San Gaspare Bertoni

 San Gaspare Bertoni

sacerdote fondatore (1777-1853) 12 giugno

San_Gaspare_Luigi_BertoniQuando incontri una persona piena di Dio, avverti un senso di gioia, di pace e di vitalità. Ti viene voglia di essere più buono, più coraggioso nel compiere il bene. Ti senti il desiderio di metterti al suo fianco e di fare qualcosa insieme, superando le usuali e meschine mediocrità. Forse è per questo che i santi non sono mai soli, ma crescono a grappolo. Leggendo la vita di S. Gaspare Bertoni si rimane conquistati dalla sua figura.

Nato a Veronafiglio di un notaio e appartenente a una famiglia agiata, in giovinezza Gaspare Bertoni soffrì molte tragiche esperienze, tra le quali la morte della sua unica sorella. Studiò alla scuola pubblica, dove insegnavano anche alcuni padri gesuiti, che proseguivano in questa attività nonostante che la Compagnia di Gesù fosse stata soppressa. Uno di essi era padre Luigi Fortis, futuro superiore generale della risorta Compagnia. Gli uomini della famiglia di Gaspare Bertoni di solito intraprendevano la professione legale, ma Gaspare sentì la chiamata al sacerdozio, e fu durante il suo primo anno in seminario (1796) che l’Italia settentrionale fu invasa dai francesi: era l’inizio di vent’anni di sofferenze per la popolazione veronese sotto il dominio straniero. Gaspare si unì alla Fraternità del Vangelo per gli ospedali, assistendo i malati e i feriti sotto la guida di padre Pietro Leonardi.

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Intervento di Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso Bojano, sul carisma di San Gaspare Bertoni – Parrocchia Santa Croce Milano – 14 settembre 2013

Fu ordinato prete nel 1800 a ventitré anni e per i dodici anni seguenti lavorò in parrocchia; furono anni di grandi difficoltà, dove ogni opera religiosa era severamente limitata dalle leggi dell’occupante francese, nel nord e nel centro Italia. Il papa stesso, Pio VII, fu per un certo periodo prigioniero in Vaticano, e Gaspare Bertoni fece appello ai suoi compagni di presbiterato e ai suoi parrocchiani perché manifestassero il loro sostegno al pontefice in quanto capo della Chiesa e successore nella funzione di S. Pietro. Durante questo periodo di prova Gaspare sviluppò una profonda spiritualità e una devozione speciale per le stimmate, o le cinque piaghe di Cristo, e divenne confessore e direttore spirituale di molti religiosi, uomini e donne, che lavoravano per il rinnovamento della Chiesa.

gasparebertoni3Nel 1816, quando gli eserciti napoleonici furono sconfitti, fondò un gruppo religioso in una casa adiacente alla chiesa delle Stimmate di S. Francesco, allora abbandonata. Avendo un dono speciale per la predicazione, avviò una serie di missioni parrocchiali, alle quali la gente accorreva a frotte. La zona era sotto occupazione austriaca che, sospettosa degli assembramenti, finì per proibire le missioni. Gaspare Bertoni dovette escogitare un nuovo modo per il rinnovamento della Chiesa; il suo gruppo indirizzò gli sforzi nell’istruzione, aprendo un liceo gratuito per i figli del popolo e per la promozione delle vocazioni religiose. Nel 1812 aveva contratto la febbre militare, forse febbre gialla, e benché inizialmente le sue condizioni di salute sembrassero migliorare, il loro deterioramento fu invece irreversibile. Poco dopo la fondazione degli “stimmatini”, come vennero chiamati i suoi seguaci, fu confinato in un letto, dal quale portò avanti il suo ministero per molti anni.

Accettò con grande abbandono la volontà di Dio tra grandi sofferenze fisiche, tra cui trecento interventi chirurgici alla gamba destra. Molta gente veniva per avere una parola di direzione spirituale e per trarre ispirazione dalla sua fede e pazienza. Gaspare Bertoni morì domenica 12 giugno 1853.

CANTO NEL NOME DI GESÙ DI SAN GASPARE BERTONI

“Nel nome di Gesù”, dal Recital “è un bel fidarsi” sulla figura San Gaspare Bertoni. Iconografia di p. Bruno Facciotti

La congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo non ricevette un riconoscimento ufficiale fino al decreto pontificio di approvazione nel 1890, ma l’opera si sviluppò largamente oltre i confini di Verona con centinaia di preti in settantotto case in Europa, Nord e Sud America, Africa, Tailandia e Filippine. Possiamo inoltre considerare Gaspare Bertoni un antesignano dell’Azione cattolica.

S. Gaspare BertoniDon Gaspare amava ripetere una frase che lo ha sempre guidato: “Che cosa farebbe di noi Dio se non gli ponessimo impedimenti e resistenze!” C’è un’altra attenzione che non va dimenticata nel giovane cooperatore di San Paolo: è quella per i carcerati rinchiusi allora nel vicino convento di santa Maria della Vittoria dei Gerolamini. Anche a quel tempo le carceri erano sovraffollate. Detenuti politici, delinquenti comuni, minorenni deviati: era un’umanità disparata che messa insieme non faceva altro che moltiplicare disagi e violenze di ogni genere. Don Gaspare Bertoni era familiare tra i carcerati: le sue visite erano attese e sperate.

Il suo biografo ricorda che “nelle carceri visitava e confortava il traviato e, con la dolcezza dell’esortazione e dell’istruzione, lo invitava non solo a sopportare con pazienza il castigo meritato, ma a ringraziare il Signore perché, nella sua sapienza e carità, si era servito di quel mezzo per ricondurlo sul retto sentiero, ridonando una libertà migliore, quella della grazia di Dio”.

Fu beatificato nella festa di Tutti i Santi del 1975 da Paolo VI e canonizzato nello stesso giorno quattordici anni dopo, nel 1989, da Giovanni Paolo II.

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Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler / http://www.stimmatini.it/