Letture di sabato 24 novembre 2018

LETTURE DI SABATO

24 novembre 2018

Sant’Andrea Dung-Lac, e  compagni martiri

“…Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». …”

NOSTRA SIGNORA DEL S. CUORE DI GESÙ

NOSTRA SIGNORA DEL S. CUORE DI GESÙBologna – Incoronata il 24 novembre – La Basilica di S. Maria Maggiore è la più antica chiesa dedicata alla Madonna nella Diocesi di Bologna e la tradizione ne fissa le origini al VI secolo ed è proprio qui che si trova la cappella dedicata a Nostra Signora del Sacro Cuore.

Servo di Dio Aldo Marcozzi

B. Maria Anna SalaMARIA ANNA SALA2

(1829- 1891) 24 Novembre – Un’infanzia felice, un’insegnate  amata e stimata che vanta tra le sue allieve la madre di papa Paolo VI. Beatificata da Giovanni Paolo II, in un’omelia che è un monito a tutti gli insegnanti. La storia e la video-storia in spagnolo. L’INSEGNAMENTO DI MARIA ANNA SALA

Non ci sia per noi altra gloria che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo. La parola della croce per noi che siamo stati salvati è potenza di Dio.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, origine e fonte di ogni paternità, che hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio fino all’effusione del sangue, i santi Andrea Dung-Lac e compagni martiri, per la loro comune intercessione fa’ che diventiamo missionari e testimoni del tuo amore fra gli uomini, per chiamarci ad essere tuoi figli. Per Cristo nostro Signore Gesù Cristo. Amen

PRIMA LETTURA

Ap 11, 4-12 – Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.

APOCALISSE.1jpgA me Giovanni, fu detto: «[Ecco i miei due testimoni]». Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno pensasse di fare loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque pensi di fare loro del male.
Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiare l’acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che lo vorranno.
E quando avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove anche il loro Signore fu crocifisso.
Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedono i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non permettono che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro. Gli abitanti della terra fanno festa su di loro, si rallegrano e si scambiano doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.
Ma dopo tre giorni e mezzo un soffio di vita che veniva da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli. Allora udirono un grido possente dal cielo che diceva loro: «Salite quassù» e salirono al cielo in una nube, mentre i loro nemici li guardavano.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 143

RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.

lode a DioBenedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia.

Mio alleato e mia fortezza, mio rifugio e mio liberatore, mio scudo in cui confido, colui che sottomette i popoli al mio giogo.

O Dio, ti canterò un canto nuovo,  inneggerò a te con l’arpa a dieci corde,  a te, che dai vittoria ai re, che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 20, 27-40 – Dal Vangelo secondo Luca

farisei - maestri della legge1In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è
risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

farisei e maestri della leggeA volte si pensa di poter confondere gli avversari con delle domande-trabocchetto. Ma ci si dimentica che formuliamo queste domande secondo la nostra logica e la nostra visione del mondo, senza tener conto che esistono altri punti di vista e altre prospettive di vita. Possiamo dimenticare, ad esempio, che la nostra esistenza attuale non è che una tappa provvisoria e che la vita di risorti nel Regno si svolgerà secondo norme completamente diverse. È forse per questo che le Scritture si mostrano così discrete sulla natura di questa vita futura? Ma, se Cristo, alla vigilia di entrare nel mistero pasquale, ci dice che Dio è il Dio dei vivi, è per chiederci di avere qui la massima fiducia in lui e di allargare la nostra riflessione e il nostro cuore alla dimensione di quella realtà completamente diversa che è la nostra risurrezione. (Tratto da LaChiesa.it)

PREGHIERA DELLA SERA

preghiera12Nella certezza che, se saremo fedeli, risorgeremo da morte per una beatitudine perenne, ci rivolgiamo fiduciosi a Te o Padre e Ti chiediamo di aumentare la nostra fede. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio onnipotente, che ami la vita e nulla disprezzi di quanto hai creato, soccorrici nei momenti in cui siamo preda dell’inerzia, dello smarrimento e della sfiducia, perché viviamo nell’attesa dell’incontro con il Cristo benedetto, che vive e regna con Te per i secoli eterni. Amen.