LETTURE DI MERCOLEDÌ
4 luglio 2018
XIII Settimana del Tempo Ordinario (anno pari)
“…«Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?» …”
NOSTRA SIGNORA DEL RIFUGIO
Matamoros, Tamaulipas, Messico – 4 luglio – Fu il missionario gesuita Juan José Güica a portare il dipinto della Madonna del Rifugio dall’Italia al Messico nel 1720 e grazie ad un sogno se ne sparse la devozione.
S. Elisabetta del Portogallo
Beato Pier Giorgio Frassati
Studente (1901-1925) 4 luglio – Pier Giorgio Frassati è stato uno studente italiano, terziario domenicano, membro della Fuci e di Azione Cattolica: è stato proclamato beato nel 1990 da papa Giovanni Paolo II. La sua facoltosa famiglia si rese conto di chi fosse davvero, solo quando al suo funerale vide non solo l’alta borghesia, ma anche molta povera gente. La storia, la video-storia e il film.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il Tuo Spirito di adozione, fà che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Amen
PRIMA LETTURA
Am 5, 14-15. 21-24 – Dal libro del profeta Amos.
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e solo così il Signore, Dio degli eserciti, sarà con voi, come voi dite. Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto; forse il Signore, Dio degli eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe. «Io detesto, respingo le vostre feste solenni e non gradisco le vostre riunioni sacre; anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco le vostre offerte, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. Lontano da me il frastuono dei vostri canti: il suono delle vostre arpe non posso sentirlo! Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 49
RIT: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele! Io sono Dio, il tuo Dio! RIT
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili. RIT
Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti. Conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna. RIT
Se avessi fame, non te lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. Mangerò forse la carne dei tori? Berrò forse il sangue dei capri? RIT
Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle? RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.
VANGELO
Mt 8, 28-34 – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Il grido di Satana.
«Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?». Due indemoniati escono dal buio dei sepolcri, pare sia questa la loro dimora nel regno della morte, una caratteristica del loro inferno… e gridano minacciosi verso Gesù: dichiarano di non voler condividere nulla con Lui, che viene invece dal Regno dell’amore e nel loro livore affermano che Egli è anzitempo la causa della loro rovina e motivo di tormento. Chiedono di essere mandati ad invasare una màndria di porci, tra quegli animali che nel mondo giudaico rappresentavano l’essenza stessa dell’impurità. Li attende un precipizio di morte tra i flutti del mare! Un salmista afferma nella sua grande disgrazia: «Un abisso chiama l’abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati». I demòni si sono dati una definizione in lingua latina che ha del demonìaco, recita così e il lettore può leggerla nei due versi, da destra a sinistra e viceversa: «In girum imus nocte et consumimur igni»: «andiamo vagando nelle tenebre della notte e siamo divorati dal fuoco». Ai nostri giorni non si parla più del demonio, si arriva a negarne l’esistenza e non ci si accorge che così egli si nasconde ed opera le sue trame contro di noi. Lo si nega anche dinanzi alle più evidenti azioni diaboliche, anche quando il male serpeggia e poi assume dimensioni disastrose e ciò sia a livello personale che collettivo. In due modi essenzialmente agisce: si nasconde per non farsi riconoscere e poi cerca di carpire e nascondere Dio alla vista dell’uomo. È il suo capolavoro! Il Signore Gesù è venuto per sconfiggerlo e scacciarlo per sempre dal nostro mondo: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte». Non dovremmo essere noi a riaprirgli le porte e dargli accoglienza…. lui già sconfitto… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire