LETTURE DI DOMENICA
28 agosto 2016
XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
“… non metterti al primo posto.[…]Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» …”
DORMIZIONE DI MARIA SANTISSIMA
Madonna della Confusione e
MARIA SS. DEL POZZO
(Ultima domenica di agosto)
La Guardiana della Fede
El Cajas ( Ecuador) 28 agosto 1988 –Alle 04.00 del mattino del 28 agosto 1988 ad una ragazzina scettica e poco credente, che stava per intraprendere seriamente una carriera di modella, appare una luce e in questa luce … la Madre di Dio. In articoli vari la storia delle apparizioni, della veggente con la video-testimonianza e i messaggi.
San Pelagio
SANT’ AGOSTINO
vescovo e dottore della Chiesa (354-430) Agostino è simbolo di perplessità e di sicurezza, di un corpo inquieto e di una mente indagatrice, con la sua loquace parlantina ha infiammato numerosi cuori portandoli alla conversione e alla fede attraverso la ragione. In briciole di luce la storia, la video-storia e il film.
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
Sir 3,19-21.30-31 – Dal libro del Siracide.
Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso. Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore. Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti. Perché grande è la potenza del Signore, e dagli umili egli è glorificato. Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male. Il cuore sapiente medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 67
RIT: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome: Signore è il suo nome. RIT
Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri. RIT
Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà, hai reso sicura per il povero, o Dio. RIT
SECONDA LETTURA
Eb 12, 18-19.22-24 – Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.
VANGELO
Lc 14, 1. 7-14 – Dal Vangelo secondo Luca
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo
(DISPONIBILE DA DOMENICA)
COMMENTO
Chi si umilia sarà esaltato.
Come Gesù riesce ad entrare nei nostri atteggiamenti quotidiani! Il brano evangelico tratto dall’evangelista di San Luca mette in rilievo un nostro modo di agire. In quante occasioni vogliamo primeggiare, vogliamo porci in primo piano! Non soltanto nei momenti importanti della vita e nelle decisioni fondamentali, ma anche, in tanti piccoli episodi quotidiani, vogliamo dimostrare una nostra superiorità. Sembra quasi un modo di comportamento naturale, per quanto è diffuso; eppure per Gesù, questo piccolo particolare della nostra vita, è lo spunto per un bellissimo insegnamento che dovremmo fare nostro, per valutare tutta la nostra vita. Gesù ci vuole vedere agli ultimi posti per portarci, con Lui, ai primi posti del banchetto celeste. L’umiliazione, alla quale siamo invitati, può essere letta in una duplice prospettiva. In direzione verticale, nel nostro rapporto con il Signore ed un’altra in senso temporale, perché è la promessa nella nostra ricompensa futura. L’unione di queste due prospettive allarga orizzontalmente la nostra vita nell’amore che dimostriamo verso i nostri fratelli. Gesù si è umiliato nella carne per diventare nostro fratello e renderci tutti fratelli nel suo nome e nel suo amore. Proprio l’esempio di Gesù è la nostra migliore indicazione di cosa significhi concretamente l’umiliazione, alla quale siamo invitati. Maria, la madre di Gesù, è ancora un esempio che possiamo fare nostro e che ci dimostra come da questo atteggiamento, rettamente compreso, nasce l’amore e la disponibilità per i fratelli; anzi è proprio sul terreno dell’amore e della vera carità che possiamo dimostrare cosa significhi essere umili di fronte al Signore, perché possiamo poi essere esaltati nella gioia del Signore, che ora è seduto alla destra del Padre.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
E’ bellissimo come solito il vangelo e nello stesso tempo estremamente difficile. L’umiltà è considerata stupida, antieconomica, ti tiene lontano dal palcoscenico ( nel mondo dei social !!) eppure le persone più valide che ho conosciuto erano e sono tutte umili.L’umiltà io la ammiro ed è un valore appartenente alle persone ricche. Infine far del bene senza un tornaconto è il più alto gesto d’amore che un uomo possa fare. Spero che il Signore ci aiuti.