LETTURE DI DOMENICA
6 ottobre 2019
XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
“… quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».“
Santuario Madonna della Consolazione
NOSTRA SIGNORA DELL’APPARIZIONE
Cascavel, Paraná, Brazil – La statua della Vergine posta nel santuario fu pescata nel fiume Paraíba, vicino alla costa, nel 1717. La parrocchia venne fondata in seguito ad un apparizione della Madonna nel 1952, ed in seguito è diventata patrona del Brasile. Nel 1966, fu iniziata una nuova chiesa, a forma di mantello e corona della Madonna. Il 6 ottobre 1974 è stata consacrata con il nome di Cattedrale di Cascavel e la statua della Madonna venne spostata dalla prima chiesa alla Cattedrale.
SAN BRUNO
S. Maria Francesca delle cinque Piaghe di Gesù Cristo
religiosa stigmatizzata (1715 – 1791) 6 ottobre – La Santa dei quartieri Spagnoli è Compatrona della città di Napoli dal 1901. Unica donna napoletana e dell’Italia meridionale elevata alla Santità. A sedici anni si consacrò al Signore con la regola del terz’Ordine Francescano. Ricordata dalla gente come la ” Santa Vergine delle stimmate”è invocata particolarmente dalle donne sterili e dalle future mamme. La storia, la venerazione e la preghiera.
SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
Ab 1,2-3; 2, 2-4 – Dal libro del profeta Abacuc.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 94
RIT: Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. RIT
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. RIT
Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». RIT
SECONDA LETTURA
2 Tm 1,6-8.13-14 – Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno: e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.
VANGELO
Lc 17, 5-10 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo su
http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php (DISPONIBILE DA DOMENICA)
COMMENTO
Se aveste fede!
Il brano evangelico di questa liturgia domenicale pone al centro della nostra attenzione la fede. La vicinanza dei discepoli con Gesù, durante la sua missione terrena, fa scoprire loro che in Gesù vi è un qualcosa di insondabile alla mente umana. Si rendono conto che sfugge loro qualcosa proprio nella comprensione di Gesù. Il suo messaggio ed il suo insegnamento sembrano essere molto difficoltosi per la loro applicazione. Il messaggio di Gesù comporta, allora, una nuova appartenenza, che sembra non essere aperta a tutti. Leggiamo nel brano del vangelo di Luca che precede il brano odierno e scopriamo che Gesù parla del reciproco perdono, da attuare sempre ed in ogni circostanza. La legge che Dio aveva affidato a Mosè è una legge di giustizia, anche sociale, ma in essa non compare il perdono; oltretutto il perdono stesso è una prerogativa di Dio. I discepoli sono sconcertati ma non vogliono avvilirsi di fronte a queste difficoltà; si rivolgono con fiducia a Gesù. La loro esperienza vera e concreta di vita con Gesù, fa comprendere loro l’inadeguatezza umana a compiere la volontà di Dio. Nasce allora in modo quasi spontaneo la domanda di accrescere la propria fede. La domanda dei discepoli non è la richiesta di spiegazioni intellettuali a verità non umanamente accessibili; vogliono andare oltre a quello che vedono con i loro occhi. I discepoli pongono nella fede la loro reale e concreta possibilità di cambiare la vita. La loro richiesta, già in sé, contiene un esplicito atto di fede rivolto al Maestro, al quale rivolgersi per le preghiere. Gesù risponde in modo adeguato a questa esortazione e comprende che la loro richiesta si riferisce in modo preciso ed specifico al loro mandato nel discepolato. La richiesta di fede dei discepoli, diventa la preghiera universale della chiesa; diventa la nostra preghiera. Si scopre allora che essere discepoli di Cristo non deriva dai meriti umani. Il dono pasquale di Cristo è proprio nel sentirsi appartenenti ad un nuovo discepolato ed ad una nuova realtà. Noi possiamo meglio comprendere questa fede nel Mistero di Cristo.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, Dio onnipotente, che con la Tua provvidenza orienti tutto il creato alla gloria eterna, custodiscici nel nostro cammino perchè, assieme agli angeli, giungiamo davanti a Te per godere in eterno la Tua beatitudine. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.