Letture di lunedì 4 marzo 2013

LETTURE DI LUNEDìb. Placida Viel1

4 marzo 2013

III Settimana del Tempo di Quaresima

BEATA PLACIDA VIEL

(1815-1877) Quando le viene dato il compito di fare la questua, timida e giovane ha un attimo di debolezza, ma la madre superiora mettendola davanti al Santissimo Sacramento le farà acquistare una forza che non le verrà mai più meno. La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/beata-placida-viel/

“L’anima mia sospira e languisce, desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.”
PREGHIERA DEL MATTINO
Con la Tua continua misericordia, o Padre, purifica e rafforza la Tua Chiesa, e poiché non può sostenersi senza di Te non privarla mai della Tua guida. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

2 Re 5, 1-15

Dal secondo libro dei Re
In quei giorni Naamàn, comandante dell’esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramèi. Ma quest’uomo prode era lebbroso.
Ora bande aramèe avevano condotto via prigioniera dalla terra d’Israele una ragazza, che 1Eliseo rifiuta i doni di Neemiaera finita al servizio della moglie di Naamàn. Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samarìa, certo lo libererebbe dalla sua lebbra». Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra d’Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Va’ pure, io stesso invierò una lettera al re  d’Israele».
Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci mute di abiti. Portò la lettera al re d’Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra». Letta la lettera, il re d’Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra? Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me».
Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il re d’Israele si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti? Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele». Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Elisèo. Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va’, bàgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato». 1profeta-elias-y-naaman-jacobsz-lambert
Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: “Certo, verrà fuori e, stando in piedi, invocherà il nome del Signore, suo Dio, agiterà la sua mano verso la parte malata e toglierà la lebbra”. Forse l’Abanà e il Parpar, fiumi di Damàsco, non sono migliori di tutte le acque d’Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?». Si voltò e se ne partì adirato.
Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato una gran cosa, non l’avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: “Bàgnati e sarai purificato”». Egli allora scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola dell’uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato.
Tornò con tutto il seguito dall’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.41 e 4

RIT: L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.cerva

Come la cerva anèla i corsi d’acqua, così l’anima mia anèla a te, o Dio. RIT

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? RIT

Manda la tua luce e la tua verità: siano esse a guidarmi, mi conducano alla tua santa montagna, alla tua dimora. RIT

Verrò all’altare di Dio, a Dio, mia gioiosa esultanza. A te canterò sulla cetra, Dio, Dio mio. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, o Cristo!
Io spero, Signore; attendo la sua parola. Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.
Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

Lc 4, 24-30
Dal Vangelo secondo Luca

Eliseo profeta e la vedovaIn quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Gesù ha appena detto che nessuno è profeta nella propria patria, affermando che la sua è presenza profetica, anzi ben più che profetica come di lui aveva detto il suo precursore Giovanni Battista. Ma quello che Gesù qui vuol sottolineare va oltre. Egli ha 1eliseo
consapevolezza di non essere stato inviato solo per gli Ebrei, ma per ogni uomo
che nell’unico Padre-Dio, è suo fratello. Per questo qui rievoca il profeta Eliseo che, tanti secoli prima, aveva ottenuto la guarigione di Naaman, abitante della Siria. Dal brano emergono perle d’insegnamento diverse. Quella di grande attualità per noi riguarda il modo con cui, da cristiani, siamo chiamati a relazionarci con gli immigrati o, comunque con gente di altre etnie. Abbattere i muri di preconcetto, diffidenze e cose del genere. Non generalizzare. Dal comportamento di una persona o di una famiglia è sbagliato trarne motivo per condannare, in blocco, gli altri. Aver premure, attenzioni e propensione all’aiuto per ognuno, senza discriminazioni di sorta. Signore, non cessare di aprire il mio cuore, troppo spesso chiuso e manipolato da opzioni di comodo, da una mentalità di egoico campanilismo.
(Fonte: lachiesa.it)

arcobalenoPREGHIERA DELLA SERA

Come il popolo eletto, anche noi attendiamo la Tua venuta o Signore, per l’instaurazione definita del Tuo regno messianico. Con questo spirito, ti chiediamo di santificare il Tuo popolo, o Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questi giorni di penitenza e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre onnipotente, ascolta il Tuo popolo in preghiera, manifestaci il Tuo volto paterno perché sappiamo riconoscere la salvezza che Tu ci proponi nel Cristo Tuo Figlio che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.