Letture di sabato 02 agosto 2014

LETTURE DI SABATOS. EUSEBIO di VERCELLI

02 agosto 2014

XVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

SAN EUSEBIO DI VERCELLI

Vescovo (371) E’ venerato soprattutto come infaticabile sostenitore dell’ortodossia. Considerato martire più per le sofferenze patite che per il tipo di morte. La storia e la video-storia. 

Dio sta nella sua santa dimora; ai derelitti fa abitare una casa, e dà forza e vigore al suo popolo.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di Te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la Tua misericordia perché, da Te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Amen

PRIMA LETTURA

Ger 26, 11-16.24 – Dal libro del profeta Geremia.

In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una condanna a morte merita quest’uomo, perché ha profetizzato contro questa città, come avete geremia profetaudito con i vostri orecchi!». Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltato. Migliorate dunque la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, e il Signore si pentirà del male che ha annunciato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, sarete responsabili del sangue innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole». I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non ci deve essere condanna a morte per quest’uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore, nostro Dio». La mano di Achikàm, figlio di Safan, fu a favore di Geremìa, perché non lo consegnassero al popolo per metterlo a morte.

C: Parola di Dio. A:

Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 68

RIT: Nel tempo della benevolenza, rispondimi Signore.

Liberami dal fango, perché io non affondi, che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde. Non mi travolga la corrente, l’abisso non mi sommerga, la fossa non chiuda su di me manipreghierala sua bocca. RIT

Io sono povero e sofferente: la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. Loderò il nome di Dio con un canto, lo magnificherò con un ringraziamento. RIT

Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Mt 14, 1-12 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi battista la testacortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Profezia e persecuzione.

Nei vangeli della diciassettesima settimana del tempo ordinario un tema ricorrente è sembrato essere quello del profetismo: non riconosciuto nella perìcope di ieri, perché Martirio_di_San_Giovanni_Battista_BQ1semplice figlio del carpentiere e perseguitato nel passo propostoci oggi. Ogni testimonianza per Dio ha come sua logica conclusione la persecuzione, che per alcuni avviene nell’oscurità della vita e in una sorta di martirio che si consuma, attraverso l’incomprensione e il disprezzo, e per altri può compiersi in forma più cruenta, come lo è stato per Giovanni Battista. Il profeta mette in discussione delle geometrie consolidate, dà fastidio ai potenti, scardina vizi che sono ormai stabiliti. I potenti, coloro contro cui gli ammonimenti del profeta si rivolgono, sono naturalmente infastiditi da una voce che li richiama al dovere, ai princìpi a cui ogni essere umano dovrebbe attenersi e si rivolgono contro questa voce la cui unica colpa è proprio quella di seguire la volontà di Dio. La prepotenza, in qualunque forma si presenta, subdola o manifesta, non può essere un atteggiamento che il cristiano può sostenere, anche a costo della propria vita.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, nostro sostegno e nostra guida, concedici di servirti fedelmente, superando le incertezze della vita presente con la speranza nel Tuo regno futuro. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen