Letture di mercoledì 03 settembre 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌs gregorio magno

03 settembre 2014

XXII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

SAN GREGORIO MAGNO

papa e dottore della Chiesa (ca, 540-604) Gregorio I, il secondo dei soli tre detentori del titolo “Magno”, oltre a Leone I (440-461; 10 nov.) e Nicola I (858-867; 13 nov.), fu uno dei papi più influenti, e uno degli scrittori più importanti del Medio Evo.   La storia e la video-storia. 

Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace; lo ha fatto principe del suo popolo e lo ha costituito suo sacerdote per sempre.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che guidi il Tuo popolo con la soavità e la forza del Tuo amore, per intercessione del papa san Gregorio Magno dona il Tuo Spirito di sapienza a coloro che hai posto maestri e guide nella Chiesa, perché il progresso dei fedeli sia gioia eterna dei pastori. Amen

PRIMA LETTURA

1 Cor 3, 1-9 – Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Benedetto sei tu, Signore, Dio della mia vitaIo, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo. Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete, perché siete ancora carnali. Dal momento che vi sono tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera umana? Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 32

popolo di dioRIT: Beato il popolo scelto dal Signore.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini. RIT

Dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra, lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere. RIT

L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione.

Alleluia.

VANGELO

Lc 4, 38-44
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di suocera simon pietro2Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

suoceraDiPietroGesù si china su di noi.

Il chinarsi su qualcuno bisognoso esprime tenerezza, affetto, volontà di prestargli aiuto. Così vediamo oggi Gesù. È chinato sulla suocera di Pietro in preda alla febbre. È bello vederlo in una realtà più ampia e ancora più vera. L’Inviato del Padre, si è umiliato nella carne per essere uno di noi. Ecco il suo chinarsi verso la nostra umanità, afflitta dal male e dalla febbre del peccato. Egli stende ancora le sue mani per guarirci e salvarci. Ciò è frutto di quella perenne redenzione che continuamente si attua nella storia del mondo e di ciascuno di noi. Il chinarsi di Cristo raggiungerà il suo apice sul calvario, sulla croce e nel sepolcro. Sappiamo che da quella profonda umiliazione sgorgheranno i frutti della salvezza. Il nemico, l’accusatore sarà precipitato per sempre negli inferi e Cristo si ergerà glorioso come nostro avvocato nella gloria del Padre. Resterà però ancora chino su di noi a stendere le sue mani, a illuminarci con la sua parola, a nutrirci con il suo corpo e il suo sangue. Gesù è chino su ciascuno di noi per garantirci il suo amore, ma nello stesso tempo è nella perfetta unione con il Padre; lì ormai è posto il deserto della sua preghiera per noi. Egli ha azzittito i demòni e ci ha donato l’alimento della fede con la verità della sua testimonianza di Figlio di Dio e fratello nostro. Tutto questo è l’opera della salvezza. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

preghiera4PREGHIERA DELLA SERA

O Dio onnipotente ed eterno, che nel Tuo disegno universale di salvezza accogli tutta l’umanità, fà che attraverso la grazia dei Tuoi sacramenti, collaboriamo alla venuta del Tuo regno e con l’aiuto dei tuoi santi angeli ci incamminiamo verso la santità. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.