B.V. delle Grazie di Montegridolfo

B.V. DELLE GRAZIE DI MONTEGRIDOLFO 

giugno-luglio 1548 

Montegridolfo - Santuario della Beata Vergine delle GrazieDopo la doppia apparizione della Madonna fu eretto il Santuario della Beata Vergine delle Grazie; qui si conserva la macina da frantoio con l’impronta dei piedi della Madonna, che vi si posò scendendo dal cielo.

Ubicato fra due valli, quella del Conca sul versante romagnolo e quella del Foglia sul versante marchigiano, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Montegridolfo si trova sul crinale che divide le due regioni.

Da sempre terra di confine, Montegridolfo fu progettato e costruito come “cassero”, ovvero un borgo con pianta rettangolare dotato di una torre posta a rinforzo del complesso murario. L’etimologia del nome non è ancora del tutto certa. Fino ad alcuni anni fa’ vi erano due ipotesi, una delle quali può tuttavia dirsi superata in base alle ultime ricerche storiche. Certo è che la zona di Montegridolfo un tempo venne chiamata col nome di Monte Lauro, dati i numerosi allori che rigogliosi coprivano il colle; da qui, si pensa, derivò una parola di origine germanica (Hrodulfus o Ridulfus) che avrebbe alterato la parola latina Reduvius, cioè sterposo o rozzo, aggettivo affermatosi in epoca alto-medievale.

montegridolfo-beata-vergine-delle-grazie-2La storia più recente lo vede inserito nel contesto della storia d’Italia; da non dimenticare è il tracciato della Linea Gotica, la linea di difesa tedesca battezzata in origine da Hitler “Goten Linie” (“Linea dei Goti”), e che proprio in queste zone vide lo svolgersi di scontri cruenti fra i tedeschi e le truppe alleate, in quanto lo sfondamento delle truppe alleate nella pianura padana avrebbe reso la Germania prendibile in pochi mesi: fu proprio durante l’attacco delle forze alleate a Montegridolfo che il tenente Gerard Ross Norton si guadagnò la Victoria Cross, massima onorificenza militare britannica.

Dopo la doppia apparizione della Madonna a due umili persone, il giovane Lucantonio e la sessantenne Antonia, avvenuta sulla strada del Trebbio tra il giugno e il luglio 1548, fu eretto sullo stesso luogo il Santuario, che venne dedicato alla Vergine delle Grazie.

La chiesa si fa notare per il suo bel campanile e la sua facciata in stile settecentesco. Fu eretto dopo l’apparizione della Madonna nel 1548. Al suo interno vi si ammira la tela, cara alla devozione popolare, che il pittore rinascimentale Pompeo Morganti dipinse all’indomani delle apparizioni, riassumendo col pennello in modo scrupoloso le deposizioni processuali del giovane e della contadina che ebbero la visione, nonché il paesaggio nei suoi dettagli, compreso il castello ben riconoscibile con le mura e la torre. montegridolfoE’ dunque, sia una raffigurazione sacra, che un documento di storia locale. Qui si conserva anche la macina da frantoio con l’impronta dei piedi della Madonna, che vi si posò scendendo dal cielo. L’evento è testimoniato dal rogito notarile che raccoglie le testimonianze dei protagonisti.

Ristrutturato nel 1740; da allora è meta di pellegrinaggi dalla Romagna e dalle vicine Marche. Soggetto ad un ulteriore ampio restauro negli ultimi anni, mantenendo intatta l’architettura, ha fortemente rivalutato ed abbellito Montegridolfo.

Fontihttp://www.montegridolfo.eu/dettagli.aspx?c=214&sc=221&ssc=225&id=71&tbl=contenuti; https://it.wikipedia.org/wiki/Montegridolfo; http://www.riviera.rimini.it/situr/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/abbazie-monasteri-santuari/santuario-della-beata-vergine-delle-grazie-122.html