Letture di lunedì 11 marzo 2013

LETTURE DI LUNEDÌ0 madonna di taggia

11 marzo 2013

IV Settimana del Tempo di Quaresima

Madonna Miracolosa di Taggia

L’incredibile storia e un video su

http://biscobreak.altervista.org/2013/03/madonna-miracolosa-di-taggia/

SANT’EULOGIO E COMPAGNI

MARTIRI DI CORDOVA 

sacerdote martire (tra l’822 e l’859) Cosa significa vivere sotto il dominio mussulmano? Quali i pro e i contro nello scontro religioso.Attraverso la testimonianza di S. Eulogio e i suoi martiri ne abbiamo un effettivo riscontro. La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/santeulogio-e-compagni/

“Io confido nel Signore. Esulterò e mi rallegrerò per la tua misericordia, perché hai guardato con bontà alla mia miseria.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che rinnovi il mondo con i Tuoi sacramenti, fà che la comunità dei Tuoi figli si edifichi con questi segni misteriosi della Tua presenza e non resti priva del Tuo aiuto per la vita di ogni giorno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Is 65, 17-21

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:«Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si dio4gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto.  Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.29

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché lode1mi hai risollevato e non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me. Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa. RIT

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera è ospite il pianto e al mattino la gioia. RIT

Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto! Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 4, 43-54
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua miracolo-3in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire.
Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Lo accolsero con gioia.

Gli evangelisti raccontano della prima predicazione di Gesù nella Galilea. Proprio in quella regione vi è la cittadina di Nazareth, dove lo stesso Gesso aveva vissuto la sua infanzia e giovinezza. Anche il brano del vangelo di oggi racconta questa prima predicazione di Gesù. San Giovanni è stato l’ultimo evangelista, in ordine di tempo. E’ lui che stupìto dice: è vero…: “Nessun profeta è accettato in patria”. È la testimonianza dell’ostilità ed volto33incomprensione riservate a Gesù da parte dei suoi più stretti concittadini. San Giovanni è testimone oculare e attendibile di gran parte dei brani da lui riportati. Egli quindi, con tutta tranquillità riporta anche una diversa accoglienza che ha avuto Gesù, se non a Nazareth ma sempre nella stessa regione della Galilea. Egli è conosciuto ed è accolto con gioia. Oggi ciò avviene a Cana, dove Gesù aveva operato il suo primo miracolo. Qui Egli incontra un funzionario del re. Guarisce il figlio che si trovava a Cafàrnao. Nella preparazione per la Santa Pasqua predisponiamoci spiritualmente ad accogliere con gioia Gesù riconoscendo i suoi prodigi di amore nella nostra vita. Le nostre case ed i nostri cuori, colmi dei doni messianici, simboleggiati dal vino cananeo, siano luoghi di vera gioia in Cristo.

(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

libro4

La Tua Parola o Signore ci assicura che Tu ci sei vicino nelle prove della vita, per mutare il nostro pianto in gioia. Confidiamo nella Tua bontà che tutto può. Aiutaci, Padre di misericordia! In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questi giorni di penitenza e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Signore, aiutaci a realizzare il Tuo regno, ciascuno con i doni e la responsabilità da te assegnati. Te lo chiediamo perchè le Scritture abbiano compimento, e la vita nuova di Cristo, offertaci in questa mensa, cresca e fruttifichi nel Tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.