LETTURE DI MERCOLEDÌ
28 gennaio 2015
III Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
LA VERGINE DELLO SCAPOLARE VERDE
28 gennaio 1840 – Dieci anni dopo le apparizioni a S. Caterina Labouré alla quale la Vergine SS. dona la preziosa Medaglia Miracolosa, La Madonna appare ad un’altra Figlia della Carità, Suor Giustina Bisqueyburu per un altro grande dono: lo Scapolare Verde in onore al Suo Cuore immacolato. Lo Scapolare Verde di Suor Giustina Bisqueyburu e la storia delle apparizioni.
SAN TOMMASO D’AQUINO
dottore della Chiesa (1225-1274) 28 gennaio – “Donato” ai benedettini per la sua istruzione all’età di cinque anni diventa il protagonista di primo piano nella storia della teologia e della filosofia anticipandone i tempi, afferma che “…ciò che Dio è trascende tutto ciò che di Dio comprendiamo…” È patrono delle scuole cattoliche. La storia e la video storia.
San Giuseppe Freinademetz
Missionario Verbita (1852-1908) 28 gennaio – Apostolo delle missioni dedicò la sua vita all’annuncio del Vangelo entusiasmando un gran numero di cinesi. Comprese l’importanza dei laici come catechisti per la prima evangelizzazione. Tutta la sua vita fu espressione di quello che era un suo slogan: «La lingua che tutti comprendono è l’amore». La storia, l’omelia di Giovanni Paolo II durante la sua canonizzazione e la preghiera.
PREGHIERA DEL MATTINA
PRIMA LETTURA
Eb 10, 11-18 – Dalla lettera agli Ebrei
A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:
«Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente», dice: «e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.109
RIT: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato. RIT
Il Signore ha giurato e non si pente: «Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek». RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Mc 4, 1-20 – Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Siamo rigenerati in Cristo Risorto.
A confronto con la ripetizione inefficace dei riti sacrificali della prima alleanza, si sottolinea l’efficacia e unicità dell’offerta di Gesù, culminante nella sua esaltazione
celeste. Si compie in tal modo la parola profetica di Geremìa sulla nuova alleanza, citata dall’autore sacro nella lettura. Essa è caratterizzata dall’interiorità del rapporto con Dio e dal perdono dei peccati. Infatti, nell’auto-donazione di Gesù le radici stesse del peccato sono estirpate perché viene immesso nel cuore dei credenti lo stesso dinamismo di amore che ha trasfigurato la sua umanità. Mediante l’applicazione del testo di Geremìa, l’unico che parla di “nuova” alleanza, l’intera vicenda di Gesù viene inserita nel piano della rivelazione storica di Dio. In tal modo la fede cristiana, che riconosce in Gesù l’inviato di Dio, offre anche la chiave per rileggere nel loro significato profondo i testi dell’Antico Testamento. La missione di Gesù sulla croce viene svelata nella risurrezione quando viene trasformato dalla luce e dalla gioia di Dio. Gesù risorto è per noi il sacerdote che ci permette di essere trasformati anche noi da Dio. Egli ci lìbera dal buio e dalla paura. Egli ci rigènera fino a trovare la nostra felicità nell’immersione nel mistero luminoso di Dio. L’applicazione ecclesiale della parabola risponde all’interrogativo che circola all’interno della comunità: perché tanti, dopo l’ascolto della parola e l’inizio di un cammino cristiano, vengono meno e abbandonano l’impegno? Questo non dipende dall’inefficacia della parola di Dio, ma dalla mancanza di fiducia e perseveranza di quelli che ascoltano o l’accolgono con superficialità. Il seme invece va curato, annaffiato, magari potato pure. Solo così potrà dare frutto. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Aiutaci o Signore a far fruttare la Tua parola in noi. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Signore, sfalda le nostre inutili torri di parole e fa’ risuonare nel nostro cuore la Tua unica Parola: Gesù, Tuo Figlio e nostro Signore che vive e regna con Te nei secoli dei secoli. Amen.