LETTURE DI DOMENICA
06 luglio 2014
XIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
MADONNA DEL TERREMOTO
Mantova – 1754 – Qui la protagonista è l’immagine di una Vergine con in braccio il Bambino Gesù, posta su di un muro e quasi del tutto dimenticata, definita in seguito la Madonna del Terremoto, o Madonna del Canossa, in onore al primo paesano che si accorse del prodigio ch’Ella con materno affetto stava compiendo.
SANTA MARIA GORETTI
vergine martire ( 1890 – 1902 ) Morta dopo un’aggressione all’età di 12 anni per non offendere il Signore e cedere così alle lusinghe di un ragazzo che la molestava. E’ rimasta lucida fino alla fine, per riaffermare il suo perdono e il suo travaglio è stato davvero molto simile a quello del suo amato Gesù. La storia, la video-storia, il film e la preghiera.
SUPPLICA ALLA MADONNA DI BONARIA
(da recitarsi il 25 marzo, il 24 aprile e la prima domenica di luglio)
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che nell’umiliazione del Tuo Figlio hai sollevato l’umanità dalla sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen
PRIMA LETTURA
Zc 9, 9-10 – Dal libro del profeta Zaccaria
Così dice il Signore: “Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme, l’arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra”.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.144
RIT: Benedetto sei tu, Signore, umile re di gloria.
O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome. RIT
Paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. RIT
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. RIT
Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. RIT
SECONDA LETTURA
Rm 8, 9. 11-13 – Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 25-30 – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo
(DISPONIBILE DA DOMENICA)
COMMENTO
Venite a me!
«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò». Ci giunge sempre propizio quest’invito del Signore, particolarmente in questo periodo dell’anno in cui sentiamo più urgente il bisogno di ristoro e di refrigerio. La stanchezza, l’oppressione fanno parte dell’esperienza umana, ne evidenziano i limiti e la fragilità, e spesso non bastono i nostri ristori per lenirli. Il Signore sa bene del peso del nostro giogo, egli stesso se ne è fatto carico. Vuole perciò liberarci di quel peso che ci opprimerebbe fino ad ucciderci se restasse sulle nostre spalle. Non ci risulta particolarmente difficile trovare un qualche refrigerio al nostro corpo, è arduo però trovare il vero conforto per l’anima quando è oppressa dal male e appesantita dalle avversità. Per questo il Signore ancora una volta ci chiama a sé e ci sollecita ad un incontro personale con lui. Ci instilla per questo pensieri di umiltà e di mitezza, le virtù che egli ha praticato in modo sublime e che a noi consentirebbe di affidarci fiduciosamente a lui. La presunzione umana genera l’accumulo dei pesi sulle nostre fragili spalle fino a sommergerci in una tomba infernale costruita con le nostre mani. Ed ecco la preghiera di Gesù per noi: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli». Siamo noi i “piccoli” quando con semplicità di cuore e con sincera umiltà, riconoscendo i nostri limiti, la nostra fragilità, ci affidiamo al Signore nella preghiera assidua e costante, per attingere da lui la forza che non abbiamo. Questa è la via per conoscerlo e amarlo: “nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. La rivelazione si apre alla nostra migliore comprensione proprio quando facciamo esperienza della bontà di Dio, trovando in lui il vero e completo ristoro. Così il gioco, pesante sulle nostre fragili spalle diventa dolce e il carico delle nostre miserie leggero. “È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione”. La vita sacramentaria è quindi la nostra forza: quel “venite a me” lo ascoltiamo con particolare interesse e sollecitudine nel giorno del Signore, quando come singoli e come comunità, siamo invitati alla sua mensa. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
O Dio, che ami la giustizia, rialza con la Tua mano tutti coloro che giacciono nell’ombra della morte; fà che riprendano il cammino della speranza e siano per sempre il Tuo vivente canto di gloria. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.