Letture di domenica 20 gennaio 2013

LA PAROLA DI DOMENICAsmeralda4

20 gennaio 2013

II Domenica del Tempo Ordinario – Anno I

S. Eustochia Calafato

Badessa (1434-1468) Santa particolarmente amata e festeggiata dai messinesi. La sua nascita venne profetizzata e la sua vita santificata dalla penitenza. Il suo corpo giace incorrotto da oltre 5 secoli e trasudazioni accompagnano i prodigiosi miracoli. La sua storia con il rapporto dettagliato dell’arcivescovo di Messina su http://biscobreak.altervista.org/2013/01/santa-eustochia-calafato/ 

“Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te: inneggi al tuo nome, o Altissimo.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del Tuo popolo e dona ai nostri giorni la Tua pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Is 62, 1-5

Dal libro del profeta Isaia.
Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo, finché non sorga come aurora la sua giustizia e la sua salvezza non Gerusalemmerisplenda come lampada. Allora le genti vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca del Signore indicherà. Sarai una magnifica corona nella mano del  Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e la tua terra avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 95

RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, popoli2uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome. RIT

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. RIT

Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. RIT

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Egli giudica i popoli con rettitudine. RIT

SECONDA LETTURA

1 Cor 12, 4-11

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; spirito santo2vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

VANGELO

Gv 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.cana
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura e commento di Don Ferdinando Colombo su http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php (DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Cristo, segno della potenza di Dio Padre.

Cana-1° miracoloIl popolo d’Israele non è più lasciato nell’abbandono a motivo delle sue colpe e infedeltà: l’amore di Dio lo riprende e si compiace in lui. Ora un vincolo sponsale lega Dio con il suo popolo. Questo vincolo diventerà perfetto e indissolubile quando l’umanità sarà congiunta con Gesù, il Figlio di Dio, lo Sposo della Chiesa. C’è un solo Spirito, che tiene unita tutta la comunità cristiana. Dall’unico Spirito derivano i vari doni, o, come dice San Paolo, i vari carismi e grazie: chi ne ha l’una, chi ne ha l’altra. Ma sono doni che vanno spesi per l’utilità comune, per il bene di tutti. Con la presenza alle nozze di Cana, Gesù prefigùra la sua presenza nelle nozze cristiane con il sacramento che santifica l’amore. Il miracolo trasforma l’acqua in vino: la legge con i suoi riti di purificazione, è sostituita dal vino del nuovo Testamento. Il miracolo di Cana è il primo segno che inizia la manifestazione di una realtà, la gloria di Gesù, e pròvoca l’adesione di fede dei discepoli. Il segno rivelativo massimo di questa gloria si ha nell’esaltazione della croce, intimamente legata all’evento della risurrezione; è lì che Cristo manifesta la pienezza del cana bottiglieresuo amore per gli uomini e l’integrità della sua docilità al volere del Padre; è lì che si compie la sua ora verso cui è tesa l’intera sua vita. L’ora infatti è il tempo del compimento del grande disegno del Padre, la salvezza degli uomini mediante il sacrificio del Figlio. In questo contesto qual è il senso dell’intervento della Madonna? Non è soltanto un atto materno di premura in favore di una coppia in difficoltà, ben di più è l’espressione del rapporto che lega Maria a Gesù nell’opera redentiva. Attraverso l’opera premurosa di Maria, Gesù continua a distribuire oggi il buon vino della nuova e definitiva alleanza che è l’amore. A noi spetta il compito di accogliere docilmente il dono secondo il monito di Maria: “Fate quello che vi dirà”.

(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

giuseppe5PREGHIERA DELLA SERA

Ogni giorno della nostra vita è per noi una nuova grazia che Tu ci doni o Signore, un’occasione posta nelle nostre mani per fare del bene e costruire il Tuo regno in mezzo a noi. Ti invochiamo o Padre che sei nei cieli, perché oggi concedi a ciascuno di noi di camminare nelle Tue vie. Aiutaci, Signore, a vivere nella Tua amicizia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Assisti, o Padre, i Tuoi figli nel cammino di questo giorno e fa’ che portiamo con gioia il peso e la gloria della nostra fatica quotidiana. Per Cristo nostro Signore. Amen.