LETTURE DI VENERDÌ
18 ottobre 2013
XXVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
SAN LUCA
evangelista (1 sec.) Cristiano di origine pagana, scrive proprio per chi come lui si è convertito. Compagno di Paolo che lo chiama “medico carissimo” secondo una leggenda sarebbe uno dei due discepoli che Gesù vide sulla strada di Emmaus. Si pensa sia stato assai vicino a Maria SS. Per Luca Gesù è soprattutto “il salvatore”. La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/10/san-luca/ La storia dei dipinti e delle icone attribuite a S. Luca su http://biscobreak.altervista.org/2013/10/san-luca-pittore/
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della Tua predilezione per i poveri, fà che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la Tua salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PRIMA LETTURA
2 Tm 4, 10-17
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.
Prendi con te Marco e portalo, perché mi sarà utile per il ministero. Ho inviato Tìchico a Èfeso. Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo, e i libri, soprattutto le pergamene.
Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 144
RIT: I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. RIT
Per far conoscere agli uomini le tue imprese e la splendida gloria del tuo regno. Il tuo regno è un regno eterno, il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. RIT
Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
VANGELO
Lc 10, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Andate: annunziate e sanate…
La missione dei Settantadue discepoli, che segue il mandato dei Dodici, ci è presentata nel Vangelo di Luca. Due missioni che hanno in comune alcune caratteristiche. Gesù forma due gruppi: i Dodici, ai quali affidare un mandato preciso e i Discepoli. I Dodici ed i Discepoli, però, non sono classi separate ma rappresentano un unico corpo, formato da diverse membra. Dal Vangelo di Luca possiamo dedurre che le esigenze del discepolato non sono molto diverse dalle condizioni per essere ammessi tra i Dodici. E’ Luca che racconta che proprio ai settantadue Gesù dice che li manderà come agnelli tra i lupi. La missione dei Settantadue è la missione nel mondo ma con la raccomandazione di non aderire alla mentalità del mondo. Gesù non vuol illudere i suoi discepoli promettendo loro una missione facile e piena di gloria terrena. Vi è però un invito prezioso che Gesù da a loro: siate come agnelli. E ancora: al male del mondo non rispondente con il “male” ma con il “Bene”. Le vostre armi non siano quelle che incontrerete ma siano l’annuncio del Regno, siano il dono della pace. Il cristiano che lotta nel mondo non è un superficiale che vive in modo sprovveduto ma è uno che è in grado di rispondere al male subìto con amore e carità. L’ottimismo cristiano è di chi ha conosciuto il vero Bene. Da esso trae la vera forza per combattere il male. Egli ha la gioia che non deriva dal mondo ma dal sapere di essere amati e figli di un Dio che è soltanto Amore.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
La pace è un Tuo dono o Signore, come l’intimità con il Tuo figlio Gesù Cristo, che mai ci abbandona, e diviene per noi garanzia di serenità e gioia nelle tribolazioni. Fa o Signore che continuiamo a ricevere questa Tua pace in noi. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Signore, Tu ci chiami alla mensa eucaristica perchè, nutriti dell’unico pane, diventiamo un cuor solo e un’anima sola. Ti ringraziamo per la Tua immensa bontà associandoci alla lode celeste, che perenne sale al Figlio e allo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.