Letture di domenica 10 agosto 2014

LETTURE DI DOMENICAMadonna delle Rocche

10 agosto 2014

XIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

NOSTRA SIGNORA DELLE ROCCHE

Molare (Alessandria – Italia) Una dolce e bella signora che chiede un pezzo di pane palesandosi poi come la Vergine Maria. Uno storpio che con fede vuole credere all’apparizione per riacquistare la sanità e proprio in virtù di questa l’acquisterà dando a tutto il paese un bellissimo santuario

SAN LORENZO MARTIRE

san_lorenzo_caravaggio_446159620martire (258) Lorenzo è uno dei santi più celebrati nella storia della Chiesa. La sua fama straordinaria è dovuta principalmente ai racconti fantastici che combinano in maniera originale ironia sacra (o impertinenza) e miracolo, come nel Fabliaux e nelle Gesta Romanorum, e al suo emblema, la griglia sulla quale pare sia stato bruciato (senza soffrire, per grazia divina ottenuta dalla sua profonda fede). La storia, la video-storia e il video del miracolo del suo sangue  –

LA MISTERIOSA NOTTE DI SAN LORENZO

 (I misteri, gli usi e le leggende di questa straordinaria notte ricordata anche da Giovanni Pascoli)

Sii fedele, Signore, alla tua alleanza, non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri. Sorgi, Signore, difendi la tua casa, non dimenticare le suppliche di coloro che ti invocano.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURAelia nella caverna

1 Re 19,9.11-13 – Dal primo libro dei Re

In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.84

misericordia1RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. RIT

Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo. RIT

Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino. RIT

SECONDA LETTURA

Rm 9, 1-5 – Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Paolo2Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola.

Alleluia.

VANGELO

Mt 14, 22-33 – Dal Vangelo secondo Matteo

acqua pietro2[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura e commento di Don Ferdinando Colombo su

http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php (DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Signore, salvami.

Gesù è solo sul monte a pregare. Bisogna ogni tanto cercare solitudine e silenzio per entrare in comunione vera con Dio e sperimentare la profondità della preghiera. Quando poi Egli scende dai suoi non soffre più i condizionamenti della natura: cammina sulle acqua pietroacque e non è un fantasma. Pietro invece che è ancora legato alla pesantezza della sua umanità ed è forse appesantito anche da una dose di presunzione, al soffiare del vento, rischia di affondare nelle acque del mare. Anch’egli allora deve pregare, deve lanciare il suo grido di aiuto: “Signore, salvami”. È confortante il gesto immediato di Gesù in risposta alla preghiera di Pietro: “E subito Gesù tese la mano…”. Questa mano tesa verso di noi è ormai il segno visibile della sua redenzione, della sua misericordia, del suo aiuto continuo. Occorre la luce speciale della fede, quella di cui Pietro fa difetto, per comprendere che la mano di Gesù è infinitamente più forte del vento che àgita le onde, di tutte le difficoltà o tentazioni che possono affliggerci. La stessa fede che può convincerci che Dio non è nel vento impetuoso, non è nel terremoto, ma nel mormorìo di un vento leggero: Egli si rivela essenzialmente nella pace profonda del suo amore infinito. Lo stesso amore che spinge l’apostolo Paolo a desiderare le pene peggiori pur di essere di giovamento per il suo popolo. Ancora una volta è la fede che interviene ed opera sapientemente nell’apostolo: “Passa la scena di questo mondo”. Resta l’inestimabile dono della divina adozione a figli come caparra di vittoria e di risurrezione finale. Quanto è urgente per tutti noi riscoprire l’inestimabile valore della preghiera, alimento indispensabile alla nostra fede, luce e lampada ai nostri passi verso la meta finale, capacità di discernere i valori per i quali dobbiamo spendere le energie migliori!(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

acqua camminarePREGHIERA DELLA SERA

Signore Gesù Tu sei il principio della creazione nuova; in Te ogni uomo si apre alla fiducia e alla speranza. Con questo spirito rivolgiamo al Padre le nostre preghiere. Ti affidiamo, o Signore le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e custodisci in noi i doni del Tuo Spirito; fà che ogni uomo conosca Te, unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo Tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.