Letture di lunedì 21 gennaio 2013

agnese

LA PAROLA DI LUNEDI’

21 gennaio 2013

II Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

SANT’AGNESE

Martire (? 292-? 305) Una ragazza di tredici anni iniziò il suo martirio proprio il 21 gennaio intorno all’anno 300, a causa di una straordinaria bellezza che voleva donare a Dio insieme alla sua verginità. Che si chiamasse realmente Agnese non è certo, ma i suoi resti sono più che reali e tenuti in grande venerazione. La storia e una parte del “De Virginibussu http://biscobreak.altervista.org/2013/01/santagnese/

“Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te:inneggi al tuo nome, o Altissimo.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant’Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Eb 5, 1-10

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di melchisedecsentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek».
Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.109

RIT: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.cena (2)

Oracolo del Signore al mio signore: «Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi». RIT

Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici! RIT

A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato. RIT

Il Signore ha giurato e non si pente: «Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

VANGELO

Mc 2, 18-22
Dal Vangelo secondo Marco

insegna fariseiIn quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

 “I discepoli di Giovanni e i farisei” non hanno ancora accettato l’idea di essere entrati nel tempo nuovo, quello che la venuta di Gesù ha inaugurato. Sono ancora legati ai gesti, ormai vuoti, del tempo “vecchio”, quello dell’attesa. Allora aveva una grande importanza l’osservanza dei digiuni rituali, che ricordavano le sofferenze del popolo nate dal suo peccato e chiedevano il perdono di quest’ultimo. Il perdono e la riconciliazione coneucarestia2
Dio saranno frutto di quanto Gesù va annunziando e poi compirà offrendosi in sacrificio. I discepoli sono coloro che seguono Gesù, cioè lo riconoscono nella sua vera identità. Per questo Gesù non impone loro il digiuno, la mortificazione, perché il loro comportamento manifesti quanto è avvenuto: Dio assumendo l’umanità in Gesù sta celebrando il matrimonio con l’umanità, è cominciato il tempo della grande gioia, quasi il banchetto che diverrà la condizione eterna.
Quando scrive Marco la Chiesa ha già conosciuto la persecuzione, i giorni della sofferenza e del digiuno; la passione che è stata vissuta, viene qui evocata come annunzio per Gesù e addirittura, potremmo forse dire, come condizione per il discepolo. Intanto il tempo nuovo richiede comportamenti nuovi, atteggiamenti e spirito diversi. Ecco allora gli esempi: la stoffa grezza, nella sua rigidità, è inadatta per un vestito già logoro; sarà causa di uno strappo che ne peggiorerà la condizione; il vino nuovo, nella sua fermentazione, non va posto in otri vecchi se non se ne vuole evitare la frattura e la conseguente perdita del vino contenuto. Bisogna essere “otri nuovi” per accogliere e manifestare che il vangelo di Gesù è davvero vino nuovo. Tradizioni frutto dell’uomo divenute leggi, non possono trattenere la straripante novità del messaggio e dell’opera di Gesù.
( Fonte: http://www.novena.it/)

PREGHIERA DELLA SERA

SANTIIl Tuo vangelo o Signore è vino nuovo, parola divina che spezza sempre i limiti delle attese umane. Ti preghiamo o Padre di ogni bene, di aiutarci a divenire portatori della novità di Cristo, creando in noi uno spirito nuovo.

In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno.
O Signore, fonte della nostra gioia, ti presentiamo tutte le preghiere della Chiesa universale, con la fiducia che ci ammetterai alla festa di nozze, preparata da Gesù Cristo nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.