LETTURE DI VENERDÌ
10 maggio 2013
VI Settimana del Tempo di Pasqua
SANTA MARIA DI MERINO
A Vieste dall’8 al 10 Maggio si celebra una delle ricorrenze più importanti del Gargano: la Festa Patronale di Santa Maria di Merino. Un evento che appassiona i fedeli, ma che allo stesso tempo offre ai visitatori l’occasione per entrare nel vivo della cultura e della tradizione locale. La storia e il video su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/santa-maria-di-merino/
SAN GIOVANNI D’AVILA
sacerdote e dottore della chiesa (1500-1569) La storia di un sacerdote di origine ebraica figlio di genitori convertiti, accusato e assolto dall’inquisizione, amico di S. Ignazio di Loyola e consigliere di S. Teresa d’Avila. La storia e il video della proclamazione a dottore della chiesa su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/san-giovanni-davila/
PREGHIERA DEL MATTINO
Si compia in ogni luogo, Signore, con la predicazione del Vangelo, la salvezza acquistata dal sacrificio del Cristo, e la moltitudine dei Tuoi figli adottivi ottenga da Lui, parola di verità, la vita nuova promessa a tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PRIMA LETTURA
At 18, 9-18
Dagli Atti degli Apostoli
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell’Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.46
RIT: Dio è re di tutta la terra.
Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. RIT
Egli ci ha sottomesso i popoli, sotto i nostri piedi ha posto le nazioni. Ha scelto per noi la nostra eredità, orgoglio di Giacobbe che egli ama. RIT
Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti, ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.
VANGELO
Gv 16, 20-23
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Il travaglio della gioia vera.
La gioia che si esaurisce in un istante lascia l’amaro in bocca, quella vera e duratura invece sgorga dalle vette, è frutto di un travaglio, di una ricerca assidua e soprattutto non è un prodotto che l’uomo può darsi da sé. Viene dall’Alto perché è un dono divino, perché sgorga dalla certezza dell’amore ed è frutto del gesto supremo d’amore, quello che ha spinto Cristo fino al dono della vita. Il riferimento al travaglio del parto e alla gioia della mamma, che ha dato così la luce ad una nuova creatura, induce a pensare ad una delle più sublimi e concrete attuazione dell’apice dell’amore, al dare la vita appunto, come hanno fatto tutte le nostre mamme e tutte le mamme del mondo. Come quella gioia è destinata di sua natura a perpetuarsi nel tempo nella continuità della vita, che sempre si rinnova, così sarà la nostra gioia dopo il travaglio e i sacrifici della nostra esistenza terrena. Ma già nel vivere quotidiano possiamo gustare abbondanti sorsate di gioia se, illuminati e pervasi dallo Spirito, sapremo unirci all’eterno sacrificio di Cristo e a quello della schiera degli uomini e donne che godono già della santità di Dio nel regno eterno, nella casa del Padre.
PREGHIERA DELLA SERA
Oh Gesù, Tu ci hai promesso una gioia che nessuno ci può togliere. Con la fiducia che la nostra preghiera, compiuta con i gemiti del Tuo Spirito e uniti al cuore di Maria SS, Ti chiediamo di renderci degni di questa gioia che vorrai offrirci e in cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. D Dio, che hai posto nell’ora suprema del Cristo il segno generatore della nuova vita dell’umanità, concedi a noi di partecipare con fede alle sofferenze della Chiesa nostra madre nel generare l’umanità nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.