LETTURE DI VENERDÌ
12 settembre 2014
XXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
SANTISSIMO NOME DI MARIA
12 settembre
La festa del santo nome di Maria fu concessa da Roma, nel 1513, ad una diocesi della Spagna, Cuenca. Soppressa da san Pio V, fu ripristinata da Sisto V e poi estesa nel 1671 al Regno di Napoli e a Milano. Il 12 settembre 1683, avendo Giovanni III Sobieski coi suoi Polacchi vinto i Turchi che assediavano Vienna e minacciavano la cristianità, il Beato Innocenzo XI, in rendimento di grazie, estese la festa alla Chiesa universale e la fissò alla domenica fra l’Ottava della Natività. Il santo Papa Pio X la riportò al 12 settembre.
Maria Santissima ” ad Rupes”
Patrona della diocesi di Civitacastellana – 12 settembre
Il Santuario della Madonna “ad Rupes” (delle rupi) posto nella splendida Valle Suppentonia tra Nepi e Civitacastellana, 54 km da Roma. Con secolare tradizione perché qui, già dal IV – V sec., è stata venerata dai monaci benedettini e il popolo fedele un effigie della Madonna con il Bambino sulle ginocchia.
MADONNA DEL BOSCO e la lacrimazione della B.V.M. a Ravenna
(La storia e la preghiera)
San Guido di Anderlecht
Pellegrino ( ca. 1012) Due secoli prima che il Poverello di Assisi celebrasse con tanto candore le sue nozze conMadonna Povertà, un altro santo, meno conosciuto, aveva avvertito il pericolo che il denaro fa correre alle anime, anche quando lo si riveste di nobili intenzioni, come il desiderio di soccorrere con l’elemosina gli indigenti.
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Padre, chi ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i Tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Amen
PRIMA LETTURA
1 Cor 9, 16-19.22-27 – Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si
impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io. Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 83
RIT: Quanto sono amabili le tue dimore, Signore!
L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. RIT
Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. RIT
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore. RIT
Perché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina nell’integrità. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità.
Alleluia.
VANGELO
Lc 6, 39-42
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Le guide cieche.
“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci”. “Guai a voi, guide cieche”. Gesù oggi ci mette in guardia nei confronti di coloro che presumono di proporsi arbitrariamente come guide di altri e sono anch’essi privi di luce. “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca?”. Il discorso viene rivolto innanzitutto a coloro che hanno il gravoso compito di guidare altri. Gesù sta parlando ai suoi discepoli, ai futuri testimoni del Regno. Vengono però indirettamente coinvolti tutti gli educatori: genitori, insegnanti, catechisti, nonni e nonne… Dovranno risplendere dinanzi agli uomini affinché vedendo le loro opere diano gloria a Dio. Dovranno essere come il loro Maestro che può dire di se: “Io sono la verità. Io sono la Luce del mondo e chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. Senza queste soprannaturali prerogative da attingere dallo Spirito Santo di Dio, non solo si rimane ciechi, ma ancora peggio, si rischia di cadere nell’assurdo di voler vedere la pagliuzza nell’occhio del fratello e non accorgersi della trave che oscura la nostra vista. Qualche pessimista ha detto e scritto che oggi viviamo in un mondo di maleducati. E se ciò è vero dobbiamo concludere che i nostri ragazzi, i nostri giovani sono vittime di guide cieche. Se poi dovessimo costatare che ciò avvenga anche nell’ambito religioso vuol dire che quella stessa cecità ha contaminato anche i maestri della fede. Speriamo che non sia così. Lo Spirito Santo ci illumini. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
O Dio, che hai inviato Tuo Figlio come luce per il mondo, aiutaci a vivere la Sua parola. Egli è il buon pastore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.