Letture di martedì 9 maggio 2017

LETTURE DI MARTEDÌ

09 Maggio 2017

IV Settimana di Pasqua (anno A)

“… voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.   …”

SANTA MARIA DI MERINO

Madonna del Bosco Imbersago1MADONNA DEL BOSCO

Il Santuario deve la sua origine ad un’apparizione della Madonna, il 9 maggio 1617, a tre pastorelli del luogo, che stavano pascolando le pecore vicino a dei grossi castagni, ma già si tramandava che sulla cima di quei castagni fosse apparsa una bellissima Signoracircondata da luci e melodie celestiali. La storia, i video e la preghiera.

SAN PACOMIOSan Pacomio

abate (ca. 292-346) 9 maggio – Studi recenti hanno sottolineato la grande importanza di Pacomio  quale  fondatore della vita monastica cenobitica,  indicando invece S. Antonio Abate come l’iniziatore del monachesimo eremitico. La storia e un video sul monachesimo eremitico.

“Rallegriamoci ed esultiamo, diamo gloria a Dio, perché il Signore ha preso possesso del suo regno, il nostro Dio, l’Onnipotente. Alleluia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio Padre onnipotente, che ci dai la grazia di celebrare il mistero della risurrezione del Tuo Figlio, concedi a noi di testimoniare con la vita la gioia di essere salvati. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 11, 19-26 – Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola san_barnabaa nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore. Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.86

RIT: Genti tutte, lodate il Signore.popoli2

Sui monti santi egli l’ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! RIT

Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro in essa sono nati e lui, l’Altissimo, la mantiene salda». RIT

Il Signore registrerà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO

Gv 10, 22-30 – Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo

COMMENTO

 Io e il Padre siamo una cosa sola
Gesù passeggiava nel tempio e i giudei gli si fecero incontro e gli dissero: “Fino a quando terrai l’animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente”. Essi vogliono proprio sapere se il Cristo è colui che dice di essere. La richiesta sembra più che pertinente, ma dalla risposta di Gesù appare una trovata abbastanza provocatoria. “Ve l’ho detto e non credete, voi in ogni caso non credete, perché non siete mie pecore; le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”. insegna fariseiEcco la motivazione di fondo per cui la loro sete di sapere, che sembrava così sincera, ha sapore di falsità. Perché essi non vogliono credere? Eppure avrebbero dovuto accogliere la sua testimonianza: le opere che Gesù ha compiuto e compie nel nome del Padre suo, gli danno questa credibilità inconfondibile. Ma non credono! Giocano purtroppo sulla impossibilità di credere, perché non accettano che Egli sia Dio: “Io e il Padre siamo una cosa sola” anzi proprio questa solenne affermazione per loro sarebbe la motivazione più forte per discreditarlo davanti al popolo e mandarlo a morte. Sono stati numerosi questi attentati alla sua persona, finché ci riusciranno. Ma sarà egli stesso a consegnarsi: essendo giunta l’Ora stabilita dal Padre. Proprio come noi, quando accumuliamo motivazioni su motivazioni per giustificarci e per non volere capire che a Dio si accede non attraverso la risposta ai tanti nostri problemi, ma attraverso l’adesione del nostro cuore. Diventano discepoli del Signore solo coloro che ascoltano la sua voce e lo seguono fedelmente. Ritorna così il discorso sul legame intimo fra il buon Pastore e le sue pecore, ma con una ulteriore precisazione. Là si parlava di ladri e di briganti, con la minaccia che le pecore potessero essere sottratte al buon Pastore. Qui invece Gesù afferma: “nessuno può rapirle dalle mani del Padre mio”. Siamo stati consegnati dal Padre al Figlio e, siamo stati consegnati dal Figlio al Padre, non come un rimando di responsabilità, ma come comunione di accoglienza in quell’unico amore per il quale siamo generati per l’eterna Vita, ora e per sempre. ( dai Monaci Benedettini Silvestrini su http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20130423.shtml )

PREGHIERA DELLA SERA

In virtù del nome di cristiani, che ci identifica come seguaci di Cristo al di là di ogni barriera nazionale o cocchi (2)ulturale, ci possiamo rivolgere a Te o Padre in una preghiera veramente universale, e con fede ti chiediamo di convertire tutti popoli della Terra.  In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che attraverso la missione ai pagani hai fatto riscoprire ai credenti l’originalità del loro nome di cristiani, concedi che una rinnovata coscienza missionaria ci apra a nuove esperienze di vita evangelica. Per Cristo nostro Signore. Amen.