Letture di giovedì 2 aprile 2015

zeitun2LETTURE DI GIOVEDÌ

2 aprile 2015

TRIDUO SANTO

MADONNA DI ZEITOUN

2 Aprile 1968 – Egitto – Forse tra le meno conosciute anche se abbastanza recenti dove Maria apparve a cristiani e mussulmani, non vi è stato nessun messaggio, ma diversi video ne attestano l’avvenuta apparizione e i miracoli anche in questa circostanza non sono mancati. Le apparizioni di Maria a Zeitoun la storia, i filmati e la preghiera. 

S_AtanasioSANT’ATANASIO

Vescovo e Dottore della Chiesa (295-373) 02 maggio – Atanasio detto il Grande  fu l’ottavo Papa della Chiesa copta. Le chiese copta, cattolica e ortodossa lo venerano come santo. La Chiesa cattolica lo annovera tra i 35 dottori della Chiesa. Fu il sostenitore intransigente di Gesù come Figlio di Dio. La storia e la video-storia

San Francesco di Paola

 La storia, un documentario e il video del santuario MIRACOLI E PROFEZIE

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GIOVANNI PAOLO II

Morto il 2 aprile 2005.Veglie e preghiere commosse in tutto il mondo hanno accompagnato le ultime ore di vita e l’agonia di Karol Wojtyla … La video storia e altro materiale audio-video con la spiegazione dei più importanti miracoli che lo hanno portato alla beatificazione.

Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarci alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fà che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Prima Lettura

Es 12, 1-8. 11-14 – Dal libro dell’Esodo.

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:
«Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; cena pasqualecalcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.115

RIT: Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

agnelloChe cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. RIT

Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. RIT

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. RIT

Seconda Lettura

1 Cor 11, 23-26 – Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

cena (2)Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Vangelo

Gv 13, 1-15 – Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio lavanda-dei-piediritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

COMMENTO

Vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.

La messa vespertina, che ricorda l’istituzione dell’Eucaristia, compiuta da Gesù nella cena pasquale, ha una duplice caratteristica. Anzitutto pone in rilievo il comando di Gesù di celebrare con un rito perpetuo la sua pasqua storica di morte e di risurrezione, come già nell’antica economia si commemorava l’esodo di liberazione. In secondo luogo questo comando è posto in connessione lavanda_dei_ piedi_2011essenziale con l’altro ‘mandato’ della carità, rievocato attraverso il rito della lavanda dei piedi, simbolo del servizio sacrificale del Cristo. “Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli”. Il Figlio di Dio che lava i piedi sporchi dei suoi discepoli, come uno schivo, diventa il grande modello di cosa deve essere ogni eucaristia: il servizio di alzarsi da tavola, di deporre gli indumenti della gloria, di chinarsi verso l’altro nel mistero del perdono: questa è vera fraternità. Lavare i piedi è il segno dell’accoglienza, come si faceva per l’ospite. Gesù con ciò dice chiaramente di accogliere e ospitare in sé i suoi discepoli, di portarli con sé nelle vicende che egli affronterà. “Venne da Simòn Pietro e questi gli disse: Signore, tu lavi i piedi a me?… Non mi laverai mai i piedi!” Pietro non accetta l’umiliazione del suo Maestro, ma non poteva rifiutarsi a questo gesto, pena il non aver parte con Gesù al suo mistero di morte e di vita. Nell’atto del servizio di amore estremo di Gesù, già simboleggiato dal gesto della lavanda, la Pasqua diventa la nostra purificazione, perché significa lasciarsi perdonare e immergere nell’acqua del Battesimo che lava in Cristo i piedi sporchi del mondo, oltre che i nostri. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

RITO DELLA LAVANDA DEI PIEDI

ANTIFONA PRIMA (cf. Gv 13,4.5.15) Il Signore si alzò da tavola versò dell’acqua in un catino, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli: ad essi volle lasciare questo esempio.

ANTIFONA SECONDA (Gv 13,6.7.8)Lavanda dei Piedi 2

“Signore, tu lavi i piedi a me?”.
Gesù gli rispose dicendo:
“Se non ti laverò, non avrai parte con me”.
V. Venne dunque a Simon Pietro, e disse a lui Pietro:
– Signore, tu lavi…
V. “Quello che io faccio, ora non lo comprendi,
ma lo comprenderai un giorno”.
– Signore, tu lavi…

ANTIFONA TERZA (cf. Gv 13,14)

“Se vi ho lavato i piedi, io, Signore e Maestro, quanto più voi avete il dovere di lavarvi i piedi l’un l’altro”.

ANTIFONA QUARTA (Gv 13,35) “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri”.

V. Gesù disse ai suoi discepoli:
– Da questo tutti sapranno…


lavanda dei piediANTIFONA QUINTA
(Gv 13,34) “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”, dice il Signore.

ANTIFONA SESTA (cf. 1Cor 13,13) Fede, speranza e carità, tutte e tre rimangano tra voi: ma più grande di tutte è la carità.

V. Fede, speranza e carità, tutte e tre le abbiamo qui al presente: ma più grande di tutte è la carità.
– Fede…C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

PREGHIERA DELLA SERAlavanda dei piedi.1

Giunta l’ora di passare da questo mondo al Padre, Tu, o Signore, ci hai lasciato il testamento del Tuo amore nell’umile gesto della lavanda dei piedi e nel dono supremo dell’Eucaristia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno. Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Signore Gesù, in quest’ora suprema
in cui ci chiami come amici a mangiare la Pasqua con Te, rendici degni di essere eredi e commensali della gloria nel banchetto eterno.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.