sintesi di tutta la liturgia annuale, perché, attraverso una prolungata celebrazione della Parola e poi della Luce e dell’Acqua, ricupera tutta la ricchezza del simbolismo, che ci permette di accostarci realmente al mistero. L’introduzione della liturgia della luce (benedizione del fuoco e del cero pasquale) con il canto dell’Annuncio della resurrezione, ci introduce nella nuova ed eterna alleanza ricostituita fra Dio e l’umanità in Cristo Gesù. La luce è la prima opera della creazione. Ora dal fuoco-luce si accende il cero pasquale, simbolo della luce di Cristo, luce che ha attraversato le tenebre del mondo, della storia e del peccato. La storia della salvezza viene risurrezione3 (2)rievocata a tappe nelle letture bibliche in chiave pasquale. La creazione diviene ora ricreazione dalla risurrezione del Signore. Il sacrificio di Abramo è figura del sacrificio di Cristo, vero agnello che toglie il peccato del mondo. L’alleanza, figura nuziale fra Dio e il popolo, è destinata ora a divenire una comunità di discepoli con il Signore. La benedizione dell’acqua del fonte, che richiama il compimento di tanti riferimenti biblici, ci prepara alla celebrazione del Battesimo, o almeno alla rinnovazione dei nostri impegni battesimali. Cristo è risalito dalle acque della morte come noi risorgeremo dal sepolcro, divenuto come il seno materno, fecondo di vita nuova. La commensalità col Risorto diventa per noi il segno sacramentale più efficace per un cammino verso il nostro compimento.
Alleluia! Il Signore della vita è risorto. Come Simòn Pietro e l’altro discepolo corriamo anche noi verso quel sepolcro vuoto. Davanti ad esso è stata proclamata la grande rivelazione angelica alle donne, lì accorse per prime: “E’ risorto! Non è qui!” La celebrazione eucaristica del Risorto ci invita a comprendere che l’oggetto della nostra fede non è solo “confessare con le labbra che Gesù è il Signore”, ma anche a credere col cuore, che la salvezza, che proviene dal Risorto, passa attraverso questo memoriale della Pasqua del Cristo. Il Risorto ci ha donato la vita, ma ci comunica anche il potere di dare anche noi la vita ai fratelli per amore, a imitazione sua, “l’amore di Cristo ci spinge verso l’altro”. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

risurrezione (3)PREGHIERA DELLA SERA

O Padre, che nella risurrezione del Tuo Figlio dissolvi ogni paura e rendi possibile ciò che il nostro cuore non osa sperare, concedi ad ogni uomo che si dice cristiano di rinnovarsi nel pensiero e nelle opere con la fede di chi nel Battesimo si sente risorto. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Amen