letture di martedì 11 dicembre 2012

LA PAROLA DI MARTEDI’

11 dicembre 2012

II Settimana di Avvento

SAN DANIELE STILITA

(409-493) Affascinato dalla vita dello stilita Simeone decise di imitarne l’ascetismo e visse per 33 anni su di una colonna in meditazione e preghiera, dimostrando la sua grande fede con miracoli e profezie.

La sua storia su http://biscobreak.altervista.org/2012/12/san-daniele-stilita/

PREGHIERA DEL MATTINO

“Il Signore verrà, e tutti i santi con lui: in quel giorno splenderà una grande luce.” O Dio, che hai fatto giungere ai confini della terra il lieto annunzio del Salvatore, fà che tutti gli uomini accolgano con sincera esultanza la gloria del Suo Natale. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Is 40, 1-11Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perchè ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».

Una voce grida:«Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perchè la bocca del Signore ha parlato».
Una voce dice: «Grida», e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?». Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l’erba, il fiore appassisce quando soffia su di essi il vento del Signore. veramente il popolo è come l’erba. Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme… Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda:
«Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.95

RIT: Ecco, il nostro Dio viene con potenza.

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. RIT

In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Egli giudica i popoli con rettitudine. RIT

Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta. RIT

Esultino davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Il giorno del Signore è vicino: egli viene a salvarci.
Alleluia.

VANGELO

Mt 18, 12-14
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

OMELIA

Smarriti e ricercati.

Percepiamo spesso quel particolare tipo di smarrimento che deriva proprio dal primo peccato e da quelli attuali che ci affliggono. L’esperienza del peccato è la forma peggiore di angoscioso disorientamento che possiamo sperimentare: lontani da Dio, nudi e spauriti, perdiamo la percezione della nostra vera identità e della nostra dignità, perdiamo il rapporto di comunione con Dio, con i nostri fratelli e perfino con noi stessi. È consolante sapere da tutta la storia, che lo stesso Signore si è posto fin dal principio alla nostra ricerca e ha intessuto un piano di salvezza e di recupero dell’umanità, che ha avuto il suo culmine con la morte del pastore buono che s’immola sulla croce per le sue pecorelle. Cristo, anche per una sola delle sue pecore, avrebbe dato la vita pur di riaverla sana e salva nell’ovile. Lo afferma esplicitamente lo stesso Signore: “il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”. La volontà di Dio è chiara: egli vuole che tutti siano salvi e i dispersi siano cercati e ritrovati, anche a costo della vita del Figlio suo. Ciò perché non manchi mai il motivo della gioia e della festa. “Se gli riesce di trovarla, – dice ancora Gesù – in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite”. È la gioia umana e divina, è il noto banchetto organizzato per il figlio che ritorna dopo l’abbraccio e il perdono paterno; è un anticipo e un “segno” della festa pasquale, della risurrezione finale, a cui tutti tendiamo. È anche la misura vera del nostro valore agli occhi di Dio! La stima e l’amore che egli nutre per ciascuno di noi!

(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Nella Tua misericordia Signore vai in cerca di chi si è allontanato da Te e ne soffri. Partecipi di questa stessa Tua ansia, o Signore, Ti preghiamo di renderci misericordiosi. In cambio Ti affidiamo, attraverso le mani della nostra cara mamma Maria SS,  le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, che nel Tuo grande amore ci rincorri per i sentieri della nostra esistenza, accogli la preghiera e l’impegno che Ti offriamo insieme al sacrificio di Cristo. Con Te egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.