Letture di mercoledì 05 novembre 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌB. Bernardo Lichtenberg

05 novembre 2014

XXXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

Beato Bernardo Lichtenberg

Sacerdote (1875-1943) 05 novembre – Quando Hitler salì al potere contribuì a distribuire copie clandestine dell’enciclica Mit brennender Sorge, di papa Pio XII, proibita in Germania e chiese di pregare per gli ebrei. La Gestapo lo mandò a Dachau, ma…

 Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non star lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente e misericordioso, Tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirTi in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da Te promessi. Amen

PRIMA LETTURA

Fil 2, 12-18 – Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

luceMiei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore.
Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 26chi segue me avrà la luce della vita

RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? RIT

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. RIT

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.

Alleluia.

VANGELO

Lc 14, 25-33 – Dal Vangelo secondo Luca

croce1In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il primato assoluto di Dio.

Per seguire Cristo bisogna spogliarsi di tutto. Per raggiungere la santità bisogna affermare in modo assoluto e radicale il primato di Dio nella nostra vita. Nessuno e nulla può prevalere su di lui: “Nulla dobbiamo anteporre all’amore di Cristo”, dice San Benedetto ai suoi monaci. Fermo restando il comandamento che ci ricorda l’onore ai nostri genitori e famigliari, rimane sempre vero che neanche quell’amore può croce2prevalere su quello che dobbiamo a Dio. La sequela di Cristo d’altronde comporta l’abbraccio volontario della croce e ciò nella realtà significa avere il coraggio di operare una serie di rinunce per fare spazio alla scelta migliore. “Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo”. Se dobbiamo essere disposti a rinunciare anche alla nostra vita per Cristo, non ci deve scandalizzare la rinuncia anche agli affetti più cari. Con il dono della sapienza riusciamo a fare bene i conti per costruire la nostra torre, l’ascensore che ci conduce a Dio. La stessa sapienza, dono dello Spirito Santo, ci fa valutare l’opportunità di affrontare la buona battaglia per vincere le umane seduzioni e immergersi volontariamente e completamente in Dio. La rinuncia passa in ordine di importanza dalle persone alle cose. Ricordiamo tutti quel giovane ricco, che pur desideroso di raggiungere la vita eterna, non ha il coraggio di svincolarsi dalle cose del mondo perché “aveva molti beni”. Succede ancora a molti… Ci conforta l’esempio dei santi e l’esperienza di tanti e tante che hanno davvero lasciato tutto per conseguire la migliore ricchezza, che solo Dio può e sa garantire. Ai nostri giorni la rinuncia definitiva della propria volontà risulta sempre più difficile perché si è indebolita la fede e l’uomo si è appropriato sempre di più dei doni di Dio. Chiediamo perché possiamo invece imparare sempre più di vedere le cose come dono, come grazia di Dio. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

La crocePREGHIERA DELLA SERA

Altissimo Signore, noi siamo in cammino nella valle delle prove dove ci attardiamo, ci stanchiamo, ci feriamo. Sostienici, Padre, con la fede incrollabile di Abramo, la fortezza di Mosè, la saggezza di Salomone. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.