LETTURE DI MERCOLEDÌ
22 luglio 2015
XVI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
SANTA MARIA MADDALENA
(I sec) 22 luglio – Sette demoni, si narra avesse in corpo, eppure fu lei la prima donna a vedere Gesù risorto e ad avere il privilegio di annunciarne la risurrezione. Fu proprio lei la donna peccatrice che unse i piedi di Cristo prima della morte? Era lei la cosiddetta Maria di Betania? E’ ciò che cercheremo di scoprire. Su briciole la storia e la video-storia.
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio, onnipotente ed eterno, il Tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena il primo annunzio della gioia pasquale, fà che per il suo esempio e la sua intercessione proclamiamo al mondo il Signore risorto, per contemplarlo accanto a Te nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Ct 3,1-4a – Dal Cantico dei Cantici
Così dice la sposa: «Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amore dell’anima mia; l’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amore dell’anima mia. L’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città: “Avete visto l’amore dell’anima mia?”. Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l’amore dell’anima mia».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
IN ALTERNATIVA:
2Cor 5, 14-17 – Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via? La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto.
Alleluia.
VANGELO
Gv 20,1.11-18 – Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Rabbunì! Maestro!
Su Maria Maddalena, iconografia, letteratura e quant’altro si sono sbizzarriti nel delineare il personaggio, spesso confondendolo con altre Marie dei vangeli. Oggi, la liturgia ce la presenta nella scena del “giorno dopo il sabato”, tratteggiata nel vangelo di Giovanni. È un momento pieno di pathos e di drammaticità, in cui pianto, dolore, ricerca, delusione, gioia si mescolano a formare un quadro quanto mai realistico. Nel corso del racconto, scopriamo il percorso non solo di fede, ma umano di ognuno di noi e scorgiamo, come nell’arco di poco tempo, vengano racchiuse tutte le espressioni interne ed esteriori dell’agire dell’uomo. Maria Maddalena così, da personaggio pio e che la devozione ha trasformato, rendendolo alquanto languido, può assurgere a donna forte, a modello di umanità. In lei e con lei ogni persona può esclamare: “Rabbunì”, riconoscendo e accogliendo il Cristo come il Signore della vita e come Colui che ci fa partecipi della sua missione salvifica. Ci insegna la forza di cercare il Signore. E lui ci mostra che, anche quando i nostri occhi non lo riconoscono, non lo vedono, egli è sempre con noi. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Ogni vita è preziosa ai Tuoi occhi o Signore, perchè salvata e redenta dal sangue del suo Figlio. Come testimoni della risurrezione del Tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo, Ti chiediamo di benedire il Tuo popolo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l’esperienza della Tua fedeltà. O Padre, con gioia riconoscente Ti rendiamo grazie per i Tuoi benefici, mentre ci uniamo alla lode perenne che sale a Te dalle mense eucaristiche di tutta la terra. Per Cristo nostro Signore. Amen.