DISCORSO MISSIONARIO DI GESÙ

DISCORSO MISSIONARIO DI GESÙ

spada1«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada.[…]» La dichiarazione posta all’interno del cosiddetto “Discorso missionario” di Gesù, il secondo dei cinque grandi discorsi incastonati nel Vangelo di Matteo, suscita ancora oggi nei fedeli tante perplessità, vediamo dunque di fare chiarezza.  

È una spada la presenza del Signore, una lama che ti squarcia l’anima, che ti inquieta, che ti impedisce di stare tranquillo. Nel Vangelo di Matteo leggiamo:

insegna1«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.

Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.

Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.

insegna discepoliChi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».(Mt 10,34-42)

Queste dichiarazioni di Gesù sembrano in contraddizione con il suo insegnamento e il suo impegno per la pace e la riconciliazione. Gesù sembra voler rovesciare il criterio della giustizia. In realtà, infatti,  è una spada la presenza del Signore, una lama che ti squarcia l’anima, che ti inquieta, che ti impedisce di stare tranquillo. È una spada, non un calmante, non una tisana alla camomilla, non un inutile soprammobile. Cosa ne abbiamo fatto della nostra fede? Cosa è diventata l’abitudine di essere cristiani? Vediamo ogni giorno la contraddizione di una fede che langue, che ancora frequenta le chiese abbraccioma che non contagia la vita, che cerca Dio ma adattandolo alle proprie piccine visioni. È una spada, perciò richiede una battaglia continua contro il nostro uomo vecchio. È una spada perché Gesù pretende di essere più della più grande gioia che possiamo vedere, di poter colmare il cuore come quando ci innamoriamo o prendiamo fra le braccia i nostri figli. Perché è lui la sorgente di ogni amore e di ogni paternità. È fuoco l’incontro con Dio, che divora e illumina, che consuma e spaventa, che riscalda e distrugge le nostre resistenze.

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra.(Is 49,1-2)

La parola di Cristo Gesù separa luce e tenebre, bontà e malvagità, fede ed empietà, vera religione e falsa. Chi accoglie Gesù cammina su una strada, gli altri che rifiutano di credere in lui, percorreranno altri sentieri e altre vie. È l’uomo che si separa. Gesù è il primo martire della sua Parola. Lui fu separato dal suo popolo a causa della verità che usciva dalla sua bocca per illuminare la verità del Padre suo. (Movimento Apostolico Rito Romano)

leggere la parola - libroInfatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto (Eb 4,12-13).

Nel nuovo regno i nemici dell’uomo saranno i suoi familiari e il discepolo deve essere pronto a preferire il Signore Gesù ai propri genitori, ai figli o parenti. Una scelta che non ammette eccezioni… Chi si comporta diversamente, “non è degno di me“. La persona del discepolo diventa sacra come quella del Maestro. E’ il caso di ripetere con i Padri della Chiesa: Considera, o cristiano, la tua vocazione!

Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche gruppo di preghiera2l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare (Ef 6,13-20). (Omelia Monaci Benedettini Silvestrini)

Spesso noi cristiani veniamo visti dall’esterno come coloro che dovrebbero essere buoni, mansueti, tranquilli come pecore condotte al macello. Oggi dalla bocca di Gesù sentiamo tutt’altro che pace e mansuetudine… Fuoco, guerra, spada, divisione… Sì, i cristiani devono essere pronti anche ad essere come le pecorelle, senza aprire la bocca, ma proprio per questo devono essere inamovibili preghiera-al-solenell’ascoltare ed eseguire l’insegnamento di Cristo. Con il loro comportamento devono essere la divisione tra il peccato e il bene, devono bruciare, scottare con il loro esempio di vita, tagliare come la spada con il peccato, con coloro che non vogliono tornare alla retta via.[…] Sei tu il suo testimone? (Omelia Monaci Benedettini Silvestrini)

Fonti: Sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana; http://www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/34232.html;