SUOR CHIARA ISABELLA FORNARI

SUOR CHIARA ISABELLA FORNARI

monaca francescana (1697 – 1744) 9 dicembre

suor chiara isabella fornariDi origini romane, Suor Chiara è stata un’anima eletta ricordata più per la diffusione della devozione a Maria Bambina e al miracoloso quadro della Madonna della fiducia che per tutti i doni mistici con cui Dio l’avvolse.

Suor Chiara Isabella Fornari nacque a Roma il 25 giugno 1697 da un’agiata famiglia. Fu condotta come educanda nel monastero di Todi nell’anno 1710 (a tredici anni compiuti, come risulta dalla Positio, Summarium n. 4, p. 11) e il 16 luglio 1713 emise i voti solenni presso il monastero delle clarisse di S. Francesco di Todi, del quale divenne Abadessa.

Anima dotata di eccezionali qualità mistiche: ebbe numerosissime visioni ed estasi, la partecipazione alla passione del Signore ed anche le stimmate, che però non furono visibili.

maria bambinaNutriva una devozione particolare verso le immagini sacre: amava tenerle presso di sè, pregare innanzi ad esse e qualche volta si compiaceva di plasmarle lei stessa con le sue mani. Insegnò alle sue consorelle a prestare queste stesse immagini o statue ai malati per averne conforto e spesso guarigione.

L’iconografia della Natività di Maria risale proprio a Suor Chiara Isabella Fornari, che fra il 1720 e il 1730 realizzò delle statue in cera della Vergine neonata avvolta in fasce e ne donò una alle suore Cappuccine di Santa Maria degli Angeli in Milano. Dopo vari spostamenti, la statua arrivò alle Suore di Carità di Lovere, in Via Santa Sofia a Milano. Lì divenne molto popolare, tanto che le suore di quella congregazione ancora oggi sono “dette di Maria Bambina”. Il simulacro fu riprodotto e divulgato in tutta la diocesi ambrosiana e si diffuse soprattutto in Brianza. Nelle diverse raffigurazioni, le fasce e la cuffietta, pur di diversa manifattura, sono sempre in pizzo, così come la culla, quando presente.suor chiara isabella fornari e maria bambina

La statua è in realtà costituita da una testa di neonata per lo più in cera (ma anche in gesso) su un corpo appena abbozzato e completamente rivestito di fasce, secondo l’uso del tempo. Le fasce e la cuffietta sono di diversa raffinatezza e ricchezza, ma sempre di pizzo. Spesso alla statuetta si accompagna una culla, anch’essa rivestita di pizzo. L’immagine originale fu ben presto riprodotta e divulgata in tutta la diocesi ambrosiana, e specialmente in Brianza, dove era tradizione donare alle giovani coppie di sposi una statuetta di Maria Bambina, che veniva gelosamente custodita nelle case sotto una campana di vetro.

Suor Chiara però è famosa anche per il dipinto in forma ovale con l’Immagine di una Madonna col Bambino che ancora oggi si conserva nel Monastero di Todi, attribuito al celebre pittore Carlo Maratta che a lei lo donò in una qualche occasione sconosciuta.

Madonna della FiduciaSuor Chiara prese a venerare questa immaginecon particolare devozione, tanto che quando padre Crivelli, gesuita e suo direttore spirituale si ammalò gravemente, Suor Chiara gli inviò l’immagine a lei tanto cara nella speranza di una guarigione che puntualmente avvenne. Fu così che P. Crivelli divenne egli stesso un devoto di questa Madonna con Bambino tanto da farne una copia da portare con se per diffonderne il culto. Stiamo parlando del famoso quadro della Madonna della Fiducia di Todi.

Negli Archivi del Seminario Romano (ASR) è riportata la seguente testimonianza: «L’espressione delle seguenti parole sono state scritte di propria mano dalla celebre Serva di Dio Suor Chiara Isabella Fornari [segue uno spazio vuoto].

La divina Signora si è degnata di concedermi che ogni anima, che con fiducia si presenterà a questa Immagine, proverà una vera contrizione dei suoi peccati con un vero dolore e pentimento ed otterrà dal suo divinissimo Figliolo un general perdono di tutti i peccati. Di più questa mia Divina Signora, con amore di Madonna della Fiducia.3vera madre, si è compiaciuta di assicurarmi che ogni anima, che rimirerà questa sua Immagine gli concederà una particolar tenerezza e divozione verso di Lei.

La pergamena è senza data ma siamo sicuri – grazie a riferimenti che vi fanno altri documenti d’Archivio – che essa fosse presente in Seminario almeno dal 1860.

Effettivamente a questo miracoloso quadro è attribuito il dono di suscitare la contrizione dei peccati e un vero ed intenso dolore per essi. Ancora una volta dobbiamo ringraziare il Signore che ci ha regalato un’anima bella come quella della sua serva Suor Chiara Isabella Fornari che ci ha arricchito di tanti si bei doni!

Fonti: http://www.unisr.it/FlippingBook/Le_Aule_dell_Universita_Vita_Salute_San_Raffaele/files/assets/seo/page46.html; http://biscobreak.altervista.org/2014/02/madonna-della-fiducia/; https://it.wikipedia.org/wiki/Nativit%C3%A0_della_Beata_Vergine_Maria

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