Letture di Mercoledì 01 maggio 2013

LETTURE DI MERCOLEDÌjesus1

01 maggio 2013

V Settimana del Tempo di Pasqua

SAN GIUSEPPE LAVORATORE

(I sec) Nello stesso giorno in cui molti paesi celebrano la Festa del Lavoro i lavoratori cristiani celebrano perciò S. Giuseppe come loro esempio e protettore. La storia e i video tra i quali la sua casa a Nazaret e i suoi 7 dolori e gioie su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-giuseppe-lavoratore/

S. Riccardo Pampuri

(1897-1930) Lo vedono sempre correre, con il sorriso sulle labbra e cantando sottovoce inni alla Madonna, a San Giovanni di Dio e agli Angeli, con le mani sotto lo scapolare, tenendo sempre la corona fra le dita. Spiega: «Questa è la mia arma prediletta, con la corona il demonio fugge» La storia e le video-testimonianze su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-riccardo-pampuri/

 “Beato chi teme il Signore, e cammina nelle sue vie. Mangerai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d’ogni bene. Alleluia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che nella Tua provvidenza hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fà che per l’intercessione e l’esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Gn 1,26 – 2,3

Dal libro della Gènesi
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li dio4benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogàtela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

Col 3, 14-15.17.23-24

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un letterasolo corpo. E rendete grazie! E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 89

RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

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Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio. RIT.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».  Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. RIT.

Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! RIT.

Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli. RIT.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi Dio porta la salvezza.

Alleluia.

VANGELO

Mt 13, 54-58
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva tempio-3stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il Figlio del carpentiere.

Celebriamo la memoria di san Giuseppe di cui non sappiamo molto. Giuseppe, anche lui, come la Madonna Santissima, l’uomo di fede, di fede e di speranza. Anche lui ha creduto alla parola, senza pretendere di capire tutto, come Maria. Il vangelo ci presenta proprio questa famiglia, famiglia di Giuseppe, una famiglia semplice, non di alti livelli e grande studio… Eppure Gesù sa parlare bene… anche se non ha studiato nelle scuole di Gerusalemme stupisce per la sua saggezza. Oggi la nostra attenzione però famiglia5viene spostata al lavoro. Infatti la chiesa celebra san Giuseppe, lavoratore... La reazione della gente di Nàzaret, nel vangelo di oggi, a proposito della sapienza, quella di Gesù fa pensare al capitolo del Siràcide, che contrappone il lavoro manuale e la legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siràcide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città. La gente di Nàzaret si domanda: «Da dove mai viene a costui questa sapienza». Non é il figlio del carpentiere?, che non ha studiato e non può avere tutta questa cultura? È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha assistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e ha nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi che dicono e non fanno. D’altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario, dobbiamo, accogliere la parola di Dio! E soltanto se ci ispiriamo alla parola di Dio il nostro lavoro vale, il nostro lavoro cioè ha un valore costruttivo, costruiamo, creiamo il mondo con Dio. «Tutto quello che fate in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre». Tutto quello che facciamo, tutti i lavori, lavori materiali, intellettuali, sia lo studio, sia la carità fraterna, lo facciamo per il Signore… Il Vangelo ci dice, che il nostro servizio deve essere sincero, umile, dobbiamo avere la disponibilità nella carità, tutto questo per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, quel Figlio, che ha dichiarato di essere venuto a servire e non per essere servito. La vera dignità consiste proprio in questo, nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio. Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.

(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di Tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e giuseppe6custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della Sua incarnazione.  In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, nostro Padre, fà che nella nostra vita, sull’esempio di san Giuseppe, rendiamo testimonianza al Tuo amore, e godiamo i frutti della giustizia e della pace.  Per Cristo nostro Signore. Amen.