NOSTRA SIGNORA DEL S. CUORE DI GESÙ

NOSTRA SIGNORA DEL S. CUORE DI GESÙ

Bologna – Incoronata il 24 novembre

NOSTRA SIGNORA DEL S. CUORE DI GESÙLa Basilica di S. Maria Maggiore è la più antica chiesa dedicata alla Madonna nella Diocesi di Bologna e la tradizione ne fissa le origini al VI secolo ed è proprio qui che si trova la cappella dedicata a Nostra Signora del Sacro Cuore.

Si trova lungo via Galliera (cardo massimo della città) e il corso del ramo occidentale del torrente Àposa, rendendola coeva delle grandi basiliche bizantine di Ravenna. In piena età romanica fu restaurata e in parte ricostruita, con l’aggiunta del campanile, tanto da meritare una nuova solenne consacrazione nel 1187. Di grande interesse è la recente scoperta di una Croce lapidea datata 1143, la più antica croce viaria bolognese conosciuta, rinvenuta sotto il portico della chiesa nel 2013 durante i lavori di consolidamento.

La Basilica fu retta dalle monache benedettine fino a quando il 31 luglio 1243 al loro posto, con bolla papale, fu insediato un Capitolo di canonici dal celebre Ottaviano Ubaldini, amministratore della Diocesi e cardinale, ricordato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Nel XIII e XIV secolo la chiesa era la sede della Compagnia della Branca, una delle compagnie d’armi del Comune medievale a capo del quartiere di Porta Stiera.

n-s-del-s-cuore-di-gesu-santa-maria-maggiore-bolognaMembri delle famiglie nobili più importanti della città ne apportarono ampliamenti e ristrutturazioni. Qui troviamo anche la pregevole pala di Orazio Samacchini (1564 ca.), che raffigura la Madonna col Bambino, S. Giacomo Minore e S. Antonio Abate, commissionata dai Tanari per la loro cappella nella navata destra, capolavoro giovanile del pittore manierista.

La Basilica di S. Maria Maggiore riuscì a conservare quasi intatto il suo notevole patrimonio artistico. Attualmente sono in corso lavori di ripristino strutturale e di restauro generale della Basilica ancora chiusa dal terremoto del 2012.

A testimoniare i passati splendori della Basilica restano i pregevoli arredi sacri, in particolare la ricca serie di reliquiari lignei, e le numerose opere d’arte conservate al suo interno. È da segnalare, per la diffusa devozione popolare, la cappella dedicata a Nostra Signora del Sacro Cuore ornata con pregevoli marmi policromi nella seconda metà dell’Ottocento, con il quadro del pittore romano Enrico Bottoni (1876).

nostr-signora-del-sacro-cuore-di-gesuIl titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore, è di chiara derivazione francese e sottolinea il rapporto speciale tra Maria e Gesù, simboleggiato dal Cuore del Figlio. Questo titolo è molto usato nella titolazione di chiese e cappelle, ma ci sono anche santuari; immagini; statue; ordini religiosi; confraternite come quella appunto di Bologna.

L’iconografia di questo titolo mostra di norma Maria che evidenza il cuore del piccolo Gesù che ha in braccio. A Bologna, la festa è celebrata al 14 novembre con un ottavario nel 2011 dedicato alle vocazioni sacerdotali.

Per trovarne l’origine bisogna iniziare dall’antica venerazione medioevale al Sacro Cuore di Gesù, promossa a festa da Giovanni Eudes (+1680), iniziatore poi di quella per il Sacro Cuore di Maria approvata nel 1668 per la Francia e divenuta per tutti dopo il 1765, quando fu approvata quella del Sacro Cuore di Gesù. Ma per vedere i titoli riuniti in uno nuovo, bisogna aspettare il 1854, quando due sacerdoti: l’abbé Chevalier e l’abbé Maugenest fondano a Issoudun in Francia la casa dei Missionari di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù e stabiliscono la festa al 14 Novembre con l’approvazione di Pio IX.

In soli dieci anni si ebbero in tutto il mondo più di mille santuari e cappelle consacrate alla Madonna con questo titolo. Sorsero in Francia le Congregazioni dei Missionari del Sacro Cuore e delle Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù.

Santa Margherita Alacoque3Ma la sua diffusione si ebbe anche per merito della suora francese Margherita Maria Alacoque (+1690), che era solita rivolgersi a Maria col titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù ed ebbe nel 1673 grandi visioni che la resero famosa. La prima avvenne il 27 dicembre 1673, festa di san Giovanni Evangelista, in cui Gesù le apparve invitandola a prendere il posto di Giovanni durante l’Ultima Cena: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.

Gesù chiese che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, fosse dedicato a una festa al suo Cuore, le prime delle quali si tennero il 20 luglio 1685 e poi il 21 giugno 1686. Aveva 37 anni quando andò a Torino e su suggerimento di don Bosco, fondò un asilo, una scuola e un oratorio col titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù che affidò alla sua Congregazione. Poi fu eretta anche una parrocchia con questo titolo. Fu proclamata santa nel 1920.

Fontihttp://www.santamariamaggiore.bologna.it/smm_storiahttp://www.decanati.it/documenti%5Cstoria%5CmadonnaOltrona.pdf

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