Beata Maria Anna Sala

BEATA MARIA ANNA SALA

(1829- 1891) 24 Novembre

MARIA ANNA SALA2Un’infanzia felice, un’insegnate  amata e stimata che vanta tra le sue allieve la madre di papa Paolo VI. Beatificata da Giovanni Paolo II, in un’omelia che è un monito a tutti gli insegnanti. 

Maria Anna Sala nacque il 21 aprile 1829 a Brivio, un antico borgo sulle rive dell’Adda, vicino a Lecco; i genitori, Giovanni e Giovannina Sala, ebbero otto figli, di cui lei era la quinta, e la loro esistenza fu particolarmente felice. Giovanni, grande lavoratore e profondamente devoto, guadagnava bene nel commercio del legname ed era attivamente impegnato nella chiesa locale. Entrambi i genitori erano ben consci della loro responsabilità di trasmettere ai propri figli la loro fede e contemporaneamente assicurarsi che ciascuno venisse istruito secondo le proprie particolari attitudini. Maria Anna era molto ricettiva in entrambi gli aspetti; nel 1842, si recò a Vimercate, in un collegio appena aperto dalle suore di S. Marcellina.

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L’Istituto delle Suore ‘Marcelline’ fu fondato a Vimercate nel 1838 dal Servo di Dio Luigi Biraghi (1801-1879),  uomo di vasta cultura e profonda pietà, professore e direttore spirituale nel Seminario Maggiore di Milano, dottore dell’Ambrosiana,  sorse con lo scopo di formare la donna con una cultura adeguata e con conoscenze teologiche, affinché potesse portare la saldezza della fede nella società dell’epocacolta e operosama turbata da lettere-maria-anna-salapericolose nuove ideologie. L’Istituto prese il nome da S. Marcellina educatrice dei santi fratelli Satiro e Ambrogio e per la chiarezza e la novità dei metodi, la fermezza delle virtù delle prime suore, esso fiorì in modo eccezionale.

Quattro anni più tardi conseguì il diploma per l’insegnamento, con il forte desiderio di entrare a far parte della congregazione, ma non le fu possibile farlo immediatamente. Nel 1846 conseguita la patente di I° grado tornò in famiglia dove profuse tutta la sua bontà consolatrice specie nella malattia della madre e nella rovina finanziaria del padre, nel contempo operando nell’apostolato fra i fanciulli, i sofferenti e i bisognosi della parrocchia. 

Finalmente entrò in convento nel febbraio 1848, pronunciando i voti il 13 settembre 1852. Nei restanti quarant’anni della sua vita, insegnò nelle scuole della congregazione, a Cernusco, a Milano, Genova e a Chambèry, e visse osservando semplicemente e fedelmente la regola. Fu un’insegnante di successo molto amata: le allieve che ne apprezzavano la sincerità e forza, oltre alla gentilezza, la trovarono sempre comprensiva e disponibile, e molte di loro conservarono gelosamente le sue lettere. Lavorava instancabilmente per le alunne come insegnante di scuola elementare e musica (una di loro sarebbe poi stata madre di papa Paolo VI), stimolandole a diventare forti nella fede, come nell’apprendimento.

MARIA ANNA SALAEbbe il merito di essere chiamata la “Regola vivente” e tra le alunne “la madre delle anime”. Altra tappa della sua luminosa vita fu l’assistenza nel 1859 ai feriti della guerra d’Indipendenza, nell’ospedale militare di S. Luca; dopo nove anni d’insegnamento a Genova fu trasferita a Milano come insegnante dei corsi superiori e assistente della Madre Videmari.
Ho riletto la mia lettera e mi sono accorta che forse penserete che io non sia felice qui; ma non è vero, mi dispiace avervi lasciato, ma Dio è buono con me”.

Per lei non fu mai facile trasferirsi da un convento all’altro, perché significava lasciare le sue ragazze (e anche le sue consorelle). In una lettera a uno dei suoi superiori descrive abbastanza apertamente il senso di perdita dal punto di vista umano, ma aggiunge

Nel 1883 ca., le fu diagnosticato un cancro alla gola, ma Maria Anna non permise alla sua sofferenza di diventare un peso per gli altri, continuò a insegnare e a prendere parte alla vita comunitaria come al solito, fino all’autunno del 1891, quando fu obbligata a ricoverarsi.

Morì dopo due settimane di terribili sofferenze il 24 novembre 1891. Il 29 gennaio 1920 viene ritrovata la sua salma incorrotta per la casuale apertura della sua tomba e la guarigione di sr Melania Gulfi, chiesta come “segno” del divino volere, fa iniziare la raccolta delle attestazioni sulla sua vita e santità. Il 26 ottobre 1980 Giovanni Paolo II proclama beata suor Marianna Sala e ne stabilisce la festa il 24 novembre.

FontiIl primo grande dizionario dei santi di Alban Butler/ http://www.istitutoaveta.it/B.M.Anna%20sala.htm

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