Icona georgiana della Madre di Dio

ICONA GEORGIANA DELLA MADRE DI DIO

4 settembre

ICONA GEORGIANA DELLA MADRE DI DIO1Si tratta di un’immagine lunga fino alla vita della Theotokos Odigitria con il Gesù Bambino sulle sue braccia, che si diffuse nell’arte di Novgorod durante i 15 ° – 16°  secolo. Al’icona venne dato il soprannome di “georgiana” solo molto più tardi, rispetto al ritrovamento e alla venerazione dell’icona miracolosa.

Secondo la leggenda, l’icona georgiana della Madre di Dio era diventata bottino di guerra del re persiano Shah Abbas I, nel 1622 durante la conquista della Georgia. Molti oggetti sacri vennero distrutti, altri venduti o portati in patria.

Nel 1625 Stefan Lazarev, un rappresentante del mercante russo Grigory Lytkin, che era in Persia per affari commerciali, acquistò l’icona e la riportò a Yaroslavl nel 1629. Quando Grigory Lytkin vide l’icona, rimase senza parole, poichè gli tornò in mente una visione in cui gli veniva chiesto di portare l’oggetto sacro trovato da Stephen, al monastero Chernogorsk (così chiamato perché è stato costruito su un luogo collinare e cupo) nella diocesi di Arkhangelsk, fondata nel 1603.

ICONA GEORGIANA DELLA MADRE DI DIO2Si mise dunque in cammino per portare l’icona al monastero e costruirvi una chiesa donandole alcuni oggetti preziosi come una collezione di libri, che lui stesso aveva copiato. Quando l’icona arrivò al monastero, venne subito venerata e le grazie, come i miracoli iniziarono a scendere come pioggia fitta.

Nel 1654, nel corso di un’epidemia di peste, l’icona fu trasferita a Mosca, dove i fedeli potevano supplicare la sua intercessione contro la piaga che li aveva colpiti. Alla fine l’epidemia cessò e tutti quelli che con fede avevano pregato davanti all’icona furono salvati dalla peste. Le numerose copie dell’icona testimoniano la sua profonda venerazione.

Nel 1658, lo zar Alexei Mikhailovich e il Patriarca Nikon decisero di dedicargli una festa per ricordare il trasferimento della santa icona al monastero.

Tra il 1920 e il 1922, dopo la chiusura del monastero, l’icona scomparve, ma in seguito venne restituita alla chiesa. Fu riportata a Mosca durante l’epidemia di peste del 1654 per aiutare le persone sofferenti a ricevere la guarigione. Non passò molto tempo che anche le copie delle icone della Madre di Dio iniziarono a compiere miracoli.

Le immagini superstiti della Theotokos georgiana sono comunemente di grandi dimensioni, la maggior parte delle quali si trovano quindi nelle chiese.ICONA GEORGIANA DELLA MADRE DI DIO

La Madre di Dio è raffigurata frontalmente, con la testa leggermente girato e inclinata verso il Gesù Bambino. Con la mano sinistra Lei sostiene di Cristo, mentre con ‘altra indica il bambino come la vera via di salvezza. La caratteristica sono le pieghe del omophorion (il paramento liturgico usato dai vescovi ortodossi e dai vescovi cattolici orientali di rito bizantino) che cade dalla testa della Madre di Dio di modo tale da lasciare aperto un triangolo blu.

La testa del bambino è leggermente rovesciata all’indietro, la mano destra è sollevata in una benedizione verticale, con la sinistra tiene un rotolo. Un’altra caratteristica specifica dell’icona è la rappresentazione dei piedi diritti.

L’esempio più antico superstite di questa iconografia è un’icona del 15 ° secolo ora parte della Galleria di Stato di Tretyakov. Nel 1658, la Chiesa ortodossa russa ha designato il 22 agosto, 4 settembre nel calendario moderno, come un giorno di festa in occasione del georgiano, o Gruzinskaya, Icona della Madre di Dio. Il regime sovietico ha utilizzato il Monastero Krasnogorsky come carcere e ospedale psichiatrico. Ora purtroppo è in rovina e l’icona originale è scomparsa, pur essendone rimaste le tante copie.

Fontihttp://www.iconrussia.ru/eng/iconography/1061/https://oca.org/saints/lives/2009/08/22/102376-icon-of-the-mother-of-god-of-georgiahttp://www.wherewewalked.info/feasts/09-September/september_04.htm