Letture di mercoledì 15 ottobre 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌS. TERESA d’AVILA

15 ottobre 2014

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

SANTA TERESA D’AVILA

fondatrice e dottore della Chiesa (1515-1582) 15 ottobre – Anche se visse in un’età di riformatori e fondatori, a partire già dai suoi contemporanei fu la prima donna di tutti i tempi, a cui fu conferito il titolo di dottore della Chiesa. La santa aveva trovato modi nuovi per descrivere il progredire del cristiano nella vita spirituale, utilizzando similitudini intense e un linguaggio semplice. La storia e la video-storia. Dagli scritti di Santa Teresa d’Avila IL CASTELLO INTERIORE, una selezioni di brani scritti dalla santa in questa sua grande opera.

Mons. Ottavio Michelini Mons. Ottavio Michelini

sacerdote e mistico15 ottobre 1979 – Mons. Ottavio Michelini, fece parte del nascente Movimento Sacerdotale Mariano fondato dalla Madonna per mezzo di don Stefano Gobbi e per tutti gli ultimi quattro anni di vita,  ricevette messaggi in forma di locuzione interiore e visioni di Gesù e della Madonna. La storia e i messaggi

Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio: l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che per mezzo del Tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa d’Avila per indicare una via nuova nella ricerca della perfezione, concedi a noi, tuoi fedeli, di nutrirci spiritualmente della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Amen.

PRIMA LETTURA

Gal 5, 18-25 – Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Gàlati

spirito-tindariFratelli, se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 1

RIT: Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.

albero3Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. RIT

È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. RIT

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 42-46 – Dal Vangelo secondo Luca

farisei guai a voiIn quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

«Dai loro frutti li riconoscerete».

Davanti alla lista dei frutti dello Spirito Santo e delle opere della carne della prima lettura possiamo fare un esame di coscienza e vedere dove siamo situati. Siamo stati creati a immagine di Dio, per essere amati e per amare. I frutti dello Spirito Santo, i frutti di una libera adesione a Gesù Cristo, mostrano la nostra vera identità. A volte pensiamo che siamo fatti così, che non cambieremo mai il nostro carattere e poi farisei - maestri della leggeancora che la colpa è delle situazioni che ci hanno provocato… In questo modo mettiamo a tacere la voce che ci viene a scomodare, che vuole aprire uno spiraglio nel nostro cuore. Se vediamo che l’immagine impressa da Dio in noi è stata deturpata dal peccato ecco allora che una buona confessione ci ridarà la vita, lo Spirito Santo infatti mediante il perdono ci rigenera. Nel Vangelo Gesù si rivolge ai farisei, ai dottori della legge, a coloro che hanno il compito di guidare gli altri, a coloro che sono religiosi. E Gesù si rivolge a loro con l’espressione: «guai a voi», espressione in netto contrasto con il beato del salmo (Sal 1). Siamo noi, con la nostra libertà, a determinare la nostra sorte, se essere felici o meno.

Se scegliamo la religiosità per costruirci una bella immagine, per rubare la gloria a Dio e per situarci sopra un piedistallo, dal quale giudicare i fratelli, sperimentiamo così che il monito “guai a voi” è rivolto proprio a noi e l’esperienza ce ne da conferma. Le parole del Salmo: «Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnìa degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e andiamo con gioia incontro al Signorenotte», si riferiscono a Gesù Cristo. Beato è colui che ha la gioia di abbandonarsi alla volontà del Padre, beato è dunque Gesù e la sua gioia scaturisce dall’amore che il Padre ha per lui e dalla sua amorosa corrispondenza. Questa gioia non è la tranquillità a cui aspirano coloro che cercano di mettere a posto la coscienza con un’osservanza scrupolosa della legge, ma indica felicità; la felicità di una comunione profonda con il Padre che si traduce poi nell’adesione alla sua volontà. Gesù Cristo stesso dice: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti, non sono venuto per abolire ma per dare compimento» e «Pieno compimento della legge è l’amore». Nel Figlio diletto del Padre abbiamo la grazia di essere anche noi dei beati, lasciamoci condurre da Dio e lasciamo che sia la nostra gioia a parlare. «La gioia è una rete d’amore in cui captiamo le anime: appunto perché siamo colmi di gioia, ognuno ci ama e vuole stare in nostra compagnìa per ricevere quella luce di Cristo che possediamo. Un cristiano pieno di gioia predica anche senza predicare… la gioia è una necessità e una forza, anche fisicamente». (disse Beata Madre Teresa di Calcutta). (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

gioiaPREGHIERA DELLA SERA

O Dio,Tu solo basti: nella Tua misteriosa benevolenza, hai voluto creare il cuore umano capace del divino. Desiderosi di ricevere la vita che viene da Te, come Teresa d’Avila anche noi ci mettiamo alla scuola di Gesù, nostro maestro e salvatore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.