Letture di lunedì 25 giugno 2018

LETTURE DI LUNEDÌ

25 giugno 2018 

XII Settimana del Tempo Ordinario (Anno Pari)

“…  «Non giudicate, per non essere giudicati …”

Montegridolfo - Santuario della Beata Vergine delle GrazieB.V. DELLE GRAZIE DI MONTEGRIDOLFO

Dopo la doppia apparizione della Madonna fu eretto il Santuario della Beata Vergine delle Grazie; qui si conserva la macina da frantoio con l’impronta dei piedi della Madonna, che vi si posò scendendo dal cielo.

Ven. Moises Lira Serafin

San Guglielmo da VercelliSAN GUGLIELMO DA VERCELLI

Abate (1085-1142) 25 giugno – Fin da bambino sente il desiderio di abbandonarsi ad una vita di penitenza e di preghiera. Numerosi sono i prodigi che lo vedono protagonista, la sua forza veniva proprio dalla grande unione con la volontà di Dio e il suo desiderio di espiazione.

Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il Tuo santo nome, poiché tu non privi mai della Tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

2 Re 17,5-8.13-15.18 – Dal secondo libro dei Re.

In quei giorni, Salmanàssar, re d’Assiria, invase tutta la terra, salì a Samarìa e l’assediò per tre anni. Nell’anno nono di Osèa il re d’Assiria occupò Samarìa, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della dio4Media. Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, dalle mani del faraone, re d’Egitto. Essi venerarono altri dèi, seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d’Israele. Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti». Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro. Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 59

Dio padre1RIT: Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore!

Dio, tu ci hai respinti, ci hai messi in rotta, ti sei sdegnato: ritorna a noi. RIT

Hai fatto tremare la terra, l’hai squarciata: risana le sue crepe, perché essa vacilla.
Hai messo a dura prova il tuo popolo, ci hai fatto bere vino che stordisce.RIT

Nell’oppressione vieni in nostro aiuto, perché vana è la salvezza dell’uomo. Con Dio noi faremo prodezze, egli calpesterà i nostri nemici. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace; discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELOparabola Pagliuzza_Trave

Mt 7, 1-5 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La misura con cui misurare…

Sembrerebbe che Dio abbia fallito nei suoi calcoli nello scegliersi il popolo ebreo come popolo di elezione. L’infedeltà degli ebrei è tale che si vede costretto a rifiutare undici tribù per confermare la sua preferenza alla tribù di Giuda da cui deve uscire il Salvatore
del mondo. Ma è triste vedere con quanta superficialità questo popolo, tanto beneficato, volti le spalle al suo Dio per darsi al culto di altre divinità, create dalla fantasia e dalle mani dell’uomo. Noi sappiamo che la storia del popolo ebreo è anche la mia, la nostra storia. Forse dovremmo allora riflettere e dare uno sguardo alle nostre scelte, noi, popolo di redenti, che siamo così proclivi a consentire al male, a lasciare la fonte di acqua, viva per cercar un briciolo di felicità in pozzi sgretolati e fangosi? Quanti vivono nella piena indifferenza la loro fede, dopo aver parabola pagliuzzaricevuto il battesimo, quanti si lasciano attrarre da sette pseudoreligiose o addirittura da altre religioni… La storia delle infedeltà di Israele si perpetua nelle nostre infedeltà. Perdonaci, Signore! Una delle tante infedeltà alla legge di amore del Signore è quella di non amare il fratello… anzi, tentare di distruggerlo con la critica e con il giudizio (quante volte ce lo ricorda il Santo Padre). La Parola del Signore suona severa: Sarai giudicato con la stessa misura con cui tu giudichi gli altri. Tante volte siamo così pronti a puntare il dito contro l’altro, mettendo al nudo in modo impietoso i suoi difetti, le sue manchevolezze… mentre pretendiamo comprensione per le nostre… Il vangelo ci vuole far toccare con mano la nostra stoltezza quando pretendiamo di giudicare gli altri: Perché non togli la trave che è nel tuo occhio prima di voler togliere la pagliuzza nell’occhio del fratello? Non è vero che passiamo da ridicoli quando ci atteggiamo a persone impeccabili, ci diamo arie con la pretesa di correggere gli altri, senza accorgerci dei nostri numerosi difetti che destano risa e commiserazione? Dovremmo ringraziare la benevolenza dei fratelli che non smàscherano, per delicatezza, la nostra stoltezza. Ci pensa il vangelo però. Riusciremo a capire e praticare? 
(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)cuore a cuore

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, Padre di bontà e di misericordia, donaci un cuore retto e capace di seguirti sopra ogni cosa, affinché nella Chiesa e nel mondo trionfi la legge dell’amore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.