Letture di mercoledì 6 maggio 2015

LETTURE DI MERCOLEDÌcrocifisso_longiano

6 maggio 2015

V Settimana del Tempo di Pasqua

IL PRODIGIO DEL SS CROCIFISSO

Longiano (FC) 6 maggio 1493 – Là, dove gli uomini non comprendono e non vedono, a volte gli animali danno il buon esempio. Proprio qui in un convento una vitella si fermò per onorare un crocifissoLa storia del miracolo, del santuario e del rito della “corda pia”

Santi Mariano e GiacomoMariano e Giacomo

martiri (259) 6 maggio

Mariano e Giacomo, martiri della Numidia in Africa del Nord, sono  di particolare interesse perché i documenti che descrivono la loro morte sono autentici, e perché non erano né preti né vescovi ma, rispettivamente, lettore e diacono.  La storia e la passio.

Della tua lode sia piena la mia bocca, perché io possa cantare; esulteranno, a te cantando, le mie labbra. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che salvi i peccatori e li rinnovi nella tua amicizia, volgi verso di te i nostri cuori: tu che ci hai liberato dalle tenebre con il dono della fede, non permettere che ci separiamo da te, luce di verità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 15, 1-6 – Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati». Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolopaolo e barnaba3 e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia e la Samarìa, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli. Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: «È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè». Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.121

RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.

cantareQuale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! RIT

Gerusalemme è costruita come città unita e compatta. È là che salgono le tribù, le tribù del Signore. RIT

Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore; chi rimane in me porta molto frutto.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 1-8 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho viteannunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Io sono la vite, voi i tralci.

L’immagine allegorica della vite e della vigna è frequente nella parola di Dio del Vecchio Testamento, in funzione didattica, di ammonimento, io-sono-la-vitedi rimprovero. Gesù si serve di tale immagine. Egli aveva raccomandato di credere in lui, ora ci dice di rimanere in lui, come condizione di comunione e di circolazione della vita divina, e di edificazione nostra e altrui. Cristo si identifica con la vite che ha la vita e la comunica. Il Padre è l’agricoltore che ha cura dei tralci e del loro legame con la vite; ogni tralcio che porta frutto lo pota perché porti più frutto; quello infruttuoso lo taglia. Noi siamo i tralci. La nostra unione con Cristo e la nostra purificazione avvengono grazie alla sua parola. Siamo esortati a restare in lui; ciò è condizione indispensabile per vivere e portare frutto, che, ricordiamocelo è frutto della linfa vitale che passa dal tronco ai tralci. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAvite1

O Padre, che continui ad agire sempre su di noi perchè siamo tralci innestati più intimamente alla vera vite del Tuo Cristo, fà che non ci sottraiamo mai alle purificazioni necessarie per una maggiore fecondità nel bene. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.