Letture di Domenica 19 giugno 2016

croce1LETTURE DI DOMENICA

19 giugno 2016

XII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

“…«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. …”

nostra signore delle grazie di honfleur1Madonna delle Grazie di Honfleur

3a domenica di giugno – In Normandia, Francia, vi è una famosa Madonna delle Grazie venerata da tutti i pescatori come Stella del mare che ha soccorso tanti marinai durante i momenti di pericolo.

S. GIULIANA FALCONIERISanta_Juliana_Falconieri

fondatrice (1270-1341) 19 giugno – Ricca, bella, forse anche un po’ viziata, ma il suo unico grande amore era il SS. Sacramento che le lascerà sul petto il segno dell’amore di Cristo Eucarestia, in un miracolo che diverrà il simbolo delle “Mantellate” In briciole di luce la storia e la video-storia in spagnolo.

Beata Madre Elena Aiello

“Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dona al Tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il Tuo santo nome, poiché Tu non privi mai della Tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del Tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Zc 12, 10-11 Dal libro del profeta Zaccaria.

Così dice il Signore: «Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo. In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 62

RIT: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. RIT

Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. RIT

Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori,con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. RIT

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene. RIT

Paolo_apostoloSECONDA LETTURA

Gal 3, 26-29 Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Galati.

Fratelli, tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Lc 9, 18-24 – Dal Vangelo secondo Luca

croce

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Chi sono io secondo la gente?

Un domanda di estrema attualità, che ognuno di noi potrebbe e dovrebbe porsi. La risposta dipende non tanto dalla nostra intelligenza o dalle nostre cognizioni teologiche, ma dalla fede che ci anima e dalla grazia che ci illumina. Identificare Cristo significa infatti conoscerlo nel senso biblico, amarlo cioè ed imitarlo. Soltanto chi vive in intima comunione con Lui è in grado di conoscerlo davvero e l’intimità della comunione nasce da una intensa vita sacramentale. Noi come credenti e fedeli vediamo in croce (14)Cristo il Figlio di Dio, incarnato nel seno della Vergine Maria, umiliato nella nostra natura umana, condannato e crocifisso per i nostri peccati e poi gloriosamente risorto. Egli ci ha dato un comandamento nuovo: ha proclamato, vissuto l’amore fino allo stremo, fino alla morte e tutto ciò per riscattarci del peccato e riconciliarci con il Padre celeste. Pietro, quando sente che Gesù non è tanto interessato alla voci e alle chiacchiere della gente, ma piuttosto a cosa pensano i «suoi» di Lui, a nome di tutti proclama la grande essenziale verità: «Il Cristo di Dio». Viene sùbito da pensare ai fiumi di parole che noi spendiamo per cercare le migliori definizioni sulle verità di Dio e all’essenzialità della risposta di Pietro. Proprio perché si tratta di misteri dobbiamo cercare di cogliere il significato ultimo delle nostre povere parole attingendole dalla rivelazione e non dalla fioca ragione umana.

Comprendiamo poi il perché del silenzio che Gesù impone: «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Infatti sarebbe risultato inconciliabile ed incomprensibile che il Cristo di Dio dovesse essere messo a morte. Solo alla luce della La crocerisurrezione è possibile comprendere l’infinito valore della sua morte. L’ammonizione che segue: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà», è la conferma della sua e nostra passione. È anche l’impegno di una sequela, di una imitazione che non ci risparmia dal sacrificio e dalla croce. Arriva a dirci che l’inutile affanno per «guadagnare» la nostra vita è una condanna alla perdita finale e l’offerta invece dei nostri personali sacrifici, la perdita apparente della vita è certezza di una vittoria finale. È proprio per questo che i migliori conoscitori di Cristo sono stati e sono ancora i santi e i sofferenti. La simbiosi genera amore vero e conoscenza certa. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERABAMBINI

Signore Dio nostro, che gioisci delle Tue creature e le sostieni con la forza del Tuo Spirito, fà nascere per i poveri il pane della terra e la giustizia dalla generosità dei retti di cuore, perché gli umili riprendano coraggio e si manifesti la Tua salvezza fra le genti. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Per Cristo nostro Signore. Amen.